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Hot Topic (More than 10 Replies) Dolori e dubbi da contrabbassista (Read 12974 times)
Tazibus
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Dolori e dubbi da contrabbassista
08.02.2006 at 00:43:12
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Ciao a tutti! innanzitutto complimenti per il forum, è davvero fatto bene, e grazie a tutti voi ho imparato qualcosa ke altrimenti non mi avrebbe detto nessuno...
ok, detto questo (mi sento un telespettatore che chiama da casa nei tanto amati quiz televisivi) vi racconto la mia storia:
studio da 4 anni contrabbasso al conservatorio.. quando ero sul punto di lasciare lo strumento, ho deciso di darmi al jazz.
io ho sempre amato il jazz.. e mi ha dato molte più soddisfazioni rispetto allo studio classico, finora..
tutto pimpante, un bel giorno espongo al mio maestro questa mia bella esperienza, chiedendogli consigli per le misure del ponte.
il mio maestro sembra addirittura un pò arrabbiato quando gli dico queste cose.. e mi dice qualcosa ke suona tipo: o fai il musicista classico o fai il musicista jazz, e consigliandomi di lasciare il ponte del contrabbasso così com'è.
io cmq ho continuato lo stesso a suonicchiare jazz, ma c'è qualcosa ke mi lascia perplesso:
-devo mettere troppa forza nelle corde, perkè sono troppo alte, di conseguenza mi faccio male alle dita della mano, ke in questo momento sono tutte squarciate ed indolenzite
-quando suono pezzi molto veloci la mano destra si stanca e mi duole molto, al punto ke si immobilizza.
-l'action del mio contrabbasso è
G:11 - D: 14  -  A: 16  - E: 19
-è sconveniente pizzicare a quest'altezza?

ed un'ultima cosa:
vorrei comprare il pickup realist.. per montarlo devo rivolgermi ad un liutaio o posso fare anke da me?
se posso fare da me.. come devo procedere?
  
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dinibass
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Re: Dolori e dubbi da contrabbassista
Reply #1 - 08.02.2006 at 08:21:38
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Ciao,

beh, la reazione del tuo maestro è comprensibile.
La realtà delle cose secondo me è più complessa: relativamente al bivio Jazz / Classica, ci sono opinioni divergenti ma secondo me tutto dipende dalla tua testa, quindi se riesci a suonare proficuamente entrambi tanto di guadagnato: tutto ciò che dà una visione più ampia ti sarà utile.
Ma devi anche pensare a che cosa vuoi veramente fare, per focalizzare meglio le tue energie. Mica facile! 

L'altezza del ponte dipende anche dalle corde che usi, ma la action che hai misurato tu mi pare alta (l'hai misurata all'armonico che si trova a metà della corda vibrante, vero?).

Io non ce l'ho, ma mi risulta che il Realist si monti agevolmente senza necessità di liutai (mollare le corde, alzare un pochino il ponte e posizionare la 'piastrina' del pick-up sotto al piedino).

ciao
g
  
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andrea
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Re: Dolori e dubbi da contrabbassista
Reply #2 - 08.02.2006 at 09:04:56
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per quanto riguarda la dicotomia jazz/classica concordo in pieno con giorgio. in un certo senso ha ragione il tuo maesto. se vuoi imparare bene e' meglio concentrarsi su una cosa. l'altra puo' essere un bell'hobby. ma poi possono benissimo arrivare ad avere uguale importanza.

per quanto riguarda la fatica nel pizzicato... e'abbastanza normale. le dita all'inizio si massacrano.
in ogni caso mi sembra che tu abbia un'action fin troppo alta. mi stupisce che tu riesca a suonare con le corde cosi' alte.
che corde usi?
il mio consiglio e' di montare un ponte regolabile in modo che quando "jazzi" puoi abbassare le corde, e cambiare corde provando delle corde che si prestino maggiormente al pizzicato. infine ti consiglio di appoggiare il pollice al bordo della tastiera quando pizzichi.
il realist si monta senza problemi anche da soli.
se cambi il ponte pero' puoi approfittarne per farti montare il realist dal liutaio. 

benvenuto
andrea
  
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Beppe
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Re: Dolori e dubbi da contrabbassista
Reply #3 - 08.02.2006 at 11:10:37
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Il problema dei dolori potrebbe non risolversi semplicemente abbassando l'action. Ci possono essere problemi di inclinazione del manico che induriscono il tutto (o delle corde inadatte). Un BRAVO liutaio è assolutamente da contattare.

