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Very Hot Topic (More than 25 Replies) Quinta corda: un optional? (Read 38956 times)
Alverman
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Re: Quinta corda: un optional?
Reply #20 - 12.03.2007 at 08:01:46
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Per pabbass 

"Si passa metà della vita ad accordare, e l'altra metà a suonare scordati"

Parole sante!
...a proposito di filologia...ci puoi dire qualcosa a proposito della diversa forma dei ponticelli? 
Grazie
  

Saluti,&&Alverman
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Beppe
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Re: Quinta corda: un optional?
Reply #21 - 12.03.2007 at 11:10:21
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Tornando al post originale, io credo che le grandi orchestre sinfoniche debbano avere i bassi a 5 corde. E' tanto il repertorio che lo richiede ed il risultato è molto diverso se si suona un'ottava sopra.

Se fate caso Berliner, wiener, chicago, london, RAI hanno tutti o quasi in mano il 5 corde.

  
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Alverman
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Re: Quinta corda: un optional?
Reply #22 - 12.03.2007 at 12:04:29
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Grazie Beppe per il tuo intervento,
io credo che invece non dipenda dalla grandezza dell'organico il fatto di avere o no la quinta corda ma dal rispetto della partitura. Come giustamente dici il repertorio che richiede la quinta corda è vastissimo, dalla musica antica ai nostri giorni, quindi, nel rispetto della musica che si doveva andare a suonare negli ensembles e nelle orchestre, si doveva mantenere, come un fatto assolutamente normale, lo strumento a 5 corde. 
La "normalità" non era quella dettata dal viurtuoso al quale la quinta corda (e anche la terza) non serviva, ma era quella del comune mortale che doveva suonare musica da camera e sinfonica incontrando quindi certe note  fornite dalla V corda che qualche genio ha deciso di eliminare. L'optional per chi non aveva intenzione di suonare in orchestra dovrebbe essere lo strumento a 4 o 3 corde e non il contrario.
  

Saluti,&&Alverman
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boogieman
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Re: Quinta corda: un optional?
Reply #23 - 12.03.2007 at 15:37:55
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i berliner di norma sono in 6 a sei corde
ho un po' di dvd e li suonano con una facilità assurda
in conservatorio ce ne sono un paio in orchestra
dopo un pò ci si abitua e si suonano, ma bisogna volerlo

ma bisogna volerlo

tre parole che alverman conosce bene
  
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Alverman
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Re: Quinta corda: un optional?
Reply #24 - 12.03.2007 at 17:28:51
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Caro boogieman,
cosa mi dici mai?!  addirittura sei corde!!
Ti sei sbagliato o davvero ne hanno sei? In caso positivo vorrebbe dire che  suonano dei violoni! 

Certo che certe cose bisogna volerle, ma non dovrebbe essere una questione di scelte personali, ma una prassi normale se si vuole rispettare la partitura.
  

Saluti,&&Alverman
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boogieman
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Re: Quinta corda: un optional?
Reply #25 - 12.03.2007 at 17:55:46
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si è vero 5 corde
in un lapsus demoniaco, 6 contrabbassisti, 6 contrabbassi, 6 corde

666, per questo è uno strumento infernale
  
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Beppe
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Re: Quinta corda: un optional?
Reply #26 - 13.03.2007 at 11:44:21
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Si alverman, effettivamente con grandi orchestre sinfoniche intendevo dire importanti orchestre sinforniche, non grandi come organico. Ci sono pezzi che senza il 5 corde non rendono molto. Per esempio l'inizio dell'incompiuta di schubert: partono i Cb e i celli e a metà strada la fila dei bassi passa all'ottava sopra perché non ha la quinta corda. Si può fare nelle orchestre amatoriali dove suono io, non certo nei Berliner.
  
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Amin
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Re: Quinta corda: un optional?
Reply #27 - 13.03.2007 at 14:42:36
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Assolutamente si, sono dell'opinione che il 5corde sia importantissimo in gran parte del repertorio sinfonico.
E'vero che diventa uno strumento molto meno agile, ma il rispetto per la partitura e' fondamentale.

