Quote:Io ho letto il libro. Però l'attore non dovrebbe suonare il contrabbasso ? Come fanno questi autori di teatro a rendere la cosa senza suonare?
Touchè!
Infatti il punto se non debole perlomeno un po' loffio di ambedue le messe in scena era proprio quello.
Nel lavoro con Stuhr, lui si limitava a prendere in mano il contrabbasso ed a cianfrugare un po' (non tanto credibilmente, a dire il vero) mentre veniva filodiffusa in scena una musica registrata. Era forse una soluzione un po' tirata per i capelli, ma onore al merito comunque all'attore che già si portava in scena il lavoro in cinque lingue diverse e forse aspettarsi maggiore verosimiglianza anche sul piano scenico-musicale sarebbe stato chiedere l'impossibile.
Per il lavoro interpretato da Mazzara era stata preferita una soluzione più da teatro contemporaneo: cioè, la presenza sulla scena di un 'vero' contrabbassista (di cui, chiedo venia, proprio non ricordo il nome...) che rappresentava un po' una proiezione del subconscio del protagonista, e che affiancava l'attore come suo doppio.
Certo che l'ideale sarebbe trovare davvero un attore-musicista, ma forse sarebbe chiedere un po' troppo... (o no?
; si attendono candidature, e chissà che qualche regista ci pensi...)