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Hot Topic (More than 10 Replies) Riscaldamento ed esercizi preparatori (Read 16342 times)
blueshine83
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Riscaldamento ed esercizi preparatori
01.09.2007 at 15:49:56
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Ciao a tutti!
Si era affrontato questo discorso di sfuggita in un altro topic, ma riproporlo in un nuovo topic può essere più esaustivo:

si parlava di affaticamento durante lo studio, fino ad arrivare a problemi di tendiniti ed infiammazioni varie che ti costringono a periodi di pausa forzata, più o meno lunghi (e snervanti, per chi ama suonare).

Quindi ci chiedevamo se esistono degli esercizi preparatori per lo studio, una forma di "stretching" e simili, sia per riscaldamento sia per terminare una sessione di studio.

Insomma, sono bene accetti tutti i consigli, e le indicazioni riguardo link su internet libri e quant'altro, per studiare e suonare nel migliore dei modi, senza affaticarsi e quindi evitando di farsi male  Wink

il vostro Laserterapiologo e TENSologo
  
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lory
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Re: Riscaldamento ed esercizi preparatori
Reply #1 - 01.09.2007 at 22:12:12
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ciao , è un pò off topic il mio consiglio ed è quello di fare un pò di yoga prima di cominciare , ci sono esercizi molto utili per la schiena , dita  e per le mani . da anche molti vantaggi dal punto di vista del rilassamento .

es : vedi anche degli esempi sul manuale del maestro trebbi .

lorenzo.
  
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Re: Riscaldamento ed esercizi preparatori
Reply #2 - 02.09.2007 at 14:04:15
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Io per esempio inizio sempre con l'esercizio delle quinte lentamente e con differenti arcate e trovo sia perfetto! (v. metodo Petracchi)
  
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lory
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Re: Riscaldamento ed esercizi preparatori
Reply #3 - 02.09.2007 at 14:06:41
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note lunghe!!!!!
  
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LadyBass
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Re: Riscaldamento ed esercizi preparatori
Reply #4 - 02.09.2007 at 14:12:40
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si anche quelle ovviamente sono fondamentali! Roll Eyes
  
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blueshine83
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Re: Riscaldamento ed esercizi preparatori
Reply #5 - 12.09.2007 at 09:42:22
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Mi spiace di annoiarvi, ma riprendo questa discussione per chiedervi qualsiasi cosa abbia a che fare con 
  -  TECNICHE DI RILASSAMENTO MUSCOLARE  -
applicabili alla pratica contrabbassistica.

A breve riprenderò lo studio, e vorrei farlo con una consapevolezza nuova.

Per ora mi sto leggendo il metodo Alexander, che è assai generico, ma è diffuso ed ha trovato svariate applicazioni



Vi prego rispondetemi   Cheesy
Gianfranco
  
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vitoliuzzi
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Re: Riscaldamento ed esercizi preparatori
Reply #6 - 12.09.2007 at 16:43:59
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Forse sul Manuale Semiserio del Trebbi ci dovrebbe essere qualcosa in merito. Magari anche Antinori dovrebbe aver scritto qualcosa. 

Esercizi di stretching sono sempre consigliabili, specie dito per dito, ma se sei impostato bene e se il tuo contrabbasso è ben settato per suonarci su cinque ore consecutive, è molto improbabile che tu possa incorrere in qualche problema di carattere medico.

Io utilizzavo (in realtà mi serviva anche per la pallacanestro) i tre set di molle per rinforzare le dita. La differenza fra ogni set sta ovviamente nel tensionamento delle molle. Ad ogni modo per mantenere le dita forti ma agili, lo stretchin' non doveva mai mancare.

