Normal Topic Mani distrutte (Read 5576 times)
44gatti
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Mani distrutte
25.02.2006 at 13:56:03
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Cari amici contrabbassisti di classica ed altro.

Avete mai avuto problemi alle dita?
A me si formano tagli e solchi che si aprono e che son doloriiiii   quando  premo le corde!!
Nonostante la mia passione per il contrabbasso sta diventandoi una vera sofferenza.
Sono stato anche da un dermatologo e ho provato con creme, lime.... ma niente da fare. Ho sempre suonato per molte ore, ma o anche provato a diminuire i tempi, senza grossi risultati.
Ho usato Flexicord, Daddario, ultimamente Velvet Compass 180   che inizialmente sembravano
d'aiuto ora sono!!!
daccapote!!
Conoscete un sistema,
una tecnica di usare le dita che aiuti la formazione di una callosità uniforme sui polpastelli o sapete di corde od altro che possano risolvere il problema?

Aspetto un vostro aiuto.

44gatti
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Tazibus
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Re: Mani distrutte
Reply #1 - 25.02.2006 at 14:08:53
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le ferite compaiono alla mano destra o alla sinistra?
  
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pabbass
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Re: Mani distrutte
Reply #2 - 25.02.2006 at 19:50:03
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Sicuramente nè creme nè lime: non serve ammorbidire o asportare, sennò il callo non ti si formerà mai.
A me a suo tempo avevano suggerito due cose: a) strofinare una pezzuola imbevuta di alcool sui polpastrelli (indurisce la pelle); b) - suonare con le ferite aperte: lo so, sa tanto di sadomaso o punizione medioevale, ma fa si che si formino le cicatrici direttamente sulla ferita. Fa male per un po' di tempo, poi ti vengono dei polpastelli che sembrano di legno. 
Se aspetti che le bolle ti si rimarginino sei finito, i calli te li sogni... 
Ho seguito i suggerimenti e un po' alla volta i calli si sono messi 'in forma'.
Per la classica il problema è a sinistra, per il pizzicato pure la destra non se la passa tanto bene, ma comunque gira e gira vale lo stesso discorso.
  
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dinibass
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Re: Mani distrutte
Reply #3 - 25.02.2006 at 21:12:16
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confermo le parole di Paola, non alle creme! Ammorbidiscono anzichè indurire!
L'alcol è ok, aiuta; altrimenti soluzioni a base di formalina, sempre per indurire la pelle.

Altri 2 consigli:
1. intensificare l'attività gradualmente, per aiutare la pelle a indurirsi a poco a poco.

2. solo quando sei guarito da tagli e bolle, applica un velo di colla istantanea (quelle extra forti, liquide o gel) sui polpastrelli, crei così un callo artificiale.
Poi la colla usurandosi sparisce, ma intanto il callo vero dovrebbe iniziare a formarsi.

ciao
g
  
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randoservice
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Re: Mani distrutte
Reply #4 - 26.02.2006 at 16:11:04
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Ciao, io sono un principiante e studio senza nessuna fretta, forse la mia esperienza non ti sarà molto utile, comunque .... ho iniziato a fare i calletti con la chitarra classica con le corde di nylon, poi sul contra ho montato le velvet garbo che sono proprio un velluto. Tutti dicono però che sono solo per il Jazz, io le suono anche con l'archetto, provo una certa difficolta con la I° come dicono tutti, però non faccio testo essendo come sopra un principiante. Mi stò accorgendo che i miei problemi non sono dovuti ai calli, quanto alla mano che mi da dolori al centro verso il polso (purtroppo col mio lavoro le mani certe volte le usiamo come se fossero dei martelli , pinze e cose simili). Non sò se fai il conservatorio se puoi montare le velvet garbo, non sò quante ore studi al giorno, io come riferimento mi sono impresso bene in mente quello che dice il maestro Vito, cioè quando cominci a sentire dolore, non insistere, riposati e riprendi quando il dolore passa (Vito correggimi se ti stò mettendo in bocca cose non tue)
Ciao a tutti
Giann
  
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44gatti
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Re: Mani distrutte
Reply #5 - 26.02.2006 at 16:17:55
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Cari amici vi ringrazio per i consigli che mi state dando.
Proverò ad applicarli.
Mi piacerebbe sentire anche cosa ne pensa il mitico Vito.

