Hot Topic (More than 10 Replies) Chi è stato recensito su Double Bassist? (Read 6038 times)
pino
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Chi è stato recensito su Double Bassist?
05.10.2006 at 10:57:30
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Cari amici, ieri ho ricevuto il numero Autumn 2006 di double bassist e, con grande piacere, ho letto la recensione del CD Ergskkem dell'amico Giorgio Dini (è a pagina 67).

Che dire: congratulazioni! E lasciatemi dire di essere orgoglioso di aver avuto il piacere di conoscere Giorgio di persona. Insomma: mi manca solo di comprare il CD...

giuseppe
  
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vitoliuzzi
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Re: Chi è stato recensito su Double Bassist?
Reply #1 - 05.10.2006 at 12:52:30
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Grazie mille Pino per la segnalazione che onestamente mi era sfuggita !!

Non ho ancora avuto la possibilità di ascoltare questo suo ultimo lavoro, ma Giorgio è un personaggio straordinario. Non tanto per questa importante e positiva recensione su Double Bassist, ma perchè ha avuto la pazienza di supportarmi specie nel campo jazzistico al fine della crescita del nostro Forum Contrabbasso Italiano. E dalla tipologia delle sue mail si capiva, e si comprende tuttora, che trattasi di un "ragazzo" che ha le idee molto chiare sul mondo contrabbassistico. La preparazione generale lo ha poi condotto a giungere a questi livelli. E' simpatico il fatto che ho studiato a Monopoli (Bari) con l' amico prof. Gianni Lenoci e non conosco molti di voi tutti (fra cui Giorgio) che vorrei ringraziare per l' apporto giornaliero che fornite in nome della passione per uno strumento eccezionale come il contrabbasso. 

Quindi, un GRAZIE IMMENSO a GIORGIO DINI e COMPLIMENTONI per questo risultato raggiunto che deve essere solo l' inizio di una lunghissima serie di successi che lo attenderanno nella sua lunghissima e strepitosa carriera. Oh Giorgio !! Non tè montà la testa Wink

Saluti carissimi (un abbraccio a Giorgio)

Vito
  
vito liuzzi
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dinibass
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Re: Chi è stato recensito su Double Bassist?
Reply #2 - 05.10.2006 at 15:28:55
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Ringrazio Pino e Vito, ma frenate perfavore che mi mettete in imbarazzo sul serio!
Altro che montarsi la testa, so che devo studiare ancòra molto prima di suonare come vorrei.... Il problema è, che più vado avanti e più vedo che l'orizzonte si allontana, com'è sta cosa?!

Comunque, al seguente link troverete la rassegna stampa (a breve 'carico' questa di D.B.):
http://www.siltarecords.it/ita2ERG.htm

Infine, annuncio per chi è interessato ad acquistare il CD: potete scaricarlo da iTunes legalmente a € 9,99, altrimenti è stata estesa la promozione Musicherie e potete approfittarne, come dal link che segue:

http://www.siltarecords.it/ERG/offertaforum.htm

Per quanto concerne infine il mio contributo al Forum, beh devo dire che in termini di know-how ho ricevuto più di quanto ho dato!

salutoni e tanta buona musica a tutti!
g
  
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vitoliuzzi
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Re: Chi è stato recensito su Double Bassist?
Reply #3 - 06.10.2006 at 04:03:19
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Vedi Giorgio,
se Paganini diceva che se un giorno non studiava se ne accorgeva solo lui, ma se non studiava per due giorni se ne accorgevano gli "altri", estremizzava un concetto che per noi contrabbassisti, a mio giudizio, è improponibile. Perchè? Per il fatto che come diceva qualcuno noi contrabbassisti dobbiamo studiare due volte di più rispetto agli altri strumentisti per avere la metà delle soddisfazioni.

Ergo, la nostra professione ci porterà sempre ad essere "insoddisfatti" per qualcosa, visto che più si va avanti col tempo e più l' esperienza ci rende edotti sul fatto che abbiamo ancora dei limiti da superare. Ma questo è anche il bello di un lavoro sempre propositivo e mai statico. Non credi?

E poi spero che il tuo Cd venga acquistato da molti, a prescindere dal successo su Double Bassist. E se questa mia idea del Forum può servire a ciò, ben vengano altri Giorgio Dini, che alla fin' della fiera suonerà egregiamente anche la Tarantella del Bot Smiley!

OT

Solo una cosa volevo aggiungere. In quest' ultimo periodo il numero degli Utenti è salito vertiginosamente. Strano ma vero ! Boh! O sono false iscrizioni oppure, se veritiere, inviterei i nuovi colleghi a proporsi senza alcuna remora. Occorrono anche "forze nuove" a questo "forumello" che anche a me ha dato molto di più di quello che ho cercato di dare io personalmente. Ma dove le trovate tutte le barzellette di Fede e & Co.? 