Ciao.

vito

p.s.: poi mi fai un "riassunto" di Alexander?
Secondo me il miglior riscaldamento è dato da uno studio continuo. Lo studio "alterno-interno" (nel senso fatto con poca continuità ed un giorno si e due no) è quello peggiore e nessun tipo di riscaldamento ti potrà preventivare da infortuni.
  
vito liuzzi
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Re: Riscaldamento ed esercizi preparatori
Reply #7 - 12.09.2007 at 17:09:18
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Ciao!
Vorrei avere più informazioni su quelle molle che hai nominato Vito. Hai delle foto? Dove si possono trovare e in cosa consiste il loro utilizzo?Grazie
  
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vitoliuzzi
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Re: Riscaldamento ed esercizi preparatori
Reply #8 - 12.09.2007 at 17:30:55
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LadyBass wrote on 12.09.2007 at 17:09:18:
Ciao!
Vorrei avere più informazioni su quelle molle che hai nominato Vito. Hai delle foto? Dove si possono trovare e in cosa consiste il loro utilizzo?Grazie


Lady adesso non ti fissare  Tongue Tongue 
Mi pare tempo fa di averne parlato in qualche contesto per rinforzare la presa delle mani molto flebili e poco prensili. Si tratta di attrezzi da palestra, ma che si possono usare tranquillamente anche a casa.
Se riesco a trovare una foto la inserisco.

Bye

Vito
  
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Re: Riscaldamento ed esercizi preparatori
Reply #9 - 12.09.2007 at 17:37:10
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vitoliuzzi wrote on 12.09.2007 at 17:30:55:
LadyBass wrote on 12.09.2007 at 17:09:18:
Ciao!
Vorrei avere più informazioni su quelle molle che hai nominato Vito. Hai delle foto? Dove si possono trovare e in cosa consiste il loro utilizzo?Grazie


Lady adesso non ti fissare  Tongue Tongue 
Mi pare tempo fa di averne parlato in qualche contesto per rinforzare la presa delle mani molto flebili e poco prensili. Si tratta di attrezzi da palestra, ma che si possono usare tranquillamente anche a casa.
Se riesco a trovare una foto la inserisco.

Bye

Vito


Spero che esca la foto.


  
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Re: Riscaldamento ed esercizi preparatori
Reply #10 - 12.09.2007 at 17:52:30
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vitoliuzzi wrote on 12.09.2007 at 17:37:10:
vitoliuzzi wrote on 12.09.2007 at 17:30:55:
LadyBass wrote on 12.09.2007 at 17:09:18:
Ciao!
Vorrei avere più informazioni su quelle molle che hai nominato Vito. Hai delle foto? Dove si possono trovare e in cosa consiste il loro utilizzo?Grazie


Lady adesso non ti fissare  Tongue Tongue 
Mi pare tempo fa di averne parlato in qualche contesto per rinforzare la presa delle mani molto flebili e poco prensili. Si tratta di attrezzi da palestra, ma che si possono usare tranquillamente anche a casa.
Se riesco a trovare una foto la inserisco.

Bye

Vito


Spero che esca la foto.

http://img263.imageshack.us/img263/214/mollerinforzantihv9.th.jpg


Come vedi Lady qui ci sono anche dei quanti protettivi da indossare quando si usano le molle. Ad esempio si evitano i calli nei punti di contatto. In realtà c'è ne sono di vari tipi di queste molle e tensionate in maniera diversa. Quelle che utilizzo io non necessitano dell' utilizzo dei guanti poichè sono fatte molto bene; infatti la parte dove poggiano le dita è fatta in spugna, quindi molto piacevole al contatto.

Ecco, con tali attrezzi satanici si migliora la presa della mano ed anche in un tempo relativamente breve.  Serviranno non serviranno  Undecided Undecided ? Non lo so ! Certo è che quando nel Mesozoico studiavo seriamente le quinte di Petracchi a bicordi da manico a capotasto et viceversa applicando la variante a), avere una mano forte serviva. Oppure questo esercizio di Petracchi è così DURO, che studiandolo pian pianino ti permette di migliorare l' intonazione, l' agilità delle dita ed il loro rinforzamento ... se prima non ti becchi una tendinite. Insomma ho sentito gente dire cose assurde sull' uso delle molle.
Ma se i pianisti utilizzano la famosa pallina da tennis perchè noi contrabbassisti non dovremmo utilizzare queste molle (terminando l' esercizio sempre con esercizi di allungamento delle singole dita  e poi tutte insieme).

