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Hot Topic (More than 10 Replies) Intonazione tratto di corda tra ponte e cordiera? (Read 15977 times)
vitoliuzzi
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Re: Intonazione tratto di corda tra ponte e cordie
Reply #20 - 11.04.2007 at 11:24:45
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bassoso wrote on 10.04.2007 at 18:40:42:
Neanch'io riesco ad intonarle tutte bene, non so a cosa sia dovuto.


Forse non devono essere necessariamente accordate alla perfezione. Quando avevo il Romeo Orsi (110 di diapason) non ci riuscii nemmeno a scannarmi. Anche se, ripeto, non sono molto convinto dell' utilità o meno di questo sistema. Tanto che passando al ponte regolabile non ci ho più fatto caso. Spero che esista una qualche relazione matematica e/o fisica per spiegare un eventuale miglioramento della risonanza dello strumento. Nel mio caso peggiorai la situazione visto che comparvero lupetti e lupettini.

Un dato è certo. Nel tempo ho notato che alcuni contrabbassi, anche di un certo pregio avevano questa accordatura post-ponte già di per se incorporata, con la punta della cordiera a ridosso del capotasto inferiore. Era un caso? O forse una cosa ricercata dal liutaio in fase di costruzione o dal possessore successivamente. Allora, mi sembra che la domanda sia semplice: "Quando viene costruita o montata una cordiera su di un contrabbasso, quale deve essere la sua collocazione ottimale?". Perchè, a prescindere da lupi e lupetti che possono essere considerati un difetto nella corretta risonanza di uno strumento o una sua sofferenza ad un determinato tipo di corda o chissà cosa, se la risposta dovesse essere di tipo "matematico", allora questo Do anche stonicchiato avrebbe la sua rilevanza (parlo della prima corda chiaramente). Se il metodo è più empirico, allora la cosa potrebbe convincermi meno.

Ho controllato sul mio piccolo Rubino (un "rubinetto") e a parte la prima corda, le altre sembrano orientate più o meno ad una quarta con tendenza ad avvicinarsi ad una quinta  Angry . Ecco perchè si dice, forse, anche a "due ottave ed una quinta"  Wink La punta della cordiera è collocata quasi a ridosso del capotasto basso. 

Però sarebbe interessante sapere come si orientano i liutai. Ho la sensazione, da non intenditore, che quando lo strumento è stato costruito ad arte e con le giuste proporzioni dei vari elementi, questa quarta (o quinta) dovrebbe uscire "a priori". Stonicchiata o meno, ma dovrebbe venire da sè! 

Ciao
Vito

p.s.:Bassoso, a parte i danni fatti in tema di lupi  Smiley, ma prima di mettere mani alla cordiera hai sentito che note ti dava lo strumento in quella porzione di strumento. Magari andavano bene, solo che non erano quarte da accordatore !! 

p.p.s.: Per Alex! Se non hai dimestichezza con i giochini di settaggio dello strumento, meglio non mettere mani! In genere si agisce sulla lunghezza del filo metallico o di altro materiale che tiene unita la cordiera al puntale. 

   
  
vito liuzzi
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proudhon_bakunin
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Re: Intonazione tratto di corda tra ponte e cordie
Reply #21 - 11.04.2007 at 13:02:07
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Personalmente sono convinto che l'accordatura della parte di corda sottostante al ponte influenzi (+ o - sensibilmente) il suono dello strumento. Io ho risolto un problema di lupettti spostando la cordiera.
Sono però sicuro che l'usanza di accordare questa parte di corda su un' intervallo specifico sia una soluzione scientificamente infondata.
Potrebbe avere un senso in un esperimento ideale in cui si immaginasse di usare uno strumento che risuona in maniera regolare ed usando una cordiera priva di massa (o di massa trascurabile).

Nel mondo reale sarebbe troppo complesso stabilire il corretto intervallo perchè nessuno strumento ha i lupi sulla stessa identica frequenza, in più intervengono gli armonici secondari che da una parte caratterizzano il suono di ogni singolo strumento ma se amplificati troppo potrebbero influenzare la vibrazione della frequenza principale ma soprattutto se si parte dall'ipotesi che la corda al di sotto del ponte vibri per simpatia con lo strumento non si può immaginare che la cordiera non faccia lo stesso.

Risultato può avere un senso modificare l'altezza della cordiera ma si tratta di un lavoro molto lungo fatto di tentativi.

Ciao
Daniele
  
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bassoso
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Re: Intonazione tratto di corda tra ponte e cordie
Reply #22 - 11.04.2007 at 14:01:58
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vitoliuzzi wrote on 11.04.2007 at 11:24:45:

p.s.:Bassoso, a parte i danni fatti in tema di lupi  Smiley, ma prima di mettere mani alla cordiera hai sentito che note ti dava lo strumento in quella porzione di strumento. Magari andavano bene, solo che non erano quarte da accordatore !! 
   


Sotto il sol mi dava tra la quinta e la sesta minore. Ho l'impressione che questa benedetta quarta, che sia matematica o empirica, abbia il suo fondamento e che se lo strumento non è eccellente tende a stanare i lupacchiotti, per questo poi la quarta la si evita. Qualcuno ha mai provato a suonare uno strumento senza cordiera? Se trovo un modo che non provoca danni giuro che ci provo. Già mi immagino un branco di lupi che mi assale.
  
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vitoliuzzi
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Re: Intonazione tratto di corda tra ponte e cordie
Reply #23 - 11.04.2007 at 15:28:18
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Quello che ha detto Daniele mi è sembrato molto interessante e direi che mi trova praticamente concorde. Del resto, tempo fa, avevo postato una foto di una sorta di "cordiera", definiamola così, molto artigianale ed a peso praticamente pari a zero o quasi. 

Un dato mi sembra certo! Se non si hanno problemi particolari con la propria cordiera, in alluminio o fibra di carbonio o ebano od altro, è molto rischioso cambiarne la posizione per ottenere l' accordatura voluta oltre il ponte. E poi non è sempre detto che ipotetici buoni strumenti non abbiano problemi di lupi. O che uno strumento non sia necessariamente buono se presenta gli stessi su una certa nota. 
Anche sotto questo profilo mi convince molto la spiegazione di Daniele.

Se poi si è certi di questa convinzione dell' accordatura a quarta (o quinte) oltre ponte come metodo per migliorare la risonanza dello strumento, uno è libero di provare. Anche se penso che siano altri i fattori determinanti. Uno potrebbe essere l' altezza della cordiera. 

Ciao

Vl
  
vito liuzzi
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