Hot Topic (More than 10 Replies) verniciare il contrabbasso (Read 13568 times)
ALEXsubV7
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verniciare il contrabbasso
28.02.2007 at 11:29:58
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salve a tutti, ho tra le mani un contra di fabbrica sconosciuta, tutto in legno che aveva una verniciatura gloss supersintetica -ammazzasuono che è stat tolta. ora è a legno vorrei riverniciarlo senza doverlo portare da liutaio e spendere una cifrona.
leggendo su talkbass loro consigliano di usare il Tru-oil un'olio con aggiunto un'agente che lo fa asciugare velocemente e un colore sembre abase di olio.

voi avete dei consigli in particolare

grazie
  
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vitoliuzzi
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Re: verniciare il contrabbasso
Reply #1 - 28.02.2007 at 11:37:57
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Di solito i contrabbassi suonano meglio senza alcuna verniciatura!!!

Mi pare che se ne sia già parlato in un altro post in maniera esauriente. Ma posso sbagliarmi. Ma riprendere questo tema non è poi così un gran male ... anzi. Magari scopriamo cose nuove.

Ciao

VL
  
vito liuzzi
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pabbass
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Re: verniciare il contrabbasso
Reply #2 - 28.02.2007 at 12:11:08
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Se non hai esperienze precedenti in questo senso ti sconsiglio vivamente di cimentarti con le vernici specifiche per liuteria, a base alcolica e ancor più a base oleosa: sono difficili da preparare e da stendere, il procedimento è lungo e complesso e quelle già pronte non danno un bel risultato.
Piuttosto, ti consiglierei di provare la nitrocellulosa. 
Si trova in commercio sia in forma da diluire in solvente che già diluita. E' molto economica e dà una bella finitura, non troppo lucida, simile a quella della gommalacca (ma ha il vantaggio di essere molto più facile da stendere di quest'ultima) che lascia i pori aperti e quindi non soffoca il suono e la vibrazione.

Questo il modo di utilizzarla: sullo strumento accuratissimamente cartavetrato (fino alla 1000  da carrozziere: più è liscia la superficie più la vernice prenderà e la lucidità sarà accentuata. Ogni riga o graffio o parte irregolare invece ne sarebbe sottolineata, quindi eliminale il più possibile) passa prima una mano di olio di tung, a tampone, leggera, stendendolo il più possibile. Fai asciugare circa 24 ore. Questo prepara una base che protegge il legno e fa scorrere meglio la vernice. Evita l'olio di lino, che è aggressivo per il legno e, se non unito ad un siccativo, richiede un periodo di asciugatura molto più lungo.

Passate le 24 ore, è il momento di cominciare con la nitro. Questa si stende sempre a tampone, ne basta pochissima per volta, da stendere con un movimento circolare, vigoroso e MOLTO rapido: si asciuga quasi subito e se non viene stesa bene immediatamente forma dei crostoni sgradevoli. Tieni a portata di mano della lanetta metallica (non la paglietta ferro, quella molto fine che usano sia restauratori che carrozzieri) in modo da rimuovere immediatamente eventuali agglomerati prima di ripassarci sopra e rischiare di peggiorare il risultato. 
Sono necessarie alcune mani, minimo quattro: più ne dai e più lo strumento risulterà lucido. Fai passare comunque almeno sei ore fra una mano e l'altra.

Quando sei soddisfatto del risultato puoi fare la cosiddetta "sbiancata", ossia una rapida passata con un cencio di cotone 'secco' (tipo vecchio lenzuolo) o garza impregnato di alcool etilico a 99° (quello normale a 90° non basta), che scioglie e ridistribuisce la patina di superficie della nitro correggendo le eventuali leggere irregolarità.

Questo tipo di verniciatura è pressochè incolore (l'olio scurisce leggerissimamente il legno, ma non lo "colora"). Se preferisci una tonalità più calda, una buona soluzione (meglio del mordente chimico) è quella di cominciare con una leggera mano di olio baby oppure olio paglierino (giallo o rosso) e poi una abbondante passata di propoli in tintura alcoolica, stesa con un panno che non lasci pelucchi. Dopo questo trattamento lascia passare almeno 48 ore prima di cominciare con tung e nitro: dopo le prime 24 elimina gli eventuali residui di untuosità.