Ciao

Vito 
  
vito liuzzi
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blueshine83
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Re: Riscaldamento ed esercizi preparatori
Reply #11 - 14.09.2007 at 09:50:01
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Il metodo Alexander non ha nessuna specificità per i musicisti, e necessita di una "traduzione" o applicazione specifica, in quanto è un metodo estremamente generale di postura applicato alle azioni quotidiane come il camminare, salire e scendere le scale, stare seduti e alzarsi ecc.

Se mi spieghi come caricare le foto in un post te ne metto due, per ora le inserisco come link:
http://www.geocities.com/blueshine83/contrabbasso_italiano/Alexander.JPG
http://www.geocities.com/blueshine83/contrabbasso_italiano/Alexander2.JPG

Il movimento di base consiste nel sollevare verso l'alto la testa e allontanala dal resto del corpo, lasciando che quest'ultimo la segua in uno stato di massimo rilassamento, un pò come se un gancio ci tirasse su dalla testa. Un'altra immagine è quella di tenere la testa come se fosse poggiata comodamente sulla sommità della spina dorsale, diritta. Questo semplice gesto dovrebbe precedere e guidare qualsiasi altro movimento, come il camminare o la postura nello stare seduti.

L'autore del metodo era attore, soggetto al gravissimo problema che gli spariva di tratto la voce, anche nel bel mezzo delle rappresentazioni. La medicina ufficiale aveva fallito totalmente nella cura di questo disturbo, così cercò altrove. Per svariati anni con un sistema di specchi nella sua casa osservò i suoi atteggiamenti, e scoprì che era solito atteggiare il capo in basso e indietro, prima di molte sue azioni, un pò come l'uomo che corre nella prima figura.
Ideò quel movimento opposto, cioè allontanare la testa dal corpo dirigendola "verso l'alto", dove questo non significa "verso il soffitto", ma lungo la direzione della spina dorsale. Infatti "verso l'alto" si applica anche da sdraiati, e in quel caso significa parallelamente al suolo!

Questo metodo sposta il centro di percezione del proprio organismo, e ad esempio il camminare non origina più dal movimento delle gambe meccanico, che scarica verso il basso le energie, ma in qualche modo ha origine nella testa e solleva il corpo incanalando verso l'alto l'energia meccanica

Recuperò completamente la voce, soprattutto perchè le vie aeree superiori e le corde vocali risultavano più libere, rispetto a quando si tiene la testa incassata nel collo o le spalle curve.
Ma con il passare del tempo notò benefici miracolosi:
- la postura era diritta, guadagnando anche in "bel portamento"
- le vertebre non erano compresse in maniera ineguale, come quando ci si affloscia in avanti e le vertebre sono più vicine tra loro nella loro parte anteriore, e questo liberava i nervi da inutili pressioni, e considerando che essi innervano tutti gli organi, riscontrò benefici in tutto l'organismo.
- le costole inferiori e il diaframma erano libere di muoversi, e l'intera respirazione ne risentiva positivamente
- il corpo reagiva alla forza di gravità che per decenni si esercita su di esso, prevenendo così l'atto di incurvarsi o rattrappirsi dello stesso organismo col passare del tempo
- Riflessi positivi sulla psiche: se si osserva una persona depressa si nota spesso un incurvarsi su di sè, accasciandosi. Partendo dall'assunto che corpo e mente non sono affatto scindibili, il metodo sostiene che l'atteggiamento posturale influisce sulla mente, e dando un'aspetto più energico e vitale all'intera figura del corpo fa guadagnare un senso di "autostima", soprattutto quando si è in mezzo agli altri. Il metodo addirittura poi parla di un beneficio in "acutezza mentale"...
- La chiave è l'osservazione del proprio corpo, delle tensioni muscolari latenti di cui neanche più ci accorgiamo, e degli sprechi muscolari che si fa nel compiere i movimenti quotidiani. Al di là di tutto, il beneficio essenziale è quello di rimettersi in sintonia con il proprio corpo, riuscire a decodificare i segnali che esso ci invia, e dedicargli anche un pò di tempo per curarlo e fargli ottenere la resa migliore. Infatti il metodo ha a che fare con la medicina alternativa, e la concezione dell'organismo non come "macchinario" composto da varie parti, ma di un "unus" magnifico, attraversato da energie da scoprire ed incanalare nel modo corretto per moltiplicare il vigore del corpo stesso

