Hot Topic (More than 10 Replies) PARLIAMO DI CONTRABBASSO CLASSICO? (Read 12491 times)
vitoliuzzi
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PARLIAMO DI CONTRABBASSO CLASSICO?
07.06.2006 at 04:53:33
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Gli amici jazzisti sono sempre forieri di argomenti che riguardano il loro mondo, e questo succede in tutti i Forum che li vedono protagonisti. Forse perchè la loro unione che costituisce anche la loro forza non è sottoposta al vaglio di critiche stupide o fuorvianti. Davvero meritevoli. BRAVI.

Noi CLASSICI, al contrario, ci sentiamo molto superiori, siamo altezzosi, se dico che il Cd di Siragusa fa schifo scatta un putiferio, se dico che Petracchi ha paura di incidere perchè suona sempre troppo forte e non conosce il forte-piano alla Sciascia, cade il cielo, se dico che nessuno riesce a vibrare bene il Sol iniziale dell' Elegia di Bottesini, apriti cielo, se dico che Ettorre ha fatto un cd che non è ne carne ne pesce, che Dio mi perdoni (il suo Eccles è mediocre), se dico ancora che Petracchi non riesce mai a far sentire il sol acuto ed armonico nella Tarantella, becco una fucilita, se dico che il primo Cd di Bocini fa schifo come incisione, beh lo sa anche lui, se dico Donati è un clone di Siragusa, radiato da tutti i concorsi, se dico che Sciascia non è un virtuoso della velocità ma il suo Bel canto è il migliore al mondo, non capisco una minghia, se dico che Lanzillotta sembra una mitragliatrice nella parte finale di "Nel cor più non mi sento", ai lager nazisti, se dico che Petracchi è stonato in Koussevitzky concerto, sacrilegio, se dico che nessuno ha capito una minghia su come si interpreta la parte iniziale di Hindemith, sacrilegio, se dico che Petracchi (o sempre lui!) non ha capito niente dei colpi d' arco cosa che Rabbath può insegnarli, altro malocchio, se dico che tutti interpretano erroneamente la cadenza iniziale di Koussevitzky concerto, malocchio prezzemolo e finocchio, se dico che Grillo mi ha bocciato all' esame perchè non raccomandato, bè questo non c'èntra nada de nada.

Insomma ragazzi, siamo pochi ma possiamo parlare di molto. Personaggi come Presicci (molto preparato) che ci snobbano ma che ci leggono quotidianamente, sembrano dire: "Ma guarda questo gruppo di imbecilli, tanto io so tutto!" Ma l' imbecille è lui, classico del cavolo che pensa di essere onniscente. E guardate che fra i Visitors ci sono molti personaggi che lavorano od insegnano in luoghi seri. Allora o li mandiamo a fanc..., oppure nel nostro piccolo parliamo anche di musica, quella che suoniamo, impariamo i trucchetti (ma che cavolo andate a fare le master class quando anche Alfredo Trebbi vi può dire di tutto e di più - spesa di soldi inutile), vediamo come si suona in orchestra, come far finta quando un passo è troppo difficile.

E basta con corde cordoni ponticelli legni. NOI SIAMO MUSICISTI e prima di tutto dobbiamo commentare la musica, cogliere le esperienze di tutti e cercare la nostra via. Se Petracchi mette un numeretto su ogni nota, cambia legature a suo piacimento, analizziamo questo sua fobia per i numeri (Maestro sa che la stimo tanto!), ma è assurdo imporre le proprie diteggiature, è da megalomani. Ma discutiamone. Analizziamo come Gary Karr (mi onoro di essere suo amico ed estimatore) diteggia o fraseggia su Apres un reve.

BASTA! Diamoci una mossa e proponete proponete proponete. Qui i Maestri sono alunni e Sciascia-Trebbi-Liuzzi sono il meglio che potete trovare nelle cantine sociali di Locorotondo. SIAMO TUTTI SULLO STESSO LIVELLO. E poi abbiamo una PAOLA BRANCATO, si depressa, ma fa paura per preparazione, intelligenza e cultura. Ti amiamo tutti Paola, ma nessuno mai avrà il coraggio di sposare un tale cervello.

Da dove cominciamo? N.100 I Corso Billè ... il mio preferito;-)!

Sulle corde scrivetemi in privato, so tutto io Wink! Ma basta con libri di liuteria, liutai ... tanto ragazzi nel 99% dei casi vige un EFFETTO PLACEBO sui contrabbassi e sui cui i liutai ci speculano. Marezzato? meglio un bel opaco ma che suona!


