Tutto dipende da come è montato il tuo strumento. In realtà puoi abbassare un po' il LA (ovviamente il timbro peggiora, diminuisce il volume e in proporzione si sente di più lo sfregamento del crine) finchè le corde non battono sulla tastiera. Lì ti fermi: per cui, più sono alte più margine hai.
Io avevo dovuto suonare con un LA a 415 per un repertorio barocco con un cembalo che aveva quel diapason. Purtroppo non ho nè un contrabbasso barocco nè tantomeno un violone, ma solo il mio strumento da 440-442. Avevo cambiato il ponte mettendone uno più alto: non valeva certo la pena di cambiare anche il capotasto, ma il risultato era stato piuttosto infelice. Naturalmente era più logico scordare il contrabbasso che non il cembalo...

Probabilmente il tuo pianoforte avrà l'assale in legno (magari anche impregnato di ghisa) e non in metallo, come si usava fino a fine Ottocento ed anche un po' più in là. Purtroppo questo tipo di pianoforti - che magari già non era pensato per il 440 - arriva ad un punto per cui la caviglia si mangia il legno e comincia a slittare, quindi non può tenere certe tensioni: in questo caso non c'è molta alternativa, a meno di voler cambiare l'assale, ma è una spesa proibitiva che vale la pena fare solo per strumenti di particolare pregio.
E' il limite che hanno anche i salterii, che in comune ai pianoforti d'epoca hanno le caviglie ciece e piantate in un cavigliere in legno. Le arpe antiche invece spesso hanno le caviglie coniche e passanti, per cui quando si consuma il foro basta spingerle un po' più in fondo.

Quote:


sigh... tecnico informatico attualmente disoccupata offresi, disponibile anche a lavaggio scale. Nel frattempo può intrattenervi sproloquiando di contrabbassi...

Pensate un corso estivo col M° Liuzzi, Paola,  Storm relatori!!!, poi altri nostri amici del tipo Dinibass e & Co. che ci fanno vedere le varie tecniche. Tra Nord e Sud Possiamo organizzarlo a Roma (interesse personale)
Ciao Giann

Ha detto tutto molto egregiamente Paola, comunque volevo aggiungere che con il cb accordato un semitono sotto (415 è quasi un semitono sotto), chiaramente le corde perdono di mordente, insomma sono un po' flosce e mancano un po'di risposta.
Se si suona in orchestra barocca spesso si usa l'accordatura a 415 e la corda di budello aiuta un po' a sopperire alla mancanza di tensione. Con ciò non voglio dirti di montare una muta in budello perchè costa una cifra! Oltretutto tu parli di un tono e mezzo sotto il che a mio parere è un tantino troppo.
Saluti
beppe B.

Beh, il budello è favoloso come timbro (anche per il rockabilly e bluegrass, oltretutto!) ma davvero c'è da fare un mutuo sulla casa, per una muta... con l'arpa gotica ho ripiegato sul catgut, la sonorità ed elasticità è simile, tiene l'accordatura un po' di più, il costo è infinitamente inferiore. Chissè se esiste qualcosa di simile per cb.?!?

ciao giann, io non sono molto esperto, ma credo che la cosa migliore sia lasciare il pianoforte cosi' com'e' e provare con il contra quanto riesci a scendere prima che il suono diventi veramente moscio o le corde frustino troppo. tieni conto che togliendo tensione non dovresti fare danni ne al contra ne alle corde. peggio sarebbe tirare.
se proprio non ce la fai ad accordarti col piano, trasponi.
e' un po' una rottura di scatole per noi poveri principianti, ma se e' l'unico rimedio non puoi fare altro.
per mia esperienza alcune corde riescono a tenere bene un tono sotto (tanti usano le corde da solo abbassate di un tono per averle piu' morbide) addirittura un tono e mezzo e' tanto.
io per gioco avevo provato a scendere di una quarta (due toni e mezzo!!) ma il suono era un impasto indistinto di basse frequenze. un effetto interessante, ma non certo per suonare davvero.

l'unica cosa e' provare.
facce sape'!

ciao
andrea

per quanto riguarda il pizzicato e il rockabilly, country e il suonare per strada in generale ci sono delle corde della labella di nylon, supernyl, con l'arco è meglio suonare un criceto.

per il resto conoscevo tale pietro toro, una specia di eremita che ti costruiva le corde di budello scannando personalmente animali.

fate vobis