Io ho un libro molto vecchio, edito negli anni 80, ma andando in una libreria fornita, e chiedendo del metodo Alexander, sicuramente esiste della roba, considerando che a suo tempo il metodo spopolò e fu applicato anche da sportivi, ballerine ed artisti.
  
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vitoliuzzi
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Re: Riscaldamento ed esercizi preparatori
Reply #12 - 14.09.2007 at 17:58:37
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GRAZIE BLUE! INTERESSANTISSIMO! Grazie ancora!

Ecco perchè penso che ormai i contrabbassi da 4/4 o giganti abbiano fatto il loro tempo tranne che in orchestra dove si può mantenere una postura corretta e col capo "alla Alexander". E' assurdo suonare ancora arrancati al contrabbasso col capo che quasi poggia sulla spalla dello strumento assumendo posizioni sbagliatissime, perchè poi negli anni si vedono i risultati. Io utilizzo uno strumento piccolo per me e va abbastanza bene, anche se avrei voluto le spalle ancora più scoscese. Se riesco a rubare il contrabbasso a pera del maestro Sciascia ho risolto i miei problemi.
Molti sostengono che più lo strumento è grande e più produce suono. Mah!!!! Se fatto bene e con materiali di altissima qualità. Ma ad ogni modo non vorrei passare ore del mio studio col capo reclino e con tutti gli acciacchi di un novantenne. Prima facevo moltissimo sport che compensava questa posizione assurda specie quando si suona molto a capotasto, magari in fase di studio della tecnica. Non ha più senso. Il contrabbasso di Karr non era gigantesco ma era lui che sapeva far viaggiare il suo suono anche con una grande orchestra alle spalle.
Al contrario, sovente ho ascoltato contrabbassi enormi di quel o quel liutaio rinomatissimo che, in una stanza media con poche tende o materiale assorbente sembrano far crollare le mura di casa, ma che con un' orchestra anche di normali dimensioni e magari in una Chiesa perdono tutta questa "virilità" e finiscono per essere assaliti, aggrediti e a dieci metri non senti più niente. L' unica cosa che ti salva è il microfono del tuo registratore posto a cm.30 dalle "ff" e quando ti riascolti hai l' impressione di avere un contrabbasso portentoso. 
Scusa questa mia considerazione estemporanea Blue, ma a volta sembriamo veramente goffi quando suoniamo, a scapito delle nostre articolazioni e della nostra salute. 
Ben venga il metodo di Alessandro.

Ciao 

Vito

p.s.: per le foto mi hanno consigliato di usare questo sito http://imageshack.us/.
Se riesco ad utilizzarlo io .... Poi non so se c'è qualcosa di ancora più semplice ed efficace!
  
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Re: Riscaldamento ed esercizi preparatori
Reply #13 - 15.09.2007 at 12:32:50
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Caro Vito, volevo chiederti che cosa ne pensi di un 4/4 suonato sullo sgabello, per studio.
Quali sono i pro e i contro, e le eventuali indicazioni...
  
