Normal Topic contrabbasso ferrarotti (Read 5959 times)
Bru
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contrabbasso ferrarotti
21.01.2007 at 14:07:39
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Ciao a tutti,
Ho un vecchio contrabbasso, che ho tenuto nel magazzino del teatro per più di 20 anni, che ho riportato in grado di suonare e ora tengo in Chiesa per la Messa della domenica che credo (da quanto più di 20 anni fa mi è stato detto) che sia un Ferrarotti. Compensato schietto, tastiera verniciata in nero, ed "effe" non del tutto tagliate ma unite alla tavola sopra e sotto. Mi piacerebbe saperne di più... qualcuno ne sa qualcosa? Ha anche delle strane meccaniche coperte in "tipo ghisa" nera!!!
P.S.  Suona mica male!
  
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boogieman
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Re: contrabbasso ferrarotti
Reply #1 - 21.01.2007 at 14:18:32
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se spara anche le ostie è perfetto
  
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pabbass
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Re: contrabbasso ferrarotti
Reply #2 - 21.01.2007 at 14:45:07
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Dal dettaglio delle effe non completamente intagliate (sono tipo la mascherina di uno stencil, vero?) e del cappuccio nero al di sopra del disco dentato della meccanica, direi che si tratta sicuramente di un Ferrarotti. A volte avevano anche un puntale non retrattile in legno tornito che sembra il piede di un divano.

Si tratta di contrabbassi prodotti da una vecchia ditta torinese, specializzata in chitarre: il boom della produzione era stata intorno agli anni '50/'60, epoca in cui nelle orchestrine da ballo c'era ancora il contrabasso e non il basso elettrico. Ne esisteva uno nell'Istituto musicale in cui insegnvo e in passato ne avevo visto qualcuno in riparazione nel laboratorio di mio nonno, perchè i contrabbassisti di paese lo portavano ad aggiustare dal falegname piuttosto che dal liutaio...


  
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Bru
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Re: contrabbasso ferrarotti
Reply #3 - 21.01.2007 at 21:34:48
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Grazie Paola,
Il mio  in origine era laccato rosso... non so perché non l'ho lasciato com'era, porcaccia la miseriaccia! Pensavo che portandolo a legno avrebbe acquistato nobiltà e così lo carteggiai brutalmente all'inizio degli anni ottanta. Poi siccome in casa allora non c'era troppo spazio lo portai al Teatro della Tosse e chiesi ai miei soci se potevano tenerlo in magazzino.  Poi me lo dimenticai. Tre anni fa lo ritrovo come oggetto di scena. Il manico storto e le corde finte di nylon attacate alla tastiera con una sparapunti... ho chiesto se alla fine delle repliche potevo riprendermelo. Ho fatto interventi per i quali qualunque liutaio che non sia il mio amico Pio Montanari (che tollera le belinate che faccio) potrebbe infliggermi pesanti condanne ma comunque ora lo strumento suona. Ma non è più un "ferrarotti"... è un ravatto mal rappezzato... per questo mi piacerebbe sapere qualcosa di più su questo contrabbasso popolare, magari qualcuno ne ha ancora qualche "esemplare"...
  
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dinibass
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Re: contrabbasso ferrarotti
Reply #4 - 21.01.2007 at 22:27:31
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Io sono affettivamente legato ai Ferrarorri, perchè è stato il mio primo glorioso contrabbasso e ne ho avuti due. 
Allora, il primo strumento che ho avuto era di metà decennio 1950, le meccaniche che descrivi tu erano montate originariamente su tutti i Ferrarotti. Questo strumento, colore rossiccio, fondo in compensato e tavola in legno 'vero' ha un bel suono con l'arco, ma non mi  ha mai soddisfatto con il pizzicato (ma magari non ho montato le corde giuste...). Ce l'ho ancora come 'muletto', ben settato e funzionante anche se lo uso poco. 

All'epoca in cui l'ho preso vivevo a Torino e così lo portai a vedere a Ferrarotti (nipote di colui che costruì lo strumento) che nel frattempo aveva riconvertito l'azienda di famiglia in fabbrica di chitarre economiche. 
Mi disse che suo nonno costruiva questi strumenti ed aveva una buona richiesta negli anni 50, mi mostrò anche le sagome che usava e qualche cimelio di laboratorio. 
Le meccaniche venivano fatte fare da un artigiano della zona e ne aveva ancora qualcuna nuova avanzata, che gli ho comprato: e così ho delle meccaniche dei Ferrarotti, nuove di pacca e in perfetto stato, con placche di copertura in ghisa verniciata di nero, risalenti agli anni cinquanta!
Gli comprai anche un manico dell'epoca, nuovo e mai montato, un avanzo - ma adesso che ci penso chissà dove mi è andato a finire...

Qualche anno dopo (sempre anni 80), trovai in una cantina un altro Ferrarotti in condizioni insuonabili, lo pagai 500.000 lire e me lo portai via. Poi lo feci sistemare e ci ho suonato finoa  2 anni fa quando l'ho permutato con altro strumento, con valutazione circa 4000 euro. Si tratta questa volta di strumento ben costruito, sempre anni 50, ma con fondo di migliore qualità anche se non proprio legno massello. 
Ottima suonabilità e timbro sia arco che pizzicato, mi ha dato delle soddisfazioni devo dire. Colore giallo paglierino.

Entrambi i Ferrarotti di cui ti scrivo avevano un timbro eseguito a caldo da qualche parte (sul fondo, all'esterno oppure sul fianco del riccio).

Ho sentito anche dire che c'è qualcuno che ha una collezione di Ferrarotti...

g
  
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