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Hot Topic (More than 10 Replies) UNA QUESTIONE DI "TALLONE" !! (Read 13448 times)
vitoliuzzi
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UNA QUESTIONE DI "TALLONE" !!
24.10.2006 at 19:23:12
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Dopo tanti anni che mi dedico all' insegnamento del contrabbasso classico (ma mi piacerebbe poter fare anche del jazz per insegnare agli allievi anche questo linguaggio - e credo che sia ora che i Conservatori e IMP adottino un docente di Contrabbasso Jazz, ma questo è OT o se volete aprite un nuovo Topic) mi sono accorto, ma non da oggi, che i nostri archetti alla francese vengono costruiti con "talloni" o "frogs" di dimensioni standard. Purtroppo le mani degli allievi non sono standardizzate e credo che bisognerebbe stimolare i costruttori di archi a tener conto anche di questo aspetto. Chissà, potrebbe essere un' innovazione di un certo spessore tecnico ed anche musicale.

    Perchè? Molti allievi devono adeguarsi all' arco ed alle dimensioni del suo tallone. Ma alcuni hanno la mano troppo piccola, altri hanno le dita troppo lunghe. Ed anche da qui sorgono mille difficoltà per il docente che deve inventarsi di tutto pur di far appoggiare le dita in maniera corretta. 

   I problemi e le maggiori difficoltà dell' impostazione del francese rispetto al tedesco nascono anche se si analizza questo profilo. 

Comprendo che per gli archettai possano nascere dei problemi, ma se devo spendere una marea di euro per un buon arco pretendo che l' "abito" il sarto me lo faccia su misura.

   A maggior ragione per i principianti che necessitano di buoni archi inizialmente, ma che devono avere un tallone quasi configurato sulla propria mano.

Ci potrebbero essere frogs magari di tre dimensioni diverse ed uno poi potrà scegliere. Ma l' archettaio potrebbe obiettare che ciò andrebbe a discapito dell' equilibrio dell' arco. Ed io risponderei. Almeno costruitene due uguali ma con talloni di differenti dimensioni.

Ragazzi, guardate che le cose cambiano in meglio drasticamente quando si utilizza un arco dalle giuste dimensioni specie per il tallone e specie per noi contrabbassisti. A volte ci sono prese sbagliate che non permetteranno mai certi colpi d' arco semplicemente perchè la fisiologia di quella mano non è consona con il tallone dell' archetto.

E si potrebbe andare avanti ...

Cosa ne pensate? Accogliete la provocazione Wink! ?

Vito

OT
p.s.: se un vantaggio della presa alla tedesca c'è sta nella capacità di eseguire quartine di semicrome o sestine estremamente pulite, chiare e "metronomiche".
  
vito liuzzi
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pabbass
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Re: UNA QUESTIONE DI "TALLONE" !!
Reply #1 - 24.10.2006 at 23:03:37
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Gli archi, anche solo da studio, fatti a mano non hanno tutti il tallone uguale.

Per quelli di fabbrica penso che la personalizzazione sia produttivamente impossibile o quasi.
  
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vitoliuzzi
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Re: UNA QUESTIONE DI "TALLONE" !!
Reply #2 - 25.10.2006 at 04:27:09
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Concordo Paola,
ma devi pensare anche che se sotto il profilo della pura commercializzazione i conti non tornerebbero, ipoteticamente un imprenditore-liutai ad azienda individuale potrebbe anche rischiare e magari avere anche fortuna.

Quando alcuni allievi sono purtroppo costretti a suonare, si fa per dire, con le mazze che giungono dalla Cina, insieme agli splendidi mastodonti in compensato mono-strato, e poi acquistano archi migliori dal tallone standardizzato nelle misure, trovano difficoltà perchè proprio quest' ultimo era più grande e si adattava meglio soprattutto a gente con dita lunghe.

Questa provocazione rimarrà qui dove attualmente si trova e non scatenerà polemiche. Però il buon Caimmi che chiedeva a Fracassi di fargli gli archi come diceva lui, stranamente si fece costruire un arco con un tallone più grande del normale che io per qualche tempo ho tenuto. E la differenza nella presa era enorme. Solo che Caimmi li voleva molto pesanti e per me quei 160 grammi erano sicuramente troppi. Purtroppo è andato via ... l' arco s' intende.

