Normal Topic ponte regolabile (Read 3170 times)
jazzset
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ponte regolabile
11.10.2006 at 16:18:24
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Ciao! Pongo una questione: ho il cb con viti in alluminio per regolazione. Oggi questa soluzione eì diffusa. Alcuni liutai americani vendono tutti gli strumenti cosi. E' cosa nota che le viti non influiscono sul suono. non c'e' liutaio che ti dica che il suono ne risente. Ma io non ne sono convinto. So che si sono fatte prove con rilevatori elettronici del suono...pero'..Per es. sono convinto che il mio cb di liuteria discreta e' un po' ffreddino x questo. L'uso delle obligato care a Vito ha migliorato molto la cosa. Ma ripenso a quanto mi disse un vecchio falegname: come puoi pensare che il suono passante per un metallo sia identico a quello del solo legno? Mi pare pure una questione di logica. Secondo me un raffreddamento del suono si verifica. Posso conoscere le vostre impressioni. In part. sarebbe interessante sapere lìopinione di Giorgio Dini, sempre cosi attento a questi problemi. Grazie, un saluto a voi tutti
  
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vitoliuzzi
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Re: ponte regolabile
Reply #1 - 11.10.2006 at 16:28:24
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Parlando di "viti" non posso che esprimere la mia opinione già espressa in passato ma che ti riassumo.

Prima di tutto analizza questo eccezionale link:

http://iwk.mdw.ac.at/Forschung/english/dbb/dbb.htm

La parte essenziale:

Conclusions of the Listening Test

Bridge height adjusters generally make a substantial audible difference in sound compared to a massive bridge. There is tonal variance among models of bridge height adjusters depending on the frequency of the note played. These differences are more audible with bowed tones than with pizzicato.


Of the tones tested, maple DiLeone sounded most like the bridge without adjusters on the low pizzicato, brass standard sounded least different on the low bowed note, and all models sounded significantly different on the mid-range note. The aluminum Boehm model ranked furthest from the massive bridge overall.


Conclusions 


Preliminary research showed that there is no previous literature on the acoustical characteristics of double bass bridge height adjusters.

Local and international surveys showed current tendencies in adjuster use. Between 60-80% of North American bassists use them, while they are practically absent from the European music scene. Wood adjusters are preferred by bassists for tonal and aesthetic reasons, but aluminum models are more commonly used.

A test was prepared with a massive bridge and six types of bridge height adjusters. Digital analysis shows that bridge height adjusters make a significant difference in pizzicato decay time, but vary irregularly throughout the range of the double bass. FFT graphs and listening to sound examples defined the sound characteristics among the tested variables as shown below in The Sound Character of the Various Adjusters.

Listening tests indicate that all types of bridge height adjusters cause an audible difference in sound compared to a bridge with no adjusters, and that individual models and materials have unique tonal characteristics.

continua...
  
vito liuzzi
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jazzset
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Re: ponte regolabile
Reply #2 - 11.10.2006 at 16:38:12
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grazie, Vito. Dunque studi documentano delle variazioni sonore, che con l'uso di alluminio standard, comportano maggiore brillantezza e meno "calore". E' una bella scelta quella tra comodita' e timbro dello strumento...
  
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vitoliuzzi
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Re: ponte regolabile
Reply #3 - 11.10.2006 at 16:48:55
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continuazione ...

Insomma: io uso le viti in alluminio e suono classico, ma ti posso assicurare che la differenza è minima sotto ogni aspetto sia con l' arco che con il pizzicato.

Certo, i vari tipi di viti influenzano il suono ma non in maniera così drastica. Sfido chiunque ad ascoltare il mio Rubino con viti regolabili e dire che c'è meno suono o che il pizzicato non ha sustain. Anzi proprio il pizzicato mi sembra che ne giovi su alcune frequenze.

Ma ti ripeto che se il ponticello è di buon materiale, ma veramente ottimo (io mi servo in tal senso dal maestro Scaramelli che mi ha adattato le viti), ed usi "l' alluminio" la differenza, in alcuni casi, è poco percettibile. Se ascolti gli mp3 del link, ti accorgerai che queste differenze ci sono fra un "massive bridge" e un "aluminium", ma io preferisco stranamente proprio il suono più aperto dell' aluminium.

E poi, il test avrebbe avuto più rilevanza se fossero stati usati contrabbassi diversi con lo stesso arco di buona qualità. Non vorrei passare per un tipo a favore delle viti (ma di Vito si!), però gli "svantaggi" rispetto ai vantaggi secondo me sono di poca rilevanza, se si una la vite col giusto materiale. Perdita di suono o minore produzione di armoniche? Se si, come di fatto lo è, solo un analizzatore di spettro se ne accorge, l' orecchio umano meno. Ma il vantaggio di variare l' altezza se cambi corde o se suoni un concerto di Koussevitzky rispetto a quando suoni in Orchestra (dove avere un altezza maggiore di aiuta nei pizzicati) e via discorrendo, è tale che poi non ne puoi fare più a meno. Almeno nel mio caso.

Ma il link è molto utile per avere più chiare le idee di quanto da me espresso.

Saluti

Vito

  
vito liuzzi
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vitoliuzzi
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Re: ponte regolabile
Reply #4 - 11.10.2006 at 16:55:06
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Quote:
grazie, Vito. Dunque studi documentano delle variazioni sonore, che con l'uso di alluminio standard, comportano maggiore brillantezza e meno "calore". E' una bella scelta quella tra comodita' e timbro dello strumento...

 
Figurati, è un piacere.
Praticamente la risposta è si. Hai colto l' essenza di tutto il discorso. Ma se possiedi uno strumento che di per sè possiede un suono bello "caloroso" e corde altrettanto "dolci", la differenza è veramente impercettibile.

Poi, ovviamente, dipende da caso a caso e dalla "sensibilità acustica" di ognuno di noi. Ma partire già da un preconcetto è fondamentalmente sbagliato. Io ciò che affermo nel Forum lo dico sulla base di sperimentazioni pazzesche effettuate sugli strumenti che nel tempo ho posseduto, ed in parte su quelli dei mie allievi che, per fortuna, sono andati sempre bene! Scherzo, avevo già sperimentato io alcune situazioni. 

Insomma, ho speso quattrini: talvolta è andata bene altre volte meno. Ma le novità sono la mia droga Wink!

A presto

Vito
  
vito liuzzi
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