Oggi ho avuto l' immenso piacere di sentire il Maestro Karr che sente molto la nostalgia del suo Amati che non è più in suo possesso. Non è stata una bella giornata per lui, cominciata di buona mattina con un cielo grigio e tetro che lo ha un pò depresso. Abbiamo parlato del suo ultimo concerto con orchestra, proprio quello da me amatissimo, Dvorak, suo ultimo concerto con l' Amati. E sembra che abbia ripreso a studiare con il suo vecchio "Athena", contrabbasso con cui cominciò la sua carriera nel lontano 1962 ed il cui nome lo affibiò per la sua grande passione per la mitologia greca. Vista l' occasione ed il tema che gli avevo proposto, ha detto che avrebbe subito riprovato a suonare Dvorak su questo strumento. Non so come sia andata. Ma la vera notizia è che stanno per uscire addirittura tre Cd nuovi che ha registrato alcuni mesi fa credo col suo Amati prima che lo donasse alla ISB. Una vera macchina da registrazione. E poi, per chiudere il discorso, grazie al mio maestro Cellaro (credo che anche il maestro Presicci la abbia ... e cosa lui non ha che riguarda il contrabbasso!) posseggo gelosamente una video cassetta di un suo recital che tenne a Lecce col suo pianista (durata più di un' ora ed un quarto, forse un' ora e mezza) e vi assicuro che come suona sui dischi tale e quale è dal vivo. Programma assurdo. Tu pensi che stia per stonare una nota, e lui invece prosegue dritto per la sua strada. E' vero che il solista si vede "da vivo", ma Gary Karr è di un altro pianeta. Sinceramente mi sono un pò commosso nel sentire le sue parole. Non è facile smettere dopo una vita di grandi successi. Ma sono certo che qualcosa s'inventerà. La sua inventiva non ha limiti.

Un estimatore