Credo che l'allenamento dell'orecchio sia fondamentale per ogni musicista, ed in particolar modo per chi improvvisa. Avere un buon orecchio è l'unica maniera per riuscire a suonare le note che "senti" nella tua testa, in modo che il contrabbasso diventi effettivamente solo un "mezzo".

Io utilizzo un programmino che si chiama EarMaster, ma non conosco i libri in commercio. 
Trascrivere i brani aiuta moltissimo, ed anche cantare mentre si suona o si studia. Di solito prima di suonare comincio con il cantare le scale per qualche minuto su uno strumento come la chitarra o il pianoforte... ma qualunque momento è buono, spesso canto gli intervalli mentre guido o cammino per strada.

Ciao e buono studio

http://www.earmaster.com/

E' solo uno dei tanti software per l'allenamento dell'orecchio.
In realtà utilizzo solo alcune parti del programma, che in alcuni casi può diventare noioso e quindi poco efficace.
Con un po' di creatività, il pianoforte può essere più che sufficiente per mettere alla prova il nostro udito musicale.

Comunque, una ricerca sul web farà saltare fuori un bel po' di risorse ed informazioni.

Personalmente, Pas, non lo so. Forse altri saranno più informati.
Ma di un fatto sono certo: il programma che si può trovare anche fra gli "asinelli" mi sembra veramente fatto bene. L' applicazione deve essere costante e non occasionale. Solo così si raggiungono buoni livelli di percettibilità ... ma non certo l' orecchio assoluto, dono fisiologico che la natura ha concesso a pochi prescelti ... ahimè ! !

Ciao Pas.

Vito

Ah, scusa Pas. 
Ne avevamo parlato prima. Si tratta del famoso EarMaster nelle diverse versioni, mi pare 4.0 o 5.0. Questo programma è abbastanza completo e permette di imparare a riconoscere un pò di tutto, detto in breve. Intervalli, tonalità, accordi e cose simili. Ripeto, non credo che si possa arrivare ad avere l' orecchio assoluto (cosa che solo la Natura può fornire ai più fortunati), ma se si ha il tempo di dedicarsi i miglioramenti dovrebbero essere considerevoli. Ovviamente è la Musica "praticata", l' ascolto attento dei vari brani, l' analisi delle composizioni specie da un punto di vista armonico sono elementi che conducono a migliorare la propria percezione sonora. Ma qui il discorso da fare è abbastanza lungo ed i misteri del cervello rimangono ancora infiniti. 

Personalmente lo consiglio agli studenti di solfeggio che devono superare la prova del dettato melodico e di canto con relativo trasporto. Non sempre i docenti hanno il tempo materiale per fare in classe molto esercizio. Quindi a casa uno può dedicarsi maggiormente e con più attenzione allo studio anche della parte teorica che, "last but not least", costituisce la ragione e struttura essenziale di ogni componimento, partendo da elementi semplici fino a raggiungere forme più complesse.

Cmq. questo EarMaster può essere considerato anche come un gioco od un divertimento, vista la facilità di utilizzo. E giocando s'impara !!

Ciao

V.