Io non sono così concorde nel separare le due carriere, almeno in fase di studio. Lo studio dell'arco ti aiuterà moltissimo nell' intonazione e nell'articolazione. Una volta che avrai la padronanza tecnica di base su tutta la tastiera allora sarà il momento di saltare lo steccato definitivamente. Forse sono stato un po' macchiavellico, riassumo il mio consiglio:
continua fino ad un certo punto a studiare entrambe le cose poi smetti con la classica e passa definitivamente al jazz.
  
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Tazibus
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Re: Dolori e dubbi da contrabbassista
Reply #4 - 08.02.2006 at 13:41:34
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uhm.. forse mi sono sbagliato per quanto riguarda la misura dell'action..
io ho misurato l'altezza a fine tastiera.
dovrei invece misurarlo nell'armonico posizionato all'ottava, rispetto al suono della corda a vuoto?
io uso le corde spirocore superflexible thomastik - infeld wien.. sono il tipo da solista, ovvero pensate per avere un suono di un tono più alto (la prima corda La, la seconda Mi e cosi via...)
qualke giorno fa sono stato ad un concerto jazz (spettacolare: al piano dave kikoski, cb boris kozlov, batteria gene jackson).
ho notato ke il contrabbassista usava un ponte regolabile, con un'action davvero bassa.. si avvicinava quasi all'altezza delle corde di un basso!
ed oltre a questo, ho notato un'altra cosa ke mi ha rincuorato: questo contrabbassista, a mio avviso bravissimo, suonava con una posizione della mano destra molto simile alla mia, ke io consideravo 'scorretta'.
mi spiego meglio: io pizzico le corde del contrabbasso con le dita messe quasi in perpendicolare alle corde (un pò come la posizione da basso elettrico)..
pensavo ke la mia posizione fosse scorretta perkè in genere i contrabbassisti ke ho visto suonano con le dite quasi parallele alle corde, cioè quasi ad indicare il pavimento..
qual'è la posizione più comoda o giusta?

per quanto riguarda i polpastrelli della mano destra, le ferite stanno passando, e si stanno trasformando in calli.. ciò mi provoca meno dolore ai polpastrelli, ma rimane il dolore localizzato al palmo della mano destra.
in più ultimamente si è aggiunto un brutto dolore lungo la parte interna dell'avambraccio, ke subito dopo aver suonato rimane rigido e indolenzito..

forse chiedo troppo al mio fisico?
tendinite in arrivo?

argh!

vi ringrazio tantissimo per i vostri consigli.. ne farò tesoro..
  
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vitoliuzzi
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Re: Dolori e dubbi da contrabbassista
Reply #5 - 08.02.2006 at 17:30:22
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Taz,
benvenuto anche da parte mia.
Forse dovresti cominciare a fare realist-icamente attenzione alla tecnica che utilizzi per pizzicare e al tipo di settaggio del tuo strumento. Perchè i calli i formano col tempo e se si suona con una certa costanza solitamente rimangono e non danno più grossi problemi. Ma questo problema al braccio destro potrebbe degenerare in una vera tendinite che non ti auguro minimamente (da didatta ne ho visti tanti di ragazzi che si sono rovinati solo per la loro testa dura di non voler cambiare piccole cose).

1) se ho ben compreso, usi le Superflexible Solo che chiaramente accordi Solrelami. Quindi un tono sotto alla loro tensione ottimale e pertanto molto ma molto più morbide rispetto alla taratura ottimale. E cosa succederebbe se le accordassi in tono ? Il tuo strumento sarebbe insuonabile. Il mio suggerimento segue quanto già gli altri amici ti hanno detto.

a) ponticello regolabile: puoi ordinarne uno da Scaramelli di qualità e regolare l' altezza a livelli sicuramente molto più bassi di quelli che utilizzi. Oppure continuerai ad avere piaghe, ferite e quant' altro a vita ... cosa non normale.

b) il consiglio di Beppe non è da poco. Sono convintissimo che il settaggio della tastiera e del suo angolo col ponte sia sballato totalmente. Di qui una durezza spropositata delle corde, addirittura accordate un tono sotto. Urge un consulto con un liutaio BRAVO (alla Beppe). 

c) se il problema non si risolve ... cambia strumento Wink!

