Hot Topic (More than 10 Replies) improvvisazione e conoscenza della tastiera (Read 7585 times)
Tazibus
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improvvisazione e conoscenza della tastiera
10.11.2006 at 14:23:32
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ragazzi, vi propongo una domanda un pò ingenua:
secondo voi quanto conta la conoscenza della tastiera e, soprattutto, l'uso del capotasto ai fini improvvisativi nel contrabbasso?

secondo voi è controproducente studiare prima improvvisazione su uno strumento diverso dal contrabbasso (ad esempio basso, o piano, o chitarra.. strumenti dove le note sono già confezionate dal nostro amico sistema temperato) per concentrarsi solo sulle melodie e armonie e non sull'intonazione?

grazie a tutti quelli che risponderanno.. spero di non essere stato troppo contorto.. Tongue
ciao!
  
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gpto
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Re: improvvisazione e conoscenza della tastiera
Reply #1 - 10.11.2006 at 14:36:45
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provo a rispondere.

tutto è importante, niente è indispensabile.
Sono stato chiaro?

Se riesci ad improvvisare pensando alle note e non alle posizioni sulla tastiera, secondo me, è meglio altrimenti va bene uguale...
una cosa è certa: studiare non è mai controproducente e sopratutto, non esiste la formuletta magica che ti fa suonare come Mark Johnson senza mai aver aperto un libro.
Imposta i tuoi studi come ritieni opportuno oppure affidati all'esperienza di un maestro tanto tutto cio che fai te lo ritrovi.
Ovviamente in my opinion...ciao
  
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Tazibus
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Re: improvvisazione e conoscenza della tastiera
Reply #2 - 10.11.2006 at 14:49:30
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gpto, forse sono stato contorto come temevo Tongue

non parlavo di improvvisazione "geometrica" o "meccanica" sulla tastiera..
ma di improvvisazione più pensata..

mi chiedevo se all'inizio fosse più o meno producente abbandonare temporaneamente tutta la zavorra dell'impostazione della mano sinistra.. e dedicarsi solo a QUALI NOTE SUONARE.. non a COME SUONARE QUESTE NOTE SUL CONTRABBASSO..

forse potrebbe essere riassunto il tutto con il quesito:
"è meglio studiare prima da jazzista e poi da contrabbassista jazz, o direttamente da contrabbassista jazz?"

PS: probabilmente non ci saranno formule magiche per improvvisare.. ma sicuramente ci sono improvvisazioni che trasmettono magia allo stato puro Wink
  
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gpto
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Re: improvvisazione e conoscenza della tastiera
Reply #3 - 10.11.2006 at 14:56:27
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[quote author=Taz link=board=idcontra;num=1163168612;start=0#2 date=11/10/06 alle ore 15:49:30]


"è meglio studiare prima da jazzista e poi da contrabbassista jazz, o direttamente da contrabbassista jazz?"


Questa è una domanda con risposta incorporata.
A naso ti dico perchè fare due volte il lavoro?

Ma se pensi di riuscire meglio separando le due cose fallo pure nessuno griderà allo scandalo.

Smiley
  
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Tazibus
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Re: improvvisazione e conoscenza della tastiera
Reply #4 - 10.11.2006 at 15:54:04
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uhm.. non credo che si tratti di fare due volte il lavoro..

piuttosto si tratta di applicare conoscenze del "linguaggio jazz" al nostro strumento.. ed avere una visione innanzitutto musicale, e solo in un secondo momento tecnica-strumentale..

in un altro topic ho letto che si consigliava appunto di non trascrivere esclusivamente i soli di contrabbassisti.. ma anche di sassofonisti, chitarristi, pianisti e, perchè no, cantanti..
  
