Hot Topic (More than 10 Replies) Esercizi per l'intonazione (Read 11235 times)
rino65
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Il Contrabbasso: un amore
lungo una vita !

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Esercizi per l'intonazione
29.03.2006 at 15:58:02
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Sto lavorando sull'intonazione e mi sono ripromesso di studiare seriamente questo fondamentale aspetto per migliorare la mia tecnica contrabbassistica.
Il mio maestro, bravissimo musicista e ottimo didatta di pescara, mi fa esercitare così:

esercizio su tutti i 12 intervalli suonando un frammento di melodia nota o anch euna bass line di musica leggera,classica o jazz che sfrutta ognuno dei dodici intervalli, sia in senso ascendente che discendente;

Io poi faccio questo esercizio:

suono una melodia inventata anche al momento e la risuono in altra posiizone della tastiera alla stessa altezza o ad una ottava sotto o una ottava sopra, sia suonando corde a vuoto che no.

Voi che altro tipo di esercizio mi suggerite ?

Prego, non affollatevi Wink
  

THE BEST WAS SCOTT LAFARO
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proudhon_bakunin
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Re: Esercizi per l'intonazione
Reply #1 - 29.03.2006 at 16:10:48
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Studia con l'arco e ascolta attentamente quello che suoni.
Rabbath sul suo video dice che il nostro miglior maestro è il nostro orecchio.

Ciao
Daniele
  
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NHOP_Son
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Re: Esercizi per l'intonazione
Reply #2 - 29.03.2006 at 18:24:07
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Ma quando si parla di intonazione non si parla troppo di orecchio? mi e' chiaro che l'orecchio e' il primo giudice e consigliere dell'intonazione... ma a posteriori. Mi dice se la nota che ho fatto e' andata piu' o meno bene. 
Ma il mio problema continua ad essere: qual e' l'esercizio che mi aiuta a capire il modo giusto per ottenere le note giuste?
Grazie (come sempre)
Cristiano
  

"Let the melody be your guide" Hal Galper
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VIC
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Re: Esercizi per l'intonazione
Reply #3 - 29.03.2006 at 22:36:40
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Toc...toc...toc... è permesso ? Ciao tutti, vi leggo da oltre un anno, questo forum mi piace un sacco e ho deciso di farne parte. Un saluto particolare al padrone di casa M°  Vito Liuzzi, impareggiabile moderatore e insegnante. Finiti i convenevoli passo al sodo, dicendo la mia a proposito di intonazione (ovviamente in qualità di principiante): L'intonazione la si ha dentro noi stessi, è più facile suonare ciò che cantiamo che cantare ciò che suoniamo con il cb. Il principio del mio maestro è che si impara a suonare il cb suonando una tastiera e cantandone i suoni, ad esempio la scala di Do ascendente e discendente (a tempo) seguita dalla triade maggiore corrispondente (C-E-G). Una volta imparata la canzoncina la si canta e si suona sul cb. A questo punto le stonature emergono ma sono sempre controllabili confrontandole con la tastiera o il pianoforte. Come ho detto sopra è il verbo del mio maestro che io trovo molto efficace. In sintesi: cantare, cantare, cantare. oltretutto si imparano anche le scale e le triadi o no?.
  

La grandezza dell'uomo è inversamente proporzionale al suo voler apparire (anonimo)
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vitoliuzzi
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Re: Esercizi per l'intonazione
Reply #4 - 30.03.2006 at 12:08:21
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Caro Vic,
benvenuto.
Hai detto una cosa SACROSANTA: cantare. Non è indispensabile cantare a voce squartata ma, talvolta, risulta molto utile cantare "dentro" e non lasciarsi guidare dalle sole note che compongono lo spartito.

Vi è un utile esercizio che io consiglio, ma che poi per pigrizia nessuno dei miei allievi tiene in considerazione, ed è quello, nelle fasi iniziali, di aprire un esercizio a caso, anche del primo del Billè, e provare a cantarlo mentalmente, capire cioè "come fà" (dicesi in gergo). A mio tempo lo trovai estremamente utile, ed anche oggi.

Purtroppo nei Conservatori, in generale, c'è sempre poco tempo per il solfeggio cantato, quando si potrebbe fare molto di più specie nelle classi di Canto Corale spesso bistrattate.

Ma, "last but non list", vic, REGISTRARSI e riascoltarsi con la parte davanti è un esercizio ed una tecnica che fornisce risultati ottimali. Es.: esegui una semplice scala di Do per tre volte. Riascoltati e segna le note che ritieni "stonacchiate". Vedrai che quando ti registrerai ancora su quelle note porrai molta più attenzione. E così per la scuola avanzata.

