Hot Topic (More than 10 Replies) Suite di J.S.Bach: vibrato? (Read 12667 times)
dinibass
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Suite di J.S.Bach: vibrato?
04.02.2007 at 13:57:24
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Carissimi 

sto studiando la bellissima solo Suite di J.S. Bach, e vorrei sapere la vostra opinione sull'uso del vibrato per un'esecuzione filologicamente corretta di queste composizioni - mi pare all'epoca venissero eseguite senza vibrato, è così?

grazie
  
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Gianpaolo
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Re: Suite di J.S.Bach: vibrato?
Reply #1 - 04.02.2007 at 17:16:23
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Per me una delle migliori interpretazioni che ho sentito è quella di Maisky al v.cello e per c.basso quella di Jeff Bradetich, entrambi usano il vibrato in quantità onesta, giusto per dare rilievo a note o passaggi particolari.
  
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vitoliuzzi
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Re: Suite di J.S.Bach: vibrato?
Reply #2 - 04.02.2007 at 20:43:36
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Sembra che l' effetto del vibrato a quel tempo non fosse stato ancora "inventato". Ma la diatriba continua ancora oggi. Mi pare che Karr esegua tutto senza vibrare. Personalmente le poche suite che ho studiacchiato a titolo puramente tecnico-didattico (per quanto ben suonate sul violoncello, e dopo aver ascoltato Rostropovich, rendono ovviamente al massimo della loro bellezza ... e poi un paio sono state trasportate per facilitarne l' esecuzione sul contrabbasso) preferisco vibrarle in qualche punto. Ma poi penso che la corretta interpretazione dovrebbe essere senza vibrato. Cioè, più si studia Bach e più si comprende che il vibrato non è comunque assolutamente essenziale; mi sembra che la bellezza straordinaria e geniale di queste suite stia nella "musica in se per sè", cioè nella ricerca di un certo pensiero e fraseggio musicale che non sembra aver' bisogno di un ulteriore "abbellimento sonoro" come il vibrato.
Poi, Giorgio, ascolta molto le incisioni dei bravi violoncellisti come il nostro Brunello e fai le tue scelte.

Ciao

  
vito liuzzi
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Bru
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Re: Suite di J.S.Bach: vibrato?
Reply #3 - 04.02.2007 at 22:03:34
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Non credo che sia totalmente assente il vibrato nella tecnica barocca... mi pare di ricordare che ci sia un modo particolare di suonare, attaccando senza vibrare e vibrando poi nella seconda parte della nota (ovviamente sulle note lunghe)... ma non date troppo retta a quello che dico, questa cosa del vibrato me l'ha detta un amico che ha suonato per anni il cembalo in un gruppo barocco e ora suona nei musicals a Londra. Mi ero comprato un cello barocco  e lui mi aveva spiegato questa cosa del vibrato, anche perché anch'io mi ero posto la stessa domanda. Ciao
  
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vitoliuzzi
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Re: Suite di J.S.Bach: vibrato?
Reply #4 - 05.02.2007 at 09:06:44
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Sai Bruno,
adesso non ricordo il nome esatto e come si scrive di quel famosissimo direttore che faceva musica filologica con strumenti e corde d' epoca. E' stato sia apprezzato ma anche molto discusso. Mi pare di ricordare che nell' ascolto dei suoi Cd che devo avere da qualche parte non si sentisse l' ombra di una nota vibrata. Tutto molto piatto e solo le dinamiche erano curate ma fino ad un certo punto. Nel senso che la caratteristica principale consisteva nella poca o proprio assenza
di fraseggio, e nei passaggi dal "p" al "f" senza grandi vie di mezzo. Musica tardo antica o barocca. 
Solo le fonti scritte dell' epoca (anche frammenti) ci possono venire incontro. Ma non è detto che vi fossero zone d' Europa, nello stesso periodo storico, in cui si cominciava a praticare una certa forma di vibrato (che sembra quasi derivare da un trillo strettissimo) ed altre nelle quali non vi era nemmeno l' idea di cosa fosse questo effetto che all' epoca doveva sembrare anche abbastanza strano.

