Quote:Congratulazioni vivissime.
Aggiungo inoltre che dal vivo e per giunta in tv (telecamere puntate, tempi stretti etc..) e' davvero dura e sfido chiunque ad affrontare tale situazione.
Non c'e alcuna possibilita' di aggiustare, rifare, o scegliere..
Amin
Grazie "Amin", troppo buono.
Ricordo che non avemmo la possibilità di provare l' acustica della sala perchè stavano sistema quel pianoforte più scordato di me. Poi ci chiamarono e col pianista ci fecero provare per una decina di minuti, ma a frammenti, perchè si sentiva il regista che ci dava ordini su come sistemarci. Quando suonai le prime note sullo strumento me ne volevo scappare! L' acustica era così secca ma così secca e schifosa che, solo per non perdere quell' occasione, si decise col pianista di farsi il segno della croce e vedere cosa succedeva. Si cominciò col concerto di Koussevitzky, poi quel Capriccio di Bravura di Bottesini, quindi la Romanza Drammatica del Bot, Rota e Tarantella. Bis, sempre Bottesini "Elegia".
La cosa più simpatica era vedere quelle tre lucette rosse che si accendevano ora da una parte ora dall' altra.
Finito il concerto e sfinito dallo stress, sono effettivamente partito in Vietnam per due settimane. Gli aiuti umanitari erano per me !!
Vito
p.s.: Boogie, la tua analisi di Rota musicalmente è perfetta. A saperla prima lo avrei interpretato diversamente. Ma in quell' occasione bisognava arrivare solo fino in fondo e basta.
A proposito, sembra che Il Divertimento sia nato originariamente in tre tempi. Mancava proprio un tempo lento, il terzo. Pare che Petracchi dovesse eseguirlo a Roma e che Rota abbia scritto il terzo tempo in treno durante il viaggio Bari-Roma (era direttore del Conservatorio di Bari). Petracchi gli dette solo un' occhiata fugace e lo esegui praticamente a prima vista. La fonte è attendibile. Se qualcuno ne sa qualcosa ci faccia sapere.