Scusate la solita prolissità, ma sto migliorando con la vecchiaia ???

saluto tutti

Vito

p.s.: a proposito avete notizie di Emi, autore del mio caro sitarello ?
  
vito liuzzi
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Re: Chi è stato recensito su Double Bassist?
Reply #4 - 11.10.2006 at 10:14:14
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Caro Giorgio,
un Cd semplicemente FANTASTICO !

Per me che devo leggere tutto su "cartaceo", Voi Jazzisti ed "improvvisatori" siete assolutamente incredibili. Un linguaggio che sto riscoprendo con grande interesse.

BRAVO, Giorgio.

HIGLY CONSIGLIATO Smiley!

Sono contento anche per il prof. Gianni Lenoci, monopolitano (Ba) ! Un vero genio sul pianoforte! Non credi?

Vito
  
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Re: Chi è stato recensito su Double Bassist?
Reply #5 - 13.10.2006 at 15:36:09
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Ho riascoltato il Cd di Giorgio e questa volta sono assolutamente concorde con quanto scritto positivamente su Double Bassist. Non che il mio giudizio valga qualcosa, ma per me che sono avezzo alla musica contemporanea (e già difficile essere un discreto Classico puro) ho notato che la bellezza del Cd forse risiede nelle atmosfere da "chiaro di luna" che i tre musicisti hanno saputo creare. Un nuovo linguaggio che non credo sia mai stato sperimentato e che secondo meno è difficilmente "aggettivabile" se non trovando un neologismo.

Chiudo con una critica a Giorgio, anzi al suo contrabbasso. Caro Giorgio, non ho idea di quale strumento tu utilizzi. La registrazione è ingannevole perchè ne emerge un bel suono. Ma secondo me è ora che tu ti faccia un contrabbasso con maggiore ricchezza di armonici Wink! La qualità d' incisione mi è sembrata veramente molto buona sotto ogni aspetto. Ahhh ... finalmente una critica negativa sul qualcosa Smiley!

Giorgio non mi rispondere: "Se mi dai tu i soldi per comprarmi un Pollmann" Smiley!

Vito
  
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dinibass
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Re: Chi è stato recensito su Double Bassist?
Reply #6 - 13.10.2006 at 20:18:12
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Caro Vito,
finalmente un po' di discussione e qualche sana critica!

Per quanto riguarda il CD nel suo insieme, vorrei solo commentare che ha una grande ambizione: dimostrare che non è detto che la musica totalmente improvvisata ("intuitiva", come la definisce Markus) debba per forza essere cerebrale e di difficile ascolto: qui la forza della melodia è evidente, e mi risulta che anche chi non è un profondo conoscitore di questo stile può fruire di un ascolto piacevole. 
Ci troviamo in quella "zona grigia" tra Jazz d'Avanguardia e Classica Contemporanea (sappiamo che molti esponenti di quest'ultima sconfinano spesso e volentieri e in maniera eccellente nell'improvvisazioni -- vedi il M° Scodanibbio per non andare lontano, ma anche compositori come Scelsi hanno utilizzato l'improvvisazione come approccio compositivo!). Certamente la difficile classificabilità non aiuta, critici e pubblico amano le certezze, poter trovare Verdi nello scaffale dell'Opera, Sting nel Rock Inglese e Scelsi nella Classica Contemporanea... 

Vengo ai tuoi commenti sul suono; è vero, abbiamo registrato un master di qualità in un ottimo studio, dove i 3 strumenti erano in stanze separate: piano Steinway a coda in una sala, contrabbasso in un box e tromba nella sala da orchestra, molto grande e con bei riverberi naturali (ritoccati in mix). Microfoni tutti Neumann e Microtek -- il contrabbasso ripreso con 1 Neumann poco sotto il ponte, a distanza di 30-40 cm dalla cassa del cb e Microtek più vicino alla tastiera, a prendere un po' di 'punta' di suono (nel pizzicato) e un po' di naturalezza (anche qualche rumor parassita, perchè no).

Il tuo commento sul contrabbasso che semra essere povero di armonici è un po' stringato Vito, non sono certo se ti riferisci al pizzicato a all'arco o a entrambi i modi di suonare.
Tuttavia, devo dirti che io prediligo suoni meno brillanti, puliti ma scuretti, addirittura neutri direi... Sul sol pizzicato hai ragione, manca qualche armonico -- ho risolto successivamente grazie al supporto di Pirastro.

Il contrabbasso è un Ghigi asimmetrico (cioè, parzialmente a pera) del 1982, fondo bombato -- mi ci trovo benissimo in tutto e per tutto a dir la verità, quindi non ti farò la battuta del Poellmann....

