Hot Topic (More than 10 Replies) Jazz e locali (Read 7823 times)
neroantico
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Jazz e locali
15.05.2007 at 12:42:09
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Cari Amici,

Ma come si fa ad ottenere una serata decente?

A Milano gli spazi sono un po ristretti e riuscire ad inserirsi è problematico.

Un noto locale sulla darsena ti fa suonare fino alle 3 di notte, paga comunque 150 eur al trio o sestetto che sia, non puoi fare ballad perchè al gestore tra una pista e l'altra piace il tempo up. Sul tardi inizia la jem con i soliti personaggi dove più che al piacere di suonare scatta lo sfogo e la sfida.
sempre in zona naviglio, altro locale, sempre le 50 eur a testa se va bene, ti capita di essere sovrastato da urla a squarciagola e spruzzi di vino o birra, esci per la pausa tra un set e l'altro e trovi ragazzi che fanno piegamenti sulle rotaie del tram, l'ottimo gestore li vede e si unisce a loro nel gesto atletico.
Situazione opposta in un jazz club dietro il Duomo ultra esclusivo, dove però pretendono che tu devi portare il pubblico, manco fosse una festa privata.
Oppure trovi chi si occupa di programmazione che non ti ascolta per niente e fa suonare sempre i soliti, e comunque chiede sempre : quanta gente porti?

Sono convinto che comunque la qualità a lungo termine sia vincente o quantomeno susciti interesse. Personalmente il mio obiettivo non è la professione ma il suonare ciò che vorrei ascoltare. Con il mio gruppo ACCUSTOMED JAZZ 4TET abbiamo scelto un repertorio di standard meno battuti, dove scambiamo ordini tra solo e tema, introduzione di pedali, anche effettistica. In qualche modo, se richiesto, cerchiamo una nostra interpretazione.
Spesso incontro anche cosidetti professionisti che al di là di Parker ed il Davis anni cinquanta non ascoltano e non reputano neanche jazz (leggi Dave Holland è un pi..a) ovviamente siamo in grado di fare anche di esecuzioni più tradizionali, ma a quel punto non credo ci sia una grossa differenza tra la mia band  ed un'altra.Poi ci sono i gestori che ti danno il tagliando per la consumazione e poi decurtano la paga.....Zona FS Cadorna.

Perdonate lo sfogo........ Lips Sealed

Giovanni
  
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Beat
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Walk on beat

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Re: Jazz e locali
Reply #1 - 15.05.2007 at 13:11:06
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... azz però, e io che pensavo che Palermo fosse una piazza "bastarda". 
Nelle poche volte che sono stato a Milano sono andato alle <Scimmie> e, devo essere sincero, il livello richiesto è molto superiore a quello medio palermitano e ben venga se questo aiuta a promuovere band con la "B" maiuscola, ma se i retroscena sono quelli da te esposti la cosa è molto sconfortante. Almeno quì da noi (al 95%) non richiedono il seguito e le consumazioni (modeste) sono incluse, certo ci sono solo 5 o  6 locali che propongono musica dal vivo e alcuni dei quali ti prendono solo in trio e un giorno alla settimana. Comunque credo che la gavetta sia dura e soprattutto lunga ed il compenso sarà lo stesso perchè se non vai tu a quel prezzo ce ne sono altri dieci pronti a prendersi l'impegno al posto tuo, tanto al gestore del locale interessa che ci sia "musica GEZZ". Mi associo al tuo sofgo...
  
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danilo
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Re: Jazz e locali
Reply #2 - 15.05.2007 at 15:01:19
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sorbole!
...credevo che un musicista arrivato a suonare alle Scimmie potesse prendere almeno almeno 100 euro netti a sera.....!!!! il che sarebbe giusto visto che tanti contrabbassisti vengono dal Conservatorio ed hanno in più ore e ore di esperienza, od anche per quelli che non sono formati lì, ma hanno grandissima esperienza "sul campo".....
........eppure pare che a Milano (e dintorni)ci siano un incredibile quantità di locali che ospitano musica....La salumeria, il Cafè Doria, il Birrificio a Lurago, il Loom Cafè a Como, ecc. ecc. .....oppure ci sono troppi contrabbassisti in giro?
  
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Beat
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Walk on beat

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Re: Jazz e locali
Reply #3 - 15.05.2007 at 17:02:04
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danilo wrote on 15.05.2007 at 15:01:19:
sorbole!
...credevo che un musicista arrivato a suonare alle Scimmie potesse prendere almeno almeno 100 euro netti a sera.....!!!!