Questo è il sistema che produce il massimo risultato col minimo sforzo, almeno in base alla mia esperienza...
  
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ALEXsubV7
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Re: verniciare il contrabbasso
Reply #3 - 28.02.2007 at 13:09:52
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grazie paola(giusto?). dal punto di vista della resa sonora la nitro nn crea particolari limitazioni? per quanto riguarda il colore vorrei scurirlo decisamente sul marrone scuro scuro quasi nero. ma mi sa che il propoli in tintura alcolica nn darebbe un coloe così scuro. che altra soluzione posso adottare per ottenere un colore del genere?

grazie mille
  
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vitoliuzzi
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Re: verniciare il contrabbasso
Reply #4 - 28.02.2007 at 13:12:53
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Caspita che spiegazione! Io me la stampo ... anche se credo che mi rivolgerei sempre al mio liutaio di professione !!!
Quando però Paola parla di "nitro" un pò mi spaventa la cosa!!

OT
Quando si parla con Paola si apre un libro iper-specialistico: prof.essa di Contrabbasso, polistrumentista, storica, esperta in liuteria, esperta in computer ... è sempre un piacere leggere i suoi Post. Grazie per questi preziosissimi interventi.

  
vito liuzzi
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pabbass
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Re: verniciare il contrabbasso
Reply #5 - 28.02.2007 at 14:35:03
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La nitrocellulosa è il prodotto di sintesi più vicino alla gommalacca (che invece è di origine naturale, esserndo ricavata dalla secrezione di una varietà di cocciniglia, insetto della famiglia degli afidi: praticamente una resina vegetale metabolizzata da un organismo animale). Nel campo delle vernici sintetiche è ciò che dà risultati migliori sul piano sonoro (viene utilizzata spesso su strumenti musicali, es. sui bassi elettrici col corpo in legno non laccato) e che insieme offre facilità di utilizzo: la gommalacca può essere abbastanza rognosa, specie su ampie superfici, e le vernici da liuteria richiedono competenze di preparazione che non possono prescindere da un periodo abbastanza lungo di pretica e sperimentazione. La nitro, non chiudendo i pori del legno (la finitura per quanto lucida non è "vetrosa" o plasticosa") non limita le vibrazioni. Inoltre l'usura la porta ad intaccarsi in modo molto naturale, come segnato dal tempo, non la stacca a scaglie o falde come le vernici di certi strumenti di fabbrica. 
E' un tipo di finitura, fra l'altro, molto apprezzata dai restauratori di mobili antichi proprio perchè non aggredisce il legno.

Viceversa, per la questione colore le alternative sono poche: anche fra le vernici per liuteria, il colore scuro è fra i più difficili da ottenere con buoni risultati. 
Per un tipo di verniciatura che non utilizza le suddette sostanze, l'unica possibilità sarebbero i mordenti chimici: soluzione che in tutta sincerità non mi sento certo di consigliarti.
Innanzitutto, per risultati accettabili molto dipende dalla qualità del legno su cui vai ad intervenire (e in tutti i casi il mordente tende ad attaccare la fibra del legno: se questo è accettabile su un mobile di media qualità, non lo è sicuramente su uno strumento). Inoltre molto dipende anche dalla perizia di chi lo utilizza: se non sei esperto nello stendere il colore il risultato porcherioso sarà praticamente assicurato (più il colore è scuro e più la superficie da colorare è ampia, più i difetti saranno macrosopicamente evidenti). Inoltre, come si intuisce dal nome stesso, è un colorante che non resta in superficie: in caso di errori non c'è molta possibilità di correzione (salvo forse la smaltatura in nero! Wink )... e ti parlo, ahimè, sulla base di vecchie ed infelicissime esperienze personali.
In tutti i casi, se proprio sei deciso a dare il mordente con tutti i rischi che comporta, fai almeno molti esperimenti di stesura su lastre di compensato (grandi).

Poi esiste naturalmente una quantità infinita di coloranti acrilici: ma ricorda sempre che vanno dati su una superficie vibrante che tale potrebbe poi non essere più. Sarebbe un peccato sacrificare il risultato sonoro per un risultato estetico che poi magari rischierebbe di non essere nemmeno dei migliori...
  
