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Very Hot Topic (More than 25 Replies) Riflessioni tra me e me sul c.basso (Read 54653 times)
Alverman
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Re: Riflessioni tra me e me sul c.basso
Reply #80 - 08.03.2007 at 11:25:52
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Caro Vito,
ho letto con attenzione i tuoi post e devo dire, come ho detto a Bruno, che certe cose non sono del tutto cambiate; nè la precarietà di certe realtà orchestrali nè certi vergognosi comportamenti di alcuni Professori d'orchestra.
Tu scrivi che con una concezione privatistica le cose dovrebbero funzionare meglio; scusami ma non sono daccordo. Lo so che certe situazioni "private" sono più efficenti, ma non mi sembra un buon motivo per non sforzarsi invece di far funzionare meglio quelle pubbliche con più controlli, e, se vogliamo, più severità verso chi non fa il proprio dovere.
Non so se l'esempio può valere, ma mi vengono in mente certe aziende sanitarie pubbliche dove noi ci siamo rassegnati al fatto che debbano essere per forza scadenti per andare poi a sborsare dei bei denari dal dentista privato ecc.
Noi per primi abbiamo accettato questo andazzo e alla fine stiamo bene così.

Tu parli a favore di una concezione aziendale della cultura ma poi insegni in una scuola pubblica che è strettamente collegata alla nostra professione. Ci vedo una certa contraddizione. 
Secondo me lo Stato ha il dovere di garantire la salute, la sicurezza, l'educazione e la cultura dei cittadini (e tante altre cose che ora mi sfuggono).
Qualcuno potrebbe dirti: perchè i Conservatori devono essere pubblici? In fondo si insegna a suonare solo uno strumento; perchè devo pagare io cittadino le tasse per questi ragazzi che vogliono imparare a suonare? Che andassero a farlo pagando di tasca loro una scuola privata.
Ti sei dato da fare per sistemare te e i tuoi colleghi ad avere il ruolo in una scuola pubblica, ora non ti dispiace un po' per i ragazzi fate diplomare e che difficilmente troveranno lavoro nelle poche e agonizzanti ICO italiane. Eppure lo Stato intervenne per salvare la Fiat (azienda privata) dallo sfacelo...
Non si può pensare sempre che per ogni finanziamento ci deve essere per forza un ritorno economico.
Certe cose vanno fatte e basta, come servizio e crescita dei cittadini.

Ciao e grazie,
Alverman


  

Saluti,&&Alverman
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gpto
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Re: Riflessioni tra me e me sul c.basso
Reply #81 - 08.03.2007 at 11:47:33
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Io comincio a spingere il macigno di cui sopra, vieni a darmi una mano?



Ok, arrivo... Smiley
  
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Bru
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Re: Riflessioni tra me e me sul c.basso
Reply #82 - 08.03.2007 at 11:55:49
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Caro Alverman, mi dispiace sentire che certe cattive abitudini sono dure a morire... da ascoltatore, io comunque, almeno qui a Genova, ho riscontrato un netto miglioramento, ma proprio grande, nell'orchestra, e anche in un'orchestra piccola come la Filarmonia Veneta, che ha eseguito una mia opera due anni fa (sono un compositore con la recentissima - meno di un anno - malattia del cb e spero di non guarire) ho trovato dei musicisti fantastici, preparati e pieni di voglia. E' questa la ragione del mio ottimismo. Migliorando le esecuzioni, innalzando la qualità si educa il pubblico e prima o poi le istituzioni dovranno capire che la musica (e la cultura in generale) devono avere spazio e finanziamenti adeguati. Forse è un utopia, in un periodo in cui in tutti i campi si abbassa il livello ma io lo spero proprio, e spero davvero che l'Educazione Musicale (e la scrivo maiuscola) abbia in futuro più ore e insegnanti bravi. Ribadisco che questo per me è il problema principale. In quanto alle orchestre-enti-azienda privati o statali sono assolutamente d'accordo che debba essere lo stato a sganciare i quattrini ma dovrebbe anche dare gli incarichi di sovrintendente e di direttore artistico non per meriti politici ma per meriti musicali.   Ciao e complimenti, questo post sta diventando da record!
  
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Alverman
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Re: Riflessioni tra me e me sul c.basso
Reply #83 - 08.03.2007 at 16:36:22
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Caro Bruno,
purtroppo le brutte abitudini sono dure a morire. In ogni caso con tutte le giustificazioni possibili che si possono avere (poco lavoro, bollette da pagare, fa troppo caldo, fa troppo freddo...) una volta che ci si siede a suonare (io suono seduto!) bisogna mettere tutto da parte, altrimenti 
meglio non andare a lavorare. Una volta lì bisogna fare il proprio lavoro.
Grazie per i complimenti e grazie a te per i tuoi interventi.
  

Saluti,&&Alverman
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vitoliuzzi
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Re: Riflessioni tra me e me sul c.basso
Reply #84 - 09.03.2007 at 11:20:40
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Caro Alverman,
la mia idea delle "privatizzazioni" era una provocazione che però sembra funzionare in molte situazioni extra italiane. Poi c'è la sensazione che è questa una delle vie principali verso le quali ci si sta orientando. Ma è una questione di "scelte politiche".
Ribadisco anch'io, come ho già precisato, che DEVE essere lo Stato a fare CULTURA, divulgarla, incentivarla e possibilmente finanziarla. Ma non sembra il caso italiano, se non per qualche Istituzione più prestigiosa. Ma dobbiamo giustamente partire dal rafforzamento delle "basi primarie" (la musica almeno dalle scuole elementari come materia di formazione basilare). Utopismo? Sempre meglio crederci!

