d'accordo con giorgio, come mi succede direi sempre. E' pur vero che le esigenze e i problemi dei professionisti sono diversi da quelli dei dilettanti. Resta il fatto che la passione è il minimo comune multiplo, è il sentimento che ci guida e a volte ci acceca. E la passione travolge la contabilità cancellandone ogni ricordo (e dire che la contabilità è il mio mestiere). 
O.T. giorgio, grazie ancora per il tempo che mi hai dedicato. peccato che tu non abbia potuto esserci lunedì sera; ma forse è meglio così: ti avrei ossessionato con tutte le mie "menate" di pickup, preampli, tavole armoniche, etc...

ciao 

giuseppe

concordo sia con giorgio che con danilo.
la passione acceca la contabilita', ma due conti in tasca e' comunque opportuno farseli per non ritrovarsi a dover dormire sotto un ponte assieme al nostro como' sonoro. e sappiamo quato possa fargli male l'umidita'!
in ogni caso e' una passione che si puo' sostenere anche senza essere milionari. basta non esagerare.

buone suonate.
andrea

ti ho scritto un 'instant message' a riguardo,

ciao
giorgio

Ma che meraviglia: assitiamo ad un duello tra la logica della passione e la passione per la logica! Avevo un'amica filosofa una volta che avrebbe scritto email chilometriche su un argomento del genere... Naturalmente sto scherzando. Certo che sono d'accordo sul fatto che gli strumenti costano molto, ma anche i liutai, le corde, le lezioni e gli accessori. Sottrarre denaro alle necessità quotidiane per soddisfare le proprie pulsioni sarebbe oltremodo sciocco. E parlo di pulsioni di proposito. Una sindrome che colpisce gli appassionati, soprattutto i non professionisti, è quella dell'attrazione feticistica per lo strumento e l'accessorio. Ne parlo per esperienza diretta: avessi speso più oculatamente oggi sarei certamente più contento senza aver fatto alcuna rinuncia significativa. Parlo di me, naturalmente, ma parlo anche, per esempio, di tutti quei ciclisti della domenica che sono 10 chili sovrappeso ma spendono migliaia di Euro per avere la bici ultra leggera!
Poi ci sono cose quasi gratis che danno grandi soddisfazioni, ma richiedono grande impegno: parlo (soprattutto a me) di studio, metodo, costanza e un pò di modestia. Ribadisco che sto dicendo a me (insomma, mi sto parlando addosso!). Consideratela una sorta di seduta di analisi (gratis!!) e abbiate pazienza.
Ciao
g.