Infine, devo commentare che l'incisione non migliora il suono del contrabbasso, dire che è una ottima registrazione (che è la verità, è molto curata) vuol dire che gli strumenti sono ripresi in maniera molto fedele. 
Quindi, il suono del cb non è 'migliorato' rispetto alla natura -- poi evidentemente in altre situazuoni intervengono altri fattori, tipo dimensione e riflettenza della sala, etc.

Scusa se ho scritto un po' troppo --  ma se vuoi meglio spiegarmi questa critica mi farà piacere!

saluti
giorgio
  
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Re: Chi è stato recensito su Double Bassist?
Reply #7 - 14.10.2006 at 11:50:28
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Caro Giorgio,
prima di tutto sono concorde con te sulla a-classifficabilità del vostro lavoro. Direi che anche la piacevolezza dell' ascolto, per me che sono un profano ma non poi così tanto sprovveduto, deriva proprio dall' estremo lirismo interpretativo che difficilmente si trova sul mercato e che avete dimostrato di possedere andando a sconfinare in una serie di territori di sonorità che all' inizio possono deviare l' ascoltare ma che alla fine lo riportano nella giusta realtà e dimensione astrattivistica, sotto alcuni profili, ma concreta nella sua estrema logica introduttiva. Si può dire che voi tre avete risolto con estremo merito quello che è il dilemma sulla musica contemporanea, cd che a mio avviso non può rientrare in questa collocazione riduttiva e che è a me poco gradita. Il dilemma è quello di capire cosa vuol dire riprodurre delle sonorità e delle linee melodiche senza strapazzare troppo l' essenza del fare musica in tutti i suoi aspetti, ma senza per questo doversi esprimere in maniera priva di contenuti. Ciò che mi piace del vostro lavoro è l' estrema logica che unisce tutti i brani. Un pò come Mantra di stefano Sciascia. La battutta su Scodanibbio è esatta ed estremamente ironica. Sono convinto cioè che in un' idea musicale debba prevalere la "logica discorsiva", aspetto che spesso viene tralasciato da chi "improvvisa" musica avanguardistica giustificando tale innovazione intellettualistica con la ricerca di nuove fonti sonore che uno strumento, tipo il contrabbasso, può fornire. Questo può andare bene fino ad un certo punto. E' la mancanza di un filo conduttore che mi svia dall' ascoltare musica improvvisata o contemporanea o definibile in altra maniera. Filo conduttore che invece è presente in Ergskkem (ma che diavolo significa?) Smiley! L' attribuzione di titoli ai vari brani è stata forse anche inutile, nel senso che questa consuetudine poteva essere evitata (lo dico ovviamente in maniera provocatoria ma non tanto). E ciò proprio per la bellezza di questo filo di Arianna tessuto con estrema intelligenza e sagacia esecutiva e dove necessariamente non si va alla ricerca di un disperato e malaugurato virtuosismo compositivo o troppo tecnicizzato sui singoli strumenti, ma trattasi di un virtuosismo estremo sui tre strumenti se considerato sotto il profilo di un lirismo, ripeto, che abbraccia l' intero discorso musicale. 
E la bellezza di tale discorso univoco e diretto costituisce anche una sfida per l' ascoltatore che non deve aspettarsi salti funambolici o frustate percussive, ma che, nel momento in cui rintraccia la filosofia musicale e la prima estremità del filo di cui parlavo, non potrà che rimanerne affascinato sotto tutti i punti di vista. Questa non è musica da ascoltare mentre si lavano i piatti o ci si fa la barba. Il gusto e l' estremo piacere che ne deriva nasce solo se ci si mette lì seduti, magari con cuffia e riproduttore (secondo me così Giorgio è estremamente affascinante) e ci si lascia andare cercando le domande e le risposte che ogni strumento pone o ripropone agli altri in un gioco quasi dispettoso ma gradevolissimo dove ognuno di voi dimostra questa estrema preparazione improvvisativa senza sconfinare in un' ovvietà in cui tanti cadono. Insomma la bravura di aver trovato in "nuovo" senza per questo dover abolire le barriere di un sano melodismo di cui, secondo me, siete tutti portavoce.
Il tuo contrabbasso è stato registrato e riprodotto con estrema precisione e naturalezza. Quella del Pollmann era solo una battuta e i rumori spurii di cui parli sono una cosa a me estremamente gradita perchè è come se ci si trovasse lì di fronte a voi e gioire per un' esecuzione che ogni volta sembra quasi dal vivo. E questa non è un' aspetto di secondaria importanza. Certo, potevi falsare il suono del tuo strumento utilizzando la tecnologia o cammuffandolo con filtri od altro, ma la scelta di farlo ascoltare con estrema chiarezza e pulizia è stata una scelta intelligente ma soprattutto coraggiosa. Si può registrare anche con un laminato e trasformarlo in un vero mastodonte. Chi ha il coraggio di non farlo dimostra di avere un' ottima conoscenza dello stesso e grande sicurezza esecutiva.

