Quote:Ringrazio pabbass per il suo intervento in favore dell'affitto, di cui avevo già letto essere una sostenitrice,
me devo ammettere che non sono affatto d'accordo.
L'affitto non ti fa sentire tuo lo strumento come tu giustamente dici, e questa è una grossa enorme barriera allo studio. Il rapporto con uno strumento è oltretutto anche molto fisico, fatto di tatto, di sensazioni che si avvertono nello stomaco e non passano quindi solo per le orecchie con cui si ascolta e nel mio caso è anche un rapporto malettamente possessivo.
Inoltre, mi sono fatto l'idea , anche seguendo questo forum, che chi suona il contrabbasso è un sognatore,
un sentimentale che rischia di affezzionarsi anche ad
pezzo di legno proveniente dalle foreste dell'asia pur conoscendone tutti i limiti e i difetti.
Mi scuso se ho dato erroneamente l'idea di me come di una sostenitrice dell'affitto: cosa quanto mai sbagliata, visto che nel lontano '88 mi ero indebitata per una somma allora quanto mai proibitiva per me (a dire il vero per me sarebbe proibitiva pure ora!) pur di riscattare un contrabbasso affittato da un amico che non lo voleva più (e così è iniziato tutto..); piuttosto, è il tentativo di scegliere il male minore. Proprio perchè convinta che c'è un 'qualcosa' in uno strumento in legno che nel bene e nel male lo rende unico ed insostituibile (vedi: ecco perchè aborrisco gli archi in fibra!), ritengo che questo 'unico' va trovato quando ci si è già dati il tempo per acquisire consapevolezza sufficiente ad averne una sensazione ben definita.
Tolto il fatto che certi strumenti di fabbrica, ricoperti come sono da uno strato spesso tre centimentri di vernice sintetica simil-cucina-componibile hanno la stessa sensibilità che ci si può aspettare da una piastrella di pseudoceramica, e se ti aspetti un rapporto speciale con uno strumento del genere non potrai che restarne deluso, anche uno strumento di alta liuteria, se non fa per te, per la tua mano, per il tuo approccio, non potrà che essere deludente. Quindi, perchè affrettare una scelta del genere, che va fatta alla luce di un minimo di esperienza personale? E l'esperienza è una cosa che la sensibilità ed il consiglio altrui possono solo aiutare, non sostituire.
Anche il comprare uno strumento che magari sei mesi dopo avrai solo più voglia di vendere mi sembra abbastanza spersonalizzante... non molto meglio che l'averlo affittato, comunque.
Personalmente, preferisco uno strumento che, nel bene e nel male, ha avuto un qualche tipo di intervento umano: non a caso, una mia arpa è di liuteria e me la sono 'permessa' solo perchè danneggiata, e quindi deprezzata, per una caduta. Con la stessa cifra mi sarei comprata tre arpe di fabbrica pakistana, ma non mi sembre la stessa cosa...