Io ne ho provati un paio, e devo dire che e' davvero complicato e non immediato..-almeno per me..- specie per il giro delle corde... c'e' da studiarlo!
non credo che si possa passare dal 4corde al 5corde con tanta nonchalance.. poi magari mi sbaglio..

  
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Alverman
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Re: Quinta corda: un optional?
Reply #28 - 13.03.2007 at 19:46:13
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Caro Amin,
sicuramente è una questione di eliminare certi automatismi che si sono creati in tanti anni di "4 corde". Ho un carissimo amico all'estero che suona strumenti da 3 a 6 corde a seconda del repertorio.
Non me ne intendo di strumenti a fiato ma mi chiedo come fanno per esempio i clarinettisti che suonano tanti tipi di strumenti diversi, o i liutisti...
  

Saluti,&&Alverman
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vitoliuzzi
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Re: Quinta corda: un optional?
Reply #29 - 13.03.2007 at 20:00:51
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Alveram,
ma perchè vanno tanto di moda queste "extension" della IV che non ho mai capito come si suonano Wink!? Forse per eliminare definitivamente il I Corso del Billè? 
Se qualcuno me lo sa spiegare, è più facile suonare un passaggio sotto il Mi grave con un 5 corde o con una "extension" (non quelle che utilizzano i parrucchieri!)?.
Forse c'è un metodo diverso dal Billè per studiare come si suona sull' extension ... già il contrabbasso è strano, ma con questo aggeggio sembra imparentato con uno strumento a fiato!

VL

p.s.:ironia e sarcasmo a parte, la domanda è SERIA.
  
vito liuzzi
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Alverman
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Re: Quinta corda: un optional?
Reply #30 - 13.03.2007 at 20:07:24
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Non conosco la storia di questo orribile marchingegno che deturpa tanti bei strumenti, ma temp che sia una delle tante americanate...

P.S....com'è che non hai imparato a scrivere bene il mio amato nickname?
  

Saluti,&&Alverman
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Bru
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Re: Quinta corda: un optional?
Reply #31 - 14.03.2007 at 07:37:04
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O.T.
...mi sa che ti conviene modificarlo... ormai per Vito sei "Alveram" e basta! D'altronde è un ragazzo, è nato troppo tardi per vedere la serie tv! 
P.S. ti ricordi la melodia di "Don Cristobal, vorrei sposar tua figlia?"   
Salutoni mattutini
b
  
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Alverman
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Re: Quinta corda: un optional?
Reply #32 - 14.03.2007 at 09:57:47
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Non modificherò mai il mio amato nickname..piuttosto abbandono il forum!!!
In realtà ho solo un vago ricordo perchè non ero poi così grande. Per rinfrescare la memoria ho trovato in internet la melodia a cui fai riferimento. Ricordo bene i nomi dei personaggi...più di tutti Otorongo...bei tempi...
  

Saluti,&&Alverman
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vitoliuzzi
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Re: Quinta corda: un optional?
Reply #33 - 14.03.2007 at 12:41:57
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Quote:
Non modificherò mai il mio amato nickname..piuttosto abbandono il forum!!!
In realtà ho solo un vago ricordo perchè non ero poi così grande. Per rinfrescare la memoria ho trovato in internet la melodia a cui fai riferimento. Ricordo bene i nomi dei personaggi...più di tutti Otorongo...bei tempi...


OT

Chiedo umilmente scusa, ALVERMAN. Ma mi viene spontaneo scrivere Alveram, non so perchè! Magari consulto Freud e me lo faccio spiegare Smiley!
  
vito liuzzi
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Fede
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Re: Quinta corda: un optional?
Reply #34 - 14.03.2007 at 22:53:17
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La valanga di parole che leggo ogni qualvolta entro nel forum (cioè meno di coloro ai quali rispondo nel post), un po' mi intimidisce... ma aggiungerò il mio contributo in materia.

