Quote:
The liner notes for the disc simply quote a wonderfully poetic and colorful 1924 essay on Bottesini from an Italian newspaper, which really must be read. Sciascia is a great interpreter of the great man. This CD is highly recommended! - Review by Robert Nairn
Beh, niente male! Assolutamente il contrario di tutto quello che ha scritto il "magnifico rettore" Robin Stowel che, Stefano, secondo me avrà ascoltato il Cd di qualche altro interprete ... sai nelle redazioni giornalistiche può succedere !!! Stowel ha detto delle cavolate sulla tua interpretazione tecnico-esecutiva di Bottesini nel tuo "Adagio Melanconico e Appassionato"( Cd che, a mio giudizio, non dovrebbe mancare nella discoteca di qualsiasi contrabbassista ... lo dico per fare un pò di pubblicità, ma dopo averlo ascoltato state attenti a tirarmelo dietro, fareste un grosso errore) che, sicuramente, qualcuno doveva intervenire e riprendere il "buon" Stowel che questa volta ha fatto proprio cilecca nei confronti dello Stefano nazionale.
Stefano, devi darmi però atto che sono stato io il primo a dire che le tue interpretazioni di Bottesini erano le più consone alla realtà sotto un profilo filologico, sia sotto il profilo della scelta dei tempi che di fraseggi poco graditi dalla "crema" contrabbassistica italiana odierna, poichè si è scelta un' altra via! Naturalmente, quando ho detto questo, le mie orecchie hanno cominciato a fischiare per mesi e mesi: era come se percepissi una mole notevole di frasi triviali nei miei confronti, atteggiamento a cui ormai mi sono abituato. E' strano che tu sia amato più all' estero che in Italia !!!
E per fortuna che almeno una volta ci ho azzeccato, anche perchè quell' articolo citato da Nairn, di un critico musicale che parlava di Bottesini attorno al 1924, l' ho letto da qualche parte e mi impressionò parecchio. A ritrovarlo ... vabbèèè!
Non credo che tu e Robert Nair siate stati insieme a cena, magari pagata da te, e che lui ti abbia assicurato una recensione "higly recommended" del tuo Adagio Melanconico e Appassionato. Forse non lo conosci neanche. Ma, a mio avviso, ha detto delle cose sacrosante, facendo un' analisi attenta e competentissima. E' vero, Stefano, c'è un bicordo che poteva venire meglio ed una prima corda a vuoto che forse potevi tirare con meno enfasi (questo è "minimalismo" allo stato puro). Ma per il resto, scelta dei tempi (che a volte alcuni ritengono totalmente sbagliata perchè tu rallenti troppo certi cantabili o passaggi tecnici ... ed ai quali io rispondo che certamente Bottesini faceva anche di peggio, nel senso buono del termine; e sotto questo profilo c'è la documentazione scritta che ci fornisce un valido aiuto sotto il profilo filologico), qualità del vibrato su cui nessuno può dire assolutamente nulla poichè sembra lo stesso del magico Thomas Martin (non solo qualità del vibrato, ma anche il sapiente uso dello stesso ... cosa non facile), "sautillè" di grande effetto (e che non pensavo che riuscissi a realizzare con tale agilità e precisione vista la tua presa dell' arco), lirismo ed espressività incontenibile, io credo che Robert Nair abbia detto le cose esattamente come stanno nei fatti, ne più ne meno. Poi ognuno fa le proprie scelte e segue gli interpreti che più si confanno al proprio modo di percepire la Musica. Ma che uno Stowel abbia dato delle indicazioni palesemente fuorvianti nella sua recensione, sempre in uno spirito di democrazia e libertà d' espressione, ma che lasciavano molto perplessi circa la bontà delle stesse, adesso finalmente è stata fatta giustizia. E questo Stowel dovrebbe stare anche attento a cercare delle "flaws" nel primo Cd di Bocini, senza averne esaltato l' alto valore interpretativo.
Sai Stefano, comincio a pensare che qualcosa non vada in Double Bassist, tanto che non avevo rinnovato l' abbonamento, ma dopo un pò mi son' visto arrivare l' ultimo numero con la gigantografia di di un Gasparo da Salò del 1550, almeno così dicono.
Un saluto
Vito Liuzzi
p.s.: prima di diventare giornalista pubblicista, ho dovuto collaborare con un giornale locale ed ho vissuto in prima persona l' ambiente di una redazione giornalistica, a prescindere dai temi trattati. Non siamo messi poi così bene ... e così capita un pò in tutto il mondo!