Bye!

Vito D. Liuzzi si assume ogni responsabilità penale ed è pronto a difendersi in Tribunale dopo le tante querele che perverranno per diffamazione . Tanto si discutono dopo dieci anni.
  
vito liuzzi
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boogieman
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Re: PARLIAMO DI CONTRABBASSO CLASSICO?
Reply #1 - 07.06.2006 at 06:38:53
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pur non essendo un classico posso dire un paio di cose

a- dal tuo commento sembra che molte cose del mondo contrabbassistico italiano (nei nomi chiamati in causa) siano da prendere e cestinare, posizione rispettabile peraltro e assolutamente non contestabile con atteggiamenti tipo "si allora fallo te"

b- una cosa che si evince da questo forum e in generale dall'ambito contrabbassistico musicale è che si insomma è una categoria di depressi e repressi
spiegherò bene tutto ciò in primis passi anni a studiare cose che spesso non si sentono o non vengono, poi però ai raduni tutti a fare "a chi lo ha più grosso"
e poi perdonatemi, tutte queste fisse con "che strumento favoloso!" ovvero, si di sicuro un bel contrabbasso non dispiace a nessuno, poi la fissa è un'altra cosa.

il maledetto cassone a 4 corde è un mezzo, (si lo so frase trita ma ci provo) per fare altro, dal divertirsi al comprarsi la villa (e beato chi ci riesce).
E' uno strumento il cui aspetto solista continua ad evolversi, per carità e magari un giorno tutto ciò avrà un senso, ma per ora forse sarebbe meglio suonare più che parlare.
poi possiamo attaccare quello che vi pare con "ma non si suona " "ma non c'è lavoro" etc etc
il godimento musicale che ci fa cominciare e sopportare varie cose a questo punto dov'è?

p.s. paola la sposo io tranquillamente, ammesso che voglia venire a roma o aprire un import export di feti artificiali a bali ovviamente

  
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Mauro_Gargano
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Re: PARLIAMO DI CONTRABBASSO CLASSICO?
Reply #2 - 07.06.2006 at 07:38:18
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Grande Vito! Come ai vecchi tempi!Wink Si attendono repliche sanguinanti... Cheesy Scherzo!  Un caro saluto.                                            Mauro
  
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campus
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Re: PARLIAMO DI CONTRABBASSO CLASSICO?
Reply #3 - 07.06.2006 at 08:17:28
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Quando Vito scrive, con questo suo modo spesso ... come dire ... "mediterraneo", mi da' moltissimi spunti di replica.
Provo a mettere giù qualche pensiero che mi rimbalza in testa:

- anche se qualcuno scrisse che "parlare di musica è un po' come ballare di architettura" trovo comunque che lo sforzo limpido di analisi sulla esecuzione, sulla interpretazione o sulla scrittura di un brano musicale, ancorchè portata con il proprio sano bagaglio di esperienza tecnica e di sensibilità artistica, quando finalizzata ad un arricchimento comune cercando il confronto, sia quanto di più apprezzabile e desiderabile per entrare nel cuore di un lavoro musicale e cercare almeno di capirlo a fondo insieme.
Talvolta il percorso di ricerca e approfondimento su un lavoro musicale ha un grande valore anche individuale che va oltre il risultato tecnico che può essere conseguito . E' la nascita di una consapevolezza nuova, è la scoperta di nuove possibilità di lettura di quel lavoro e di chi l'ha concepito, del periodo storico, della temperie artistica che si respirava in quell'epoca, lo spunto insomma per approfondire quello ma per cercare anche dell'altro. 
Percorso magnifico ma anche pericolosissimo, soprattutto quando tocca i contemporanei e soprattutto se incrina sicurezze o correnti di pensiero con effetto un po' ... destabilizzante.
Ma questa è cultura viva e pulsante nel quotidiano e non da museo o da pagina di saggio.
Personalmente ho apprezzato e apprezzo moltissimo l'entusiasmo e la passione di Vito nel proporre e rilanciare argomenti e spunti sempre nuovi sul nostro strumento e sul mondo che lo circonda.
 
E' giusto a mio giudizio, per chi ha un bagaglio nutrito di strumenti di lettura, esporsi con proprie valutazioni e senza timori reverenziali, ancorchè nel pieno rispetto dell'identità e integrità professionale e artistica e delle soluzioni di interpreti esecutori e compositori, dando giudizi costruttivi ma anche critici se occorre.