Cordialmente

Vito
  
vito liuzzi
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gpto
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Re: Riflessioni tra me e me sul c.basso
Reply #85 - 09.03.2007 at 17:53:17
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Le "cattive abitudini" come le definite, io lo chiamo menefreghismo...io se non vado giu piatto non son contento. 
Menefreghismo che penalizza un po' tutii i settori. 
Vado un po in OT. 

Pensate negli ospedali, quando scatta la pausa caffè, non trovi nessuno in reparto, poco conta se un paziente deve andare in bagno o quant'altro. Pensate ai vari impiegati degli uffici pubblici. Devono avere una sorta di malformazione al gomito, perchè non riescono a distendere il braccio per prendere i documenti che gli stai passando... quelii della SIAE poi son dei fenomeni. 
Pensate agli operai pubblici che sulle strade allietano le nostre ore passate in colonna. Sono inmancabilmente in quattro di cui uno lavora e gli altri fanno commenti sulle donne che passano o sull'ultimo modello di telefonino. Un tempo vendevo telefonini per strada in perfetto stile vu cumpra ma con giacca e crevatta, e gli operai comunali quelli per strada erano i migliori clienti...ma non dovrebbero lavorare???
E potrei andare avanti per ore...

Però, se arriva una caposala che ti fa lavorare, un capo ufficio esigente o un capocantiere che si fa rispettare, ecco; quello è lo stronzo!!!

Io mi chiedo: 
E' possibile che in un una società civile non si riesce ad avere un po' di passione per niente. logni cosa  si fa solo per lo stipendio? 

Possibile che chi lavora con passione, con la voglia di far bene le per se stessi oltre che per lo stipendio, venga considerato una sorta di deficiente fantozziano? DEVO LAVORARE, ALMENO LO FACCIO BENE, MI GRATIFICA.

Non mi stupisco più delle persone che mi circondano che pensano solo ad "avere" e se gli chiedi di "dare" ti rispondono che non sono fessi.   

Si dice che, mal comune mezzo gaudio, non sono mai stao d'accordo con questo detto, e qualche volta, con rammarico, devo fare lo stronzo...

Tralascio le "avventure" dei miei colleghi musicisti amatoriali, perchè voglio restare in OT.

P.s. Se insistete ve le racconto...

Paolo
  
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Alverman
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Re: Riflessioni tra me e me sul c.basso
Reply #86 - 09.03.2007 at 20:29:22
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Caro gpto,
mi viene in mente quella vecchia barzelletta: "Scusi, dov'è l'Italia?" "dove vede che c'è uno che lavora e gli altri quattro (cinque, sei...) che guardano!"

Dai, raccontaci qualche bella storiella in proposito.
  

Saluti,&&Alverman
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boogieman
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Re: Riflessioni tra me e me sul c.basso
Reply #87 - 10.03.2007 at 20:54:19
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scusate sono tornato adesso nel forum, mi dite che vi siete detti in 6 pagine?
  
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Alverman
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Re: Riflessioni tra me e me sul c.basso
Reply #88 - 10.03.2007 at 21:16:49
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Si discuteva semplicemente di questioni relative al nostro strumento...repertorio, situazione lavorativa...
Prova a leggere un po' e magari facci sapere la tua opinione.
  

Saluti,&&Alverman
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boogieman
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Re: Riflessioni tra me e me sul c.basso che in orc
Reply #89 - 10.03.2007 at 21:27:42
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ommioddio, altro che carriera, la pensione, dopo aver letto tutto sto papiro

cose positive
italia scozia di rugby è vinta dall'italia dopo una partita fantastica, ma veniamo al contrabbasso.
Si, in origine è come dice alverman, ovvero il contrabbasso solista è come la scimmia che al circo cerca di andare in bicicletta. è ovvio che sia goffa.
Tuttavia ci sono diversi primati (intesi come quadrumani, non record) e quindi dopo un pò, visto soprattutto la trasformazione avuta dal nostro strumentino durante gli anni, ci sono personaggi che si avventurano sulle quattro corde in maniera funambolica, spostando il paletto dell'esecuzione un pò più avanti.

quindi che dire alla fine, per non aprire altre 20 pagine di topic su interventi e contro interventi, che sennò vito lo devono riprendere con il defibrillatore.
dico che alverman dice grandi verità in fondo, ovvero ho conosciuto personalmente vari "solisti"che dimostravano la loro bravura in orchestra un pò a modo loro, casualmente non leggendo gli ignoti segni agogici sulle parti.
a tali individui, di cui farei nome e cognome ma poi la gestapo mi ferma scagliandomi gigantesche pannocchie sulla macchina, dicevo tali individui
in orchestra sono utili come uno spalmaburro idrulico.
detto ciò la mia logica, semantica è favolistica è

"voi suonà? suona, non vuoi suonà? non suonà, io vado al mare"

ai posteri l'ardua sentenza.
dai vito cercherò di fare un topic per concentrare tutte le parolacce e le colorite espressioni in blocco, così sarà semplice da levare
  
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