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Very Hot Topic (More than 25 Replies) UN REGALO PER I JAZZISTI ... da un classico !!! (Read 17088 times)
vitoliuzzi
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UN REGALO PER I JAZZISTI ... da un classico !!!
10.03.2007 at 12:50:07
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HERVE JEANNE by Vito Liuzzi

http://www.hervejeanne.de/flash.php

CONFRONTO FRA I DIVERSI TIPI DI CORDE SU DIFFERENTI STILI
(mantenendo chiaramente lo standard iniziale). Per me è stato interessantissimo.
Occorre andare alla sezione "Saiten". 

Sono certo che molti di voi Jazzisti conoscevano questo sito. Io non so nulla circa la bravura o preparazione di Herve Jeanne, a me sconosciuto ... Spetta a voi giudicarlo!!!

Ma mi è sembrato molto interessante questo confronto fra i tantissimi tipi di corde da Jazz che ha utilizzato (ma quanti soldi e tempo avrà speso per cambiarle una dopo l' altra ... mah!) in modo tale che, anche se con larghi margini di approssimazione, uno si può fare un' idea di come certo corde suonano su uno stesso strumento rispetto ad altre.

L' importante, credo, è non prendere questi esperimenti con valore assoluto, perchè, ad esempio, le Aquila sul mio contrabbasso avevano un sustain eccezionale, cosa che non ho riscontrato in questo confronto. (OT: in realtà credo che il mio piccolo Rubino sia uno strumento adattissimo per il Jazz, poichè tutte le corde sembrano avere un sustain "incorporato". Eppure Donato Rubino mi conosce da più di vent' anni e sa che suono a mala pena solo il classico.)

Spero di aver fatto cosa gradita ... altrimenti cancelliamo pure il Topic.

Ciao a tutti

Vito Liuzzi 

  
vito liuzzi
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gpto
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Re: UN REGALO PER I JAZZISTI ... da un classico !!
Reply #1 - 10.03.2007 at 13:05:56
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Moooolto interessante, come sempre del resto, ora non posso consultare per motivi di tempo, ma il confronto tra la Jazzer e le Obligato mi interessava proprio. Thanks!
  
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nello
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Re: UN REGALO PER I JAZZISTI ... da un classico !!
Reply #2 - 10.03.2007 at 14:41:58
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Grazie Vito! Sito veramente interessante! non lo conoscevo proprio.Caspita il confronto fra le varie Pirastro è unico !      
                                     Nello
  
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vitoliuzzi
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Re: UN REGALO PER I JAZZISTI ... da un classico !!
Reply #3 - 10.03.2007 at 16:39:29
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Mi fa piacere che stia piacendo! Del resto non credo che su web vi sia qualcosa del genere.
Effettivamente anche per me è stato interessante capire come reagiscono "sotto le dita" e non dallo "sfregamento di crini" le diverse corde che dovrebbero essere adatte per voi jazzisti.

La cosa altrettanto interessante è notare come lo stesso passaggio possa assumere diversi colori e timbriche palesemente differenti, magari migliori o peggiori, al semplice cambio di muta. Il problema, datemene magari conferma o smentita, è che non tutti hanno la possibilità di poter gestire un simile "parco corde". 

Tuttavia, anche qui mi serve il vostro parere, ci sono delle corde appartenenti a marche o modelli differenti per le quali grandi differenze non si notano, almeno ad un primo ascolto. Sarà per la somiglianza di costruzione nei materiali.

Ad ogni modo anche per noi classici è sempre molto difficile poter dire che una muta di corde sia la migliore per il proprio strumento. Anzi, talvolta accade il contrario. Dopo un primo approccio positivo, ci si rende conto che alcuni passaggi non suonano poi così bene se confrontati con altre corde che magari si è provato in passato. Oppure non si è mai soddisfatti di qualcosa e si va alla ricerca spasmodica della corda che "faccia miracoli", che secondo me non esiste! Certo le differenze vi sono e talvolta risultano lapalissiane, ma se non vi è uno studio serio, costante e scrupoloso, fatto soprattutto di molta tecnica pura, anche la migliore corda del mondo potrebbe non soddisfare. E si entra così in un circolo vizioso.