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campus
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Re: Mani distrutte
Reply #6 - 27.02.2006 at 08:25:27
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Mi sento di SCONSIGLIARE IN MODO ASSOLUTO l'impiego di colle istantanee per creare calli artificiali per una serie di ragioni:
1. generalmente le colle cosiddette istantanee (tipo Loctite o Attack per intenderci) sono a base di cianoacrilato di etile con valori di concentrazione compresi tra l'80 e il 100%,  si tratta di un composto estremamente pericoloso per polmoni, occhi e pelle: in particolare queste colle, che polimerizzano con acqua e quindi non sono rimuovibili con acqua e sapone, hanno una componente di solvente che al primo contatto assottiglia e gradualmente distrugge il film protettivo dell'epidermide e hanno un potere fortemente irritante e talvolta caustico su mucose ed epidermide. Non esiste solvente in grado di rimuovere in modo rapido e senza causare danni secondari tessuti o mucose ricoperti di uno strato di cianoacrilato. Tantomeno è consigliabile l'intervento meccanico. Per essere ancora più specifici se due polpastrelli rimangono attaccati a causa di una goccia di cianoacrilato non è assolutamente consigliabile intervenire con una azione meccanica diretta per separarli. Idem per le labbra. Se una goccia dovesse entrare in un'occhio, al di là del fortissimo potere irritante e caustico sul bulbo oculare che può determinare lesioni primarie, nel caso in cui si serri la palpebra non sarà possibile intervenire in alcun modo per schiuderla prima dei tre giorni, periodo in cui la naturale lacrimazione indotta dall'effetto irritante dovrebbe consentire l'intervento;
2. il "callo artificiale" prodotto sui polpastrelli da una goccia di cianoacrilato scompare per effetto di polimerizzazione (indurimento del composto) e successiva abrasione meccanica per contatto: nel frattempo il film protettivo dell'epidermide non si è ispessito ma assottigliato (è possibile che intanto si verifichino tagli ed ulcerazioni);
3. se una persona ha una epidermide sottile o la pelle frequentemente irrorata anche da modesta sudorazione è più facile che sia costituzionalmente portata a vesciche e tagli che periodicamente si presenteranno;
4. talvolta lesioni ed irritazioni o simil-causticazioni possono essere indotte anche da contatto allergizzante con il nikel o cromo, presenti in varie percentuali in molte leghe usate per la trafilatura delle corde per contrabbasso.

Il mio consiglio è quello di trovare un buon settaggio sullo strumento tale da ridurre massimamente lo sforzo meccanico, montare corde con bassa concentrazione di nikel, affrontare gradualmente l'uso dello strumento con esercizi via via prolungati in attesa che madre natura faccia il suo corso, facendo formare callosità naturali. Conosco contrabbassisti professionisti che sono andati in pensione con ulcerazioni e vesciche di nuovo conio comparse anche durante l'ultimo mese di attività concertistica.
« Last Edit: 27.02.2006 at 12:33:18 by campus »  
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Re: Mani distrutte
Reply #7 - 27.02.2006 at 21:43:26
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Caro 44 gatti
dici che sei stato da un dermatologo: ma che t'ha detto? era uno della mutua o uno che notoriamente ci piglia? Mai come in casi così è necessario uno specialista... se ti ha dato delle creme è perchè ha riscontrato una secchezza della pelle (solo sui polpastrelli o anche in altri punti?).
Potrebbe essere addirittura un problema legato all'alimentazione (non sarebbe la prima volta), o ad una cattiva cicarizzazione... Ma allora sarebbe generale, te ne accorgeresti perchè ogni volta che ti tagli ad es facendo la barba il processo di cicatriz è lungo...
Il consiglio migliore è senzaltro quello che ti hanno già dato: studia con gradualità, fermati quando senti troppo male
Un secondo consiglio potrebbe essere: fatti una visita da uno specialista con delle buone referenze (non basta mettere un camice bianco addosso a qualcun per farne un bravo dottore).
E adesso... ciao!
Alfrè
  
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