L'etichetta Silta Records annuncia la pubblicazione del CD "Ergskkem", del Trio:

GIANNI LENOCI - PIANOFORTE
GIORGIO DINI - CONTRABBASSO
MARKUS STOCKHAUSEN - TROMBA E FLICORNO

Maggiori informazioni nel catalogo on-line Silta Records: http://www.siltarecords.it/ita2.htm

Per l'occasione è stata formulata un'offerta irripetibile per gli iscritti al Forum Contrabbassisti. I dettagli al seguente link:
http://www.siltarecords.it/ERG/offertaforum.htm

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Quote:


Grazie Francesco,
il duo è stato rimandato a data da destinarsi, per varie ragioni -- non credo andrà in porto quest'anno.
Occorrerebbe lavorare ancora sul materiale ma ho dovuto dare priorità al lavoro con Stockhausen (mi ha impegnato davvero molto).

ciao
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"Ergskkem" non ha alcun significato in nessuna lingua del mondo (fatto una ricerca per questo!).

Nasce dall'artwork della copertina, che è un misto china-collage che idealmente mostra 3 bicchieri da cocktail con dentro questi caratteri 'casuali' che formano la parola Ergskkem.

Scusa se è questa speigazione del titolo è un po' una delusione...

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GRANDE GIORGIO.
Gianni Lenoci lo conosco da anni ed è un musicista che assomma in sè la cultura classica a quella jazzistica. Lenoci è un grande studioso, attento ai particolari, la cui preparazione jazzistica, molto profonda, lo ha portato a diventare Docente di Jazz. Ma non è uno che si accontenta. Caro Giorgio, sono contento della sua partecipazione. Ad ogni modo inviami il CD possibilmente autografato, che ti pagherò volentieri o con un bonifco bancario, o con i soldi grezzi nascosti nella busta o tramite piccione viaggiatore.

Ad ogni modo un piccolo sconto per gli ISCRITTI sarebbe un bel  gesto, o non addebitare le spese di spedizione.
Fate come volete. GIORGIO, poi la mia critica personale di un giornalista pubblicista sulla tua esecuzione sarà micidiale, paurosamente ficcante.

Complimenti ai tre ed in bocca al lupo per il suo futuro.
AD MAIORA.

vituccio

Va beh…scrivo dopo il M° Grillo….caggia dì?? 

Cmq…finalmente dopo l’acquisto ho potuto ascoltare il cd con un po’ d’attenzione.
Ottima la qualità della registrazione.

Scrivo più che altro sensazioni (le metto così…schematiche..senza filtri) suscitate dall’ascolto….(scrivo mentre ascolto)…non ho voglia e tempo x essere preciso e compito…

Ergskkem: bella atmosfera sospesa con una preziosa “apertura” del pianoforte in arpeggio a circa metà brano, cb in continuo dialogo con i partner.

Events of birds: bel pianoforte percussivo, con cb a “stridere” e accompagnare rilassato i voli della tromba. Poi il piano comincia ad animarsi con note reali che richiamano il cadere della pioggia…ritorna la tromba con solo il cb che risponde dapprima e poi suona in solo una melodia con glissati sempre abbastanza tranqui. Nel finale si smanetta…Lenox fiumi di note…poi arpeggioni, dinus a suonare con note ribattute così come stokka…l’atmosfera diminuisce un po’ d’intensità per poi riscrescere e di nuovo calare fino ad estinguersi con il solo piano…

Yes skkem: suono dilatato, che dinamicamente cresce e occupa il suo spazio…con calma…cb e tromba in bell’interplay con lennox ad inseririrsi con poche cascatelle di note e poi in maniera decisa e continua con stokka che tace sino a reinserirsi su un piglio un po’ più spedito. Si torna insieme più tranqui per poi ripartire in interplay libero e ispirato.

Only blue feet: stokka in melodia con lennox a note sparse e puntate…cb che si inserisce nel contesto sulla scia del piano…poi la tromba tace…con lennox e dinus che “ci danno dentro” con una bella grinta! Dopo il ritorno della tromba il tono prende un bel ritmo…quasi un riff….chiude lennox in solitaria.