Ciao

  
vito liuzzi
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dinibass
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Re: Suite di J.S.Bach: vibrato?
Reply #5 - 05.02.2007 at 13:46:26
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Quote:
... e poi un paio sono state trasportate per facilitarne l' esecuzione sul contrabbasso


Grazie a tutti per le risposte. 
Quella del trasporto in effetti è un'idea che mi sono posto: io ho le partiture per violoncello che mi sto trascrivendo per contrabbasso all'ottava corretta; facendolo, mi sono reso conto che abbassandole di qualche tono avrei facilitato l'esecuzione.
Ma che ne pensate da un punto di vista estetico e anche filologico?
C'è chi l'abbia fatto 'ufficialmente' nel caso di queste Suites?

Per esempio 'Mantram' di Scelsi viene eseguita da Scodanibbio su "Il suono rotondo" a tonalità diversa (abbassata) rispetto a come è stata scritta, credo per trarre vantaggio da alcune risonanze naturali su certe note (vibrazione per simpatia).

In questo caso tuttavia sarei titubante ad abbassarle di tonalità, perchè in questo modo mi permettono di migliorare le posizioni oltre il capotasto -- molto più divertente una Suite di Bach chje non un esercizio dai soliti metodi (senza nulla togliere ai didatti che hanno ideato quei metodi...).

Gradirò ancora in vostri commenti!

g
  
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Gianpaolo
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Re: Suite di J.S.Bach: vibrato?
Reply #6 - 05.02.2007 at 14:11:21
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io l'abbassamento della tonalità non lo vedo bene..in effetti eseguire la parte del v.cello è un pò tosta ma studiandola si fa..e ti stampa la mano sulla tastiera.mi sembra che Edgar Meyer fece una trasposizione di un tono e mezzo sotto,ma era da appenderlo per gli alluci per il risultato.
  
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boogieman
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Re: Suite di J.S.Bach: vibrato?
Reply #7 - 05.02.2007 at 18:08:23
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gianpaolo come sei politically correct
ma si stampiamoci la mano sulla tastiera
che con il riscaldamento globale non si nota
  
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Beppe
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Re: Suite di J.S.Bach: vibrato?
Reply #8 - 05.02.2007 at 19:37:43
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se vuoi suonarla filologica allora metti via il contra, prendi un violoncello, mettici le corde di budello, suona con l'arco barocco.

Questa è ovviamente solo una provocazione ma comunque mi suona strana questa cosa del suonare fiolologico con il cotrabbasso le suite di Bach.

io la vedo di più come suonare rispettando Bach. Ho sempre un timore reverenziale verso Bach. 

Secondo me il vibrato deve essere sempre gentile, mai troppo. Una volta il vibrato era come un abbellimento, un trillo.   

Un altra cosa secondo me fondamentale è usare le corde vuote, sempre!!! E' molto Bachiano (a mio vedere)

  
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Gianpaolo
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Re: Suite di J.S.Bach: vibrato?
Reply #9 - 05.02.2007 at 19:38:14
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...lo vedi che sei una bestia...mettiamola così, dopo un'oretta di kreutzer farsi due notine che sanno di qualcosa ti fa bene alla salute, anzi come diceva il poeta le senti nel naso e anche nella gola. uè uè
  
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dinibass
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Re: Suite di J.S.Bach: vibrato?
Reply #10 - 05.02.2007 at 20:44:31
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Grazie ragazzi, questi vostri contributi mi sono utili.

Gianpaolo: hai ragione! Qualsiasi brano cambiato di tonalità suona diverso, sono sempre convinto che la tonalità originale sia semore la più apprppriata - come è uscita dalla penna del compositore!
Un'occasione per farsi un po' di tecnica vero? E infatti ho approcciato le Suite proprio per questo scopo, oltre che per il piacere di sentire queste fantastiche armonie che ti si muovono sotto mentre suoni!

