Quote:Carissimo Vito,
l'argomento mi interessa moltissimo.
Indubbiamente non avere i "segnetti", come li chiami tu, sulla tastiera sviluppa l'orecchio e l'intonazione, ma per me e' veramente una fatica improba ed a volte devo andare a tentativi per ritrovare l'intonazione, tentativi che a volte sono molto fastidiosi.
OT: Segni sul contrabbasso
Caro Paolo, benvenuto fra noi.
Cosa posso dirti. Ripeto il concetto che tu hai "quotato" e ne sono convinto fino alla cima dei pochi capelli che ormai mi sono rimasti. Sai, ne parlavamo a scuola proprio con un bravissimo ragazzo che purtroppo, per essere più sicuro, tende a guardare la tastiera, ma non ha segni. E' solo un
fatto psicologico.
Allora cosa ho fatto. Ho preso il suo Musima di fabbrica, Carbondix alla mano, ho fatto spegnere la luce e completamente al buio gli ho eseguito malamente tutto il preludio della I suite di Bach, oltre la Tarantella del Bot. Esibizionismo del docente? Si! ... ma in parte! Questa è una delle tecniche che faccio adottare nel caso in cui vi siano allievi che riescono a percepire le note, specie se calanti o crescenti, ma istintivamente (colpa forse del basso elettrico) devono orientarsi su qualcosa. Al buio l' unico punto di riferimento è il capotasto e quello deve rimanere. Poi con l' arco l' imprecisione della nota è evidenziata alla duplice potenza. Secondo me, ci sono alcuni fattori che vanno considerati. In gatta buia, esercizio da fare solo ogni tanto per mettersi alla prova, mi sembra chiaro, tu ti metti alla prova in questo senso: "Paolo, vediamo come sta andando la mia personale "mappatura mentale"!! In questo modo ti concentri solo sui suoni e con particolari esercizi di ripetizione la tua intonazione ne beneficerà.
Ma fai attenzione! Avere una discreta intonazione sul contra non è cosa da un mese o due ... dopo una vita sei ancora scontento, specie con l' arco e su tutta la tastiera. Io non so che metodi usi, se fai jazz o tiri l' arco, ma il primo libro di Billè associato allo splendido "Esercizi su scale ed Arpeggi" del maestro Leonardo Presicci (ed. Pizzicato ... un pò di pubblicità non fa mai male) possono essere utilizzati anche dai jazzisti pizzicando i vari esercizi e le relative scale. Non è detto che occorra trovare un testo jazz specifico, perchè Billè nei primi anni è imbattibile.
Inoltre, se usi la 1-3-4 come diteggiatura, fai uso della molla fra il medio ed anulare che devono rimanere quasi attaccati l' uno all' altro. Con la 1-2-4 la molla gettala via!
Nella prima mezza posizione, ma anche andando avanti (c'è una foto sul mio sitarello che vedi a fine messaggio) facciamo questo semplice esercizio, da ripetere su tutte le corde pedissequamente e senza segni.
Esercizio: Sulla corda centrale (facciamo finta che sei un jazzista), la II e cioè il Re vuoto, imposta la mano come la vedi nella foto del mio sitarello. Il 3° (o 2° dito) devno essere in esatta corrispondenza al pollice dietro il manico. Ciò è importantissimo.
Il primo dito pigia il re#, il terzo (o due ...vabbeeèèè ci siamo capiti) il Mi naturale, il quarto il Fa naturale. ATTENTO. QUANDO PIGI IL PRIMO LE ALTRE DITA, come sulla tastiera di un pianoforte, DEVONO ESSERE IN CORRISPONDENZA DELLE ALTRE NOTE. LA MANO CIOE' DEVE RIMANERE IN POSIZIONE SU OGNI NOTA CHE POI DOVRAI SUONARE.
Allora pizzico il re a vuoto (metronomo a 60 per semiminima), poi il Re# (le altre dita sono in posizione sfiorando la corda sulle note che poi dovrai prendere e pigiare), quindi pigio il MI con il terzo MA ATTENTO IL RE# CON PRIMO DITO DEVE RIMANERE e ripeto D E V E
RIMANERE PIGIATO quando suoni il MI. Poi, quando pigi il quarto dito per ottenere il FA naturale, ANCHE TUTTE LE ALTRE DITA DEVONO CONTEMPORANEAMENTE PIGIARE LE LORO RISPETTIVE NOTE.
Ripeti l' esercizio ribattendo la nota di arrivo , il FA, cercando di articolare (od alzare) quanto meno possibile le sigole dita.
Ripeti l' esercizio su tutte le corde. Sulla Quarta sarà più duro TENERE GIU' TUTTE LE DITA, ma questo e' anche un esercizio di tecnica che serve a rinforzare la presa.
Quando andrai avanti di semitono in semitono, la tecnica è la stessa (tecnica base, ovviamente). Questo modo di suonare lo definisco "IN POSIZIONE": ogni dito deve sapere esattamente le note che ha sotto la tastiera, proprio come i pianisti.
Ripetendo per un pò l' esercizio sulle quattro corde, pizzicando o con l' arco, anche tu potrai tranquillamente suonare al buio e la tua intonazione ne beneficerà notevolmente.
Fra i tanti di esercizi, questo è sembrato quello più adatto a te. E se ti abitui a suonare in posizione senza stringere la mano, i risultati saranno notevoli.
Vito Liuzzi
p.s.: ah, Paolo! L' ultima cosa. Pigia con forza le singole note su tutte le corde. Spero che il tuo cb sia ben settato. All' inizio sarà dura, ma poi, a rafforzamento dei micro-muscoli avvenuto, farai pochissima fatica e le note saranno più intonate senza aver bisogno di segni o punti di riferimento.
http://vitoliuzzi.altervista.org (by Emi, finalmente tornato fra di noi!)