V.
  
vito liuzzi
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Mi piacerebbe suonare
come lui !

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Re: UNA QUESTIONE DI "TALLONE" !!
Reply #3 - 25.10.2006 at 06:30:19
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Che sogno: un tallone adattato alla mia manina handicappata. Lo sogno da ormai più di 30 anni. Mi avrebbe evitato il passaporto, sicuro, per l'inferno (quanto ho bestemmiato !).
Pero' non so se sarà possibile dal punto di vista industriale (come di ce Paola) e anche dal punto di vista dell'artigiano.
Ecco perché attendo con ansia di provare l'arco alla tedesca che fra poco avro'.......
  
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pabbass
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Re: UNA QUESTIONE DI "TALLONE" !!
Reply #4 - 25.10.2006 at 08:09:41
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Quote:
Concordo Paola,
ma devi pensare anche che se sotto il profilo della pura commercializzazione i conti non tornerebbero, ipoteticamente un imprenditore-liutai ad azienda individuale potrebbe anche rischiare e magari avere anche fortuna.


E io ribadisco che gli imprenditori-liutai come dici tu esistono: in questo momento me ne vengono in mente almeno due che costruiscono linee economiche di archi da studio ma non usano sempre lo stesso tipo di nasetti, vuoi per adattarsi alle esigenze del cliente vuoi per equilibrare il peso della bacchetta.
Sicuramente non ci sono solo quei due che vengono in mente a me, ma molti di più, anche perchè per contrastare la crisi molti costruttori si sono rimboccati le maniche e sono usciti dai soliti binari cercando proposte che potrebbero andare a colmare carenze del mercato attuale.  Basterebbe guardarsi un po' intorno, cosa che spesso ci si scorda di fare.

Certo che rivolgersi al prodotto cinese di cui sono pieni i cataloghi è più comodo, però ci si deve accontentare poi di ciò che si trova.
  
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Beppe
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Re: UNA QUESTIONE DI "TALLONE" !!
Reply #5 - 25.10.2006 at 10:14:34
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il tallone su misura lo puoi richiedere se fai fare un arco su commissione. 

Emilio Slaviero di Cremona credo faccia questo servizio. Produce l'arco con un incavo piccolo e lo allarga successivamente. Ovviamente bisogna andare a Cremona nel suo laboratorio
  
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pabbass
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Re: UNA QUESTIONE DI "TALLONE" !!
Reply #6 - 25.10.2006 at 10:50:54
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Quote:
il tallone su misura lo puoi richiedere se fai fare un arco su commission



Il tallone su misura può non solo essere adattato, ma anche disegnato e realizzato ex-novo in base alle esigenze del cliente. I nasetti fatti a mano sono una caratteristica degli archi d'autore e qualunque costruttore che conosce il suo mestiere (e che ha voglia di farlo bene) è in grado di operare in tal senso. Ma parliamo di archi professionali d'autore.

Io invece mi riferivo ad archi da studio (dal prezzo ben diverso, anche se non così basso come i fabbriconi da battaglia da 80 euro) che già nascono con diverse tipologie di nasetti: i fornitori di parti finite hanno disponibilità di diversi modelli. Questi possono poi com'è ovvio essere ulteriormente adattati, ma è un lavoro che comporta una spesa in più. 
Non faccio nomi perchè, ripeto, so che diversi costruttori al momento lavorano in questo senso, e se ne citassi alcuni (i pochi che conosco) questo andrebbe a detrimento degli altri (che per carenza mia non conosco, purtroppo). Ma intanto basta un giro di telefonate ai vari artigiani per ottenere informazioni precise riguardo le loro linee produttive.