Scusa Giorgio la prolissità e mi scuso anche con i Visitatori ed amici del Forum. Vabbèèè ... chi è interessato leggerà. La mia idea è che un Forum non deve essere necessariamente come una Chat che odio, ma che anch' io a suo tempo utilizzavo per fare conquiste Wink!

Cordialmente

Vito
  
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Re: Chi è stato recensito su Double Bassist?
Reply #8 - 14.10.2006 at 13:17:30
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Nonostante io non ami i lunghi discorsi (alla fin fine preferisco sempre farla e ascoltarla, piuttosto che parlarne...), ho letto con molto interesse quello che hai scritto, Vito.

E' interessante notare come il tuo punto di vista e il mio siano così vicini -- è particolare, perchè le rispettive esperienze musicali sono agli antipodi! Questo dimostra ancora una volta, che la Musica è una, e le classificazioni lasciano il tempo che trovano.

In particolare concordo sul fatto che certa musica di ricerca può avere elementi di grande interesse, ma non sempre dei contenuti artistici di particolare rilievo. A me proprio non piace quando la ricerca è fine a se stessa, perchè.... mi annoio!

Solo una nota (!): non vedo il riprodurre fedelmente il proprio strumento come atto di grande coraggio, specialmente dopo che ho concentrato tanto mio studio sul SUONO. Se sono contento del suono che ottengo allora riprodurlo fedelmente è una scelta automatica.

Nota 2: "Ergskkem" non significa niente in nessuna lingua al mondo (verificato).

Nota 3: concordo con te sul discorso titoli, per questo li abbiamo fatti scegliere allì'artista che ha concepito la grafica, per avere un insieme omogeneo: 6 brani, 6 facciate di copertina realizzate in simbiosi con la parte musicale.
g
  
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vitoliuzzi
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Re: Chi è stato recensito su Double Bassist?
Reply #9 - 14.10.2006 at 13:47:41
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Quote:
Solo una nota (!): non vedo il riprodurre fedelmente il proprio strumento come atto di grande coraggio, specialmente dopo che ho concentrato tanto mio studio sul SUONO. Se sono contento del suono che ottengo allora riprodurlo fedelmente è una scelta automatica.
g


E' vero, Giorgio.
Ma devi concordare con me che oggi come oggi non tutti hanno questo tipo di coraggio. Nel senso che è molto più facile nascondersi dietro ciò che la tecnologia "mostruosamente" offre in sala d' incisione e molte volte dal vivo si rimane delusi da quello che si pensa che quell' artista avrebbe potuto proporre. Forse si dimentica spesso che il contrabbasso è uno strumento "acustico" e come tale dovrebbe essere riprodotto. Ma questo è un discorso OT che ci porterebbe lontani. Ecco perchè consiglio di ascoltare il tuo cd con una bella cuffia e magari rilassandosi su di un bel divano. E' l' ideale per rivivere il "tuo suono". Per carpirne il significato e magari apprezzarlo o denigrarlo. E' chiaro che ci sarà gente che apprezzerà questo sforzo od altri che lo criticheranno. Ognuno di noi ha una certa sensibilità percettiva e viene da esperienza musicali o di puro ascolto differenti. Io spero di avere sempre una critica costruttiva per vagliarla ed eventualmente sfruttarla a mio favore se lo ritengo giusto. L' importante è non partire da preconcetti o porsi in posizione di nevrotica supremazia. L' esperienza serve a crescere e crescere serve ad avere maggiore esperienza. Quindi per me puoi ritenerti soddisfatto del tuo studio e dei tuoi sforzi che, secondo me, stanno andando sulla via giusta. E certamente ciò ti porterà ad avere maggiori stimoli e slancio in quella ricerca che come tu stesso dici non deve essere fine a te stessa.

Sono contento che più o meno siamo sulla stessa linea a livello di idee, perchè ciò vuol dire che anch' io sto imparando moltissimo da voi "jazzisti". E questo è stato anche uno degli scopi per cui ho inteso ideare questo luogo di incontro non classificandolo solo per i classici.
Sarebbe stato troppo limitativo.

V.
  
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Re: Chi è stato recensito su Double Bassist?
Reply #10 - 15.11.2006 at 15:19:25
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segnalo due interviste:

JAZZ MAGAZINE (sett.06): http://www.siltarecords.it/ERG/jm%2046/page_jm46erg.htm ;
(da qui si scarica il pdf se volete)

SUONO (nov.06): http://www.siltarecords.it/ERG/suono/Suono_11.06.PDF

g
  
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