Vito

p.s.: per la tecnica della mano destra perchè non cerchi di approfondire il discorso con gli "esperti" del Forum. Sicuramente qualcosa di buono potrebbe uscirne. Chiedi e ti sarà dato Smiley!
  
vito liuzzi
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andrea
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Re: Dolori e dubbi da contrabbassista
Reply #6 - 09.02.2006 at 09:16:16
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ciao taz, anche io uso le superflexible solo e non ho di questi problemi, ma la mia action a fine tastiera e' la meta' della tua!
ci suono un po' anche l'arco e non ho grandi problemi di frustate.
per le dita.. all'inizio e' cosi'. se pizzichi con costanza si forma il callo e non ti fanno piu' male.
per la posizione delle dita, oserei dire che ognuno deve trovare la sua. quella che usi probabilmente non e' adatta a te. a mio parere dovresti cercare di assumere una posuzione piu' rilassata di mano braccio e avambraccio. da spiegare non e' semplice, ma se appoggi il pollice al lato della tastiera poco sopra la fine della tastiera stessa e rilassi mano e braccio, indice e medio dovrebbero appoggiare sulle corde in modo naturale con un angolo di circa 45 gradi. io pizzico cosi'. lo trovo molto naturale e poco faticoso.
in ogni caso una visita dal liutaio va fatta. e un ponte regolabile sarebbe il massimo.

ciao
andrea.
  
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Mauro_Gargano
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Re: Dolori e dubbi da contrabbassista
Reply #7 - 09.02.2006 at 09:50:09
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Ciao Taz, io ti consiglio vivamente di continuare a studiare sia classico che jazz. Credo ci sia bisogno nell'apprendimento di questa dicotomia fra rigore e libertà. E al giorno d'oggi una certa flessibilità e apertura nella preparazione di un contrabbassista penso che sia indispensabile. Per quanto riguarda la posizione della mano. Io ti consiglierei di praticare varie alternative. Quella di pizzicare con le dita perpendicolari alle corde é quella che intuitivamente ti viene spontanea. A patto che l'utilizzi scaricando bene il peso del braccio e non con la forza delle dita. Ma potresti anche cercare di trovare una posizione diciamo di riposo. I dolori vengono quando una posizione si "cristallizza" e rimane la stessa in tutte le velocità e in tutte le dinamiche. Se forzi significa non sei riuscito a trovare un equilibrio nel pizzicato che ti permette di dosare le forze. Prova ad utilizzare per esempio la posizione con le dita parellele alle corde, facendo attenzione ad avere il pollice come perno dietro la tastiera e facendo lavorare esclusivamente il peso del braccio. Penso che ti possa essere utile per i medium e le ballad, e ti permetterà di riposare l'altra posizione che é magari + agile. Ti saluto e coraggio. Wink                        Mauro
  
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Tazibus
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Re: Dolori e dubbi da contrabbassista
Reply #8 - 09.02.2006 at 13:23:51
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grazie a tutti, ragazzi..
mi è venuta in mente un'altra cosa ke ho notato per quanto riguarda il dolore alla mano destra:
ciò accade soprattutto quando suoniamo in quartetto, cioè batteria piano chitarra e basso..
può essere ke questo dolore sia causato dall'abitudine ke ho consolidato nel mettere eccessiva forza ke ho bisogno di mettere nel pizzicato, per poter far sentire il contrabbasso assieme agli altri?
dico ciò perkè quando suono solo con mio padre o mio fratello al pianoforte non provo nessuno di questi fastidi.. al limite un pò di normale stanchezza..

in sintesi:
può essere il mio difetto un'abitudine dovuta alla cattiva amplificazione (un microfono puntato alla cassa, in attesa di un vero pickup)?

ps: il mio maestro (un eccezionale contrabbassista di musica classica) mi ha detto una volta ke bisogna scegliere tra il jazz e il classico, ovvero tra il pizzicato e l'arco, perkè 'il pizzicato rallenta l'arco' ..o qualcosa del genere..

in ke maniera avviene ciò?

grazie ancora per la vostra disponibilità!
  
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andrea
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Re: Dolori e dubbi da contrabbassista
Reply #9 - 09.02.2006 at 13:53:37
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ciao taz.
in effetti se suoni con un batterista "pestone" e' dura farsi sentire e rischi di affaticarti piu' del dovuto.
su quello che dice il tuo insegnante... ho forti dubbi, ma non ho molta esperienza in proposito dato che l'arco lo uso poco e male.
spero che ti risponda qualcuno piu' esperto.

ti posso dare un piccolo consiglio riguardo all'amplificazione: prova a mettere il microfono incastrato tra le corde tra ponte e cordiera che punta sul piano armonico tra le gambe del ponte. ho visto un contrabbassista rumeno che si amplificava cosi'. poi magari magari fa schifo e fischia. in ogni caso chiedi agli altri di abbassarsi. se dovete suonare jazz non e' possibile che ce la facciano senza sentire il basso.
o meglio, se suonano senza sentirti non stanno jazzando davvero.