Un nasetto diverso, anche su un arco dello stesso modello e costruttore, può influire in misura notevole nella presa dell'arco. In questo senso ho provato archi che mi calzavano come un guanto ed altri peraltro probabilmente ottimi che nemmeno riuscivo a bilanciare (credo di averne parlato anche in un vecchio post)
  
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vitoliuzzi
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Re: UNA QUESTIONE DI "TALLONE" !!
Reply #7 - 25.10.2006 at 11:49:23
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Grazie Paola per i tuoi interventi sempre precisi e puntuali. 
Ora faccio un esempio e spero che qualcuno mi sappia rispondere.
Poniamo il caso che io commissioni un arco a Tizio archettaio e che chieda di adattarmi il nasetto alla mia mano. Da dove comincia il lavoro dell' archettaio, dal modellamento del tallone forgiato per la mia mano o dalla bacchetta? E quanto conta per un archettaio rispettare i suoi canoni di lavorazione in base a nasetti standard, rispetto ad uno "ad hoc" dove magari a causa di un tallone più grande si dovessero sfasare i bilanciamenti della bacchetta? 
Forse dovremmo chiederlo nel Blog del Maestro Lucchi !!

Ed alla fine quanto ci verrebbe a costare? 

Non so se per l' impugnatura alla tedesca il discorso sia simile, ma credo di poco!

Certo è che oggi come oggi avere la possibilità di provare più archi costituisce un grande vantaggio visto che mi pare improbabile che gli archettai si mettano a costruire le scarpe su misura.

V.

p.s.: Paola, tu conosci un certo Lazare. Credo sia una forma di pseudonimo di un archettaio che serve Scaramelli. Ti viene in mente qualcuno?
  
vito liuzzi
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Re: UNA QUESTIONE DI "TALLONE" !!
Reply #8 - 25.10.2006 at 12:57:00
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Non è una domanda da rivolgere a me, bensi (singolarmente) ad ogni archettaio: se esistono un Lucchi o un Reid Hudson e se i loro prodotti non sono uguali a quelli dell'ultimo garzone dell'ultimo laboratorio di liuteria del Guatemala occidentale, forse anche i loro sistemi di produzione non sono gli stessi...

Errore pensare che i costruttori non realizzino su misura il loro prodotto. Sia fra i costruttori di archi che fra quelli di strumenti sono sempre di più quelli disposti alla personalizzazione del prodotto in base alle richieste del cliente: è l'unica cosa che permette loro una nicchia di mercato in mezzo allo strapotere delle produzioni su vasta scala ed a basso costo provenienti dall'Est. Se poi si trova quello che non ha voglia di star lì tanto a sentire le richieste del cliente, saranno scelte sue...

I costi variano, varia di molto la qualità e non sempre vanno in modo proporzionale. L'unico metro di giudizio valido è la prova. Le parole lasciano il tempo che trovano... quel che conta è provare.

Di "Lazare" so solo che è un brand di una serie di archi da studio commercializzati da Scaramelli. Ne ho sentito parlare bene ma non li ho ancora visti nè tanto meno provati. Non so se si tratta di un archettaio (qualcuno dice veronese o ferrrarese) che produce questa linea, oppure se si tratta di una linea da studio di un certo pregio per cui un costruttore noto usa uno pseudonimo.
L'unica sarebbe domandare direttamente a Sergio.
  
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Re: UNA QUESTIONE DI "TALLONE" !!
Reply #9 - 25.10.2006 at 15:20:28
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Rispondo a Vito:
l'adattamento alla mano che fa Slaviero (non credo sia sbagliato fare i nomi in un forum) riguarda esclusivamente il nasetto, non la bacchetta.
Probabilmente lucchi, con i prezzi che ti fa pagare, include il servizio di risonanza magnetica alla mano per stabilire le dimensioni micrometriche del pollice, ed il grado di crescita delle unghie, per poi far modellare il nasetto al CERN di Ginevra
  
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vitoliuzzi
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Re: UNA QUESTIONE DI "TALLONE" !!
Reply #10 - 25.10.2006 at 16:19:39
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Sei GRANDE Beppone!

