Hot Topic (More than 10 Replies) CONOSCENZA DELLA TASTIERA (Read 10159 times)
danilo
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CONOSCENZA DELLA TASTIERA
23.03.2007 at 12:07:31
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Qualcuno mi sa dire quanto tempo è realisticamente da mettere in cantiere affinché si possa arrivare ad una conoscenza della tastiera, almeno fino a tutte le posizioni senza andare a capotasto?
Come ci si arriva? suonando le scale?
Adesso conosco la 1a e 1/2 posizione, la 1a e la 2a ma le altre in solo pochissime note....

grazie!!!
Danilo
  
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vitoliuzzi
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Re: CONOSCENZA DELLA TASTIERA
Reply #1 - 23.03.2007 at 12:19:37
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Jazz o classico? 

vito
  
vito liuzzi
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danilo
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Re: CONOSCENZA DELLA TASTIERA
Reply #2 - 23.03.2007 at 12:27:43
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Jazz.
  
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vitoliuzzi
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Re: CONOSCENZA DELLA TASTIERA
Reply #3 - 23.03.2007 at 15:01:05
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Allora Danilo è bene che ti risponda qualche jazzista!
Nel classico i parametri possono essere differenti, ripeto "possono" ... è una possibilità, non una certezza. 

Per curiosità, quali sono di solito i testi o metodi che un jazzista utilizza per imparare le note sulla tastiera? Lo so, è una domanda stupida ma innocente!

Ciao

VitC
  
vito liuzzi
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ALEXsubV7
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Re: CONOSCENZA DELLA TASTIERA
Reply #4 - 23.03.2007 at 15:10:27
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ma... nel jazz nn esiste didattica univoca, i più imparano + o - da soli la maggior parte di ciò che sanno.
credo che ti gioverebbe molto l'uso del simandl vol1, se nn usi l'arco lo puoi fare anche in pizzicato. ha il pregio di arrivare subito al sodo delle posizioni fino al A 3' ottava mettendo pochi esercizi per ogni posizione. in poco tempo te le fai tutte, così leggi anche 1 pò e poi magari puoi approfondire la cosa in maniera + precisa con l'arco soprattutto xchè questo per l'intonazione è importante
  
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gpto
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Re: CONOSCENZA DELLA TASTIERA
Reply #5 - 24.03.2007 at 08:11:34
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1) Bille vol 1
2) Nanny
3) the improvvisor's bass method by Chuc Sher
4) Real book
5) Varie ed eventuali
  
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dinibass
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Re: CONOSCENZA DELLA TASTIERA
Reply #6 - 24.03.2007 at 09:35:10
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Quote:
Jazz o classico? 

vito


A mio modo di vedere non dovrebbe fare differenza: la tastiera è sempre quella a prescindere dalla musica che si suona, qui entra in gioco pesantemente anche il discorso intonazione quindi direi che è bene conseguire un'impostazione da classico (e studiare con l'arco!) anche se poi vuoi suonare standard jazz et similia.

g
  
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pino
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Re: CONOSCENZA DELLA TASTIERA
Reply #7 - 24.03.2007 at 09:59:13
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sono d'accordo. E' la ragione per cui ho voluto cominciare a studiare con l'arco. poi m'è presa una botta di passione (e giramento di balle per il fatto di non avere i risultati che vorrei), ma questa è un'altra storia...
Ho strimpellato il CB per qualche anno, a dire la verità divertendomi anche. Poi però non basta più e, quando cominci a studiare con l'arco, ti accorgi immediatamente di quanto bene ti farà anche per le serate con la big band...
giuseppe
  