Allora fa bene il Petracchi ad usare da una vita sempre la stessa marca di corde, anche se, a mio modesto parere, il suo inarrivabile Rossi potrebbe diventare "esplosivo puro" con una corda definiamola così "più attuale". Ma se quelle che utilizza (che non ritengo essere le migliori sul mercato odierno) offrono i risultati che tutti conosciamo, che senso ha cambiarle? 

E' come nel tennis! Scusate il paragone. Ma i giocatori cercano sempre racchette più performanti, corde che spingono meglio la pallina e via discorrendo, cose che fanno bene solo alle grandi aziende produttrici che ti cambiano modelli e filamenti con pseudo nuovi brevetti, ma che alla fine non cambiano di molto il risultato. Se hai un minimo di talento ed una solida formazione fatta di lavoro e sudore "sul campo" (compreso quello musicale), anche una mazza di scopa può darti risultati accettabili !!!

Ciao

Vito

p.s.: una cortesia vi volevo chiedere! Avete mai provato o sentito parlare delle "PRESTO" (http://www.presto-strings.com). Da quello che ho capito hanno sempre lavorato su corde per il Jazz. Ora mi hanno mandato da testare una muta solista (prototipo) per arco che mi sembra ben fatta, anche se non la ho ancora provata. Devo vagliare bene ancora le "potentissime" Dominant. Si tratta di corde in acciaio, diciamo al cromo (le Presto Solo), simili ad altre corde tipo D'Addario o alcune Pirastro. Forse hanno compreso che ci si può tuffare anche nel campo classico per uno sviluppo incrementale dell' Azienda. Fatemi sapere e grazie in anticipo.

  
vito liuzzi
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Bru
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Re: UN REGALO PER I JAZZISTI ... da un classico !!
Reply #4 - 10.03.2007 at 16:58:01
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Vito!
Potresti armarti di pazienza, racimolare tutte le mute che riesci a trovare e fare la stessa cosa sul tuo "sitarello" con l'arco Smiley ... noi te ne saremmo grati di sicuro!
Sto scherzando, ovviamente, sarebbe un'impresa epica, però non ti nascondo che mi piacerebbe molto sentire le differenze!      Ciao, b
  
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vitoliuzzi
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Re: UN REGALO PER I JAZZISTI ... da un classico !!
Reply #5 - 10.03.2007 at 18:31:11
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Vito!
Potresti armarti di pazienza, racimolare tutte le mute che riesci a trovare e fare la stessa cosa sul tuo "sitarello" con l'arco Smiley ... noi te ne saremmo grati di sicuro!
Sto scherzando, ovviamente, sarebbe un'impresa epica, però non ti nascondo che mi piacerebbe molto sentire le differenze!      Ciao, b


Bruno,
nella mia mente le differenze più o meno ci sono ancora (almeno delle mute di più grande diffusione e solo alcune di quelle più particolari); nella mia tasca ci sono molti meno quattrini; nel mio armadio dove conservo le corde non è rimasto praticamente nulla. Molte le ho regalate ad amici o colleghi (ma anche vendute a metà prezzo, o meno ... mi sa che qualche volta l' avrò fatto!). 

Però a saperlo prima le conservavo tutte. Il sitarello (che non è un sitar piccolo ma il mio magnifico sito curato da Emiliano) sarebbe stato visitato anche dai Visitors o dagli abitanti di Gaborone.