Ciao Danilo, se ti riferisci al mio messaggio io, purtoppo, alle Scimmie sono andato solo come pubblico e non come musicista Sad (tengo a precisare perchè non vorrei creare equivoci o millantare credito).

Saluti
  
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lory
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Re: Jazz e locali
Reply #4 - 15.05.2007 at 17:29:03
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.. ALLE SCIMMIE LA PRIMA VOLTA è GRATIS !!!! E POI SE VAI BENE PRENDI 50 EURO A TESTA .

QUINDI NON è CHE SIA MEGLIO DI ALTRI POSTI ... CERTO I DALLA PORTA I DI CASTRI ED I TAVOLAZZI NON PRENDONO DI CERTO QUESTA CIFRA COM'è  GIUSTO CHE SIA , PERO' LA COSA SCONFORTANTE è CHE CI SONO MOLTI PROFESSIONISTI CHE ESCONO A 50 EURO PIù LA CENA ( PERCHè A CASA NON POSSO MANGIARE , è UNA PROVOCAZIONE )..... SECONDO ME COSI SI UCCIDE IL MERCATO .. SE IO FOSSI PROFESSIONISTA NON USCIREI PER MENO DI 100 EURO PIù LE SPESE ... E CHE CAZZO !!!!

PER QUANTO RIGUARDA LE PROGRAMMAZIONI LASCIAMO STARE ... MAFIA ALLO STATO PURO .

NELLA CLASSICA CI SONO OFFERTE DA 40 EURO AL GIORNO IN ZONA MILANO , 6 ORE AL GIORNO DI PROVE ! ( VEDI TOPIC SONDAGGIO WWW.NBBRECORDS.COM )

CMQ CREDO CHE FINO A QUANDO C'è GENTE CHE ACCETTA I PREZZI DA LORO PROPOSTI SI TENDA SEMPRE A DIMINUIRE I " GETTONI "


SCUSATE LO SFOGO . LORENZO .
  
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pabbass
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Re: Jazz e locali
Reply #5 - 15.05.2007 at 18:58:24
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lory wrote on 15.05.2007 at 17:29:03:
.. NELLA CLASSICA CI SONO OFFERTE DA 40 EURO AL GIORNO IN ZONA MILANO , 6 ORE AL GIORNO DI PROVE ! ( VEDI TOPIC SONDAGGIO WWW.NBBRECORDS.COM )

CMQ CREDO CHE FINO A QUANDO C'è GENTE CHE ACCETTA I PREZZI DA LORO PROPOSTI SI TENDA SEMPRE A DIMINUIRE I " GETTONI "
 

Ragazzo mio, quando hai da pagare le bollette... quando fai anche un altro lavoro ma comunque i clienti pagano quando gli fa comodo (sempre troppo tardi)... allora credimi, ma per poco che ti diano, ti metti il diploma nell'ultimo cassetto (e cerchi di non far caso al fatto che certi musicastri improvisati con sei mesi di lezioni prendono più di te) poi pigli e corri, anche per 40 euro, e anche per meno.
Io lo faccio e non mi vergogno, perchè devo campare. In attesa di organizzarmi per qualche rapine ben piazzata (parecchi anni di tiro a segno potrebbero finalmente tornarmi utili...), mi accontento così. Ormai anche il lavorare sta diventando un lusso. Ma in assenza di controlli sui datori di lavoro (o strozzini che dir si voglia: paghiamo dei contributi cari e salati all'ENPALS però non c'è alcun controllo su quegli organizzatori che mettono su concerti PER GLI ENTI PUBBLICI e non tirano fuori una lira!) si prende quel che si può. 
E scusate anche il mio, di sfogo. Ma con più di 14 di musica da professionista alle spalle, un diploma, un bel po' di studio successivo e parecchi sacrifici, devo anche accontentarmi di quel poco che mi offrono. Non avendo più il babbo che mi paga i conti (scusate l'indignazione) non mi sento di vergognarmi per il fatto di accettare certe condizioni.
  
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JazzBass
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Re: Jazz e locali
Reply #6 - 15.05.2007 at 19:46:00
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Giustissimo quello che dice pabbass, io almeno ho una schifezza di lavoro come insegnante di ed musicale nella scuola media che mi assicura il minimo per la sopravvivenza.....!!!
Per rispondere a Giovanni invece e al suo post iniziale....leggendo il suo sfogo, per un attimo ho pensato di essere nella mia città Bologna, dove le cose sono praticamente uguali.....

A buon intenditor.......
  