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danilo
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Re: CONOSCENZA DELLA TASTIERA
Reply #8 - 25.03.2007 at 11:33:56
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Grazie a tutti quelli che hanno portato il loro commento sulla questione.
D'accordo anch'io che non dovrebbe fare differenza tra jazz ed altro....cmq. si deve conoscere la tastiera.
Le scale aiutano ma mi chiedevo se esisteva o meno un altro metodo di approccio.
Memorizzare i punti ove pigiare le corde al giusto semitono non è cosa facile per niente come non lo è imparare la "griglia" della stessa a memoria. Ho trovato d'ausilio cercar di suonare le scale e quindi "calcificare" questa memoria si fisica , il braccio che manda la mano là....dove serve, e "intellettuale": ove andar a cercar la nota. Sì, certo voi dite l'arco, ma questa problematica è antecedente all'arco: cmq. anche con l'arco devi sapere dove e cosa pigiare. E suonare , beh, certo sarebbe bello, ma se so a malappena fare l'intro di un pezzo (Things ain't what used to be") poi non so dove andare da qui, ....mi riferisco all'accompagnamento seguente, e non parliamo nemmeno di come improvvisare.
saluti
Danilo
  
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boogieman
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Re: CONOSCENZA DELLA TASTIERA
Reply #9 - 25.03.2007 at 13:26:59
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oddio mi sono perso alla terza riga
va bè, sono convinto che ce la farai
le orecchie possono aiutare tanto quanto la mano, come diceva cicciolina...
  
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dinibass
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Re: CONOSCENZA DELLA TASTIERA
Reply #10 - 25.03.2007 at 18:33:55
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Quote:
....Le scale aiutano ma mi chiedevo se esisteva o meno un altro metodo di approccio.
...


consiglio un po' banale: prenditi il Simandl volume 1 e fattelo dall'inizio, ti insegna gli intervalli e le posizioni in maniera graduale.

Devi sapere che il metodo di Rabbath (che è rivoluzionario) fa cominciare l'allievo dalle posizioni più avanzate, ma credo che senza la guida di un insegnante che abbia esperienza con questo metodo sia meglio utilizzare il percorso più classico!

ciao
  
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Uecanaia
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Re: CONOSCENZA DELLA TASTIERA
Reply #11 - 25.03.2007 at 19:07:36
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Inserisco questo messaggio per salutare tutti (mi sono appena iscritto) e per indicare il mio banale metodo per l'intonazione, premettendo che ho appena iniziato a studiare lo strumento col metodo "classico" ma lo utilizzerò per suonare jazz e folk.
Comunque io utilizzo l'arco e un accordatore, con cui fisso le posizioni (soprattutto del pollice).
Ciao!
  

Non c'e' cattivo piu' cattivo di un buono quando diventa cattivo
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dinibass
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Re: CONOSCENZA DELLA TASTIERA
Reply #12 - 25.03.2007 at 19:54:54
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ciao e benvenuto tra noi!

Mi permetto tuttavia di contestare il tuo metodo, l'uso dell'accordatore proprio non aiuta, l'orecchio è molto meglio!

Capisco l'incertezza che si vive all'inizio, ma se provi a suonare scale ed intervalli ti accorgerai prima di quanto pensi se l'intonazione è corretta o no (correggendo la posizione se senti la stonatura).

Il proprio orecchio è il primo insegnante - e si può allenare e migliorare!

Questo per tutti coloro che sono nati e vissuti nel mondo occidentale (credo il 99,999% dei partecipanti al forum), dove la scala temperata ahimè ti entra nell'anima fin da piccoli e non se ne va più!

ciao
g
  
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vitoliuzzi
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Re: CONOSCENZA DELLA TASTIERA
Reply #13 - 26.03.2007 at 10:55:01
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Concordo pienamente con il pensiero di Giorgio espresso nel post di sopra. E' un metodo che anche secondo me non serve a molto, come quello che fa uno dei miei allievi quando guarda la tastiera per trovare le note. Lo fa più per abitudine visto suona anche il basso elettrico, ma alla fine sà che è l' orecchio il giudice ultimo che deve essere preso in considerazione. Suonare ogni tanto al buio potrebbe essere utile ... l' importante è non cadere dalle "scale".

