Quote:Per quanto riguarda la situazione lavorativa, credo che tu sappia benissimo come stanno le cose. Conosco la situazione in Puglia e la conosci anche tu. Fai il conto di quante Orchestre sinfoniche più o meno stabili ci sono, dell'età media di queste orchestre e quanti conservatori ci sono. Noterai la sproporzione. Inoltre a Taranto c'è un'orchestra che è formata anche da professori che insegnano anche in conservatorio togliendo lavoro ai loro stessi allievi che si diplomeranno e troveranno la stessa persona ad occupare due posti. Questo può andar bene a livello privato, nel senso che un docente di conservatorio è liberissimo di formare un suo ensemble e di trovarsi tutti i concerti che vuole; non mi sembra invece giusto che un docente occupi un posto in un'orchestra sinfonica che prende finanziamenti pubblici. Che ne pensi?
Ciao e a presto.
OT
Danilo, come mai non riesco più a ricordare come si risolve un' equazione di 2° grado? Eppure ero bravo in Matematica al Liceo! Mah ....

! Complimenti per tutto quello che stai facendo e grazie per la partecipazione attiva al Forum. E' sempre un piacere. Purtroppo conosco anche la vostra assurda situazione ... tanto per avvalorare la mia tesi che ovunque tu vada a sbattere la testa le cose non sono poi così semplici.
Quoto Alveram.
Meglio non parlare della situazione in Puglia! Però almeno le ICO di Bari e Lecce (quella di Taranto appena nata mi pare di no ... poi sembra che a Brindisi sia nato qualcosa, a Foggia non so se sia una ICO) - ICO, per chi non lo sapesse sono le Istituzioni Concertistico Orchestrali che hanno, chi più chi meno, finanziamenti statali ... ma ce ne vuole di tempo per farle lavorare un anno intero; a Bari è successo forse dopo trent' anni di attività)- dicevo, queste due ICO con un regolamento interno al loro tempo stabilirono che in Orchestra non potevano suonare Docenti di Conservatorio, e credo anche IMP. Figuratevi la reazione dei docenti quando hanno visto saltare il doppio stipendio. Giusto o non giusto che sia, adesso a Bari ci sono quattro (o cinque) "giovani" colleghi che stimo molto (primo contrabbasso maestro Giuseppe Lillo), bravi e preparati, che senza questo regolamento probabilmente chissà cosa avrebbero fatto. Vista la penuria di Orchestre, allora facciamo lavorare i giovani ... anche se dietro vi era una determinata volontà politica abbastanza particolare. E quando le Orchestre dipendono dalla politica non è un bene per il Paese.
Caro Alveram, non è questa la soluzione ideale! Se un docente continua a studiare ed e preparato dovrebbe poter suonare anche in un' Orchestra, come in tutto il mondo. Ma se non si investe nella CULTURA (noi al Sud aspettiamo ancora finanziamenti da cinquant' anni ed il divario si amplia sempre più) - adesso c'è il MIUR, Ministero dell' Istruzione dell' Università della Ricerca Scientifica e della Sacra Sindone ... ma va là! - poco si potrà fare. Ma è un bene che se ne parli, anche nel nostro piccolo e sparuto microcosmo. Purtoppo la carenza di fabbriche, industrie e quant' altro che possano finanziare con sgravi fiscali attività concertistiche da noi non ce ne sono proprio. Al Nord va leggermente meglio! Ma credo che un' Istituzione Concertistica Orchestrale dovrebbe vivere di propria luce, avere un proprio soggetto giuridico tipo una società di calcio, per esempio. Gestirsi, in pratica, in maniera privatistica e secondo le norme del diritto commerciale. Aumenterebbe anche la qualità delle predette istituzioni. Perchè poi uno ti finanzia se alla fine il progetto rende, e per far rendere il progetto devi alzare la qualità dei tuoi giocatori.
Ma sicuramente è solo una chimera in un deserto "desertificato". Ueeèè... i tempi cambiamo (e il tempo passa, purtroppo). Perchè non sperare ... magari avremo un periodo "neo rinascimentale illuminato da lampade al petrolio" (così finisce finalmente e non se ne parla più!).
Ciao, Alveram
In bocca al lupo per tutto.
Vito