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Very Hot Topic (More than 25 Replies) Scegliere il proprio suono (Read 50363 times)
blueshine83
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Scegliere il proprio suono
21.08.2007 at 12:08:29
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Partendo dal presupposto che il proprio "sound" e modo di suonare è un qualcosa di "innato" e personalissimo, che non può essere regalato dalla strumentazione, il mio discorso si restringe all'amplificazione, che pure gioca un ruolo importante nell'ottenere un proprio ideale di suono.

Vi porto due esempi di soluzioni, uno negativo e uno positivo, con un breve "assaggio musicale":

IL SUONO CHE NON PREFERISCO:
http://www.geocities.com/blueshine83/contrabbasso_italiano/no.mp3
- Miroslav Vitous
- Niels Pedersen
- John Patitucci

IL SUONO CHE PREFERISCO:
http://www.geocities.com/blueshine83/contrabbasso_italiano/si.mp3
- John Clayton
- Ray Brown
- Paul Chambers
Diciamo in generale tutte le registrazioni di Sir. Ray Brown mi piacciono sempre. Il suono che più mi fa impazzire, in particolare, è quello di John Clayton nel DVD di Diana Krall "Live in Paris".
Un suono scuro e profondo, molto più centrato attorno alle frequenze basse, che secondo me valorizza il walkin' e accentua il senso dello swing, nonostante penalizzi un pò l'assolo


Veniamo al dunque:
avendo un pò di soldi da spendere, vorrei potermi avvicinare a questo suono con la dovuta strumentazione. Per adesso uso un pick-up Underwood di cui sono molto deluso, perchè si avvicina molto di più al primo gruppo di musicisti, e un amplificatore di fortuna.

Vorrei sapere se preferiste associare un pre-ampli a questo stesso pick up, oppure prendere direttamente un nuovo pick-up, e QUALE
E poi un amplificatore che abbia un buon suono, anche non troppo potente, e abbastanza compatto.

Grazie mille!
« Last Edit: 21.08.2007 at 15:37:30 by blueshine83 »  
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ALEXsubV7
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Re: Scegliere il proprio suono
Reply #1 - 21.08.2007 at 14:28:10
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secondo me devi considerare inanzitutto che i bassisti che hai confrontato vengono da 2 periodi diversi, in cui i tipi di strumentazione e di ripresa del suono sono diversi.

i primi usano molto probabilomente corde in acciaio o simili, e si amplificano con pickups piezo.

i secondi usavano o usano corde in budello e si amplificavano (se si amplificavano) con un mic.

quindi secondo me inanzitutto evita di utilizzare corde tipo thomastick usa pittusto corde in budello o simili, io mi trovo molto bene con le aquila per esempio. poi purtroppo i piezo hanno + o meno tutti il problema di modificare pesantemente il suono dello strumento quindi se puoi evitali. personalmente ho sentito bassisti con un buon suono quasi acustico che suonavano o con uno di quei mic a condensatore appositi per contra che si applicano nella o vicino alla effe (loro avevano 0 feedback e un ottimo suono) oppure con un pickup fullcircle della fishman che tra i piezo mi sembra quello che da un suono + bilanciato.

come ampli andrei o su un gk, o markbass o acoustic image
  
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blueshine83
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Re: Scegliere il proprio suono
Reply #2 - 21.08.2007 at 15:34:47
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Hai detto due cose giustissime:
il suono che io sto "scartando" corrisponde ad una concezione più moderna del contrabbasso. E per esempio anche il mitico Christian McBride, che apprezzo moltissimo, si orienta verso un suono che non mi piace troppo, perchè come dici bene queste amplificazioni modificano radicalmente il suono originale.
Invece quello che cerco io è una semplice "amplificazione" del volume del suono acustico.

Tra l'altro dovrò anche disfarmi di questo Underwood, sperando di trovare qualcuno a cui venderlo
  
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emi
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Re: Scegliere il proprio suono
Reply #3 - 21.08.2007 at 22:24:25
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L'amplificazione del ns. strumento e' un bel dilemma...   
Pero' credo che un po' a tutti piaccia il suono tondo, legnoso, profondo, acustico...  non e' per questo che suoniamo questo strumento? A volte pero' e' necessario scendere a compromessi. Amplificarsi col solo microfono e' complesso per mille motivi. Personalmente ci provo spesso, ma se non avessi un'alternativa sarei in difficolta'. 

