Mauro_Gargano wrote on 02.06.2007 at 09:57:10:
Ciao Gpto,
io personalmente non ci trovo niente di male.
Il mio metro di paragone é se mi piace o non mi piace e se "ha significato per me".
Il fatto che ci sia gente che ha un background che non é quello della musica afroamericana non mi disturba affatto.
C' é gente magari che viene dalla musica contemporanea europea o classica ed esprime comunque la volontà di esprimersi anche secondo certi parametri improvvisativi.
Che non sono quelli degli standards.
Per me non c'é niente di male in questo.
C'è sempre + gente che improvvisa in maniera straordinaria sugli accordi ma non ha + voglia di suonare gli standards.
I metri di paragone per giudicare un musicista che "improvvisa" credo che siano cambiati con il tempo.
Gli standards non credo che rappresentino l'unico metro di paragone.
Ora ad un musicista di jazz veramente attuale é richiesta non solo l'assimilazione del linguaggio "classico" o standards,
ma anche la capacità di poter padroneggiare le tecniche + contentemporanee,
nell'improvvisazione come nell'ambito compositivo.
Per me le vere "castronerie" sono le proposte che non sono "sincere" o sono mal realizzate.
E personalmente mi disturba molto di + qualcuno che resta nella struttura di Autumn Leaves e non dice assolutamente niente, rispetto a qualcuno magari + maldestro ma che esprime qualcosa.
Un sentimento, una sensazione, o uno stato d'animo.
Ma magari qui rientriamo in un ambito + soggettivo..
Anche se per me é importante anche l'impegno dell'ascoltatore nella riuscita di un'opera.
Per andare al di là dell'ovvio.
Forse é solo una questione di volontà e curiosità. Boh?
Cmq, non sono un antitradizionalista se vuoi saperlo.
Ieri ho suonato con Bobby Durham in un club in un ambito "straight ahead"..
Mi sono divertito un casino, ma mi diverto un casino anche quando suono jazz moderno, free, o musica contemporanea.
Non ho voglia di mangiare la stessa cosa tutti i giorni...
Ho bisogno di cambiare ed affinare il mio gusto...
La sto andando oltre...
OPs!
Scusate la prolissssssità..
Un salutone
Mauro
Eccomi di nuovo , oggi non avevo tempo per rispondere a tutti e due.
Partiamo dal presupposto che ogni musicista è libero di fare e di pensare come crede, ma anche di essere criticato.
Se tu mi dici che il tuo unico metro di paragone è il tuo gusto, cio che ti piace o non ti piace, allora non c'è nemmeno discussione. Se riporti questo concetto sul palco alla fine risulti suonare per te stesso...cosa molto diffusa tra i musicisti Jazz attuali.
Se suoni per te stesso non hai seguito di gente, e non e colpa del pubblico se non hai seguito.
Tu hai idea quante volte ho sentito da parte dei musicisti con cui ho suonato bravi o meno bravi, la fatidica frase: "la gente non capisce un cazzo"!!!? TROPPE VOLTE.
Non è la gente che non capisce, sono i musicisti che non si fanno capire.
Tu pensi che il Be Bop quando è uscito aveva delle sonorità di facile presa sulla gente comune? Se pensi cosi ti sbagli, il successo del Be bop è dovuto al fatto che "significava" qualcosa per la gente che lo ascoltava e basta...era una musica nera aveva un senso, era una protesta una ribelliane celata ditro accordi dissonanti e tempi fast al limite del cardiopalma...una specie di frustata sui denti, esprimeva un malessere. Oggi cosa esprimi??? Quando vado a sentire suonare, spesso esco col mal di mascelle a causa degli sbadigli!
Per la seconda parte del messaggio ti dico, che va bene suonare i pezzi originali, va bene avere qualcosa da dire, ma se decidi di suonare uno standard (anche autumn leaves va bene) me lo devi suonare bene, altrimenti perdi credibilità nei confronti del pubblico. Bisogna "conoscere le regole" prima di infrangerle altrimenti è facile. Se non ti interessa suonare gli standard perchè ne sei nauseato ti do ragione, se non vuoi perchè li consideri roba vecchia, passata, allora quello che fai non potrai mai chiamarlo Jazz...è una mia opinione. Chi ama il Jazz, chi si professa Jazzista DEVE conoscere le radici altrimenti stai facendo altro.
Il Jazz è una filosofia di vita, non solo un genere musicale.
Poi non capisco cosa c'è di male suonare uno standard, infondo dopo il tema, è libertà assoluta!
Spesso suonare l'originale fa molto artista, altre volte si suonano gli originali perchè oltre all'ingaggio ci sono i diritti d' autore, altre volte è una necessità, ma spesso si cela l'incapacità di essere creativo su un giro armonico conoscito e quindi la paura di essere criticato...in fondo l'originale è mio e me lo suono come voglio nessuno mai sapra se sto facendo cagate; sono tutti abbellimenti.