ciao
andrea
  
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dinibass
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Re: Dolori e dubbi da contrabbassista
Reply #10 - 09.02.2006 at 20:13:04
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l'uso del pick up ti cambierà la vita, permettendoti di non esagerare con la pressione sulle corde e quindi di mantenere l'avambraccio rilassato.

per quanto concerne la posizione della mano per il pizzicato, gli stili sono tanti e concordo con il suggerimento che ti ha dato Mauro G.

ciao
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vitoliuzzi
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Re: Dolori e dubbi da contrabbassista
Reply #11 - 10.02.2006 at 02:53:34
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Quote:
ps: il mio maestro (un eccezionale contrabbassista di musica classica) mi ha detto una volta ke bisogna scegliere tra il jazz e il classico, ovvero tra il pizzicato e l'arco, perkè 'il pizzicato rallenta l'arco' ..o qualcosa del genere..

in ke maniera avviene ciò?

grazie ancora per la vostra disponibilità!


Questa è proprio nuova ???
Il pizzicato che rallenta l' arco: ma cose da pazzi!
Scrivi a Patitucci o ad altri tipo lui. Mi sembra più ovvio che l' arco rallenti il pizzicato! Ma non dar retta a queste fandonie prive di un fondamento quantomeno scientifico.
Conosco gente che suona molto bene sia il classico che il jazz senza problemi di sorta.
La realtà è che ai "maestri" invidiosi non va giù il fatto che un allievo possa dedicare del tempo anche ad un altro genere musicale. Io sono del parere contrario. In un mercato del lavoro asfittico come il nostro è meglio avere due possibilità che solo una, a meno che non si decida scientemente per una sola strada visto che fare bene SOLO il classico o SOLO il jazz è veramente molto difficile, specie se si pretende di arrivare ad alti livelli.
Mia personalissima opinione. Se poi sei un genio, tutto cambia!

VL
  
vito liuzzi
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dinibass
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Re: Dolori e dubbi da contrabbassista
Reply #12 - 10.02.2006 at 08:58:25
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Credo che una delle difficoltà sia avere idee chiare su cosa si vuole suonare. Mi spiego:
Tener conto di ciò che il  mercato offre (o non offre...) e tenersi aperte più porte spaziando su più generi (= su più opportunità di lavoro) oppure focalizzarsi sullo stile musicale che ci piace di più?

La domanda va letta da un'angolatura prettamente opportunistica.

Ovviamente resta la considerazione che comunque se suonare più stlil/generi aiuta ad allargare i propri orizzonti (da un punto di vista puramente artistico), questo può solo essere positivo, se ci si sente di farlo.

g
  
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andrea
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Re: Dolori e dubbi da contrabbassista
Reply #13 - 10.02.2006 at 09:24:24
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basta non fare come me, che so fare un po' di tutto, pero' male.

in bocca al lupo taz. suona tutto senza problemi, ma (almeno all'inizio) scegli una cosa da portare avanti senza approssimazioni.

ciao
andrea
  
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rupy
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Re: Dolori e dubbi da contrabbassista
Reply #14 - 10.02.2006 at 14:37:23
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Quote:


Questa � proprio nuova ???
Il pizzicato che rallenta l' arco: ma cose da pazzi!
Scrivi a Patitucci o ad altri tipo lui. Mi sembra pi� ovvio che l' arco rallenti il pizzicato! Ma non dar retta a queste fandonie prive di un fondamento quantomeno scientifico.
Conosco gente che suona molto bene sia il classico che il jazz senza problemi di sorta.
La realt� � che ai "maestri" invidiosi non va gi� il fatto che un allievo possa dedicare del tempo anche ad un altro genere musicale. Io sono del parere contrario. 


Grazie Vito per questo intervento... volevo appunto ricordare alcuni "maestri" di tal fatta incontrati in passato ma il tuo intervento mi ha preceduto. 
Davvero non c'e' altro da aggiungere se non ricordare che alcuni colleghi americani, dismesso l'abito da "orchestrale", spesso finiscono la giornata suonando salsa o jazz in un locale... ti assicuro che le loro arcate non ne risentono!

Ciao a tutti:)!
  