All'occorrenza sto usando una cassa amplificata FBT, che se necessario piloto con un mini mixerino. Il suono esce pulito, non rimpiango il Gallien K. 
Su McBride non sono d'accordo con voi... infatti mi risulta uno dei pochi che imperterrito suona live con un solo microfono (dovrebbe essere un EV re20) a costo di "sparire" ogni tanto dai pezzi.
In ultimo lasciatemi dire che per me il suono nasce molto anche dal modo in cui ci si rapporta allo strumento, dalla cavata, dalla forza... dal modo stesso in cui ci si approccia ai brani e cosi' via'. 

Ciao, 
Emiliano

p.s.
Come sono queste Aquila? Hai mica provato le Obligato? Mi puoi fare un raffronto magari? 

  
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ALEXsubV7
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Re: Scegliere il proprio suono
Reply #4 - 22.08.2007 at 10:05:50
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emi:

ho provato anche le obligato, e come gusto personale prefesrisco le acquila. le obligato in effetti sono + vicine alle corde in acciaio come caratteristiche, sia fisiche riguardo allo spessore della corda, sia di feeling in piizzicato in quanto la tensione è simile alle tomastick weich. il suono certo è più morbido e con meno sustain ma sono differenze molto piccole che con il primo piezo vengono nascoste.
le acquila invece sono totalmente un'altro pianeta, molto più spesse sopratutto il G (è spesso come un D obligato), sono roundwound quindi molto più scorrevoli, in pizzicato sono molto più mobide delle obligato infatti credo diano meglio con un action + alta, e il suono è molto vicino al gut, cambia radicalmente la voce del tuo strumento, e ne aumenta la proiezione sonora (anche se da dientro nn te ne accorgi). inizialmente ci misi un pò ad abituarmi ma ora mi ci trovo proprio bene. 

altro punto a favore è che appena prese vanno tenute 2 gg in accordatura da concerto, dopodichè riportandole accordatura std nn si scordano mai, mantengono l'accordatura proprio a lungo.

cmq consigliate se ami il suono alla chambers
  
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emi
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Re: Scegliere il proprio suono
Reply #5 - 22.08.2007 at 14:26:42
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Grazie, molto chiaro, penso che appena cambio l'attuale muta le provero'...
  
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pabbass
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Re: Scegliere il proprio suono
Reply #6 - 22.08.2007 at 15:29:39
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Attenzione solo al fatto che il nylgut non è adatto ad essere suonato con l'arco: ho visto le Aquila nylgut su vari strumenti antichi a pizzico e avrei voluto incordare così la mia ribeca (il budello nudo specie in corde sottili è delicatissimo e molto soggetto alle variazioni climatiche, quindi suonare all'aperto è sempre difficoltoso), ma lo stesso titolare dell'Aquila Corde mi ha sconsigliato di farlo: sono corde per esclusivo uso pizzicato (e quindi sono rimasta sulle loro in budello, peraltro ottime)
  
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emi
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Re: Scegliere il proprio suono
Reply #7 - 23.08.2007 at 07:06:46
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Ciao Paola, 
mi dai la tue impressioni (arco e pizzicato) sulle corde in budello ed in particolare su quelle Aquila? 
(Ovviamente anche le impressioni di altri sono bene accette!)
Grazie in anticipo
  
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campus
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Re: Scegliere il proprio suono
Reply #8 - 24.08.2007 at 07:38:17
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Blueshine, hai introdotto un argomento affascinante e delicato con esempi molto chiari. 
E gli amici hanno portato osservazioni molto pertinenti.

Dal punto di vista storico l'introduzione degli strumenti elettrici nel jazz ha portato per alcuni contrabbassisti a soluzioni di sopravvivenza o di comodo (action a sfioro che, unite all'uso del piezo, ammazzavano il suono naturale dello strumento aprendo però fronti sonori e di fraseggio nuovi simili a quelli del basso elettrico e la possibilità di contrastare un Fender Rhodes o un synth con un suono non più bello ma EFFICACE), altri semplicemente non hanno accettato la svolta elettrica. 