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lory
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Re: Jazz e locali
Reply #7 - 15.05.2007 at 20:58:44
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... paola condivido in pieno il tuo pensiero , spero di non essere frainteso .

io dico appunto che per le ore di studio fatte i diplomi eccetera non bisogna abbassarsi a tutto questo .

dico solamente di  chiedere più dignità agli enti ,ai locali e a tutto ciò che offre lavoro a noi aspiranti musicisti e ai musicisti professionisti . secondo me non deve esistere far 6 ore di prova a 40 euro , quando ci si definisce professionisti !! è come fare una lezione a 8 euro . con questo paola rispetto quello che dici e che fai però non lo condivido 

OFF TOPIC : ( secondo me ) nella vita cmq non c'è solo la musica , di fatti sto prendendo in considerazione di mollare questo sogno , ma tenerlo come hobby , ho visto troppa gente in orchestra indirettamente odiare la musica perchè non arriva a fine mese o non è contento perchè non è a santa cecilia o in scala ... cioè se non è cosa ESSERE musicista perchè non si hanno le doti , il carisma e anche  fortuna ( con fortuna intendo che ce ne sono di veramente bravi che purtroppo non hanno avuto le occasioni ) si può benissimo fare altro , DATO CHE ADESSO IL LIVELLO MINIMO  è ALTISSIMO , perchè se no si vive male sia economicamente che umanamente . questo è un mio pensiero non è riferito a nessun partecipante del forum , che sia chiaro !!!

ps :io non sono mantenuto da mio padre , anzi ho fatto le superiori di sera  e la mattina alle 5 andavo a distribuire il latte ed il pane nei supermercati fino alle 11  . per pagare l'affitto insieme a mia madre .... e poi il primo fabbricone  con i risparmi . 

A PRESTO .



  
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emi
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Re: Jazz e locali
Reply #8 - 15.05.2007 at 21:50:27
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Con la precarieta' che corre in tutti i settori, gli stipendi dei dipendenti dei settori "fondamentali" che rimangono pressoche' gli stessi da 10 anni mentre il costo della vita e' raddoppiato etc etc, non ci vedo niente di strano se fare mestieri che hanno a che fare con l'intrattenimento o addirittura l'arte , sia diventato una vera e propria "missione". 
Quel che e' giusto o quel che non e' giusto, o quel che e' etico o quello che non e' etico non mi pare il caso di tirarlo in ballo, (anche se mi piacerebbe) dato che viviamo in una societa' in cui l'ineguaglianza e l'ingiustizia sono la normalita'.
E noi perche' abbiamo uno strumento in mano dovremmo essere dei privilegiati?

Vogliamo invece parlare di quello che predilige il pubblico? Un bel solo di vibrafono su "Django" oppure un bel DJ con un po' sana musica house e le poltronicine di velluto ble'? 

Proseguendo, che vogliate o no, a mio avviso ci sono solo 3 condizioni per essere SOLO musicista al giorno d'oggi:
1) Sei un fenomeno (...)
2) Hai il culo coperto dalla famiglia
3) Sei un pazzo che vive la sua missione costi quello che costi. (presentatemene uno vero...)

I locali ed i gestori dei locali:
Hanno aperto un locale x arricchirsi, non per dare soddisfazione ai musicisti.
Fra l'altro nei locali etc c'e' sempre un monte di gente sottopagata, e addirittura al nero: camerieri, cuochi... e ogni tanto anche musicisti appunto. 
Che vi devo dire, finche' gli e' permesso. 

Argomento vasto, facile genaralizzare... 
Un saluto a tutti.
  
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Beat
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Walk on beat

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Re: Jazz e locali
Reply #9 - 16.05.2007 at 06:54:43
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Secondo me non è una battaglia che si vince individualmente, ma bisognerebbe organizzarsi (un sindacato per esempio) , soltanto che così facendo si andrebbe incontro ad altri problemi, es. dichiarare quanto percepito e quindi la possibilità di rilasciare fattura, ne consegue che devi avere una partita iva (almeno come gruppo), e non credo si paghi poco, di conseguenza il cachè sarebbe lieviterebbe di parecchio ed i gestori dei locali, il cui scopo è quello di arricchirsi appunto, opterebbero per qualche altra forma di spettacolo meno "colpessa", e noi con il nostro gruppo e la nostra "tessera sindacale" e la partita iva potremmo andare solo a farci qualche matrimonio o festa privata, o scendere a compromessi con i gestori e quindi sim ricomincia dai famosi 40 o 50 euro...
La "tessera sindacale" esiste dai tempi di Duke Ellington e Charlie Parker, ai loro tempi funzionava un po' come oggi con l'unica differenza che se non avevi la tessera non suonavi ma quasto esulava dal compenso. Con l'anarchia che c'è oggi va avanti solo chi ha le possibilità o chi si accontenta anche dei 37 euro al Malaluna di Palermo.
  