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tramaker
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Re: Dolori e dubbi da contrabbassista
Reply #15 - 10.02.2006 at 16:00:22
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Non ho sufficiente esperienza, ma quella del pizzicato che rallenta l'arco mi sembra strana.
Io credo che lo studio di uno strumento sia un territorio sterminato che è umanamente impossibile coprire per intero. Ha più ragione un contrabbassista che dedica quattro ore all'arco al pizzicato e quattro all'arco o uno che ne dedica otto all'arco? non c'è una ricetta precisa, si fanno delle scelte. Io personalmente preferisco un bassista estroso (a patto che l'estrosità non diventi masturbazione!) a un tecnico iperspecializzato. Però è solo questione di gusti.

ciao ciao 
  
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Tazibus
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Re: Dolori e dubbi da contrabbassista
Reply #16 - 14.02.2006 at 22:08:37
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ciao a tutti, ragazzi!

ho fatto vedere il mio contrabbasso ad un contrabbassista che suona anke jazz, e mi ha detto ke in effetti il mio ponte è troppo alto, ma ha constatato che non si può fare niente, perchè nonostante l'altezza esagerata, già le corde frustano sulla tastiera.. (e il problema non è di capotasto)
abbassandolo ancora di più sarebbe insuonabile, a meno che facessi fare un lavoro anke alla tastiera.. quanto potrebbe costare questo lavoro?
in definitiva il problema sarebbe l'origine del contrabbasso, ke essendo un fabbricone (reghin) ha una brutta tastiera..
la soluzione migliore x ovviare ai miei problemi e dolori sarebbe quindi cercare di suonare in maniera meno "violenta", magari a discapito del volume, e risolvere il tutto con un buon pickup..

però mi è stato sconsigliato il realist, perkè a quanto pare amplifica indifferentemente pregi e difetti del contrabbasso.. quindi immagino ke con il mio fabbricone funzionerà piuttosto male, no?
  
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Re: Dolori e dubbi da contrabbassista
Reply #17 - 15.02.2006 at 09:37:13
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Ciao taz, anche io ho comprato un reghin 4/4 in massello, il mio liutaio mi ha detto che la tastiera è si di ebano ma di bassissima qualità, cioè piena di nodi ed è difficile lavorarla ma non impossibile. Io ho fatto sfinare il manico e lavorare la tastiera, è molto importante far sistemare la tastiera proprio per evitare che le corde frustino. Da quello che mi è sembrato di capire (anche io sono un principiante), la tastiera si scava un pochino ed in modo impercetibile proprio  nello spazio tra una corda e l'altra in modo da evitare che frusti. Certo non è il massimo il reghin (la cosa che non sopporto è la parte posteriore, senza bombatura e formata da 4 tavole invece che 2), però per dei principianti come noi devo dire che mi sembra la scelta + azzeccata. Ho sentito contra che suonavano decisamente meglio ma costavano quasi 7.000 euro di +, se non ci lavori con lo strumento e non sei un nababbo credo che ci possiamo accontentare del reghin. Pensa che ci sono dei nostri colleghi (principianti) che si sono trovati a spendere 2.000 euro per un cinese in multistrato risistemato e venduto da liutaio il quale al negozio lo paga 450 compreso di custodia e arco.
Ciao Giann
  
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Re: Dolori e dubbi da contrabbassista
Reply #18 - 15.02.2006 at 12:46:46
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[quote author=Mauro_Gargano ... Prova ad utilizzare per esempio la posizione con le dita parellele alle corde, facendo attenzione ad avere il pollice come perno dietro la tastiera e facendo lavorare esclusivamente il peso del braccio. Penso che ti possa essere utile per i medium e le ballad, e ti permetterà di riposare l'altra posizione che é magari + agile. Ti saluto e coraggio. Wink                        Mauro [/quote]

Io faccio esattamente così, come spiegava Mauro, tenendo il cavo della mano destra tra pollice e indice poggiato sul bordo della tastiera, il braccio è lievemente flesso: in questo modo riesco a scaricare il peso di tutto il braccio fino alla spalla. In pratica mi sono accorto che la mia cavata parte dalle prime due falangi delle dita che toccano la corda e arriva fino all'omero. In realtà la mia mano rimane praticamente sempre piuttosto aperta, con le dita distese e rilassata anche dopo due ore di concerto. 

Per me è stata una necessità per riuscire ad avere una cavata solida ed un suono potente pur avendo dita sottili e affusolate. 
  
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Tazibus
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Re: Dolori e dubbi da contrabbassista
Reply #19 - 15.02.2006 at 12:57:45
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grazie per i consigli.. proverò a metterli in pratica Wink
randoservice, tu quanto hai speso per questo lavoro alla tastiera?
perchè nella mia zona i liutai si contano sulla punta delle dita.. e spesso se ne approfittano alla grande..
ti chiedo consiglio x andarci "preparato" senza farmi prendere in giro.. :-P
  
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