Credo che se cadesse questo "condimento" essenziale, verrebbe assolutamente meno il senso primo di un forum come questo, come non avrebbe più alcun senso la critica di un prodotto artistico in genere.

Se poi i contributi di professionisti e artisti da queste parti non saranno a pioggia, pazienza. 
L'atteggiamento di esclusivismo purtroppo regna da sempre in tutti quegli ambiti in cui chi detiene un sapere ha il timore di esserne privato. C'è anche da dire che in genere l'artista ha difficoltà al confronto sul terreno della critica contraria. 

- frequentando spesso altri forum "tecnico-musicali" trovo che il 90% dei threads proposti riguardi troppo spesso gli aspetti tecnici e costruttivi dei propri strumenti, dei sistemi di ripresa e riproduzione del suono ecc., specialmente quando i musicisti usano mezzi tecnologici in continua evoluzione, sospinti da un mercato che non dà respiro sugli upgrade.  
E' un atteggiamento che stigmatizzo perchè lo strumento diventa veramente il fine ultimo delle proprie attenzioni. 
Tirare il freno e pensare di nuovo alla musica per chi nella musica ci crede è fondamentale. Forse è anche questo atteggiamento di "straniamento per sbornia tecnica" che allontana tanti musicisti dalla frequentazione di forum, dove pure il loro contributo potrebbe essere importante

- un grazie comunque sincero a Vito e a tutti gli amici che mi hanno insegnato, da che frequento questa piazza virtuale, un sacco di cose nuove che difficilmente avrei potuto reperire altrove in modo spesso organico

- PS vedo che Paola ha già tanti pretendenti virtuali... vabbeh spero di riuscire ad offrirle almeno un gingerino con i salatini alla prima occasione 
Un salutone.

« Last Edit: 07.06.2006 at 11:31:46 by campus »  
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lory
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Re: PARLIAMO DI CONTRABBASSO CLASSICO?
Reply #4 - 07.06.2006 at 15:13:16
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scusa vito , ma per parlare di contrabbasso classico bisogna criticare tutta la scena contrabbassistica italiana ( che poi non sono solo questi ) ???

quando dici che donati è il clone siragusa , che bocini ha fatto un disco che fa schifo , che ettorre non è ne carne e ne pesce , che petracchi non ha la concezzione del piano del forte e che non sa tirare l'arco .... bhoo mi sembra eccessivo .

non è vero che si è scatenato un putiferio per il cd di siragusa , anzi abbiamo parlato in maniera democratica e civile . 

  come ti ho detto sono un ragazzo al 6°anno di conservatorio che cerca d'informarsi il più possibile sulla musica , però il sparare sentenze cosi forti non è forse un po' eccessivo per noi che ci stiamo formando , poi non è detto che faremo la professione , però questi nomi che tu hai citato sono considerati musicisti di fama internazionale o sbaglio ???

non voglio essere retorico , ma ci sono cose più importanti che il contrabbasso credo , la gente che non tira fine mese ecc ecc , cioè ma per suonare bisogna avvelenarsi cosi il sangue con il mondo intero  ??

io mi sono creato un mio trip che è questo : quando devo parlare di  qualcuno mi pongo una domanda io suono almeno quanto lui ? però evito sempre di farlo perchè non mi sembra costruttivo , nel senso che mi fa perdere energie e mi fa distogliere dal mio obbiettivo che è quello di ( cerco ) comunicare . 

adesso dico il mio parere : siragusa per me è il più grande al mondo !!!!!! e rabbath in certe situazioni è molto stonato e non credo che debba insegnare qualcosa a petracchi ...... questa è la mia idea .

non ho la fortuna di conoscere il maestro bocini ( di persona ) l'ho visto a qualche master , però su di lui ho sentito svariate "leggende", mi hanno detto che dopo il diploma si è fatto un c..o come una casa a studiare , quindi secondo me questo è l'esempio da seguire : umiltà , passione , sacrificio ed il sapere ascoltare per poi comunicare cose positive .

ciao a tutti e scusate per la lunghezza del messaggio .






  
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Eld
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Re: PARLIAMO DI CONTRABBASSO CLASSICO?
Reply #5 - 07.06.2006 at 17:55:37
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A parte giudizi poco obiettivi che lasciano il tempo che trovano, fino a prova contrario questi contrabbassisti che citi, caro Mister Liuzzi, i vari Petracchi, Rabbath, Bocini, Trebbi, ecc... fanno parlare parecchio di loro online, sicchè, solo per questo, si capisce che qualcosa nel bene o nel male hanno fatto; mentre, dell'esimio Vito Liuzzi, si sente un'esile voce solo per autocitazione o perchè autore di commenti estemporanei contro qualcuno...non credi che ci sia della malattia di protagonismo in tutto ciò? 