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gpto
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Re: Jazz e locali
Reply #10 - 16.05.2007 at 14:19:47
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Argomento interessante!

In quasi 20 di modesta carriera semi-professionale, mi sono scontrato con queste situazioni miliardi di volte.
Vi siete mai chiesti quanto costa una serata musicale ad un gestore?
Vi garantisco che (se fa le cose in chiaro) gli costa un bel po, e siccome con permessi e tasse non c'è niente da "tirare" si riduce la paga del musicista. Spesso molti locali (non è il caso di "le scimmie") non incassano nemmeno quello che devono dare ai musicisti...musicisti che nel frattempo ti hanno svutato il bar e la cucina (diciamo pure che non samo tutti dei gentlemen), mentre ci sono clienti che in passano la serata bevendo un caffè e non li puoi nemmeno cacciare. Se amentano le consumazioni perdono clientela, se mettono un biglietto di ingresso automaticamente gli si raddoppiano i costi siae...insomma non è facile neanche per loro. 
Il noto locale di Milano, che ho frequentato diverse volte in passato, sia come cliente che come musicista adotta delle politiche discutibili ma purtroppo lecite. Quando un locale si è fatto il nome automaticamente detta il prezzo delle prestazioni. Vuoi suonare in questa importante vetrina? Ti becchi quello che dico io.
Grazie a questa politica, il localo ha perso tantissimo in qualità. 

Il problema non è, accettare il poco che è sempremeglio di niente, secondo me è stupido accettare la filosofia "della prima serata gratis" e poi se vai bene ti richiamiamo. E' una evidentissima presa in giro ( ci sono cascato anche io), accettate la proposta e poi a fine serata, se come sempre ti fanno fare tre set e per tre volte c'è il ricambio di clientela, allora ti impunti, ti siedi per terra, e ti fai pagare!!! Bene o non bene la serata l'hai fatta, ne ho sentiti di cani nascosti dietro grandi nomi fare serate orrende e prendere i soldini. Chi stabilisce il bne o non bene? Non accettare di suonare gratis, mai sopratutto in quei posti!

  
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Beat
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Re: Jazz e locali
Reply #11 - 16.05.2007 at 16:22:26
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OK ma il gestore del locale si è mai chiesto quanto ci costa in moneta ed in tempo e sacrifici studiare un repertorio di circa 30 40 brani (certo non fatti alla carlona) magari in una sala prove a 5 euro l'ora cad. per 2 volte a settimana e la strumentazione necessaria sia per il singolo musicista che per tutto il gruppo. Ricordiamo che tra cb (fabbricone) 1500 euro + ampli 1200 euro carrelli e carrellini 50 euro, custodie rigide e non e 200 euro, corde ogni 7 8 mesi 150 euro (occasione) , abiti di scena (se necessari)  100 euro e del solo bassista (che non usa effettistica o altro), enpals 40 euro a botta, totale 4000 euro circa. Quante serate ci servono a 50 euro scarsi, meno la benzina per spostarti, per ripargarci i sacrifici economici affrontati (per non parlare delle serate tolte ai tuoi figli). Io non so quanto guadagna un gestore e la cosa poco mi interessa ma il musicista che viene nel tuo locale non viene certo per farti una cortesia. 

Evviva i matrimoni, le comunioni, i battesimi, le feste private e di piazza almeno lì un po' di considerazione te la danno........  Tongue

Saluti
  
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gpto
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Re: Jazz e locali
Reply #12 - 16.05.2007 at 18:44:46
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...non posso che essere d'accordo con te, ma cerco di essere realista.
Alla luce dei tuoi calcoli, quanto dovrebbe costare una tua prestazione?

Diciamo che se uno pensa di campare coi locali, allora è decisamente fuoristrada.
Insegnamento, collaborazioni, festival e quant'altro sono la fonte principale di guadagno il locale è un modo di arrotondare divertendosi. 

Non voglio difendere i gestori, ma spesso (non sempre) non hanno scelta. Non siamo in america dove la gente va al bar per bere tanto e se c'è qualcuno che suona gli lascia pure la mancia.
Da noi, come ho detto nel post precedente c'è gente va a seguire musica live e consuma un semplice caffè al tavolo (visto coi miei occhi) in tutta la sera.  Embarrassed
  
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