V.
  
vito liuzzi
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Re: UNA QUESTIONE DI "TALLONE" !!
Reply #11 - 25.10.2006 at 18:23:08
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Io invece i nomi non li posso fare, dal momento che l'unica volta che qui sul forum mi sono permessa di andare nello specifico (senza nomi) mi sono sentita tacciare pubblicamente di SCORRETTEZZA e di LESIONE DELLA PRIVACY (non è che faccia molto piacere, ma almeno per ora non mi hanno ancora accusata di mangiare i bambini... è già tanto), e dal momento che non guadagnandoci nulla nel sostenere il lavoro di Tizio o Caio (il giorno che mi pagheranno per fare l'endorser mi darò da fare attivamente, in mancanza di una sovvenzione i miei commenti saranno disinteressati ma pigri), dico solo una cosa: se faccio il nome di Tizio (perchè volente o nolente un pilastro del settore) sento obiettare che i suoi costi sono ingiustificati. Se facessi il nome di Caio (credo che le allusioni siano abbastanza chiare) mi sentirei accusare della stessa cosa dai sostenitori della controparte.
Cosa devo fare? Io in realtà pensavo a due nomi che non sono nè l'uno nè l'altro (li ho suggeriti a Giorgio Dini lo scorso anno, è andato da uno dei due e mi ha detto di essersi trovato bene, quindi presumo che non fosse un suggerimento troppo peregrino).

Gradirei far presente che non ci sono solo i biblici "Pietro" o "Paolo": avete idea di quanti ragazzi vengono scodellati ogni anno dai vari corsi civici/regionali di liuteria, o provengono dall'apprendistato con l'uno o con l'altro dei nomi celebri?
Varrebbe la pena di approfondire la conoscenza con loro, forse, prima di lamentarsi dei prodotti attualmente sul mercato...

Ho già parlato troppo, per i miei gusti (e soprattutto per i miei interessi: ma resto disponibile come endorser per chiunque se vengo pagata!!!! Wink ). 
Chi ha voglia di intendere, intenda.

_____________________________________

PS - Per fortuna il simpatico Reid Hudson, archettaio di fiducia di Tom Martin e che vagolava per la fiera di Cremona a mò di anonimo turista, qua in Italia è un emerito signor nessuno e quindi è stato possibile citarlo senza che entrasse nella giostrina paesana di "amico di > nemico di"...
  
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Re: UNA QUESTIONE DI "TALLONE" !!
Reply #12 - 27.10.2006 at 10:58:16
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Dai Paola, il bello dei forum è che non sono ufficiali, ognuno può dire ciò che pensa, ovviamente senza offendere nessuno.
Io porto solo la mia esperienza, Per esempio Bocini (che è molto più influente di me) sostiene che gli archi di Lucchi siano delle vere e proprie opere d'arte. Poi ognuno si vende come pensa, se Lucchi fa pagare 4000 € per un arco qualcuno li comprerà
  
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pabbass
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Re: UNA QUESTIONE DI "TALLONE" !!
Reply #13 - 27.10.2006 at 11:54:34
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[quote author=Beppe  link=1161717793/0#12 date=1161946696]Dai Paola, il bello dei forum è che non sono ufficiali, ognuno può dire ciò che pensa, ovviamente senza offendere nessuno[/quote]

Ma sicuramente si.
Il punto è un altro, e mi permetto di fare un (relativamente) breve riassunto:

- il thread è cominciato con l'affermazione che non si è mai pensato di fare archi da studio con nasetti di dimensione e disegno diversi per venire incontro a diverse conformazioni di mani.

- io ho obiettato che non è così, che quel tipo di archi ci sono ed ho invitato a provare a contattare i vari archettai per informarsi riguardo il loro tipo di produzione. Perchè avrei dovuto fare nomi precisi? Perchè sto con uno dei due? Perchè l'altro lo conosco e so che lavora molto bene, oltre ad essere una persona corretta e leale con clienti e colleghi? Magari ne esistono altri che io non conosco e che lavorano ancora meglio di loro: non sarebbe per niente corretto da parte mia indirizzare a senso unico presso l'uno o presso l'altro solo perchè per mia ignoranza non so che, per ipotesi, a 40 km da casa mia esiste un novello Tourte che pratica prezzi assurdamente bassi... e che dovrei dire, se scoprissi che una mia frase sparata lì per superficialità ha impedito ad un costruttore meritevole di farsi conoscere? Certo che mi sentirei alquanto in colpa.

