Normal Topic parla con Mozart (Read 5707 times)
randoservice
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parla con Mozart
10.04.2006 at 09:00:35
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Ieri sera ho visto il programma della Dandini, col titolo leggermente cambiato per via delle urne aperte (parla con me) mi ha colpito il quartetto d'archi  chiamato quartetto euforia, in particolare la violoncellista suonava con lo strumento a tracolla, tenuto da una fascia che attraversava tutti e due i fianchi dello strumento. Pensate che lo stesso principio possa applicarsi al contrabbasso?
Ciao Giann
  
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pabbass
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Re: parla con Mozart
Reply #1 - 10.04.2006 at 10:54:48
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I musicisti dell'est (specie quelli ebrei che seguivano i cortei di nozze ed i funerali) lo portavano spesso a tracolla, agganciato ad una specie di bandoliera.
Ma per i musicisti... stanziali non ci vedo molto vantaggio. Oltretutto, più lo si tiene appoggiato addosso, più si stoppa il suono (vedi i vari sistemi per ridurre al minimo la vase d'appoggio del ginocchio, destinati a chi suona da seduto), quindi mi sa che come assetto sarebbe addirittura controproducente...
  
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brisiujazz
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Re: parla con Mozart
Reply #2 - 10.04.2006 at 13:29:32
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CIAO!

Paola hai mica qualche foto di musicisti che tengono lo strumento in quella maniera?
che la cosa mi incuriosisce molto 
(e a dire il vero mi potrebbe tornare utile)

CIAO!

  

&&SARA' DURA!
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pabbass
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Re: parla con Mozart
Reply #3 - 13.04.2006 at 09:04:46
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Quote:

Paola hai mica qualche foto di musicisti che tengono lo strumento in quella maniera?
che la cosa mi incuriosisce molto 
(e a dire il vero mi potrebbe tornare utile)



No, ho guardato ma al momento non ne trovo nessuna. Mi è capitato di vedere più di una volta in Ungheria ed anche in Austria suonare in questo modo, e ricordo anche una banda militare di ottoni con contrabbasso (si a volte c'è pure lui, per un po' anch'io avevo suonato con un'orchestra di ottoni, ma noi eravano 'statici') che in marcia agganciava addosso il suo strumento. Ovviamente questo non consente una gran libertà di mano, sia sinistra che destra  (il basso stando in orizzontale può essere inclinato con più libertà e quindi la posizione si adatta, il contrabbasso purtroppo no).

Ricordo però un filmato tratto dal lavoro teatrale "Oylem Goylem" di Moni Ovadia (lo davano spesso sulla vecchia Tele+ quand'era ancora gratuita, quindi oltre dieci anni fa...) dove lui ed i musicisti della sua TheaterOrchestra  camminavano in cerchio dietro ad una coppia di sposi, ed il contrabbassista, che all'epoca credo fosse ancora Garlaschelli, aveva per forza di cose il cb a tracolla. Magari cercando un po' sul web si può recuperare: lì si poteva vedere molto bene com'era agganciato...

  
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randoservice
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Re: parla con Mozart
Reply #4 - 15.04.2006 at 09:08:35
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Si potrebbe vedere su raiclick se hanno registrato il programma. Sicuramente col contrabbasso sono ..... cavoli!! ma la ragazza che teneva il violoncello, non solo suonava bene (tutte con l'arco) ma faceva anche delle acrobazie con lo stumento che non si distanziavano molto da ciò che facevano gli who negli anni settanta!
Ciao Giann

  
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pabbass
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Re: parla con Mozart
Reply #5 - 15.04.2006 at 09:34:29
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Eccole in concerto con la Banda Osiris: nella foto si vede bene l'arnese






PS il loro sito è http://www.quartettoeuphoria.com (il nome in realtà è QUARTETTO EUPHORIA.
Peccato che sia ancora in allestimento...
  
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vitoliuzzi
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Re: parla con Mozart
Reply #6 - 18.04.2006 at 17:29:03
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Grazie Paola per questa curiosissima foto.
Chissà, potrebbe essere un' idea per la The BassGang visto che loro uniscono incredibilmente l' azione teatrale a quella puramente musicale. 
Bella ... anche se non riguarda in contrabbasso Wink!

V.
  
vito liuzzi
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randoservice
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Re: parla con Mozart
Reply #7 - 19.04.2006 at 07:50:34
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Chi ha il coraggio di provare col contrabbasso ....... e mandarci una foto ? Non dovrebbe essere difficilissimo costruirsene una artigianale (non con camera d'aria di camion), suonarci forse sì
Ciao Giann
  
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pabbass
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Re: parla con Mozart
Reply #8 - 19.04.2006 at 11:21:07
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Un bel po' di anni fa, all'inzio degli studi, io e un compagno di corso avevamo costruito una cosa del genere, ma usando del nastro per tapparelle, quello di canapa. Agganciava lo strumento anche contro il corpo, oltre che sulla spalla, come si fa con certi zaini sportivi. In realtà era una pura e semplice goliardata: tentavamo di essere originali! Ma a ben guardare ci siamo poi resi conto che, salvo situazioni particolari come aappunto il suonare camminando o (coem in questo caso, solo che non ci era venuto in mente) uno spettacolo teatrale on annesse esigenze sceniche, il risultato era un po' una cretinata. Non si è comodi a suonare (a parte quelli che hanno i controfiocchi come tecnica, che però è ben difficile che si mettano ad andare a zonzo con lo strumento in spalla) e lo stoppamento delle vibrazioni del fondo non migliora di certo il suono di nessuno strumento, figuriamoci quello del cinesone che avevamo usato per l'esperimento...
  
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