Moorland: il ns dinus si lancia in una bella intro…simultanea entrata di lennox e stokka sordinato…george è in superforma e si lancia in iperboli solitarie intervallate da momenti d’insieme….

Crackers: bello e semplice ostinato di dinus su cui stokka cesella…si capisce subito che si sta chiudendo la porta e tornando a casina…è il commiato….stokka cede a volte la parola al piano che mantiene il tono rilassato…sembra di essere cullati e messi a nanna…senza esagerazione e originalità dico che si ascolta musica di una dolcezza non mielosa ma essenziale e vitale.


Chiedo scusa per l’irriverenza del tono dello scritto..non voglio mancare di rispetto….ma è venuto così…non ho riletto né corretto…solo qualche impressione e cronaca di un ascolto.

Complimenti a Giorgio, Lenoci e Stockausen per il corposo e prezioso lavoro!!

Ho voluto prendermi del tempo per ascoltare con attenzione il cd. 
Devo dire che non mi sono mai stancato nel corso dell’ascolto…certo è musica che va ascoltata con un po’ di dedizione. Comunque, se si è disposti, si viene poi ripagati da un’esecuzione ricca di suggestioni, combinazioni originali di suoni e colori…con gustosissimi crackerini finali.

Ancora complimenti ai tre, in particolare al ns Giorgio che, con coraggio e dedizione, suona la sua musica! Alè!!.....buonanotte a tutti!

Francesco

Ciao Giorgio,
ho ascoltato con vero piacere il cd e alla fine, contagiato,  ho provato a suonarci sopra...

Ne ho data copia ad Irmangelo Casagrande che ha una discoteca immensa ed è fine ascoltatore e queste sono le sue considerazioni:



Con Erskkem, Gianni Lenoci al pianoforte, Gianni Dini al contrabbasso e Markus Stockhausen a tromba e flicorno, ci danno un cd di musica completamente improvvisata che esige un ascolto attento ma che permette anche una certa rilassatezza.
A differenza di molta musica che prende forma istantaneamente e senza strutture predeterminate, di fronte a questo disco l’ascoltatore non deve chiedersi in continuazione cosa sta succedendo né deve cercare di prevenire le direzioni che i suoni prenderanno. Qui, l’ascoltatore può permettersi di lasciarsi andare, di seguire lo svolgersi della musica come si dipana lungo i sei brani, può farsi prendere per mano dai musicisti con la certezza che non sarà coinvolto in asprezze improvvise, in ideologismi sonori o in tecnicismi irriverenti e fini a se stessi.
Sembra che i tre autori non vogliano rappresentare una parte di sé, quanto piuttosto si permettano di rappresentarsi nella propria interezza, senza filtri e autocensure. In questo modo costruendo un ambiente e un’atmosfera originali. Non una dimensione alternativa, da prendere o lasciare, ma una dimensione complementare, che cattura un poco per volta, con una dinamica dotata di un fascino quasi ipnotico.
Un’autorappresentazione naturalmente centrata sull’interazione del momento, da cui emergono soprattutto le capacità di concentrazione e di dialogo. In assenza di riferimenti precisi e rassicuranti come il flusso ritmico regolare e costante o l’intelaiatura armonica precostituita, l’unità di riferimento diventa proprio la capacità di essere contemporaneamente da soli e insieme. Una grande disciplina, che obbliga ad essere profondamente concentrati su quanto si sta facendo individualmente mantenendo le orecchie ben aperte a quanto fanno gli altri.
L’apporto che ciascuno offre al raggiungimento del risultato comune è sostanzialmente paritario. Il contrabbasso è caldo e preciso, i suoi passaggi archettati sono davvero particolarmente notevoli; il pianoforte aggiunge spessore alle varie atmosfere, come proiettando ombre su un muro deserto che così si anima di significati possibili; la tromba e il flicorno costruiscono canovacci di un percorso che sembra sul punto di divergere, ma torna sempre con sicurezza e fluidità in territori sicuri, ogni volta arricchendoli di sfumature diverse.
Musica onirica, ma degna di uno di quei sogni da cui dispiace uscire con il risveglio.

Irmangelo Casagrande