Per molti anni l'orientamento verso il connubio Underwood + Gallien oppure Underwood + Polytone ha dettato scuola.

Credo anch'io assolutamente che ci sia bisogno di tornare a recuperare il suono naturale dello strumento, almeno quando è possibile (in teatro, in sala di registrazione).
L'ideale sarebbe avere una ripresa con un ribbon mic o un buon microfono a condensatore e a diaframma largo davanti al piano armonico, come avveniva per le storiche registrazioni anche live.
   
Purtroppo ci sono circostanze che rendono la cosa impraticabile: specialmente se suoni spesso in club con gente assolutamente irrispettosa.

Anch'io vado di compromesso: mi sforzo di avere il suono "clonato" sull'amplificazione e il volume strettamente necessario e, quando è possibile, ampli solo per monitorare il mio suono con mic davanti allo strumento.
  
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campus
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Re: Scegliere il proprio suono
Reply #9 - 24.08.2007 at 07:56:55
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Dal punto di vista strettamente tecnico il piezo ha bisogno di un PRE DEDICATO (il che vuol dire una unità di preamplificazione del segnale esterna o già a bordo dell'amplificatore con una impedenza di ingresso pari o superiore a 1 MOhm, seguita da uno stadio di equalizzazione con filtri efficaci sulle frequenze dello strumento acustico, CHE NON SONO UGUALI A QUELLO DEL BASSO ELETTRICO).

Una soluzione molto comoda e modulare è data dall'utilizzo di un pre quale il FISHMAN PLATINUM PLUS (ma sono ottimi anche pre SCHERTLER, CARL MARTIN, LR BAGGS, TECH 21 PARACOUSTIC ecc.) che consentono di allacciarsi a qualsiasi cassa attiva (io ho un debole per le piccole SR TECHNOLOGY italiane ma ce ne sono tante altre che possono andare bene) o allo stadio finale di amplificazione di molti ampli per basso attraverso l'ingresso effetti RETURN o direttamente al mixer del PA (se vi fidate del fonico di turno  Roll Eyes.

Soluzioni più costose affidarsi a EUPHONIC AUDIO, ACOUSTIC IMAGE et similia.

La soluzione ibrida che sto usando:
1° segnale: piezo BassMax--->pre KK--->Siemens ELA 91-03 (1969)--->cassa ACME B II (a tre vie)
eventualmente 2° segnale: mic AUDIOTECHNICA 3528 o 3032 --->mixer

Assetto del ponte:
http://digilander.libero.it/tweakacoustic/Contramic6.JPG

Corde:
Pirastro Obligato
« Last Edit: 24.08.2007 at 11:21:28 by campus »  
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pabbass
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Re: Scegliere il proprio suono
Reply #10 - 25.08.2007 at 15:33:17
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Quote:
Ciao Paola, 
mi dai la tue impressioni (arco e pizzicato) sulle corde in budello ed in particolare su quelle Aquila? 
(Ovviamente anche le impressioni di altri sono bene accette!)
Grazie in anticipo



Non ho mai montato corde in budello nudo, nè tantomeno nylgut, sui miei contrabbassi: non servendomi ai fini del repertorio e considerando i costi elevanti, non evrei avuto motivo). 
Il budello l'ho usato solo su strumenti antichi: posso dirti che le Aquila in budello vero, se confrontate con altre marche, mi sono sembrate molto pulite nel suono (pochi fischi e fruscii indesiderati), prendono l'accordatura in tempi abbastanza brevi e la tengono abbastanza bene (naturalmente 'bene' entro i limiti normali del budello). Per farla breve, molto valide davvero. 
Parlo di budello nudo e non verniciato. Naturalmente vanno trattate con estrema cautela, mantenute con olio di mandorla e vanno evitati bruschi cambi di temperatura e di umidità (suonare all'aperto è sempre rognoso).