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Re: Riscaldamento ed esercizi preparatori
Reply #14 - 15.09.2007 at 17:18:53
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blueshine83 wrote on 15.09.2007 at 12:32:50:
Caro Vito, volevo chiederti che cosa ne pensi di un 4/4 suonato sullo sgabello, per studio.
Quali sono i pro e i contro, e le eventuali indicazioni...


Caro Blueshine sinceramente quello che mi chiedi va fuori le mie competenze. Io suono benissimo un 4/4 seduto ma alla "maniera orchestrale", cioè con la destra appoggiata sulla ghiera dello sgabello e la sinistra quasi distesa del tutto. Ciò mi permette di avere sempre una buonissima cavata di suono, comodità ed altri piccoli benefici.
Ma se mi chiedi di suonare un 4/4 "alla Bocini" per intenderci, non ne sarei capace (insomma simil-violoncello con i due piedi poggiati in terra). Ho provato per curiosità, ma non ne sono capace forse perchè nessuno mi ha spiegato la tecnica giusta, ove questa vi sia. Mi sembra che l' arco sia troppo distante dal resto del corpo e che colpi d' arco e cavata del suono non siano i migliori. Ma parlo per me. Se poi le spalle dello strumento sono larghe la cosa peggiora e suonare agli armonici mi diventa quasi impossibile. Ripeto, sicuramente non ne conosco la tecnica. Quello che più mi preoccupa è la cavata del suono specie dal vivo, tipo concerto solista. Ma sono considerazioni personali che lasciano il tempo che trovano.

Col mio "Rubino" che dovrebbe essere un 3/4 piccolo suono molto seduto, ma come se fossi seduto in orchestra con l' eccezione che l' altezza dello sgabello è notevolmente più bassa. Ma la gamba destra deve essere appoggiata all' anello ("rectius", il piede destro poggia sull' anello). Situazione di compromesso ma la cavata mi sembra buona e mi stanco meno ... a parole  Wink.

Bisognerebbe chiedere a qualcuno che suona realmente seduto ... magari anche la propria altezza e la lunghezza delle dita potrebbero essere elementi da non trascurare. O sto solo sognando!!! 

Di più non sò dirti.

A presto.

Vito
  
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Re: Riscaldamento ed esercizi preparatori
Reply #15 - 15.09.2007 at 20:19:15
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Non mi sono spiegato a dovere...
Non ne capisco proprio niente, di modi e posizioni utilizzati da seduto!  Cheesy

La mia domanda era molto più barbara e grottesca, e cioè, se anzichè suonare in piedi mi potrebbe in qualche modo convenire suonare seduto, tenendo presente che sono altino e ho un "minuscolo" 4/4, e stavamo parlando genericamente anche di posture e atteggiamenti sbagliati sullo strumento.

La mia valutazione riguardava soprattutto l'atteggiamento della schiena, che troppo spesso tende a incurvarsi. 

Ma avevo sentito dire che solo chi sta molto "avanti con gli studi" può permettersi il lusso di stare seduto, ma non ho mai capito il perchè di questa cosa...
  
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vitoliuzzi
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Re: Riscaldamento ed esercizi preparatori
Reply #16 - 16.09.2007 at 09:56:29
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blueshine83 wrote on 15.09.2007 at 20:19:15:

Ma avevo sentito dire che solo chi sta molto "avanti con gli studi" può permettersi il lusso di stare seduto, ma non ho mai capito il perchè di questa cosa...


