Frank, una domanda non è mai banale quando è ben posta. E la tua mi sembra tale. Anzi, vedrai che bel dibattito ne uscirà fuori. Anche perchè, in realtà, hai messo insieme molte cose di comune interesse. Quanta pece mettere e a che intervalli. Ritieni questa domanda banale? Io no! Addirittura se ne parla in alcuni corsi di perfezionamento, magari in maniera defilata, ma il problema è molto più complesso di quanto possa sembrare; se lo risolvi, infine, ti può garantire dei risultati di gran lunga migliori rispetto magari a quelli che per anni ti sono sembrati i più appropriati. Comincia col capire che tipo di pece ti è più congeniale (grassa, secca, Nyman, Pops, Carlsonn, Pirastro, Clarity ...). Solitamente tutti i tipi di pece lasciano quella polverina bianca sulle corde: meno le peci grasse (Pops, Nyman, Carlsonn), leggermente maggiore le peci secche (Tomastik, Pirastro, Bernadel..). Ma è possibile suonare senza che questa fastidiosa ed attaccaticcia intrusa si presenti? La risposta, secondo me, è:"Si deve!!". Facciamo un esempio. Prendiamo la Pops. Cominci a passarne "un pò" (ma quant'è un pò ??) sui crini del tuo archetto (bianchi, neri, rossi o misti non è che poi facciano grande differenza; conta più in loro spessore che il tipo di colorazione o decolorazione subito, magari abbastanza "squamoso" ... ma ci vorrebbe un microscopio elettronico per capirlo, tenendo conto che ci saranno in giro per il mondo almeni una dozzina di qualità diverse di crini). Le tecniche per passare la pece sono le più variegate e fantasiose. Insisti al tallone e punta, luoghi nei quali è più difficile che la pece impregni bene il crine. Quante? Non lo so proprio! Dipende dall' energia che ci metti nel passare la pece (tira un pò più del normale la tensione degli stessi ed attento a non spezzarne più del dovuto; migliore è la qualità dell' incrinatura, minore è la possibilità di spezzare crini in sede di "impeciamento" - scusa il neologismo). Utilizza la forza che basta per far impregnare il crine nella sua totalità, e cerca di essere abbastanza vigoroso in questa operazione. Risultato finale. Ad occhio, se ne hai messa troppo (cosa che va meglio anche perchè poi a mano a mano la puoi togliere dalle corde), noterai che sui crini, si! anche qui, si è formata la micidiale polverina bianca. Che fare? Io comincerei a tirare l' arco a corde vuote, dal tallone alla punta con grande pressione ed energia. A questo punto noterai che quasi tutta la nostra polverina in parte svolazzerà sul piano armonico, ponticello e cordiera e zoccolo, causando danni se non viene rimossa ogni volta che si suona lo strumento, ma in parte rimarrà anche sulle corde. Ora, prendi un panno e pulisci le corde. Elimina la polverina ed elimina pure i cc.dd. "grumi di pece" che si dovessero essere formati. Sono micidiali nei cantabili poichè ad un certo tratto l' arco ti si può ingrippare e non ripartire più. Ritira l' arco sulle corde vuote e segui lo stesso procedimento appena descritto. A questo punto dovresti notare che, pur tirando l' arco sulle corde vuote, la polverina bianca non si forma più, nè sui crini nè sulla corda: ma i crini attaccano ugualmente sulle corde, la conduzione dell' arco è diventata semplice e lineare, il grip con la corda ti fornisce un bel suono che viaggia, non sporchi la tastiera se dovessi suonare agli armonici e poi tornare indietro ecc. ecc. ecc.. In questa situazione "base", la pece potrebbe essere messa anche una volta alla settimana, una volta al mese, ogni giorno. Qui entrano in gioco tanti fattori: tipo di corde usate, qualità crini ed arco, temperatura, umidità, esposizione dell' arco al sole e chi più ne ha più ne metta. Ma la cosa che deve più interessarti è che il giorno successivo non devi più pensare subito di impeciare l' arco. Comincia a tirarlo sulle corde vuote fino a quando la pece residua sui crini e quella sulle corde non si riscaldino e facciano nuovamennte un corpo unico. Poco dopo, grazie al famoso attrito, e come per magia, ti renderai conto che non c'è bisogno di utilizzare altra pece. Ecco svelato il motivo recondito dei contrabbassisti in orchestra "senza polverina". Ho hanno usato un sistema simile a questo, oppure non hanno i soldi per comprare la pece. Cosa che succede molto più spesso di quanto si possa pensare. Ciao Frank. Vito
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