Affettuosamente...PS. senza arte il contrabbasso non solo sarebbe inutile, ma non avrebbe nemmeno modo di esistere, fidati !
  
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melija
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Re: PARLIAMO DI CONTRABBASSO CLASSICO?
Reply #6 - 07.06.2006 at 19:21:39
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d'accordissimo con lory! un ottimo esempio di pacatezza e riflessione. inoltre dire che Donati è stato radiato da concorsi è bufala pazzesca. Si può parlare e scatenare un dibattito, ma senza lasciarsi andare e dire cose non vere..
  
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dinibass
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Re: PARLIAMO DI CONTRABBASSO CLASSICO?
Reply #7 - 07.06.2006 at 21:14:22
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Non c'è che dire, il post di Vito è davvero una bomba, e lo credo che la discussione si possa accendere! Ma forse è esattamente quello che volevi, vero? 

Da parte mia, vorrei dire che non vivo il forum da Jazzista (in fondo non riesco a ritenermi tale...) e nemmeno da Classico, bensì da (aspirante) contrabbassista. Non riesco a scindere le cose, certamente non sarò in grado di discernere sulla raffinatezza di certi colpi d'arco, ma per me la Musica resta una sola, quella che emoziona e che ci piace (e non può piacere a tutti, ci mancherebbe, sennò tutti i gusti saprebbero di menta e i musicisti sarebbero tutti con un sacco di lavoro e ben pagati...).

Io sono per il confronto inter-disciplinare, che può solo arricchire.
Vedo il post di Vito come un tentativo molto provocatorio per risvegliare l'attenzione di molti contrabbassisti classici che seguono il Forum in maniera magari un po' troppo passiva, da osservatori: credo l'obiettivo di Vito, che nei modi è stato un po' brutale ma efficacie, fosse esattamente questo: trascinare nella mischia un po' tutti, per poi magari permettere agli stessi frequentatori finora poco attivi di arricchire il Forum con nuovi argomenti e punti di vista.

Per quanto riguarda l'esortazione di Vito a dar prevalenza alla Musica anziche agli argomenti tecnico-liuteristici, sono contrario: prima di tutto ognuno posta l'argomento che vuole, secondo sono certo che tanti di noi hanno risolto dei problemi o almeno trovato una direzione per risolverli (e di nuovo, oltre alla separazione Classici-Jazzisti).
Per esempio, io ho individuato proprio grazie ai contributi di Vito la pece più indicata (che tanto mi ha aiuato, nei momenti critici...)  e le corde a me più congeniali, permettendomi di superare quindi degli ostacoli e concentrare le energie sulla musica; non è poco!

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pabbass
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Re: PARLIAMO DI CONTRABBASSO CLASSICO?
Reply #8 - 08.06.2006 at 00:52:38
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Personalmente non amo la tendenza, tipica di certo ambiente classico, di trasformare l'ascolto della musica in una sorta di esame autoptico, cercando di scindere in una infinita serie di variabili e costanti (che già ne ho a sufficienza di quelle di Visual Basic) un qualcosa che andrebbe valutato  in un unico contesto organico. Poco m'importa se Tizio tira l'arco poggiando l'intero crine sulla corda o solo il lato inferiore, o se Caio usa il terzo dito anzichè il secondo nel terzo movimento della sedicesima battuta del secondo tempo di Vanhal. 
Mi importerebbe solo se la riproduzione precisa di tali fattori avesse come esito un identico risultato nel MIO modo di suonare. Visto che ben difficilmente questo si verificherà, un simile tipo di diatriba mi dà un leggero (...leggero...) senso di inutilità e di fine a sè stesso. Preferisco osservare, casomai, l'approccio altrui, provare a riprodurre, sperimentare, variare e 'farlo mio'. Se constato un risultato qualitativamente concreto, vuol dire che mi si adatta. In caso contrario, inutile parlarne oltre. Quando insegnavo dovevo per forza di cose sperimentare di più, anche solo per capire il perchè di certi approcci altrui allo strumento. Ora che ho smesso di insegnare preferisco evitare la speculazione astratta perchè non credo che mi giovi più di tanto.
In tutti i casi, l'approccio del virtuoso non mi si adatta. CAPO PRIMO: totale mancanza del talento necessario, cosa di cui sono perfettamente consapevole. Non sono un Bottesini e non lo sarei mai nemmeno se studiassi quarantotto ore al giorno per vent'anni. Ma, a parte questo, non fa nemmeno per me il binomio musica = perfezione strumentale. Vivere di solo contrabbasso per me equivarrebbe a vivere di sola trippa alla parmigiana (che per altro mi piace molto). Se devo dedicarmi all'analisi a tavolino di una esecuzione, preferisco farlo prendendo in considerazione lo svolgimento di un basso numerato o della linea di un discanto, piuttosto che interrogarmi su quale tipo di crine o quale corda usa lo strumentista. Questa è una delle ragioni per cui ho progressivamente abbandonato l'ambito classico per dedicarmi, nei limiti del poco tempo libero che ho, alla musica antica. Inoltre mi interessa la musica, e non lo strumento, come fine ultimo, per cui desidero poter alternare l'uso dello strumento che più sento necessario in quel contesto specifico.
Questo è anche il motivo per cui generalmente non intervengo nei threads dedicati alla tecnica esecutiva. Mi sembra inutile intervenire in una discussione già sapendo che darei un apporto irrilevante. 