Il problema, Bruno, (ed al contempo la realtà) è che su uno stesso strumento corde diverse funzionano in un certo modo specie con l' arco. Le monti su un altro contrabbasso e magari ci possono essere, come di fatto ci sono, anche differenze notevoli. La Velvet, tempo fa, mi fece testare le celebratissime Compas 180 (che puoi utilizzare sia da Orchestra che da Solista). Ueeèè ... montate sul Romeo Orsi da 110 di diapason non mi soddisfacevano in base a quelle che erano le aspettative. Anche perchè quando le tiravo su di un tono erano molto dure e difficili da suonare. Sicuramente era il mio Orsi a non essere all' altezza di tali corde, così venerate. Probabilmente sul Rubino da 104 di diapason sarebbero state un fenomeno.
Sono in OT, lo so! Ma vedi un' altra cosa, Bruno. Alla fine quanti Cd sono stati realizzati con queste corde strepitose, o quanti illustri testimonial le usano realmente? Io alla fine sento parlare sempre delle "solite note"!

un saluto

Vito
  
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Re: UN REGALO PER I JAZZISTI ... da un classico !!
Reply #6 - 11.03.2007 at 08:52:57
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Una domanda per Vito.

Secondo te, la differenze tra i diversi tipi di corde viene mantenuta spostandole su un'altro strumento o vengono completamente stravolte?

Provo a spiegarmi con un esempio banale. Un budello suonerà piu "caldo" di un metallo sempre e comunque con magari sfumature diverse da strumento a strumento oppure lo strumento e cio che determina completamente il suono?
Sei io consultaldo il sito scopro un differenza tra due tipi di corde,  le trasferisco sul mio cardenzone, questa differenza di fondo si mantiene o non è detto?

Grazie 
Paolo
  
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Re: UN REGALO PER I JAZZISTI ... da un classico !!
Reply #7 - 11.03.2007 at 08:54:47
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Hai ragione, Vito
Qualunque strumento suona per la totalità delle sue componenti... però, forse un confronto uditivo fra una corda e l'altra potrebbe comunque essere interessante. E ti dirò di più, andando sempre più nel campo della fantasia, si potrebbero tenere ferme le corde e cambiare i contrabbassi!!! Sentire anche se registrate le stesse sequenze suonate da uno strumento di fabbrica e poi da uno di liuteria, etc. etc. potrebbe veramente essere interessante. Io ho sempre giocato in questo modo con i miei strumenti, chitarre, violini, flauti (sono un maniaco dei pre-boehm) o altri che fossero, da una stanza suonavo lo stesso pezzetto con uno prima e poi con un altro e chiedevo ai miei figli e a mia moglie, poverini, di dirmi quale avesse il suono migliore...
Con mille ossequi, 
bruno

O.T.
p.s.
lo so, sono un maniaco, negli anni ho accumulato un'ottantina di strumenti, senza contare gli etnici (ho anche un clavicordo e un cornetto, e ho ordinato un theremin, di cui vi parlerò O.T., se riuscirò a capirci qualcosa.) Inutile specificare che, pur imparando in fretta a cavarci qualcosa,  li suono male quasi tutti, ma intanto non mi sente nessuno. Il contrabbasso però, mi sembra che rappresenti per me qualcosa di diverso. Avete presente quando dopo una vita di libertinaggio uno trova finalmente la persona con cui fermarsi? Ecco, qualcosa del genere.
  
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vitoliuzzi
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Re: UN REGALO PER I JAZZISTI ... da un classico !!
Reply #8 - 11.03.2007 at 16:05:56
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lo so, sono un maniaco, negli anni ho accumulato un'ottantina di strumenti, senza contare gli etnici (ho anche un clavicordo e un cornetto, e ho ordinato un theremin, di cui vi parlerò O.T., se riuscirò a capirci qualcosa.) Inutile specificare che, pur imparando in fretta a cavarci qualcosa,  li suono male quasi tutti, ma intanto non mi sente nessuno. Il contrabbasso però, mi sembra che rappresenti per me qualcosa di diverso. Avete presente quando dopo una vita di libertinaggio uno trova finalmente la persona con cui fermarsi? Ecco, qualcosa del genere.


OT OT
Un pò come hai fatto con tua moglie;-)! Ma non pensare di farci un figlio con un contrabbasso ... non è una cosa molto facile Smiley!