- mi è stata chiesta una spiegazione dettagliata sui sistemi attraverso i quali l'archettaio opera un ben preciso aggiustamento. Io ho fatto notare che non sono in grado di generalizzare (sarebbe come chiedere ad un mio cliente come fanno in genere i tecnici software ad identificare la presenza di un rootkit ed a rimuoverlo: il cliente potrebbe -forse- dire come opero io, Paola, in una situazione del genere, ma direbbe una castroneria se dichiarasse che TUTTI i tecnici informatici usano la mia stessa procedura. Se esistono informatici che laborano alla Nasa ed altri che non hanno i soldi per pagarsi i cacciaviti, forse non tutti i sistemi di lavoro sono uguali).

- PAF! Mi trovo coinvolta improvvisamente in una discussione sul fatto che G.L. fa pagare il proprio lavoro troppo rispetto a E.S.
Ho forse perso una puntata?!?!?!? Non capisco bene il nesso, anche perchè fin dall'inizio (e non solo in questo thread) invito costantemente a guardarsi intorno cercando anche di conoscere i 'nuovi autori' che forse saranno i 'nomi' di domani.

Con tutto questo, ammiro e rispetto il lavoro di G.L. e E.S., ma le mie finanze non mi permettono di possedere un loro arco. Ciò nonostante ho un discreto parco archi, sia moderni che antichi, di tre diversi costruttori, archi ritenuti molto apprezzabili da chi li ha provati. 

Una discussione che ho letto di recente qui sul forum dovrebbe far pensare: Catalin Rotaru ha usato nella sua ultima produzione discografica statunitense (che – PARLO PER SENTITO DIRE  ma da fonte attendibile – dovrebbe avere prossimamente pure una recensione di tuttissimissimo valore...) un contrabbasso di un liutaio che fino a un po' di anni fa qua in Italia era poco filato, ma molto apprezzato all'estero. Ora che il M° Rotaru decide di utilizzarlo per la sua incisione e citarlo in copertina, allora si che se ne parla!!! (premetto che Luciano Golia è un amico e quindi ne sono strafelice)
Ma il M° Rotaru ha scelto anche di citare in copertina il costruttore del suo arco, e di commentare dettagliatamente il suo lavoro... e su queste sue ultime affermazioni si è glissato elegantemente. Ora, io non sono una grande solista nè mai la sarò, ma se lo fossi non credo davvero che citerei pubblicamente il mio liutaio od archettaio se fossero dei cani, nemmeno se mi avessero passato fior di bustarelle per farlo (e poi la figura del 'cammellaro' che propaganda porcherie immonde, coi colleghi, chi me la ripagherebbe?????)
A questo punto liberi di pensare che c'è un mio coinvolgimento personale a proposito: infatti c’è, e lo ammetto senza problemi.
Ma ci sono anche altri musicisti in Italia che hanno intrallazzi ben più redditizi coi costruttori, solo che non hanno voglia di dichiararlo pubblicamente.

Ecco perchè dopo questa estenuante chiacchierata (ho detto più parole di quante dico di solito in un anno), invito chi ha avuto la pazienza di leggere fino in fondo a NON STANCARSI DI GUARDARSI INTORNO. A volte si hanno splendide sorprese (vedi la custodia di cui parlavo qualche mese fa, ordinata ad una ditta non molto distante da casa mia, ricevuta nel giro di pochissimo, costata una cifra che non esito a definire ridicola, eseguita in modo SUPERBO, curata nei particolari (ho scoperto poco tempo fa le cerniere nascoste che consentono di integrare ulteriormente la già robusta imbottitura). Eppure questa ditta è semi-sconosciuta, non ha un sito internet, non si fa battage pubblicitario ad oltranza, non compare sui cataloghi... ma perchè tutto ciò, secondo voi????