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vitoliuzzi
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Re: verniciare il contrabbasso
Reply #6 - 28.02.2007 at 15:11:38
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Non credo di essere OT.
Ma sentivo parlare di una sorta di "sale" o qualcosa del genere che Stradivari utilizzava nella finitura dei suoi violini. Qualcuno ne conosce il nome (io non lo ricordo)? Inoltre è stata mai sperimentata una forma di "veriniciatura" alla Stradivari su dei contrabbassi (da quello che ho letto sembra che sulle sue vernici abbiano scoperto tutto ... o quasi! ... anche utilizzando microscopi elettronici). A parte i legni utilizzati e segreti che sicuramente sono rimasti custoditi solo nella sua mente geniale, ma è proprio vero che questa teoria sulle sue vernici, insieme ad altri fattori, rendeva i suoi strumenti così strabilianti tanto che oggi non hanno quotazione a livello di mercato?
Grazie in anticipo per eventuali risposte.
 
Vito
  
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Re: verniciare il contrabbasso
Reply #7 - 28.02.2007 at 15:17:10
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paola grazie perchè dispensi le tue preziose conoscenze in modo chiaro e senza avere molto in cambio se nn infiniti grazie.
credo che seguirò il tuo consiglio di utilizzare propoli in tintura alcoolica e nitro per la finitura

vi terrò aggiornati nnappena il lavoro comincerà
  
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ALEXsubV7
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Re: verniciare il contrabbasso
Reply #8 - 28.02.2007 at 16:17:29
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un'ultima cosa: dove posso trovare i prodotti sopra elencati.
la nitro a tampone immagino in un colorificio così come l'oglio paglierino... ma il propoli in tintura alcoolica?
  
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Re: verniciare il contrabbasso
Reply #9 - 28.02.2007 at 16:20:10
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Quote:
Non credo di essere OT.
Ma sentivo parlare di una sorta di "sale" o qualcosa del genere che Stradivari utilizzava nella finitura dei suoi violini. Qualcuno ne conosce il nome (io non lo ricordo)?


Tempo fa era saltata fuori la teoria di un ricercatore americano (Nagyvary) secondo cui i sali rameici utilizzati come conservante del legname all'epoca di Stradivari (non erano nella vernice) potessero avere incidenza sul grado di trasmissibilità sonora del legno stesso.

Francamente non posso credere che i segreti del suono dei suoi strumenti potrebbero rimanere tali se fossero semplicemente legati e limitati a fattori chimico-fisici riproducibili in laboratorio: con le tecniche di indagine di cui siamo in possesso ora, se così fosse probabilmente l'industria dell'Estremo Oriente avrebbe iniziato la produzione di Stradivari made in China su vastissima scala. Invece per il momento (grazie al cielo) così non è: diciamo piuttosto che la conoscenza che il Maestro cremonese aveva del legno e del modo di adattare il disegno e gli spessori dei suoi strumenti alla singola tavoletta su cui lavorava sono, e forse resteranno, insuperati: in un'epoca come quella attuale, in cui si pensa che la tecnologia possa sopperire in toto all'uomo e alla sua esperienza (e parlo pur essendo tecnico informatico!) questo dovrebbe far pensare.
  
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Re: verniciare il contrabbasso
Reply #10 - 28.02.2007 at 16:29:43
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Quote:
un'ultima cosa: dove posso trovare i prodotti sopra elencati.
la nitro a tampone immagino in un colorificio così come l'oglio paglierino... ma il propoli in tintura alcoolica?


Nitro e olio paglierino in colorificio o nei briko, olio di tung nei negozzi di prodotti per il restauro o nei colorifici ben forniti (o meglio ancora, a Cremona: i negozi di forniture per liuteria vendono anche per corrispondenza), il propoli invece è il più semplice da trovare: erboristeria o farmacie omeopatiche. In alternativa se conosci un apicoltore lo comperi in grani da lui e poi lo metti sotto spirito, ma in erboristeria almeno lo trovi già pronto: è lo stesso che si può prendere per bocca in caso di raffreddore o usare sulle ferite come antisettico e cicatrizzante. Ha più o meno l'aspetto ed il colore della tintura di iodio. Occhio che macchia da maledetti e dai tessuti o dalle superfici porose è difficile se non impossibile da togliere
  
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