Vito

p.s.:pensa che ad un corso di perfezionamento una pianista giapponese che mi accompagnò nella Elegia e Tarantella, registrava tutto. Una mattina la ritrovammo a dormire con le cuffie alle orecchie. Stacanovismo? No, perfezionismo estremo ma che si può regolare in termini più umani.

p.s.: l' orecchio. E' difficile non averlo e poi svilupparlo. Ma molti programmi di EarTraining possono in parte migliorare la situazione.
  
vito liuzzi
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Re: Esercizi per l'intonazione
Reply #5 - 31.03.2006 at 09:17:46
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Ho moltissima esperienza su questo problema, ed ho ideato una mole di esercizi. Tutti sono basati su un'idea molto semplice: l'intonazione si base sulla relazione TRA DUE SUONI. L'intonazione, non sta NEI suoni, ma TRA i suoni. Cosa significain soldoni. Nonserve filosofia, andiamo al sodo. Se devo intonare una scala di re maggiore, il re è la nota referenziale (tonica). Me la registro quindi a parte. Quindi la rimando in ascolto. A questo punto comincio a intonare, intervallo dopo intervallo, CON LA VOCE (giu le mani dal cbasso) non a caso ma secondo la cronologia di Willems (pedagogista di fama mondiale vissuto nel secole scorso, di cui consiglio caldamente a tutti la lettura del fondamentale trattato: l'orecchio musicale, ed. Zanibon). La scala per l'intonazione non si studia secondo la sequenza con cui è scritta (dal primo al settimo grado) ma con un'altra molto più intelligente: intervallo 1: l'ottava, 2 la quina, tre la terza, ecc ecc
In questo modo l'orecchio inizia ad afferrare le relazioni di intonazione.e... ma leggettevi il libro: è bellissimo, luminoso... dopo avrete pochi dubbi!
Ciao e buon lavoro Alfrè
  
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vitoliuzzi
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Re: Esercizi per l'intonazione
Reply #6 - 31.03.2006 at 12:09:00
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Scusami Alfredo,
ma dimentichi il tuo

"CONTRABBASSO MON AMOUR" della CURCIche in fatto di esercizi di intonazione anche con le basi è un caposaldo per risolvere questo tipo di problema.

Ragazzi, è un consiglio spassionato che vi fornisco, ma vi conviene tenerlo e/o studiarlo poichè è un testo pensato col cervello e non con altre parti del corpo come succede ad altri.

Credo che vada bene sia per i classici che per i jazzisti che ci potrebbe "walkare" (neologismo) sopra.

Ciao

Vitus
  
vito liuzzi
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Fede
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Re: Esercizi per l'intonazione
Reply #7 - 31.03.2006 at 13:25:19
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Mi procurerò il trattato di Willems!

Parecchio tempo fa ricordo una discussione tra me e il buon vito sul sito della nbb, riguardo a una distinzione che facevo tra intonazione verticale e intonazione orizzontale (cioè l'intonazione relativa a uno strato di altri suoni in contemporanea o quella relativa a una melodia nuda e cruda).
Un'ulteriore distinzione può essere fatta, a mio avviso, tra un'intonazione relativa per ogni nota a un suo preciso centro tonale, o a una sua precisa funzione armonica, o ancora a un suo particolare sistema di organizzazione armonica (modale), e tra un sistema fisso e fermo, un temperamento preciso.
Lo studio dell'intonazione avrà sempre più senso nel primo caso. Nel secondo caso bisogna pensare coscientemente nota per nota dove va messa. Se ad esempio devo affrontare uno studio di tipo dodecafonico farò per lo più riferimento a un rigido temperamento equabile, ...o di caso in caso la cosa vale la pena di essere valutata.

Scusate la divagazione... mi piace lasciarmi andare in libere osservazioni al limite della sega mentale...

Credo che in ogni caso valga il principio di riuscire a cantare (o cantarsi dentro), quello che si vuole che poi esca dallo strumento.
Ciao
Fede
  
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vitoliuzzi
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Re: Esercizi per l'intonazione
Reply #8 - 31.03.2006 at 14:33:29
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Si Fede, ricordo.

