Normal Topic Miles Davis e i musicisti classici (Read 6802 times)
emi
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Miles Davis e i musicisti classici
16.06.2007 at 00:08:14
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Rileggevo l'autobiografia di M.Davis, che trovo "sfiziosa" oltre ad una interessante fonte di notizie... 
Cito una parte (quella nella quale si parla del disco "Sketches of Spain", '59), che mi pare argomento dibattibile, anche se ovviamente provocatorio. 

“…Questo voleva dire che dovevamo mettere insieme un vero e  proprio coro di batteristi “diplomati” perche’ facessero da base a Jimmy Cobb alla batteria ed Elvin Jones alle percussioni. 
Ci ritrovavamo con questo tipo di sound, e poi c’erano Jimmy ed Elvin che suonavano la loro roba normalmente con i loro solo e le loro stravaganze. 
I diplomati non potevano fare gli assolo perche’ non avevano abbastanza immaginazione musicale per improvvisare. Come la maggior parte dei musicisti classici, loro suonavano soltanto quello che gli metti davanti. 
Questo e’ come funziona nella musica classica: I musicisti suonano quello che c’e’ e niente altro.
Possono ricordare ed hanno l’abilita’ di un robot. 
Nel musica classica se un musicista non e’ come un altro, se non e’ proprio un robot come tutti gli altri,  allora gli altri robot lo prendono per il culo, specialmente se e’ nero. 
Questo e’ tutto quanto e’ la musica classica in termini dei musicisti che la suonano: 
Stronzate da robot. 
C’e’ gente che li esalta come come se fossero dei grandi. 
Voglio dire, c’e’ della musica classica grande, fatta da grandi compositori classici e ci sono anche dei grandi musicisti in quella roba, ma devono diventare dei solisti;
e’ comunque ancora roba da robot e molti di loro lo sanno fino in fondo, anche se non lo ammetterebbero mai un pubblico. “

  
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ALEXsubV7
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Re: Miles Davis e i musicisti classici
Reply #1 - 16.06.2007 at 00:17:26
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be perfortuna che sono le 2 e tutti dormono!! Grin Grin

nn conosco l'ambito classico e quindi nn mi permetto di giudicare...

di sicuro però una parte di verità c'è, poi si sa la biografia di davis lascia il tempo che trova anche se è un romanzo divertente da leggere
  
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Mauro_Gargano
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Re: Miles Davis e i musicisti classici
Reply #2 - 16.06.2007 at 06:39:19
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ahi ahi ahi....

Prevedo temporali...   Shocked
  
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lory
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Re: Miles Davis e i musicisti classici
Reply #3 - 16.06.2007 at 08:33:53
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... come detto già in topic precedenti , io studio prettamente musica classica .

ti dirò l'autobiografia di miles , con quincy troope l'ho letta anch'io e non ci crederete ma su questa cosa concordo molto con il suo pensiero , ma non tanto per noi contrabbassisti , perchè se si va a parma a vedere le parti di bottesini , si trovano misure ripetute tre volte per dare la possibilità all'esecutore di scegliere la propria via ... certo non è estemporanea la cosa ma forse si può definire un tentativo d'improvvisazione .. 
per quanto riguarda altri compositori ci sono casi emblematici , mozart , bach e lizt erano dei grandi improvvisatori 

in poche parole concordo concordo con miles davis , per quanto riguarda i pianisti ... non si tratta solo di fare jazz , ma anche per quanto riguarda l'accompagnare ce ne sono certi che non ci stanno proprio dentro , ma forse perchè non sanno ascoltare e mettersi al servizio degli altri e credo che nel jazz sia la cosa più importante . e se uno pensa che dopo 10di studio  un tale che si definisce musicista , ma non sa suonare la canzone del sole è un pò inquietante .poi fanno chopin molto bene .

poi però definire i solisti classici robot forse è un pò estremo ... guardate i video di jaqueline du prè per esempio , accidenti con quel violoncello emanava un'aura tutt'altro che robotica .
però purtroppo i robot esistono in musica ... ma anche nel jazz credo , secondo me ci sono molto esempi di jazzasti robotici . 

cmq la musica se fatta bene e da emozioni non bisognerebbe etichettarla o sbaglio ?

abbracci per tutti !!!belli e brutti !!
  