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Tazibus
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Re: improvvisazione e conoscenza della tastiera
Reply #5 - 10.11.2006 at 16:18:10
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forse ho dimenticato di specificare una cosa: parlo per chi, come me, studia già contrabbasso classico, e quindi tecnicamente sta apposto..! Tongue
  
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VIC
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Re: improvvisazione e conoscenza della tastiera
Reply #6 - 10.11.2006 at 16:45:03
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L'improvvisazione è un valore aggiunto all'arte di saper suonare, è una specializzazione e come tale presuppone delle conoscenze maggiori di quelle di base. In questo caso la conoscenza dello strumento è basilare, così come occorre avere particolari doti naturali che verranno alla luce e sviluppate attraverso il continuo studio.Non si nasce musicisti si diventa. Studiare improvvisazione senza saper suonare, senza conoscere a fondo il proprio strumento è come piantare un'albero con le radici al sole. Al contrario si può essere musicisti e anche molto bravi pur senza saper improvvisare, perchè ritenuto non necessario; è il caso dei "Classici" se gli nascondi il foglio diventano ciechi. Non dimentichiamo che l'improvvisazione è un linguaggio Jazz (traduzione letterale "disordine") non comune a tutta la musica.
Usa una tastiera per capire come si costruiscono scale e accordi e per studiare armonia. Trasferisci sul contrabbasso ciò che di volta in volta impari, entra in simbiosi con il tuo strumento. Col tempo, come per magia, ti accorgerai di saper improvvisare.
Buono studio.... ciao.....da vic

  

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VIC
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Re: improvvisazione e conoscenza della tastiera
Reply #7 - 10.11.2006 at 18:00:33
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Caro TAZ.
Nel mio precedente post delle 17,45 peraltro inviato senza aver preso visione del tuo delle 17,18, ho riportato la traduzione letterale della parola Jazz (disordine). Non vorrei che fosse fuorviante: Il Jazz in realtà è tutto meno che disordine, è una lingua e come tale ti accorgerai di conoscerla quando saprai pensare in quella lingua. Questo è uno status quo che nessun metodo o manuale potrà mai insegnarti e men che meno il conservatorio. Nel contesto Jazz il dirti che "tecnicamente stai apposto perchè fai conservatorio" è pura utopia; è come pensare di sapere guidare un'automobile perchè si è in possesso di brevetto da pilota aereo e viceversa.
Per entrare nel linguaggio Jazz devi avere una profonda conoscenza dell'armonia, devi essere musicista e compositore in tempo reale, il che non è facile dato che le misure scorrono in fretta e solo la velocità di pensiero, e non la lettura, ti permettono di restare nel contesto.

Un'altro ciao da vic
  

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Re: improvvisazione e conoscenza della tastiera
Reply #8 - 10.11.2006 at 19:40:06
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Caro Taz, beato te che non hai più problemi di tecnica !!!
Io credo che la tecnica vada sempre coltivata, senno' ti abbandona.
Inoltre, e vengo al tuo quesito, per quel che mi riguarda è la mente che pensa all'assolo ma moltissime volte l'improvvisazione non mi riesce bene (cioè a me non piace) perché in mente ho cose che pero' non posso fare tecnicamente.
Comunque credo sia importante studiare la tecnica e "conoscere la tastiera" e IN PARALLELO lavorare l'improvvisazione indipendentement dal tuo strumento. Su un piano (io lo preferisco), una chitarra, perché no la tua mente. Poi, quando vai a suonare riuscirai, inconsciamente, a fare la tua sintesi.
VIC, scusami, ma ho conosciuto in vita mia la dimlostrazione vivente che musicisti si puo' nascere. Parlo di Nicola Stilo, con cui suonai ormai 30 anni fa. Nicola all'epoca conosceva appena gli accordi su una chitarra e già suonava il flauto come una divinità. Pero' non aveva alcuna educazione musicale (ha studiato dopo). Beh, poteva improvvisare sul giro di "Giant Steps" SENZA ALCUN PROBLEMA, mentre tutti noi sputavamo sangue. Semplicemente la sua mente (ipermusicale di suo) e le sue dita sul flauto andavano di pari passo e non sbagliavano mai una nota. Ricordo ancora il giorno che Nicola comincio' a suonare il pianoforte. Non l'aveva mai suonato e alle prove si mise davanti alla tastiera. In mezz'ora aveva riconosciuto tutte le note e capito come organizzare gli accordi. Una settimana dopo lo suonava.
  
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dinibass
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Re: improvvisazione e conoscenza della tastiera
Reply #9 - 10.11.2006 at 20:03:16
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Ci sono tanti approcci diversi, modi e metodi diversi e possono essere tutti validi. Ognuno deve cercare quello per sè più congeniale. Certo un po' di tecnica ci vuole per poter esprimere con naturalezza quello che si vuole.