Ma allo stato pratico consiglio un programma che si può scaricare su di un Cd dove scolti tutte le scale per contrabbasso e mi pare a due ottave e tu ci devi suonare sopra. Il problema e che non ricordo da dove l' ho scaricato. In pratica, metti il Cd e lui ti suona le scale: tu lo segui! Geniale Smiley! Io ricordo che utilizzavo la mia tastierina Roland: memorizzavo tutti i giri di scale, la facevo partire e suonavo. Sistema efficace? Non lo so!
Ma almeno ti abitua a suonare nel "temperamento equababile" e specie con il pianoforte. Di tanto in tanto accompagno i miei sventurati allievi al pianoforte armonizzando le principali scale maggiori e loro ci suonano sopra. Di funzionare funziona, ma a casa dovrebbe avere un sistema simile ... non sono Uno e Trino Wink!

Cmq., ragazzi, secondo me solo con lo studio di scale ed arpeggi in tutte le posizioni e con il tempo si può migliorare la propria intonazione. Gli studi tecnici fanno il resto. Se si ha uno strumento ben settato anche i bicordi funzionano bene, e su questo Petracchi ha scritto esercizi Fondamentali. Tosti, ma incredibilmente fruttiferi! "The higher simplified tecnique" - Ricordi . Un testo basilare che tutti dovremmo avere.

Ciao

Vito
  
vito liuzzi
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Re: Esercizi per l'intonazione
Reply #9 - 01.04.2006 at 10:10:44
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Rispondo a Fede (e ringrazio master Vitus...)
Io sono convinto che l'intonazione melodica NON ESISTA. L'intonazione è SEMPRE ARMONICA. Nella scala infatti, come nell'armonia, esistono gradi forti e deboli, e questo coefficiente di tensione di ciascun grado è dovuto alla specifica relazione di ognuno con la tonica. Un giorno forse se mi gira vorrei preparare un trattato di tecnica innovativo, direi radicale, senza tante parole che servono solo per fare filosofia: quello che serve sono esercizi, cioè esperienze. ESERCIZI NUOVI, non  i soliti rimescolati in un altro modo: sempre la stessa zuppa... Quando hai provato ad intonare su una base creata in modo intelligente, rispettando delle sequenze stabilite, in 5 minuti hai la rivelazione: solo allora si comprende. Non per niente i latini distinguevano tra "cognosco" e "sapio", e la differenza sta appunto nell'aver "gustato" il concetto attraverso non le parole o le pagine di un libro, bensì attraverso l'esperienza diretta in prima persona. Un ricordo del liceo: Kant, il filosofo, scrisse mi pare anche un trattato sulla navigazione. Beh, non aveva mai visto il mare!!!
Riassumendo: leggete Willems, ma soprattutto "provatelo"!!!
saluti da Alfrè
  
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Fede
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Re: Esercizi per l'intonazione
Reply #10 - 01.04.2006 at 12:29:55
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quanto intendo intonazione melodica, faccio sempre riferimento a una armonia che si sviluppa nel tempo, in relazione alle note precedenti o successive, oppure a un tessuto armonico, inesistente acusticamente, ma ipotizzabile mentalmente.

Potrei anche lanciare un'ulteriore provocazione: l'INTONAZIONE NON ESISTE (parlandone in termini assoluti)!
...Ma con ciò andremo ben oltre i confini della pratica...

In questi termini invece (la pratica effettiva), sono più che convinto del metodo di studio che intuisco il M° Al proponga, ...ed è per questo che voglio procurarmi Willems.

Saluti

Fede (che si sforza di capire e misurare il mare, con non molta esperienza di navigazione (...ma è in buona compagnia...))
  
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Re: Esercizi per l'intonazione
Reply #11 - 02.04.2006 at 09:39:20
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Scusa Fede, non prendertela, scrivo di getto, volevo dire: noi in occidente abbiamo questo "difetto" dell'approccio intellettuale, che diventa difetto quando non è sostenuto dall'esperienza.
Dice lo yogi: un'oncia di pratica val più di una tonnellata di teoria.
Assolutamente non c'erano riferimenti personali.
Sono felice piuttosto di averti invogliato alla lettura di Willems... apriamo un topic su di lui, più avanti... cosa dici?
Ciao Al
  
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Fede
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Re: Esercizi per l'intonazione
Reply #12 - 02.04.2006 at 12:29:20
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mica me la prendo!
ci tengo a essere preciso e mi piace mettere in discussione (...e essere messo in discussione). Sono ottimi requisiti per un partecipante a un forum...

(e a dirla tutta ...anche parlare del mare senza navigare ...è un altro ottimo metodo di navigazione!)

Me lo procuro, il Willems, e poi se ne parla. Ci sto.
  
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