Premesso una cosa: l'erba del vicino sembra sempre più verde, ma spesso non lo è. Ho parecchi amici musicisti al Sud che si dichiarano abbastanza soddisfatti di come vanno le cose, e un paio di amici che hanno avuto il posto di ruolo in Conservatori del Meridione e che per scelta non hanno mai chiesto il trasferimento (sciroppandosi due viaggi alla settimana) perchè hanno trovato un ambiente molto più vivo e vivace di quello che avevano trovato al Nord. Per cui... Comunque, l'artigianato in Italia è un settore soffocato dalle tasse, ma grazie al cielo è ancora diffuso su tutto il territorio. Io ho nominato una ditta del Comasco, con cui sono entrata in contatto per aver ficcato un po' il naso negli acquisti di amici liutai, ho provato ad affidarmi al loro lavoro e mi sono trovata bene. Penso che in Italia, anche più a sud di Como, di ditte di questo tipo (che per altro invia le ordinazioni anche via corriere) ce ne siano diverse: forse semplicemente non si parla di loro, perchè si preferisce tagliare la testa al toro e rivolgersi direttamente ai grossi distributori. Così facendo, l'artigianato morirà. Fra parentesi, diversi colleghi per trovare lo strumento che faceva al caso loro si sono spostati da Nord a Sud (ad esempio, in area campana ci sono parecchi liutai validi, e alcuni hanno anche esposto con ottimi esiti nelle passate edizioni della fiera di Cremona): a volte però si rende necessario guardarsi intorno, curiosare, visitare i laboratori (i liutai accolgono [quasi] sempre volentieri anche il semplice visitatore, perchè è sempre un modo per farsi conoscere) e anche fidarsi un po', ogni tanto. La gomma a celle aperte non è un segreto del Pentagono o un'arma alla 007, ma un materiale che da alcuni anni gli artigiani del settore utilizzano e perfezionano. PS - non mi sognerei di dedicarmi alla costruzione di contrabbassi: ci sono tanti eccellenti liutai che già lo fanno con esiti sicuramente ben superiori a quelli che potrei raggiiungere io. Io mi limito agli strumenti a corda fino al Rinascimento
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