Il nylgut ha un suono di qualità simile, appena inferiore, e un bel feeling al tatto. Ottimo su strumenti a pizzico come liuti ed arpe, presumo lo sia analogamente sul contrabbasso. 
E' comunque piuttosto delicato e soggetto a spezzarsi specie se il capotasto ha lo spigolo un po' vivo. Ho provato, nonostante tutto, a usarci l'arco, ma non va: scivola eccessivamente, non viene messo in vibrazione come si deve, l'intonazione sembra un po' sporca, e poi fischia. 
Ma come già detto, gli stessi produttori precisano che è inadatto a questo scopo
  
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blueshine83
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Re: Scegliere il proprio suono
Reply #11 - 27.09.2007 at 08:35:05
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Recupero questa discussione perchè ho un altro dubbio:

Se ricordate, avevo intenzione di prendere un buon microfonino, e sostituirlo all'attuale pick-up Underwood, per ottenere un suono più caldo che si avvicini di più al suono originale dello strumento.

Stavo però prendendo in considerazione un'ipotesi suggeritami, ovvero quello di conservare l'Underwood già montato sullo strumento, prendere il microfonino e miscelare le due fonti in un preamplificatore.

Cosa ne pensate di questa ipotesi? E' un "delirio di onnipotenza" di strumentazione, o ha una ragionevolezza? E soprattutto, se mi vendo l'Underwood (in fin dei conti è questo il punto) posso incontrare dei disagi restando soltanto con il microfonino?

Preziosi come sempre   Wink
  
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campus
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Re: Scegliere il proprio suono
Reply #12 - 27.09.2007 at 10:24:36
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A mio giudizio potrebbe essere una scelta semplicemente funzionale.

1.) Pickup + amp in piccoli ambienti o per monitorare il tuo suono su qualsiasi palco.
2.) Mic diretto al banco tutte le volte che desideri un suono più realistico.

Le due soluzioni convivono anche nel mio caso (NB. non ho necessità di miscelare i due segnali da me sul palco, eventualmente lo fa il fonico)

http://digilander.libero.it/tweakacoustic/Contramic6.JPG

3.) Terza opzione potrebbe essere quella di inviare i segnali da pickup e mic agli ingressi di un ampli dedicato tipo SR Technology per avere un controllo completo del proprio suono e da qui rilanciare un unico segnale a banco già mixato. 
Se sulla carta potrebbe apparire una soluzione ottimale in realtà in taluni casi avere un near field monitor con due segnali dalla stessa fonte potrebbe ingenerare qualche problemino: si potrebbero avere problemi di controllo di fase o più semplicemente un suono amplificato troppo ricco e difficilmente gestibile (sentirsi troppo porta ad alleggerire il tocco per poter "domare" il ritorno, con il risultato di mandare un segnale esile e inconsistente al banco).
« Last Edit: 27.09.2007 at 11:39:28 by campus »  
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Alessandro Capomassi
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Re: Scegliere il proprio suono
Reply #13 - 27.09.2007 at 12:31:31
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Hai provato le velvet Anima? A me il suono fa impazzire, perdi un po' in agilità e sustain al capotasto, non le suoni con l'arco ma, hanno un suono molto bello.

Io tra i SI avrei messo Scott LaFaro, per me il suono di riferimento rimane quello, soprattutto su "the arrival of Victor Feldman".
  
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blueshine83
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Re: Scegliere il proprio suono
Reply #14 - 27.09.2007 at 13:33:43
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Mah, quindi in generale il consiglio è di non venderlo l'underwood?
Perchè alla fin fine della discussione il punto è che ci sta questo mio amico che vuole sapere se me lo tolgo perchè ha intenzione di comprarne uno!   Cheesy
  
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Alessandro Capomassi
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Re: Scegliere il proprio suono
Reply #15 - 27.09.2007 at 14:07:33
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a mio parere tra underwood e full circle o realist passa un mare di differenza...
Certo un mic è un'altra cosa
  
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campus
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Re: Scegliere il proprio suono
Reply #16 - 01.10.2007 at 07:02:37
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Eventualmente prova a rianimarlo con questo  Wink

http://personalpages.tds.net/~fdeck/bass/hpfpre.htm

chi lo ha preso ne parla in modo entusiastico
http://www.talkbass.com/forum/showthread.php?t=346669

... non c'è a mio avviso una regola certa a garanzia di un risultato sonoro: le variabili di strumento tocco amplificazione sono imponderabili e si possono dare solo indicazioni di massima.