Io insisto a dire che prima di cercare il percorso più congeniale alla situazione specifica, occorre soffermarsi con attenzione sul SUONO che si vuole ottenere (questo vale secondo me per qualsiasi stile di musica!).

I metodi purtroppo tralasciano molto questo aspetto, e proseguendo i propri studi si tende a non pensarci, ma è un errore: ricordiamocelo sempre!

ma sto andando fuori tema??
  
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Tazibus
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Re: improvvisazione e conoscenza della tastiera
Reply #10 - 10.11.2006 at 20:30:52
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PREMESSA:

Lungi da me affermare che IO "sto apposto perchè studio al conservatorio" e non ho più bisogno di studiare tecnica!! (magari fosse così..credo che siano davvero pochi i musicisti che possano permettersi di affermare una cosa simile.. e io non sono tra questi.. Tongue )

chiarito ciò, intendevo dire che la parte di studio che riguarda la tecnica (cosa che, come afferma Fab, non si finisce mai di acquisire) la sto già svolgendo al conservatorio, indipendentemente dallo studio del jazz..

io penso che in ogni caso siano SACRE le definizioni di bob taylor, riguardo le fasi dell'improvvisazione, siglate con SHAPE, ovvero:
See
Hear
And
Play
Expressively

quella sbagliata è PHASE, ovvero:
Play
Hear
And
See
Errors

io ho l'impressione che improvvisando direttamente sullo strumento sia più facile incappare nella tanto temuta PHASE Tongue


  
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gpto
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Re: improvvisazione e conoscenza della tastiera
Reply #11 - 13.11.2006 at 11:57:56
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Per improvvisare devi, conoscere poche cose tra cui le triadi e gli accordi con le relative estensioni ed eventualmente le scale rispettive...ma secondo me puoi fermarti alle triadi con seste e none.

Dopodichè ti trovi un gruppo dove suonare fatto di gente che non se la mena troppo. 
Dopo un po' di tempo diventerete amici e tra un bicchiere di vino rosso e una storia di vita vissuta parlete ANCHE di musica e di scale da usare, di strutture dilatate e quant'altro. Memorizza i suoni che le scale e gli accordi generano. Dopo un po'  ti verrà talmente naturale usare quelle sonorità, che  non ci penserai più... vi capirete al volo. Questa tecnica necessita di tanto tempo anche degli anni, alcuni la chiamano esperienza, ma penso che ne valga la pena.

In alternativa puoi studiarti a memoria tutti i trattati di armonia esistenti ed essere un perfetto esecutore informato, ma se non ENTRI in SINTONIA con chi dividi il palco, tutta la tua conoscienza ti serve a ben poco.

  
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Re: improvvisazione e conoscenza della tastiera
Reply #12 - 13.11.2006 at 13:12:04
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Quote:
PREMESSA:

chiarito ciò, intendevo dire che la parte di studio che riguarda la tecnica (cosa che, come afferma Fab, non si finisce mai di acquisire) la sto già svolgendo al conservatorio, 


ok ma tu tecnicamente ti riferisci al fatto che in conservatorio hai appreso una tecnica tale che ti permette di suonare intonato su tutta la tastiera giusto?
comunque cio non significa saper improvvisare...certo il tuo è un gran vantaggio..aver già fatto tutto il "lavoro" dell' apprendimento...ora comincia a prenderti un bel quartetto con dentro il pianoforte e comincia con gli standards più comuni e vedrai che con pazienza comincierai a tirare fuori cose buone ma devi improvvisare con il tuo strumento a maggior ragione che gia possiedi una buona tecnica di base(calcola comunque che dall' arco ad un pizzicato swingante e "a tiro" ci devi lavorare) puoi fare di piu quello che la mente elabora inoltre se non hai la possibilità di suonare in un contesto compra degli aebersold e registrati. e cmq ricorda sempre (dalla mia poca esperienza) prima accompagna gli altri bene(anche quello è un lavoro da imparare) senza voler per forza fare sostituzioni azzardate o soluzioni difficili armonicamente(quell' interplay si crea con gli anni insieme agli altri) altrimenti la tua vita da contrabbassita  in una formazione dura molto poco!!! prova a non passare per le toniche per un po' e vedi che succede 
  
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