P.S. - al momento, squattrinata sicuramente si (e oggi mi si anche bruciato il saldatore dopo otto anni di onorato servizio: una spesa di cui avrei fatto volentieri a meno!). Depressa non credo: la depressione è un lusso che attualmente non posso permettermi. Più avanti vedremo...
  
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pabbass
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Reply #9 - 08.06.2006 at 00:59:07
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Dimenticavo: accetto volentieri il drink con salatini di Campus, quando se ne presenterà l'occasione. Purchè io possa optare, anzichè per il ginger, per un torbato scozzese liscio... i salatini invece vanno benissimo, basta che ce ne siano in abbondanza!
  
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storm
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Re: PARLIAMO DI CONTRABBASSO CLASSICO?
Reply #10 - 08.06.2006 at 05:55:11
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...con um mio collega la settimana scorsa discutevo (in maniera abbastanza animata) dell'indotto del trascinatore della calibratrice....dopo mezz'ora di lavoro si era fuso e non riuscivo a trovare il ricambio..... .."ma io faccio contrabbassi" ho esordito col collega "non posso perdere la testa con questa cazzate"....
il mio quotidiano � fatto di queste cose...usare attrezzi al meglio per farne altri al meglio.....e parlottare coi "clienti" cercando di capire le loro necessita'....non avevo idea che avrei rotto i c....cos� in fretta...magari pi� avanti,questo si!

p.s.
io Paola non me la sposerei perche' sono gia sposato e sto bene cosi....
per� ha tutta la mia solidariet� sul saldatore rotto (mi piacerebbe sapere che marca usa, visto che in un anno ne rompo 3)

saluti
  
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vitoliuzzi
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Re: PARLIAMO DI CONTRABBASSO CLASSICO?
Reply #11 - 10.06.2006 at 12:17:24
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Quote:
Non c'è che dire, il post di Vito è davvero una bomba, e lo credo che la discussione si possa accendere! Ma forse è esattamente quello che volevi, vero? 

.
Vedo il post di Vito come un tentativo molto provocatorio per risvegliare l'attenzione di molti contrabbassisti classici che seguono il Forum in maniera magari un po' troppo passiva, da osservatori: credo l'obiettivo di Vito, che nei modi è stato un po' brutale ma efficacie, fosse esattamente questo: trascinare nella mischia un po' tutti, per poi magari permettere agli stessi frequentatori finora poco attivi di arricchire il Forum con nuovi argomenti e punti di vista.

g


Come al solito Giorgio mi legge nella mente.
Lory, concordo con te, Francesco è un Grande come tutti quelli che ho citato, ci mancherebbe altro. 

Ho letto l' ultimo intervento del maestro Stefano Sciascia e come al solito, nella sua scrittura poetica, ha rivelato tante Verità.

Ma ho letto con grande interesse anche Tutti i vostri interventi. La cosa simpatica è che qualcuno ha travisato appieno il senso della mia provocazione, ma questo è normale poichè ognuno legge un commento interpretandolo secondo i propri canali preferenziali.
Addirittura si è detto che il primo cd del maestro Bocini "fa schifo" o che il Petracchi "non sa tirare l' arco".
Incredibile Smiley! La mia esperienza di giornalista pubblicista mi ha insegnato che questo avviene quasi sempre. Il lettore interpreta nella SUA direzione mentale se non si scrive in maniera chiara e semplice. 