A parte le battute la cosa mi incuriosisce, Bruno.
Sei laureato in Storia dell' Arte, sei un eccellente compositore e chissà quante altre cose. Sei un patito di strumenti, dai più comuni ai più strani, dai più belli acusticamente ai meno belli, se veramente ce ne dovessero essere.
Ma mi chiedo! Perchè ti sei imbarcato in uno strumento come il contrabbasso, difficile da suonare, che da qualche soddisfazione solo dopo anni di studio ed ore di duro lavoro, che non ha un grande repertorio ... che, e mi ripeto, devi studiare tre volte di più rispetto agli altri strumenti per avere la metà delle soddisfazioni? Non era meglio fermarsi ad un pianoforte o ad un qualsiasi flauto (amato anche da certi sovrani!) in tuo possesso ... non sono una chitarra ... un ottavino! 
Ma proprio il contrabbasso Smiley! ... che coraggio o "insana follia"!!!

VitC

p.s.: non mi fare la stessa domanda perchè ti risponderei:"Non lo so!"


  
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Re: UN REGALO PER I JAZZISTI ... da un classico !!
Reply #9 - 11.03.2007 at 17:09:11
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Una domanda per Vito.

Secondo te, la differenze tra i diversi tipi di corde viene mantenuta spostandole su un'altro strumento o vengono completamente stravolte?

Provo a spiegarmi con un esempio banale. Un budello suonerà piu "caldo" di un metallo sempre e comunque con magari sfumature diverse da strumento a strumento oppure lo strumento e cio che determina completamente il suono?
Sei io consultaldo il sito scopro un differenza tra due tipi di corde,  le trasferisco sul mio cardenzone, questa differenza di fondo si mantiene o non è detto?

Grazie 
Paolo


Caro Paolo,
io volevo trascorrere una domenica tranquilla, magari giocando a tennis (ma il tempo non lo consente), e tu mi poni delle domande da un millione di euro l' una Smiley! Si potrebbe aprire un "topicone" su questo tema. Anzi lasciamolo qui! Belle intuizioni, veramente intriganti. Non credo di azzeccare le risposte, perchè in questo settore tutto è opinabile, secondo me, ed ognuno la pensa in maniera diversa, giustamente. Ti parlo solo per la MIA esperienza.

1)Mai fidarsi delle pubblicità sulle corde o di quello che dicono 
i costruttori sui loro siti o deplian illustrativi. Al massimo è sempre meglio tenere più in considerazione i materiali utilizzati e le tecniche di costruzione (molte volte corde di marche diverse ma che sembrano costruite con gli stessi materiali suonano in modo diverso).

2)Sinceramente non mi è mai capitato di notare "stravolgimenti" cambiando diverse corde su diversi strumenti. Più o meno quella corda tenderà a mantenere le proprie caratteristiche anche su un altro strumento; il problema è che non sai mai se sono quelle corde a valorizzare lo strumento o quest' ultimo che meglio si adatta a quella corda. Tuttavia, devo ammettere, che in qualche caso una modello di corda che reputavo in un certo modo ha poi magari "stravolto" il suono e modo di suonare di un collega contrabbassista, lasciandomi attonito. Specie quando la valutazione del suono ottenuto con quella corda non la fai tu stesso o sul posto, ma ti poni ad una certa distanza per comprendere anche come il suono viaggia realmente e se si apre o meno. Questo è un altro fattore molto importante. Purtroppo la prova la deve sempre fare un altro al posto tuo !!!

....
  
vito liuzzi
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Re: UN REGALO PER I JAZZISTI ... da un classico !!
Reply #10 - 11.03.2007 at 17:09:47
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...

3)Le corde più comunemente utilizzate sia nel classico o nel jazz, grazie anche ad Internet e alla velocità e differenziazione delle notizie, tendono ad ogni modo ad essere ben individuate.
Diciamo che alla fine delle caratteristiche base rimangono, anche se uno strumento o le tue personali preferenze sonore possono avere aspettative diverse da quelle che ti eri immaginato. Esempio: monto le Jargar perchè le usa il Petracchi sul suo Rossi; dicono che queste corde siano molto dolci, potenti e facilissime sotto l' arco. Poi magari ti accorgi che la seconda vibra meno, o la quarta risponde male, o la prima spara a meraviglia. Insomma le solite cose. Sul mio strumento, per esempio, ho rimontato le Dominant perchè le consigliai ad un mio allievo sul suo fabbricone. Ueèèè sul suo suonano simil-gut, sul mio pompano suono a meraviglia ma questo suono budelloso che riscontravo nelle fragili Obligato non lo riesco più a trovare. Si è perso! Pazienza, per ora uso queste!

