Personalmente preferisco un detachè al balzato. Prima di tutto perchè questo colpo d' arco è più semplice ed intuitivo (ma fare attenzione a non incorrere nell' errore di puntare la seconda nota legata della quartina iniziale e delle altre, errore molto comune - è difficile, lo so, ma questo fa la differenze nelle quartine legate a due se non è specificato il puntino sulla seconda o quarta nota, per esempio). Il detachè, secondo me, è filologicamente più corretto del balzato. Oltre che leggermente più sonoro, un detachè secco (che alcuni autori definiscono "verticale", rispetto al "grand, petit, prononcè il quale non sarebbe male) dobbiamo pensare ai tempi di Dragonetti in cui tutte queste differenze erano "tecnologicamente" poco studiate. Certo, andare nella ipotetica filologia è sempre un grosso rischio, ma i manoscritti aiuterebbero di più. E se Dragonetti ha veramente scritto quei puntini, probabilmente intendeva dire che ogni singola nota doveva essere "pronunciata" con una certa enfasi esecutiva. Un balzato, secondo me, andrebbe a gigioneggiare troppo con un concerto che in realtà dovrebbe essere eseguito non troppo Allegro, ma più Moderato ! Il balzato, in tale contesto, mi sembra un pò inappropriato, anche se ben eseguito. Certo è che pensando allo strumento del Drago, ai suoi "cordoni", alla curvatura del suo arco, beh, sono tutti elementi che devono essere tenuti in considerazione e da non sottovalutare. Anche per tale motivo, le quartine di fine primo tempo dovrebbero essere legate anche perchè armonicamente più logiche. Del resto prova a sentire la differenza tu stesso e ti accorgerai che nel contesto armonico, assieme al pianoforte od ad un ensemble, a poco giovano staccarle, anzi sembra che tu stia suonando in un altro contesto musicale. Queste almeno le mie sensazioni. Che ne pensi ? Vito
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