Ops ... avevo inteso male io! Chiedo venia.
Ma, indubbiamente suonare seduti può aiutare a rilassare il peso che l' intera schiena deve sopportare stando in piedi per molto tempo. A mio avviso l' ideale sarebbe alternare fra le posizione eretta e quella da seduto, magari abbinando qualche semplice esercizio di allungamento per evitare che anche la posizione da seduto, se protratta per molto tempo, possa causare nel tempo piccoli disagi all' inizio inavvertiti. Ricordo che, nell' Era Mesozoica quando studiavo, un mio compagno arrivò al VII anno con notevoli alla schiena, forse determinata da una postura un pò forzata negli anni visto che aveva un 4/4 che non gli si confaceva alla sua struttura fisiologica. Il mio santo maestro riusci a trovargli una posizione da seduto che minimizzava le varie tensioni che si andavano creando (purtroppo non aveva la possibilità di cambiare strumento) e così si risolse in gran parte un problema che altrimenti avrebbe provocato chissà quali altri danni.
Nel tuo caso, se intendi la posizione da seduto "alla Bocini" (vista la conformazione fisica) sicuramente dovrebbe andare bene ma non è certamente migliore della prima. Non credo caro Blue che io mi stia contraddicendo. Ascolta. In una mail Gary Karr mi disse che lui studiava molte ore sullo strumento ma che lo aiutava il fatto di tenere le due gambe ugualmente tese, in modo tale da creare una ripartizione del peso del corpo egualitaria, e che, a suo dire, la presa alla "Dragonetti" gli permetteva di meglio eludere la forza di gravità che con la presa all' Italiana tende a spingere molto più verso il basso creando più tensione fra le dita e muscoli connessi. Ma che alla fine per il contrabbasso non ci sarà mai una posizione ideale. Come dice l' ottimo Trebbi nel suo Manuale Semiserio (se ben ricordo) si tratta di spostare il problema da un punto all' altro. Cioè il Trebbi sostiene che all' epoca nessun liutaio si poneva il problema della postura che il sonatore avrebbe assunto. Bene o male si trattava di suonare relativamente poche note, magari in piedi e nella parte più grave dell' estensione dello strumento. E' chiaro che quando il contrabbasso ebbe un' evoluzione tecnica che gli permetteva di suonare fino agli armonici, ma soprattutto a capotasto magari con la corda spinta al lato per far uscire un suono decente, beh da quel momento sono certo che i problemi alla colonna vertebrale cominciarono a farsi vivi.

Seduto o in piedi, alla fine qualche problema esce sempre. Io sono per gli strumenti con le spalle strette, che ti permettono di suonare al capotasto senza piegamenti laterali del capo e con un leggerissimo piegamento della colonna vertebrale.
Chi è più avanti negli studi non è detto che abbia più dimestichezza nel suonare da seduto o che alterni le varie possibilità. Ci sono molti che anche al VII sono così fissati sulla loro postura magari anche errata (nel senso di foriera di rischi e dolori vari) che non la cambierebbero per nessuna ragione.
E' chiaro che col tempo si dovrebbe essere in grado di destreggiarsi meglio con lo strumento, ma non è una regola valida per tutti.
Secondo me nessuno ti può dire quale sia la postura migliore per te e mantenerla all' infinito, poichè solo tu, magari con i consigli di un buon Maestro, puoi nel tempo cercare magari lo strumento e quella posizione che va meglio per il tuo fisico. E' sempre meglio farsi consigliare da qualcuno. E' difficile sul contrabbasso risolvere definitivamente problemi come il tuo ... e di tanti altri. Prova a studiare davanti ad uno specchio e capire i tuoi punti deboli. Magari modificando piccole cose i risultati potrebbero essere sorprendenti.

Adesso potresti provare a suonare da seduto come se fossi in orchestra e vedere come va. Ma mi fermo qui. Non potendoti osservare specie nel tempo non mi azzardo a fornirti consigli che magari potrebbero peggiorare il problema.

Una cosa è certa, anzi più di una:

1) Fare del moto almeno tre volte alla settimana (palestra, corsa e cose simili). La vita sedentaria non è consigliabile !!

2) Sedute di studio non eccessivamente lunghe (secondo me). Credo che 40/45 minuti siano sufficienti per poi inserire una sana pausa che non duri un' ora.

3) Non forzare utilizzando antinfiammatori se il problema persiste. I danni potrebbero essere serì e duraturi nel tempo (una grattatina, per chi può, è doverosa!!!).