4)Il budello è budello! L' acciao e l' acciaio! Gli ibridi rimangono tali. Quindi su questi tre schemi di base le differenze logicamente ci saranno sempre su qualsiasi strumento. 
Adesso viene la risposta più difficile! Ti dico subito: NON LO SO!
"Oppure è lo strumento che determina il suono"? La risposta più semplice e logica è che ovviamente è lo strumento che determina la qualità sonora, altrimenti si costruirebbero solo corde e la liuteria scomparirebbe. Però ... però! Anche i grandi solisti, ad esempio prima di incidere un disco, sperimentano sui loro strumentoni vari tipi di situazioni riguardo alle corde. Vuoi per capire quelle che meglio si adattano al loro strumento, al loro arco, al loro modo e stile di suonare, a quello che vogliono ottenere. Quindi questo vuol dire che anche la corda determina la qualità del suono dello strumento, potendolo valorizzare od anche deprezzare. Allora verrebbe da dire che entrambi i fattori sono importanti allo stesso modo, a prescindere dalla qualità dello strumento. Un contrabbasso, a seconda della qualità dei materiali utilizzati o della loro vetustà, di come è stato assemblato ecc... ha una sua "voce" particolare. Spinge il suono in un certo modo, risponde in un altro ecc... La corda potrà migliorare o peggiorare quel "timbro vocale", ma le doti potenziali dello strumento rimangono inalterate. Spetta a noi trovare un possibile connubio ottimale ... e qui la cosa si fa difficile!

Avevo scritto di più ma il messaggio mi è stato tagliato.

Non fa niente. Tanto erano cose di poco conto ... e me lo merito per la mia carenza nella sintesi.

Ciao 

Vito




  
vito liuzzi
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Re: UN REGALO PER I JAZZISTI ... da un classico !!
Reply #11 - 11.03.2007 at 18:34:47
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Very grazie Vito.
  
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Re: UN REGALO PER I JAZZISTI ... da un classico !!
Reply #12 - 12.03.2007 at 16:45:39
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Grazie Vito per il link: davvero prezioso !!!
  
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Re: UN REGALO PER I JAZZISTI ... da un classico !!
Reply #13 - 13.03.2007 at 12:06:01
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Grazie Vito per il link: davvero prezioso !!!


Figurati Giancarlo.
Lo sai che mi piace condividere quello che trovo in giro o che mi arriva da altri forum. Penso che avrà successo un sito del genere, magari quando la vox populi si spargerà a macchia d' olio.

Sarebbe bello avere una cosa del genere anche nel classico. Ma tipo di arco e pece utilizzata (secca o grassa), sono elementi che potrebbero condizionare la resa stessa di una corda, anche se alla fine un minimo di confronto è sempre utile. Se c'è qualcuno che intende fare un sito e che ha soldi da spendere per le corde (almeno le più comuni), voglia, tempo e pazienza per fare una cosa del genere anche con un arco, sappia che sicuramente sarà un sito che avrà successo. La curiosità è sempre lì dietro l' angolo. 