GRAZIE GIORGIO per aver spiegato il senso della provocazione. 

"Parliamo di Musica" o di contrabbasso classico: questo rimane il tema principale.

Grazie a tutti per i vostri interventi. 

Saluti

VL

ps.: ma veramente pensate che Ettorre non sia nè carne nè pesce? Incredibile Smiley!   
  
vito liuzzi
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Re: PARLIAMO DI CONTRABBASSO CLASSICO?
Reply #12 - 10.06.2006 at 12:35:51
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Premetto che ritengo sia facile generalizzare in questi argomenti, che andrebbero trattati dettagliatamente, e non con poche frasi. 

Il post di Vito inizia con due righe di lode verso i jazzisti. 
Mi dissocio da questa opionione.  Ho conosciuto molti "jazzisti" assolutamente spiacevoli, ed a mio avviso la scena del jazz contemporaneo, perlomeno quello che ho conosciuto, e' satura di invidia, arroganza, e leggerezza morale. 
Questo piccolo spazio virtuale mi sembra per fortuna essere esente da cio', forse perche' non vi sono interessi personali. 

Per quanto riguarda l'ambiente classico, mi spiace generalizzare cosi' tanto,  ma per me non e' cosa nuova che i conservatori siano colmi di personaggi assolutamente irragionevoli. 

Buona musica a tutti,
Emiliano.
  
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Tazibus
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Re: PARLIAMO DI CONTRABBASSO CLASSICO?
Reply #13 - 10.06.2006 at 13:34:31
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eheheh, vito.. in effetti è vero, perchè ad esempio hai scritto
Quote:
se dico che il Cd di Siragusa fa schifo scatta un putiferio


e utilizzi la forma "se dico"..
ma alla fine, scritto così è come se stai solo "ipotizzando", senza fare del male a nessuno! Wink

non fa una grinza! è geniale!
quel vito è un mattacchione.. Cheesy

PS: comunque ho preso il I corso del Billè, e sono andato a cercare il numero 100.. con mia sorpresa accanto al numero c'è scritto a mano un bel "NO", e vuol dire ke il mio maestro me l'aveva fatto saltare (cosa più unica che rara).
Ne vogliamo parlare davvero di questo "numero 100"?
  
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lory
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Re: PARLIAMO DI CONTRABBASSO CLASSICO?
Reply #14 - 11.06.2006 at 13:53:48
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vito ri-scusa , ma noi siamo lettori ed intendiamo per ciò che leggiamo ...... se c'è scritto ( da te ) che ettorre non è ne carne e ne pesce , uno intende questo .....

ciao e buona domenica !!!!!
  
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vitoliuzzi
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Re: PARLIAMO DI CONTRABBASSO CLASSICO?
Reply #15 - 12.06.2006 at 11:45:38
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Caro ELD,
ma è normale che la mia sia una malattia di auto-protagonismo, non potendo paragonarmi a quelli che consideriamo, a torto o ragione, Grandi Nomi. 
Ma è un protagonismo sano di chi cerca di animare un gruppo di colleghi (all' inizio era così, ora non più ... il Forum va da se) che si scambiano opinioni, idee o che fanno critiche nei limiti della decenza.

Ma ricorda una cosa: il Web non è tutto! Per fortuna ci sono anche molti contrabbassisti non iscritti o poco reperibili su Internet che suonano divinamente bene e che dovremmo riscoprire. Non tutti hanno la possibilità di incidere un Cd. L' unica nostra fortuna è che grazie ad uno Stefano Sciascia o ad una Nbbrecords di Bocini, la scena discografica contrabbassistica italiana è diventata una fra le prime al mondo per qualità e consistenza. 
Queste sono le cose importanti! 
Che l' Italia riprenda il suo ruolo di Grande Scuola Contrabbassistica, da qualunque parte provenga, con Sciascia, Petracchi, Ettorre, Donati, Siragusa, Benzi, Grillo, Lanzillotta, Bocini e chi più ne ha più ne metta.

Per LORY:
non ti devi scusare! Ogni tanto scrivo in modo meno convenzionale e tu questo non lo potevi sapere. Chi mi conosce da tempo sa che posso fare anche peggio.

Buono studio

Vit.C
  
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Re: PARLIAMO DI CONTRABBASSO CLASSICO?
Reply #16 - 12.06.2006 at 12:38:56
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Per Paola: mi sto documentando sul torbato scozzese liscio ... 
 
... nel frattempo Buon suono a tutti !
  
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