Tra i grandissimi che continuano ad usare imperterriti Underwood, ma che hanno il suono rotondo e potente che prediligi, ci metterei sicuramente un Henri Texier, per esempio

Sempre tra i cultori dell'Underwood c'è Dave Holland, un suono con "più punta" rispetto a quello di Texier, assolutamente efficace anche in contesti con strumenti elettrici. Il calore del timbro è garantito, in questo caso, dall'accoppiamento con un mic AKG 416 puntato tra il ponte e la effe del Sol.
  
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danilo
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Re: Scegliere il proprio suono
Reply #17 - 01.10.2007 at 11:16:37
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....grandissimo Texier! l'ho visto allo scorso Berchidda in cima ad una montagna.....tutto ACUSTICO!
  
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neroantico
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Re: Scegliere il proprio suono
Reply #18 - 01.10.2007 at 12:14:53
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cari amici,
Non so voi, ma attualmente mi trovo alla ricerca del suono.
Vi risparmio le isterie estive con repentine sperimentazioni di corde ed altezze.
Sul suono si possono fare tantissime considerazioni, credo che la questione amplificazione sia secondaria....fino a che non si ha ben chiaro quale siano le proprie priorità.
Es. anche a me manda in goduria il suono di Chambers, però ascolto anche Holland, Abercrombie e sia Holland che Johnson suonano Metallico da Spirocore.Non posso dire che hanno un brutto suono.NON posso dire che suonano male.
come fai a suonare moderno col budello? come fai a suonare anni 50 con le Spirocore? Che ne dice il tuo arco?
Passi da Abercrombie a Mingus?
Sopratutto che ne dice il tuo strumento? Cosa dicono le tue mani? a che stile ti ispiri?
Bene amici, purtroppo ho tante domande e pochissime risposte.
Il mio percorso è il seguente.
Prima di tutto le mani, mi sforzo di avere impostazione e cavata accettabile.
Corde: sperimento diverse altezze ponticello/fatica il suono non può chiederti troppo sangue.
Una volta che  sei soddisfatto acusticamente scopri che sul palco sei trasparente e ti incazzi.
Al momento nella mia personalissima odissea monto Flexocore Stark con spirocore Mi medium. Non male, un po faticoso ma accettabile 
Per quanto riguarda l'amplificazione.
Pick up Bassmax K&K, Acoustic Image focus 1, cassa cxc 110 eden.
Fino ad ora sono ad un buon compromesso, le flexocore mi rendono accettabile l'arco, sono abbastanza scure acusticamente e sembra che l'impasto sonoro sia del gruppo Mingus tribute che quello con sonorità abercrombiana sia buono.
Acoustic Image è buono, trasparente, ma ti permette di equalizzarti molto poco, sopratutto agisco sul taglio dei bassi( bassmax è piuttosto scuro).Inoltre ha una entrata ad alta impedenza che mi permette di evitare preamplificazioni.
Anche le casse hanno il loro suono, una da 10 risponde in maniera diversa da una da 12. ed ogni casa imposta i propri ampli con una risposta diversa, sia di spettro sonoro che di efficienza ovvero pompi e pompi e non rendi nulla eppure era una cassa da 300W...
Quindi quello che si può fare, anzichè fare urlare il tuo ampli tagliando tutti i bassi, è inserirti con un cavetto nell'impianto voce e tutti saranno succubi del tuo suono.
Sopratutto...c'è chi fa suonare le spirocore come un budello, sono le mani...beato lui.
Dopo tutto questo....la ricerca continua.

Ciaoooooo

Giovanni
  
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Re: Scegliere il proprio suono
Reply #19 - 08.10.2007 at 12:08:45
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Credo che procederò per gradi...
La prima spesa che affronterò è l'amplificatore
Mi sto orientando per un MarkBass Mini CMD 12 H  (o forse si chiama MarkBass Mini Combo CMD 121 H)
E per un pò mi terrò ancora l'Underwood.

Provvisoriamente vorrei correggere la qualità del suono con un preamplificatore, credo Fishman, ma non so ancora quale. Anzi consigliatemi un modello da comprare   Cheesy


Che ve ne pare?
  
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