Del resto, delle 11 tipologie di corde testate da questo contrabbassista, un sei o sette le ho provate anch' io nella mia carriera (e quando pensavo che sicuramente avrei trovato una corda che mi avrebbe risolto molti problemi ... adesso non l' ho ancora trovata e credo che forse non esista!). 
Per sbaglio ogni tanto utilizzo anche qualche "pizzicotto"!.
Devo dire che le differenze che avevo riscontrato a suo tempo, alla fine le ritrovo anche ascoltando questo test. Ma, tanto per fare un esempio, le Aquila sul mio strumento come le Thomastick Spirocore hanno un sustain molto più lungo (penso che il mio liutaio si sia sbagliato ... mi ha costruito un "jazz cb."!). Vale lo stesso per le Obligato che mi sono sembrate, nei vari steps, ad ottimi livelli.
Ho apprezzato meno le Velvet, le Presto e le Pirastro Pizzicato. Parere personale!
Peccato che non abbia testato le Dominant, una corda che credo usi il nostro Giorgio e che attualmente utilizzo anch'io nella veste "Solo".

Sarebbe simpatico e curioso sapere cosa ne pensate voi esperti del ramo, magari quali sono state le vostre preferenze, o se vi siete ritrovati con alcuni modelli. 

Ciao, Campus

Vl


  
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Re: UN REGALO PER I JAZZISTI ... da un classico !!
Reply #14 - 13.03.2007 at 12:35:08
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Caro Vito, non sono affatto un esperto di corde forse perchè sono tra quelli che, una volta costruito con fatica il proprio suono su un modello di corda che piace per timbrica e risposta meccanica, "adottano" quella corda e tendono a lavorarci su per migliorare la voce del proprio strumento. 

Tuttavia i samples sono registrati molto bene e penso che possano essere di aiuto per farsi un'idea piuttosto precisa delle caratteristiche di ciascuna muta di corde a parità di strumento e condizioni di registrazione.

Mi sono ritrovato perfettamente ascoltando Velvet Garbo, Thomastik Spirocore e Pirastro Obligato, che sono i tre modelli che meglio conosco.

Per quanto mi riguarda, dopo una lunga militanza con Thomastik Spirocore Weich sono passato alle Pirastro Obligato e la timbrica, almeno sul mio strumento, è davvero quella che si ascolta sul sito che hai indicato, riconoscibilissima anche nelle sfumature. 
Davvero uno strumento prezioso di valutazione !

NB. Le Velvet Anima mi hanno davvero impressionato: non le conoscevo ma mi sembra che suonino particolarmente potenti e aperte pur mantenendo un bel carattere legnoso e ricco di armonici.
  
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Re: UN REGALO PER I JAZZISTI ... da un classico !!
Reply #15 - 13.03.2007 at 16:27:42
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Grazie Vito per il link: davvero prezioso !!!


Solo per precisare che Alberto, o KRKK, aveva già indicato questo prezioso sito nella sezione dedicata ai Links. Io non me ne ero assolutamente accorto. Quindi, indirettamente, ringraziamo Alberto !!!

Vito
  
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Re: UN REGALO PER I JAZZISTI ... da un classico !!
Reply #16 - 13.03.2007 at 16:55:04
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Caro Vito, non sono affatto un esperto di corde forse perchè sono tra quelli che, una volta costruito con fatica il proprio suono su un modello di corda che piace per timbrica e risposta meccanica, "adottano" quella corda e tendono a lavorarci su per migliorare la voce del proprio strumento. 


Caro Campus,
neanche io sono un esperto di corde. E' solo nel tempo che mi sono divertito a fare qualche esperimento ... e purtroppo credo che continuerò a farlo.
Concordo su una cosa per me giustissima che hai detto e che vorrei ribadire anche per il classico. Cioè, spesso si tende a cercare nella varietà delle corde una sorta di chimera che possa migliorare drasticamente il nostro modo di suonare, senza magari soffermarci un attimo su quelle che abbiamo appena montato e che già non ci vanno bene. Magari questo capita realmente, una sorta di incompatibilità a prima vista. 
A volte però non diamo il giusto tempo alla corda di potersi "esprimere" al suo massimo. Sono punti di vista cmq. opinabili. 
Tu dici che preferisci lavorare su una corda per crearti con quella un tuo suono, magari nel tempo e con pazienza. Alla fine questa dovrebbe essere la cosa più giusta e saggia da farsi. Però credo che se un set non ti soddisfa un minimo dall' inizio, poi lo cambi Wink!