  
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vitoliuzzi
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Re: UNA QUESTIONE DI "TALLONE" !!
Reply #14 - 28.10.2006 at 13:35:45
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OT
Paola,
noi qui nel Meridione se ci "guardiamo intorno" troviamo solo terra arida ed incolta. Ma andiamo avanti.
E poi sentiti libera di fare tutti i nomi che vuoi, se ti va, senza remore di sorta. Non per questo rischi la prigione, e lo sai bene.
Se poi c'è gente invidiosa o che possa avercela con te perchè non metti in piazza i soliti nomi noti, è perchè probabilmente temono le tue argute argomentazioni. I motivi possono essere altri, ma a me interessa soprattutto ringraziarti per le "strade nuove" che si potrebbero percorrere e che ci indichi soprattutto in un periodo di crisi come l' attuale. Grazie!

Cataru:
ho dato la possibilità al Maestro di fare e farsi pubblicità sul Forum semplicemente perchè ascoltando il Master l' ho reputato ad alto livello. Che il maestro Golia sia stato anche da me pubblicizzato (senza fine di lucro, chiaramente) è da considerarsi come una mera libertà di parlare di chiunque senza la censura che ti mozza le frasi, ed anche per completezza del discorso totale che si stava facendo sul lavoro di Cataru. Non sarà certo C.I. a decretare il successo o meno del suo lavoro che uscirà in primavera. Fare opera di divulgazione per un contrabbassista mi sembra cosa abbastanza logica. Senza alcuna manipolazione di sorta. 

Fine OT

V.
  
vito liuzzi
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Re: UNA QUESTIONE DI "TALLONE" !!
Reply #15 - 28.10.2006 at 17:32:27
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caro Vito..
tanto per confermare quello che scrive Paola a proposito di guardarsi intorno....
non sarei tanto sicuro del deserto pugliese di cui parli....
pensa che dell'esistenza dei liutai, dei restauratori, e degli archettai se ne sono accorti persino gli americani, come Eddie Gomez, l'olndese Ernst Rejseger,il russo parigino Anatole Lieberman, che  lascia il suo preziosisssimo Grancino a una liutaia leccese (non cremonese)..
gli altri due invece si accontentano di suonare le mie porcherie...sai com'è....si vede che hanno visto  solo due cactus....
ma se ti serve posso farti altri nomi...
sempre amichevolmente tuo...

http://www.musicherie.com/YaBBImages/upload/180.jpg

http://www.musicherie.com/YaBBImages/upload/182.jpg
  
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Re: UNA QUESTIONE DI "TALLONE" !!
Reply #16 - 28.10.2006 at 18:06:35
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OT
Questo mi fa enormemente piacere!
A proposito Storm. Non ricordo bene, ma tu a quanti chilometri sei da Taranto? Gentilmente mi puoi lasciare i tuoi dati in un messaggio privato (se possibile, naturalmente), oppure se vuoi lasciali pubblicamente così qualche lettore od utente del posto può venire a trovarti.
Che ne pensi?

Fine OT

Vito
  
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Re: UNA QUESTIONE DI "TALLONE" !!
Reply #17 - 28.10.2006 at 18:14:58
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OT

... dimenticavo che hai il sito web! Mi appare una videata di IE che mi dice di scaricare un programma o qualcosa del genere. E' proprio necessario?
Grazie in anticipo!

Fine OT

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vito liuzzi
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pabbass
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Re: UNA QUESTIONE DI "TALLONE" !!
Reply #18 - 28.10.2006 at 22:25:43
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Per quella che è la situazione attuale dei produttori e fruitori di musica con annessi e connessi, sappiamo bene che il "guardarsi intorno" è da intendersi in senso lato, piuttosto che geografico: se si vuole approfondire la ricerca di un determinato prodotto, un po' di navigazione web ed una serie di telefonate possono portare ad ottimi risultati, riducendo di parecchio i problemi logistici. Altrimenti non si spiegherebbe mai come diversi miei conoscenti liutai basano l'85% della loro attività su clientela tedesca e statunitense piuttosto che locale. Peccato che al momento il dollaro non sia una valuta forte, altrimenti questa percentuale salirebbe ulteriormente.

