Dunque Emi, mi poni una domanda su cui è da tempo che mi interrogo anch'io. Parto con lo spiegarti come ho cercato di realizzare il mio sistemino. L'obbiettivo come scrivevo è quello di portare live il suono più acustico possibile dello strumento e se butta male ripiegare sul pickup, che purtroppo sappiamo non cattura la ricchezza degli armonici in aria, si mangia le dinamiche, fa scric scroc con l'arco ecc.. Il modo di ripresa del suono dal mio strumento è piuttosto anomalo (perlomeno io non l'ho mai visto fare) perchè piano armonico dello strumento e speaker dell'ampli, angolati di circa 60°, convergono entrambi sul mic piazzato al centro su un'asta nana: all'orecchio sinistro arriva il suono reale dello strumento, all'orecchio destro il segnale dall'ampli, che uso come near field monitor, equalizzato in modo da imitare nel modo più realistico possibile lo strumento acustico e con un pelo di volume di poco superiore. In pratica contrabbasso-combo-microfono formano i vertici di un triangolo equilatero, l'esecutore fisicamente suona di fronte al microfono. Il volume dell'ampli è per scelta non superiore a quello di un pianoforte. Siccome il mic usato è un cardiode a raggio di cattura piuttosto stretto, ho verificato che non soffre rientri da altri strumenti che si trovino a distanza superiore ad 1 metro fuori dal cono di azione, batteria compresa. Dall'ampli parte poi, tramite DI, il segnale del piezo (in questo caso non ho utilizzato un preamp esterno perchè l'impedenza di ingresso dell'SWR è compatibile con quella richiesta dal BassMax). Nella registrazione ho circa 10 dB di headroom da utilizzare (per fare risultare il suono dello strumento più "davanti"): l'ho tenuto un po' indietro per scelta, suona un po' più old style. Si scekera il tutto sul mixerino e il tecnico di turno serve il suono fuori a piacere. Il fatto di avere a portata di mano il mixerino e il combo ti consente di avere sotto controllo eventuali rientri e comunque di avere il tuo suono già preconfezionato e di non dover pagare la cena all'eventuale fonico perchè ti dia un po' di segnale buono in spia. Il microfono a condensatore che ho usato è a diaframma largo, ha una risposta piuttosto lineare da 20 Hz a 18 KHz, non cattura lontano ma nello stesso tempo non soffre nemmeno troppo dell'effetto prossimità. Avevo chiesto sul forum qualche dritta da chi eventualmente usa un microfono a condensatore dal vivo ma non ho avuto nessuna risposta: effettivamente è una cosa piuttosto complicata da gestire da soli. Tra i contrabbassisti che usano a volte il solo microfono su asta dal vivo ho visto, oltre a McBride il quale però si appoggia anche spesso al suo Glockenklang, Charlie Haden, Larry Grenadier, ma anche i nostri Giovanni Tommaso, Attilio Zanchi o il maestro Stefano Scodanibbio. Storicamente si usavano i ribbon mic o i microfoni valvolari. Per non farti un elenco forse inutile di microfoni splendidi ma molto costosi starei su microfoni veramente buoni ma ancora abbastanza a budget e soprattutto multi-uso: tra i condensatori a diaframma largo mi sono trovato molto bene con il Groove Tubes GT55 che ho usato nel clip; tra i dinamici (e che quindi non richiedono phantom power) funziona molto bene sul nostro strumento il glorioso Sennheiser MD441, un iper cardioide, sordo a quello che succede attorno e focalizzato alla cattura del suono sullo strumento. Scusate la vergognosa lunghezza del post.
|