Ho un cinque corde, bello, nuovo, fatto su mie precise indicazioni. Non ho avuto grossi problemi ad adattarmici.
E la quinta corda (mi spiace deludervi) non influisce sulla potenza sonora!
Ho lavorato molto sul giusto settaggio (cambiando tre ponti e due tastiere); ora ci faccio quello che voglio...
I limiti su uno strumento nuovo ben costruito ( e non su uno adattato) sono esclusivamente tecnici, e non acustici.
La dimensione può favorire ovviamente alcune frequenze più di altre, indipendentemente dal numero di corde.

A mio vantaggio è il fatto che sono già abituato a suonare altri strumenti e altre accordature: oltre al contrabb (a 4 o 5 corde) ho due violoni uno in Do oppure in Re e uno in sol; suono la chitarra e vari pizzichi con varie accordature e suonicchio il violoncello; ho fatto concerti con contrab a tre corde, per quarte, e sto pensanso all'acquisto di un bassetto di tre corde per quinte.

Passo la parola
(Bruno, sono anch'io di genova, se vuoi fare un salto da me a vedere gli strumenti, volentieri)

Ciao
Federico
  
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Alverman
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Re: Quinta corda: un optional?
Reply #35 - 15.03.2007 at 08:02:55
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Caro Fede,
molto interessante quello che dici...conferma  quello che pensavo. Saresti così gentile da mettere qualche foto dei violoni? 
Perchè pensi che un 4 corde non si possa adattare a 5 senza buoni risultati?
Grazie
  

Saluti,&&Alverman
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Bru
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Re: Quinta corda: un optional?
Reply #36 - 15.03.2007 at 08:13:38
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O.T.
Fede,
WOW! Ne sarei felicissimo, mandami un e-mail che ci mettiamo d'accordo, chissà quante cose puoi spiegarmi.   
A presto,    b
  
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vitoliuzzi
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Re: Quinta corda: un optional?
Reply #37 - 15.03.2007 at 10:55:41
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Quote:
Caro Fede,
molto interessante quello che dici...conferma  quello che pensavo. Saresti così gentile da mettere qualche foto dei violoni? 
Perchè pensi che un 4 corde non si possa adattare a 5 senza buoni risultati?
Grazie


Non mi pare che Federico abbia detto che un quattro corde a priori non si possa portare a cinque. Ma forse mi sbaglio. 
Mi è sembrato di capire, però, che è importante considerare un cinque corde in maniera molto attenta, soprattutto quando viene adattato. Perchè solo il questo modo si possono avere delle considerevoli riduzioni in fatto di sonorità. E credo anch'io che un cinque corde proveniente da un contrabbasso nato per quattro, possa avere maggiori problemi sotto vari punti di vista, ma è un' opinione personale.

Federico, invece, (OT: andatevi a ritrovare il suo splendido post sulle barzellette e non solo questo!) ha fatto la cosa che mi sembra più logica. Partendo dal presupposto che non tutti possono farsi costruire un cinque corde da un liutaio e che molti fanno adattare il proprio (Fede passami questa espressione in maniera molto oggettiva) di strumento, il nostro attento e competente Fede ha pensato di farselo costruire magari fornendo delle precise indicazioni al liutaio, perchè ad esempio la catena non può essere la stessa di un quattro corde, così come lo spessore dell' anima od altri elementi tecnici che il bravo liutaio dovrebbe conoscere.
Federico, e dammene conferma, non è possibile dire che a parità di costruzione un 2/4 (o 3/4 piccolo come il mio) se adattato a cinque corde possa suonare con quella profondità di bassi che si richiede. Per ottenere certe frequenze quasi inudibili per il pubblico, ma che ci sono e rimangono ben vive a completare la gamma dell' udibile, occorre rispettare regole di costruzione ben precise.

Magari Fede, ti in-vito a farci capire al meglio e sotto il profilo tecnico a cosa più specificatamente ti riferivi quando hai parlato di chiare indicazioni fornite al liutaio, e cosa all' inizio non ti ha soddisfatto prima di ottenere la sonorità ed il volume sonoro da te richiesto. Oltre naturalmente a rispondere al quesito di Alverman, poichè io ho dato il mio parere ma lui giustamente vuole conoscere il tuo!!! Tutto ciò sempre se ti va!