Purtroppo invece il motivo per cui preferisco non fare nomi di qualcuno a discapito di qualcun altro è stato totalmente travisato: non è consolante sapere che quel che si fa perseguendo l'intenzione di essere obiettivi e corretti (e sottolineando questo punto più volte) venga invece attribuito a mancanza di coraggio nel sostenere le proprie opinioni, a timore di essere criticati e di essere giudicati! 
Ma chi se ne infischia di come posso venir giudicata, oltretutto, visto che nemmeno sono musicista di professione??? Dovrei temere la... galera???? Ma dai, per favore, che di motivi di aver paura ce ne sono di ben più seri oggigiorno, altro che temere le eventuali ciarle delle eventuali comari del villaggino contrabbassistico italiano (ma non posso e non voglio credere che esista davvero gente che ha così tanto tempo libero da sprecare). 

Mi preoccupo molto di più, casomai, di quel che potrebbe pensare il M° Rotaru: da come sono state interpretate e commentate, sembrerebbe che le mia affermazioni fossero tese a contestare la recensione al suo lavoro che è comparsa su queste pagine.
Evidentemente i miei post stanno diventando fumosi ed incomprensibili: che motivo avrei di contestare i meriti del M° Rotaru, o il fatto che le sue incisioni siano state segnalate al forum?
Faccio notare che, già in un mio intervento risalente a maggio (quindi parecchio precedente alla recensione) mi permettevo di segnalare nella sezione "Links" alcuni interessanti estratti dalla sua produzione precedente. Al mio post non aveva fatto seguito commento alcuno, all'epoca, ma spero che qualcuno comunque abbia "perso abbastanza tempo" per prendere in considerazione il mio suggerimento ed andarsi ad ascoltare i samples del Maestro. In caso contrario, il thread è ancora rintracciabile in questo forum, alla pagina: http://www.musicherie.com/cgi-bin/forum/YaBB.cgi?board=idcontra;action=display;num=1072011483;start=150  (vedi mio ultimo intervento)

Ma nel suo post relativo al nuovo CD, il Maestro ha riferito: [i]“I first met Luciano last year at the International Society of Bassists convention which took place in Michigan; there after my recital we spoke and he showed me his basses with which I fell in love immediately. I will tell you the reason I like them so much: first, even though they are new, they sound absolutely fantastic and I remember I played his bass for Yoan Goilav and Thomas Martin next day and they both said it sounds like a 100 years old instrument. Next, they are very easy to play and the response is very quick and even on all registers. Finally, the design and the color of the varnish are absolutely beautiful and it gives the bass the appearance and look of a very old instrument. 
A few months later I got in touch with Marco Pasquino, also an Italian bow maker whose bow I am currently using. I played many bows in my life by different makers but Marco's simply stands out not only by its beauty and the way it fits in your hand but also by the way it plays on the bass. 
Consequently, my CD was recorded basically with Italian tools, both bass and bow. I'm not trying to advertise for them I'm just simply happy I got to know them and I will mention this fact o the CD cover as well. I hope the CD (like Gary Karr said) will ‘knock the socks off the whole bass world’ ”[/i]
E da qui, una parte di quanto da lui citato si perde nel vuoto... questo intendevo parlando di "glissato".

Comunque, il presente thread nel suo complesso ha preso una direzione che è assolutamente altra rispetto a ciò con cui si è iniziato, e a causa di cui avevo deciso di rispondere. Non mi interessa prendere parte a discussioni diverse da quella da cui si è partiti, per cui il mio intervento termina definitivamente qui. 
Ritenevo solo il caso di precisare e chiarire le mie intenzioni circa alcuni punti che in caso contrario sarebbero rimasti in sospeso ed avrebbero potuto dare adito a dubbi su ciò che penso realmente riguardo a professionisti che conosco, stimo ed apprezzo.




  
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pabbass
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OT x Storm
Reply #19 - 29.10.2006 at 10:38:09
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Attenzione che accedendo alla tua pagina si sovrappone un dialer, per la precisione il Traffic Advance, poco pericoloso ma noioso, che tenta di installarsi.
Ti consiglierei di far presente il fatto al più presto al tuo provider (credo sia A****, dico bene?) che provvederà a prendere le opportune contromisure al più presto.
Nel frattempo basta non consentire i controlli ActiveX  per non subire danni.
  
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