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ALEXsubV7
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Re: Miles Davis e i musicisti classici
Reply #4 - 16.06.2007 at 10:17:10
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credo che nell'autobiografia, che ho letto, miles si riferisse al fatto che le partiture che gil evans consegnava nn andavano suonate esattamente come erano scritte, in effetti una partitura "jazz" nn si legge esattamente come è scritta. cito:

"Dovemmo dirgli di nn suonare esattamente come era scritto sulla partitura. Allora cominciarono a guardarci come se fossimo dei pazzi."

poi cmq in un'altro frangente elogia i musicisti jazz francesi i quali secondo lui erano molto preparati tecnicamente avendo alle spalle un background classico.

mio parere personale è che nn sia un problema della musica, ma didattico, di come si insegna.
  
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vitoliuzzi
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Re: Miles Davis e i musicisti classici
Reply #5 - 16.06.2007 at 10:55:57
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Molto critico Miles Davis nei confronti della Classica. Wow ... Solo che la Robotica è una Scienza Universale e che come tale abbraccia tutti i generi indistintamente. Certo che i musicisti con i paraocchi non piacciono molto neanche a me. Non concepisco queste esaltazioni fuori luogo che magari hanno un fondo di verità ma che non servono a far crescere un settore, anzi tendono a denigrarlo e sminuirlo.
Non sono questi i commenti che mi piace analizzare ed approfondire perchè alla fine non dicono nulla. 
Sono le solite stigmatizzazioni di mondi diversi che magari sono belli ed affascinanti proprio perchè pur rientrando in quel fenomeno naturale che definiamo Musica hanno "in sè per sè" questa "diversità congenita" che li rende unici. Voler creare delle gerarchie o delle zone di eccellenza è tanto stupido quanto storicamente e filologicamente errato. Debbo però dire che quando si parla della Classica come di "musica seria" mi scombiscio dalle risate. Purtroppo sono etichette sbagliate ed odiose su cui però molti ci marciano. Ma questo accade un pò per tutti i generi ... forse.

Ciao

Vito

p.s.: ah Lory quando facevo piano-bar La canzone del sole era fra le più richieste!!!
  
vito liuzzi
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bassoso
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Re: Miles Davis e i musicisti classici
Reply #6 - 16.06.2007 at 11:23:45
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Quote:


CUT
"Questo e’ tutto quanto e’ la musica classica in termini dei musicisti che la suonano: 
Stronzate da robot.“


Vorrei sottolineare questo passo della citazione perchè mi sembra quello che più di tutti può risultare offensivo. Io l'autobiografia di Miles l'ho letta tutta, in inglese, comprai il libro quando abitavo a New York. La traduzione in questo caso lascia a desiderare in quanto "robot shit" è stato tradotto "stronzate da robot" il che è semplicemente errato. La parola "shit" viene usata molto e vuol dire praticamente "roba". La traduzione esatta dovrebbe essere "roba da robot". Miles specifica che parla dei musicisti che la suonano e non delle composizioni. 

Il mio parere è che le considerazioni di Miles partano da spunti validi ma sono talmente superficiali e forniscono un'immagine talmente incompleta che perdono di serietà.
  
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bassoso
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Re: Miles Davis e i musicisti classici
Reply #7 - 16.06.2007 at 11:27:31
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Scusate ma non ho scritto "nuts", ho provato a correggere modificando il messaggio ma scrivo s h i t e mi posta nuts ( ??? )
  
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dinibass
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Re: Miles Davis e i musicisti classici
Reply #8 - 17.06.2007 at 09:39:58
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eh sì, questo forum è dotato di correttore automatico che modifica alune parolacce automaticamente....
Altri esempi: il famoso pianista Herbie Han., oppure il contrabbassista del trio di Jarett, il nostro Gary Pea. Se provate a scriverli nel forum non ci riuscorete mai!

Veniamo alle dichiarazioni di Miles: diciamo che fa parte del personaggio, amava assai essere provocatorio! Però poi la sua collaorazione con Gil Evans un po' contraddice questo punto di vista no?
  
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Fede
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Re: Miles Davis e i musicisti classici
Reply #9 - 17.06.2007 at 15:28:59
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Parlo da musicista diplomato che ha frequentato e frequenta anche musicisti di ambito esclusivamente "classico".
Se mi si permette di generalizzare (così come va  permesso a Miles per comprenderlo), è tutto vero!
In Italia (qui e solo qui è centrata la mia esperienza) sfugge nell'approcio didattico accademico, quel poter "giocare" (play, jouer) con il materiale musicale, che permette agli esecutori di poter essere degli interpreti di messaggi emotivi (mi si passi il termine) e non solo tecnici.
Per gli strumenti, il cui fine professiuonale è molto spesso l'orchestra, l'obiettivo didattico è evidente: poichè il direttore è colui che interpreta e gli orchestrali...suoi robot (di alta o bassa qualità).
Poi ci sono le eccezioni che fan crescere grandi musicisti.

Ciao
  
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