Beppe: e infatti hai ragione, non è che ne faccio una questione morale il volerla suonare seguendo la filologia - solo che sentendo come suona diversa a seconda del vibrato che dai, mi sono soffermato sull'argomento e volevo un sano scambio di opinioni con voi, che vi siete fatti trovare puntuali!
Giusta questa cosa delle corde vuote sai? La sto scoprendo molto, fare risuonare il contrabbasso il più possibile lo rende vivo, è davvero come avere un'orchestra per le mani.... Infatti anche la suite del M° Grillo (almeno nei pochi passaggi che mi sono sccinto a provare, è tosta!) fa risuonare lo strumento alla grande!

saluti a tutti


  
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Beppe
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Re: Suite di J.S.Bach: vibrato?
Reply #11 - 06.02.2007 at 11:06:56
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Io ogni volta che prendo in mano lo strumento suono uno dei movimenti delle suite di Bach (a rotazione). Credo siano ottimi per l'intonazione e per l'articolazione della sinistra.

e poi sono bellissime, uno dei pochi capolavori che si suonano col contra classico
  
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vitoliuzzi
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Re: Suite di J.S.Bach: vibrato?
Reply #12 - 06.02.2007 at 13:03:22
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Corde vuote in Bach? Assolutamente concordo! Personalmente tendo a usare molto le corde vuote anche se non si tratta di Bach ... sicuramente si stona meno. Anche con Bach ho sempre cercato le diteggiature più semplici e naturali. Tuttavia le difficoltà permangono sempre.
Trascriverle no! Ecco perchè ascolto solo le incisioni contrabbassistiche che rispecchiano quasi esattamente la versione violoncellistica, che è tutt' altro mondo. Ma ad ogni modo si tratta di sviluppare una migliore tecnica nelle note legate ed una migliore intonazione in generale. Quindi sul contrabbasso le apprezzo solo per il loro valore didattico e tecnico. Per musicalità e fraseggio molto meno.
Uso un libro per violoncello. Quelle troppo difficili o che vengono trascritte per facilitarne l' esecuzione (o renderle fattibili sul contra) non le considero assolutamente. Se riesco ad eseguire benino la I Suite all' ottava reale sono più che soddisfatto e mi basta.
Gerd Reinke le ha incise all' ottava bassa! Cd che non mi azzardo di consigliare.

Giorgio, per evitare la fatica, c'è un testo di Mark Bernat per contrabbasso secondo me ben fatto. Con due o tre suite però trascritte in altra tonalità per le sù esposte ragioni. Mi pare che Karr si sia basato su un testo simile o qualcosa del genere. Anche un genio come lui si è dovuto arrendere all' evidenza !!

Saluti

Vito Liuzzi  
 
p.s.: non compro molti cd per contrabbasso classico, ma mi pare che Bernat le abbia anche incise.

p.p.s.: una buona versione della I suite ad ottava reale la si può ascoltare da Teru Saito, inserita all' interno di un Cd rintracciabile sul sito del maestro Alberto Bocini (http://www.nbbrecords.com)
  
vito liuzzi
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Amin
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Re: Suite di J.S.Bach: vibrato?
Reply #13 - 06.02.2007 at 15:27:48
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Il timore reverernziale verso J.S.Bach attanaglia anche me. Capisco benissimo.

Il vibrato anticamente mi sembra fosse scritto proprio come un effetto, alla stregua di un trillo o gruppetto etc.. Il che vuol dire che i vibrati qualora richiesti erano segnati dal compositore..ma forse non e' gia piu il tempo di Bach.. per quanto comunque la cosa dovrebbe se non altro inibirci dal fare i Maisky della situazione.

Arco leggero e veloce, preferibilemente non troppo tallone, aria nel suono, risonanza, e chi piu ne ha piu ne metta.

Il fatto che anche Karr si sia adeguato a certe trascrizioni (lui che ha inciso il concerto di Dvorak per violoncello..) la dice lunga sulla suonabilita' di questo repertorio al contrabbasso. 

A mio avviso e' un bellissimo modo per arricchirsi musicalmente masticando finalmente un po' di grande Musica.. e cercando di farne venire fuori la dolcissima bellezza.
Molto spesso la ragione perche' in media un violoncellista o un violinista fanno piu musica quando suonano di un contrabbassista e' perche' si sono formati con anni di studi su testi che ne hanno arricchito la musicalita' e la sensibilita'..