4)Provare a cambiare posizione ma possibilmente di qualcuno più esperto. Se non va bene inizialmente e peggiora la situazione, beh mi sembra logico quello che c'è da fare.

5)Se la tua altezza ti permette di suonare proprio seduto con entrambi i piedi poggia per terra, non pensare che ciò sia la panacea ai tuoi guai. Certo i pesi sono meglio bilanciati, ma non è detto che anche il tuo contrabbasso ti venga incontro.

Per il resto, spero che tu riesca a superare questo momento quanto prima.

Auguri e ciao.

Vito 
  
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tramaker
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Re: Riscaldamento ed esercizi preparatori
Reply #17 - 17.09.2007 at 15:54:24
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Ciao a tutti, era un po' che non ci si sente, ben ritrovati a quanti conosco e un saluto ai "nuovi.

Sul riscaldamento porto la mia personale esperienza e domando consiglio.

Io, per fortuna mia più che per disciplina, non ho mai avuto grossi problemi di dita o polso. 

Combatto però da anni con una fastidiosa contrattura a sinistra, tra trapezio e collo. I sintomi sono  dolore e irrigidimento muscolare forte. Lo tengo sotto controllo alternando (non mettevi a ridere) 20 minuti di strumento e 8 minuti di stretching, però basta che mi capiti di studiare un po' male (poco tempo, esercizi da vedere in fretta, programma da imparare un po' faticoso...) e sono daccapo. 
A volte sono costretto a usare miorilassanti. 
Il mio studio è in genere un mix di arco (20%) e pizzicato (80%) in cui curo molto di partire con calma (note lunghe, no sforzo, attenzione alla posizione, etc...)
Cerco, ovviamente, di mantenere schiena eretta, spalla sx sciolta il più possibile e bilanciamento del corpo. Nel corso degli esercizi mi sento "bene", nel senso che non ho nessuna avvisaglia (nè dolore, nè irrigidimento). 
Una cosa curiosa è che questi fastidi mi capitano durante lo studio e non in prova o in scena (mettendo su uno spettacolo può capitare di lavorare anche 8-9 ore con filate di 90 minuti - ovviamente senza stretching nel mezzo - l'unica differenza è che in prova o sul palco quasi non uso l'arco). ho provato a chiedere a amici e colleghi di "monitorarmi", cioè di guardare se ho comportamenti o posture diversi dovuti e nessuno ha per ora notato particolari differenze. 

C'è qualche partecipante che mi può dare indicazioni? (a parte il fisioterapista...)   

ciao a tutti, bello essere di nuovo qui!
  
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andrea
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Re: Riscaldamento ed esercizi preparatori
Reply #18 - 18.09.2007 at 08:51:11
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ciao tramaker,

secondo me non hai problemi nelle filate e nei concerti per merito di endorfine e adrenalina. aiutano un sacco. 
io ti consiglio un buon osteopata e magari anche il metodo feldenkrais, che pare ottimo per i musicisti, che spesso assumono pose innaturali e contratte mentre suonano. tra l'altro non e' assolutamente detto che la contrattura dipenda davvero dalla schiena o dalla spalla o dalla posizione del braccio:
io ho risolto i miei problemi di schiena (una contrattura molto dolorosa tra le scapole che si ripresentava puntualmente ogni due o tre mesi) con un lavoro da un osteopata. il mio era un problema di stomaco e diaframma, quindi nulla a che fare con la schiena!

buone suonate

andrea
  
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vitoliuzzi
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Re: Riscaldamento ed esercizi preparatori
Reply #19 - 20.09.2007 at 15:10:06
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http://www.uvm.edu/~mhopkins/string/pedagogy/instpos10.html

Caro Blue,
ho trovato più o meno la posizione seduta che utilizzo personalmente.
Non mi ha mai creato fastidi e spero che non ne dia in futuro. Ti segnalo il video, se non lo conoscessi, solo per tua informazione. Chissà, magari va bene.

Un saluto

Vito
  
vito liuzzi
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