Ed a proposito ... qui siamo tutti allo stesso livello. Magari io parlo di più perchè sfrutto i momenti di pausa e l' Adsl Flat, sparando più cavolate al contempo. Ma non ti sentire inferiore a nessuno perchè nessuno è superiore a qualche altro. Si scrive e discute e si sorride per quella "crescita comune" a cui ho fatto sempre riferimento. Specie per i più giovani ... magari io alla mia epoca avessi avuto tante fonti d' informazione. Altrimenti richiudo il Forum!!!

Tienici infomati

Vito

p.s.SadOT) ti sconsiglio di incontrare Bruno a casa tua. Amante e divoratore di strumenti come è lui, rischierebbe di portarsi tutto il tuo armamentario musicale a casa sua, al cui cospetto il British Museum è un nonnulla Wink!




  
vito liuzzi
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Fede
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Re: Quinta corda: un optional?
Reply #38 - 15.03.2007 at 19:30:27
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Per Bru: ti ho mandato un messaggio privato.

Per le foto dei violoni: ok, abbi pazienza qualche giorno, devo trovarle e avere il tempo di metterle nel forum (sperando di capire come si fa...). Scusate, ma sono un po' preso, e consulto il computer da casa dei miei, perchè il mio è da un po' di tempo a questa parte "non in rete"

Per Vito e Alverman: infatti non ho detto che non si possa adattare un 4 a cinque corde, semplicemente mi è sembrato di capire che l'adattamento può effettivamente comportare una perdita di suono, tanto più se lo strumento è antico, così come i tre corde perdevano (e perdono), a detta di molti, quando montati a 4; con le scuole di liuteria di adesso dovrebbe essere un problema che si pone meno.

Per Vito: il discorso si farebbe lungo e rischierei di entrare in campi di tecnica liuteristica che non conosco. Il mio contributo nella costruzione del mio 5 corde, è stato quello di chiarire bene al liutaio le mie esigenze (tecniche e sonore, dimesioni, forma ed estetica); entrambi siamo andati a provare un po' di strumenti a 5 (tra gli altri quelli della Scala) e a farci qualche idea. Sui dettagli interni, al momento tralascio, proponendomi di ritornarci nei prossimi giorni, credo comunque che in linea di massima poco sia stato fatto rispetto alla costruzione di un quattro (...nei prossimi giorni ritornerò sul discorso più preparato). Più rilevante è stato il mio contributo sui dettagli esterni: cioè come meglio montarlo perchè sia tecnicamente adattabile (curvatura ponte, curvatura tastiera, altezza ponte, distanza corde...), senza che crei problemi al capotasto o nei cambi di corda. La sonorità mi ha convinto fin da subito, il settaggio no.

C'è un possibile equivoco di fondo che nel dubbio porto a galla: spesso i 5 corde nei teatri sono più grandi dei 4 corde; come ben sapete la dimensione non influenza sulla potenza bensì privilegia o valorizza determinate frequenze (più lo strumento è grosso, più privilegia i bassi, vedi l'octobass). Ma ciò non vuol dire che uno strumento piccolo non possa far suonare determinate frequenze (seppur con uno spettro armonico con "meno bassi"), d'altraparte il violoncello, di gran lunga più piccolo rispetto al contrab, suona fino al nostro do in terza corda in prima posizione, e si sente eccome! Questo per dire che un 5 corde grosso è pensato in funzione della quinta corda (è teatralmente più interessante, più profondo); un cinque corde di dimensioni normali (le stesse di un 4 corde standard) non sarà pensato in funzione della quinta corda, ma la quinta corda comunque suonerà, se lo strumento è ben fatto... eccome!
Ciao
  
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Alverman
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Re: Quinta corda: un optional?
Reply #39 - 15.03.2007 at 19:46:56
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Caro Fede,
grazie per le tue esaurienti risposte. Non vedo l'ora di vedere le immagini dei violoni.
Sono perfettamente daccordo con te riguardo il fatto che si possono avere buoni bassi abche su strumenti piccoli. Ho un "quasi bassetto" che ha una terza e quarta corda dalla sonorità non indifferente.
  

Saluti,&&Alverman
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