Altro che Capuzzi o Dittersdorf..
Vuoi mettere a studiare Bach, Haydn, Mozart, Brahms, Mendelsohnn, Tchajkovskj, fino a Sostakovic etc..?
Probabilmente sarei stato un altro musicista..
Anzi, probabilmente sarei stato un musicista..
  
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vitoliuzzi
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Re: Suite di J.S.Bach: vibrato?
Reply #14 - 06.02.2007 at 16:18:10
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Quote:
Altro che Capuzzi o Dittersdorf..
Vuoi mettere a studiare Bach, Haydn, Mozart, Brahms, Mendelsohnn, Tchajkovskj, fino a Sostakovic etc..?
Probabilmente sarei stato un altro musicista..
Anzi, probabilmente sarei stato un musicista..


OT
No Alessandro,
questa volta non sono molto d' accordo. E non parlo per faziosità contrabbassistica. Certo siamo stati sfortunati per mille questioni di carattere storico (specie "tecnologico") nel fatto che il nostro repertorio non troviamo firme di grandi compositori (ma tantissimi altri strumenti stanno molto peggio di noi). Ma secondo me si può far Musica anche con poco, con tessiture armoniche e melodiche apparentemente di poca rilevanza. Insomma anche con un semplice brano armonizzato solo su I, IV e V grado si può far musica. La cosa importante è trovare la persona o persone giuste che te lo insegnino, musicisti seri e preparati che conoscano "come far' Musica" anche sui tre valzerini di Dragonetti. 
Poi oggi per noi la "Musica è veramente cambiata". Lasciamo stare le trascrizioni da altri strumenti, ma ci sono solisti di grande levatura che stanno dimostrando come il contrabbasso classico possa "cantare" come un violino. Sicuramente sotto il profilo tecnico il nostro strumento è veramente difficile da suonare e non ti da grosse soddisfazioni immediate. Magari ha delle limitazioni tecniche che per fortuna i migliori stanno eliminando gradualmente. Ma sotto il profilo musicale conosco tanti contrabbassisti, anche nel Jazz, che sono soprattutto Grandi Musicisti ... a cominciare dal mio maestro Michele Cellaro (e chi lo conosce bene sa cosa intendo e non ne parlo per partigianeria). Cmq., caro Amin, questo potrebbe essere un bel dibattito. 

Ciao

VitoL
  
vito liuzzi
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francesco_defendi
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Re: Suite di J.S.Bach: vibrato?
Reply #15 - 06.02.2007 at 16:42:52
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Ragazzi esiste un'edizione consigliabile, aquistabile e suonabile (della suite in sol) senza dovere trascrivere?

Mi rendo conto che non è il massimo dell'approccio ma il tempo è tyranno(saurus rex).

Grazie e ciao a tutti.
fra
  
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Bru
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Re: Suite di J.S.Bach: vibrato?
Reply #16 - 06.02.2007 at 22:20:59
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O.T.
Bravo Vito, sono d'accordo.
Ciao
bruno
  
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Stefano_Sciascia
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Re: Suite di J.S.Bach: vibrato?
Reply #17 - 08.02.2007 at 15:38:40
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Ciao Vito ,
bentornato.
Ciao a tutti .

Alcune suite suonano meglio all'ottava reale altre una 4 o 5 sotto .

La terza in sol M la quarta mezzo tono sotto in Re maggiore la sesta un'ottava piu' bassa .

Meyer ha inciso la 1-2-5 molto bene con il contrabbasso all'ottava reale , la 5 risulta mezzo tono sotto rispetto all'originale do minore ed e' suonata in la minore poi si minore per il solo tuning .

Alcuni movimenti suonano meglio trascritti altri no anche all'interno di una stessa suite .

Concordo su quanto detto  della Suite di F.Grillo .

Provate a suonare Bach dopo aver suonato anche parte del preludio di F.Grillo ed il CB suonera' bene e Bach pure .

Maisky e' il mio preferito , molto romantico e fuori stile .

E come diceva A.Einstein : lo stile lo lascio ai sarti ed ai calzolai .

Con simpatia ,
molto bello che il Forum ci sia nuovamente .

Un Caro Saluto 
Stefano Sciascia
  
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