Per Pino.
Oltre al I volume di Simandl, potresti anche acquistare o fotocopiare il I Corso del Billè, tanto odiato da qualcuno ma ancora didatticamente utilissimo. Lo studio è gradualissimo, di posizione cromatica in posizione cromatica. Esercizi a mano ferma (per ogni posizione) e schema per memorizzare la posizione in questione. Gli esercizi si possono praticamente pizzicare tutti e non si richiede la licenza di solfeggio per leggere le note sul pentagramma. 
Se qualche jazzista mi fornisce qualche conferma o smentita circa la sua bivalenza, lo comunichiamo alla Ricordi ed ai parenti di Billè. La Ricordi alzerà il suo prezzo ... i parenti (od eredi) del grande Billè non so come la prenderanno. Al massimo percepiranno qualcosa sull' aumento.

Vito
  
vito liuzzi
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Tazibus
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Re: CONOSCENZA DELLA TASTIERA
Reply #14 - 26.03.2007 at 11:23:50
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io ho utilizzato un metodo che ha preso spunto da un articolo di alfredo trebbi:
suonare su delle basi preregistrate di note-bordoni di lunga durata, che costituiscono di volta in volta le nostre toniche, su cui andremo ad intonare prima gli intervalli più facili da concepire (unisono, ottava, quarta e quinta), poi via via aggiungiamo anche le terze, fino a comporre una scala o qualche piccola frase con quel centro tonale..

noto ovviamente la difficoltà nel reperire queste basi.. nel sito xbass.org se non sbaglio c'è una base adatta, allegata proprio all'articolo di alfredo trebbi...

io però ho preferito seguire un altro metodo per avere le basi, magari poco ortodosso:
mi sono procurato l'emulatore del famoso sintetizzatore vintage minimoog (ce n'è anche uno in versione freeware), pigiavo la nota con il mouse (compare una tastierina virtuale) e mettevo il sustain su infinito.. Tongue
risultato: posso esercitarmi su tutte le tonalità con note lunghe e avvolgenti, con quel tocco di psichedelia che non fa mai male! Smiley eheheh

ps: ovviamente è scontato l'avere il contrabbasso perfettamente accordato!
  
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Bru
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Re: CONOSCENZA DELLA TASTIERA
Reply #15 - 26.03.2007 at 13:11:18
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Anch'io trovo che le indicazioni di Alfredo Trebbi per quanto riguarda la conoscenza della tastiera siano molto ma molto utili. Per quanto riguarda l'intonazione e di conseguenza anche la memorizzazione dei punti esatti da pigiare io cerco a volte di cantare le note mentre suono, magari anticipando lievemente il canto rispetto al suono, anche inventando semplici melodie, con intervalli all'inizio semplici e poi man mano più difficili... lo faccio troppo poco, e in generale, purtroppo, suono troppo poco, mannaggia! però mi sembra, anche se infinitesimalmente, di migliorare. Effetto placebo, Vito? Smiley ...mah...
cari saluti
  
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vitoliuzzi
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Re: CONOSCENZA DELLA TASTIERA
Reply #16 - 27.03.2007 at 11:16:45
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No, non credo Bruno sia un placebo, ma un miglioramento reale!!!

Certo che ho questo promettente giovane allievo dotato di orecchio assoluto che la tastiera la conosceva già prima di scegliere il contrabbasso ??? Però c'è da dire che anche lui studia molto (per quello che può visto che frequenta un' altra scuola) e nonostante tutto. Dovete vedere la faccia che fa quando una nota è stonata anche di un "commicino"!!!

Ciao

V.
  
vito liuzzi
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Re: CONOSCENZA DELLA TASTIERA
Reply #17 - 27.03.2007 at 13:03:27
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Concordo con Vito sull'uso del Billè ,io non faccio classico ,ma per suonare con l'arco e non, ancora oggi ,non esiste un metodo che possa sostituirlo in toto,cosi' sentenzia il mio insegnante di contrabbasso.

                             Nello
  
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