ragazzi , quando voi suonate in un contesto pubblico tipo : saggi , lezione , audizioni , master ecc ... l'emozione su che cosa influisce a me spesse volte mi fa correre e scappare sul tempo , penso che sia un aumento del battito cardiaco . ad un mio amico / compagno influisce molte sul suono nel senso che gli diventa molto leggero ...

bhooo ?? vorrei sapere se avete ogni tanto anche voi certe lacune , inteso nel senso buono non come mancanza di studio .... e poi come si possano risolvere 

grazie 10000000000

lorenzo .

Il problema è comune....
senz'altro da leggere le opere di Kato Havas: "La paura del pubblico" e "un nuovo approccio al violino", ed. cremonabooks

e poi rifletterci su tanto

in parte è questione di esperienza, ma non è solo quello.

Lorenzo,
una bella camomilla doppia prima dell' esame od audizione;
esercizi di respirazione tenendo prima una narice chiusa e poi una aperta ed inspirando fino al massimo. Quando poi espiri fallo molto lentamente per permettere ai battiti cardiaci di rallentare. E tanta strafottenza ... non troppa. Se puoi abituati prima all' acustica che troverai, sarà di grande giovamento. Se poi la tua pressione venosa od arteriosa è nella norma potresti, solo per l' occasione, utilizare un farmaco chiamato Inderal (sembra che lo utilizzino anche docenti universitari o politici o chi deve affrontare il pubblico e sente l' ansia aumentare).

Forse sul libro del maestro Trebbi dovresti trovare un capitolo specifico; anche quello di Massimo è ottimo, anche lo yoga va bene ... ma se lo studio è stato appropriato vedrai che tutto andrà bene: è come diventare un automa. Poi si riprende coscenza !!

E non fare il musone! Divertiti quando suoni: questo stato d' animo produce particolari neurotrasmettitori ed acidi complessi che aiutano concentrazione ed attenzione.

Finisco.

AUTOSTIMA. Non pensare di essere l' ultimo contrabbassista sulla faccia della terra, perchè l' ultimo sono io. Vai per la tua strada e non farti seghe mentali: tolgono molta energia.

In bocca al lupo.

VL

Io credo ci si debba convivere, e solo con tanti concerti (da solista) o audizioni possa venir meno.

Nelle poche audizioni che ho fatto , prima di entrare mi sono scaldato, rilassato, yogato, suonavo rilassato e bene. Poi sono entrato e tutto si è trasformato (battito cardiaco accelerato, sudorazione, tremore). 

Una cosa che secondo me può aiutare è entrare nella musica e godere di quello che si stà suonando, rimanendo concentrati. Se solo per una frazione di secondo si pensa all'errorino appena commesso è finita, una reazione a catena porterà allo sfascio.

grazie per gli ottimi consigli .

Un Saluto al Forum .

ciao Vito , penso  tu possa scrivere su di me tutto quello che pensi , sono un personaggio pubblico .

In effetti nell'ultimo concerto ho sbagliato almeno 5 armonici nel Carnevale di Venezia .

Ma non ho paura quando suono , da ragazzo ai saggi del conservatorio invece tantissima .

Nessuno ci crede ma e' la verita' e non e' una questione di abitudine .

Si dovrebbe insegnare la Musica , ma per insegnarla e' necessario che la Musica ti venga a trovare .

Quando sei nella dimensione dove la Musica suona c'e' una gran calma e non esiste paura .

Anche questo si puo' insegnare , ma non a parole .

E' un insegnamento diretto da Maestro ad allievo , da Cuore a Cuore , si insegna l'aria che vibra ed il silenzio che rimane quando la Musica finisce .

Non si e' bravi a suonare e' la Musica che suona , noi siamo come delle radio che la trasmettiamo , un tramite .

La luce allora si accende dentro di noi e in chi ascolta e la comunicazione annienta la paura , l'emozione deve esserci .

L'arco non trema se si insegna come non far muovere l'arco suonando 3pp all'inizio di un concerto con 1000 spettatori , magari tutti contrabbassisti .

Si puo' e si deve insegnare altrimenti rimane un segreto .

Ho scritto alcune cose che spero aiutino tutti a scoprire una strada su cui camminare che e' bellissima .

Poi sbagliamo pure qualche nota , se il sentimento e' sincero ci sara' perdonata , in cambio l'armonia che la Musica lascia dentro e' ben altra cosa .

Oltre a queste poche righe potete vedere ed ascoltare alcuni brevi video live www.stefanosciascia.it

E' tutto piu' chiaro .

Non faccio Master quest'estate .

Un Ciao a Vito ed a tutti 

Stefano Sciascia

Che deusione! Ieri sera avrei dovuto avere il saggio di fine anno nientemeno che al tearo comunale della mia città.Dovevamo suonare la tarantella del Billè,riarrangiata dal nostro maestro per quattro contrabassi ,con parti di arco e pizzicato.Ci saremo dovuti esibire alle 19 circa  sest'ultimi,il teatro era prenotato fino alle 20,30.Coloro che hanno suonato prima di noi,hanno sforato cosi' tanto,che alle 21,40,si è concluso il saggio senza l'esibizione degli ultimi 10 noi compresi, Che delusione ,c'erano :moglie ,mamma,amici.Non ci hanno sentiti!                                                      

maestro sciascia è forse possibile che paradossalmente quando si è in conservatorio , come me in questo momento la paura di sbagliare è anche causata da un crearsi di troppe aspettative .... ???mentre dopo ( forse ) la cosa si diventa più lieve , anche per la maggiore esperienza ? certo un concorso non sarà mai leggero da sopportare .