A proposito. Se quelle undici differenti corde sono state realmente testate su uno stesso contrabbasso, senza alterarne i parametri di equalizzazione fra le stesse, personalmente ho notato che fra alcuni tipi (specie della stessa marca) non vi siano grossissime differenze, cioè proprio lapalissiane. 
Oppure, voi che siete più esperti, avete notato proprio "undici timbri" ben diversi l' uno dall' altro?
Grazie in anticipo per eventuali commenti.

p.s.: vi spiego! In linea generale o di principio sostengo che se uno vuole cambiare corda, magari è meglio farsi consigliare e prenderne una di una marca diversa, o almeno della stessa marca ma con una filosofia di costruzione totalmente diversa.
 

  
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Re: UN REGALO PER I JAZZISTI ... da un classico !!
Reply #17 - 14.03.2007 at 09:45:23
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STANLEY CLARK - on Video

http://www.youtube.com/watch?v=MmI_BsVfuCg

Sarebbe simpatico se si facesse una sorta di video-collection con relativo commento, anche brevissimo, no-comment.
Mi sono imbattuto in questo video di Stanley Clark che un pò appartiene alla mia generazione, ed a parte la grande tecnica non solo percussiva ma anche sul manico, mi chiedevo come tecnicamente sia possibile arrivare a pizzicare a quelle velocità anche con tre dita della destra. Già con due dimostra il suo incredibile virtuosismo.

Vito Liuzzi

p.s.: chiedo a voi esperti! Molte volte noto che personaggi con questa tecnica immensa vengono un pò dileggiati proprio perchè estremamente "tecnicisti". Ma lo si fa perchè è difficilissimo arrivare a quel livello, e quindi l' invidia si fa avanti, oppure i motivi sono altri. Penso che Clark sappia accompagnare anche un bel Blues tranquillo tranquillo.
  
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Re: UN REGALO PER I JAZZISTI ... da un classico !!
Reply #18 - 14.03.2007 at 10:00:59
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Stanley Clark è grande!Dalla maggior parte delle persone è conosciuto solo come bassista elettrico ,e per la tecnica dello "slap".E' invece un eccellente contrabbassista,e questo filmato che conoscevo gia' ,da' una dimostrazione del suo virtuosismo.  Un saluto
                                    
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Re: UN REGALO PER I JAZZISTI ... da un classico !!
Reply #19 - 14.03.2007 at 11:20:41
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Sai Nello,
penso che anche nell' ambiente jazzistico ci siano musicisti preferiti da alcuni e meno da altri. Ma quando vedo un video come quello di sopra, soprattutto per il fatto che anch' io pensavo ad uno Stanley Clark eccelso bassista elettrico, beh rimango molto impressionato. 

Ripeto sarebbe bello poter aver dei video o link ai medesimi, visto che la tecnologia ce lo permette, per confrontare i diversi stili anche dei jazzisti. So benissimo che questa richiesta non avrà seguito, però se ogni tanto qualcuno inserisse un video jazz che ritiene interessante, sarebbe bello proprio a livello divulgativo, non solo per i classi e/o jazzisti ma per la causa contrabbasso.

E poi, diciamocelo francamente, il CONTRABBASSO E' STATO DIVULGATO NEL MONDO MODERNO PROPRIO GRAZIE AI JAZZISTI. Se qualcuno lo riconosce quando passiamo per strada, o se la maggior parte dei miei allievi lo hanno "conosciuto" grazie al Jazz, bisogna ammettere che a livello divulgativo e conoscitivo, Voi avete grossi meriti ed in parte noi classici ne ve siamo in parte debitori Wink!

E non riesco a capire come nei Conservatori di Musica o IMP non abbiano inserito anche una classe di Contrabbasso Jazz, magari combinata con gli studi classici. Se si studia Musica Jazz, finalmente assurta a livello di "musica seria", nel senso di possedere un elevato "senso artistico", non vedo perchè la stessa cosa non dovrebbe valere per il "contrabbasso jazz". Opinione personale.

Ciao

Vito   

  
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