Normal Topic Anima Contrabbasso e Verniciatura (Read 8710 times)
Camillo
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Anima Contrabbasso e Verniciatura
23.11.2007 at 11:34:26
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Innanzi tutto, ciao a tutti gli amici del forum e grazie per i preziosi consigli e suggerimenti che offrite. Smiley
« Last Edit: 25.11.2007 at 08:19:33 by vitoliuzzi »  
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Camillo
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Re: Anima Contrabbasso
Reply #1 - 23.11.2007 at 11:44:18
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Volevo porvi subito un quesito.
Sto riverniciando un contrabbasso Reghin 3/4 e ho bisogno di sapere con certezza come deve essere ri-posizionata l'anima che ho notato essersi spostata.

Grazie
  
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vitoliuzzi
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Re: Anima Contrabbasso
Reply #2 - 23.11.2007 at 12:57:44
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Benvenuto Camillo.
Sai, ci sono mille modi per sistemare l' anima di un contrabbasso. Il mio Maestro è un vero mago nel capire dove deve essere posizionata l' anima, tanto che lo stesso mio liutaio lascia sempre che sia lui ad avere l' ultima "spostatina". Si tratta di un rapporto di equilibrio fra la catena e l' anima, i loro spessori e distanze l' uno dall' altro. Naturalmente  con un orecchio molto percettivo di cui bisogna essere dotati comprende quando lo strumento rende al massimo. E' incredibile !!
Ma in linea generale ognuno, e parlo dei liutai, ha le proprie regole. Secondo me, con l' attrezzo giusto per posizionare questa importante del contrabbasso, un modo per capire dove va messa un' anima di 18 mm. è quello di sistemare il ponte con le corde leggermente detensionate. Poi prendi la larghezza di un piedino e fai il doppio di questo valore. Bene, adesso colloca l' anima in direzione del piedino al doppio della larghezza del piedino stesso. Questo per quanto riguarda la distanza verticale piedino-anima. Spero che sia chiaro. E' probabile che questa collocazione possa di per se andare bene. Attento a far combaciare bene le due superfici. Usa uno specchietto da dentista per vedere se la parte inferiore combacia bene. In questi casi è meglio togliere il puntale ed avere il solo ponticello come punto di riferimento. Non è necessario togliere del tutto le corde. Basta che togli il puntale e dal suo foro puoi capire se anche la parte inferiore combacia bene e se l' anima è perfettamente perpendicolare. 
Vediamo la distanza dell' anima dalla catena. La c.d. distanza orizzontale. Per equilibrare al meglio le forze l' anima dovrebbe essere spostata rispetto alla "effe" in modo che la distanza della catena e quella dell' anima dalle rispettive "effe" SIA LA STESSA. Puoi usare un righello comune per calcolare la collocazione esatta. 
Bene, sono stato abbastanza caotico fa farti capire la regola base "non scritta" da nessuna parte. Le opinioni sono disparate. 

Concludo. Dovresti ora aver collocato l' anima al punto giusto. Rimonta tutto ma non tirare troppo le corde. Lascia che spingano leggermente sul ponticello e lo tengano  fermo. A questo punto con lo specchietto da dentista e l' attrezzo specifico per spostare l' anima, controlla che la parte alta sia perfettamente adiacente al piano armonico (stessa cosa per la parte bassa). Piccoli e "gentili" colpettini di assestamento dovresti provare a far combaciare l' anima perfettamente nella parte bassa ed alta.

A questo punto si sistema tutto, portando le corde in tensione e si ascolta come reagisce sonoramente lo strumento. E' la parte più difficile. E qui si potrebbe parlarne all' infinito.

Se hai capito questa maldestra spiegazione concettualmente semplice sei un genio! 

Lascio agli altri le loro personali esperienze e spiegazione.

Ciao

Vl 
 
  
vito liuzzi
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Camillo
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Re: Anima Contrabbasso
Reply #3 - 24.11.2007 at 10:35:55
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Grazie per l'utile consiglio. Adesso proverò con questi accorgimenti, altrimenti dovrò ricorrere al liutaio.
A presto Smiley
  
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randoservice
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Re: Anima Contrabbasso
Reply #4 - 24.11.2007 at 14:37:08
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Come hai fatto a togliere quest'orribile corazza di resina dal reghin? Come lo stai riverniciando? Gomma lacca o cosa? Scusa le domande anche io ho un Reghin e proprio non sopporto la sua verniciatura, facci sapere se dopo l'operazione suona meglio. Il liutaio che ha settato il mio contra però, ha cambiato anche l'anima del Reghin perchè diceva non è di legno stagionato bene e neanche del giusto spessore.
Ciao
Giannantonio
  
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Camillo
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Re: Anima Contrabbasso
Reply #5 - 24.11.2007 at 19:42:35
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Allora, è stata lunga ma ce l'ho quasi fatta.
Ho sverniciato tutto con un comune sverniciatore in gel per legno, poi ho carteggiato e portato a legno vergine tutte le parti. Il colore sul piano armonico, fondo e fasce è venuto via abbastanza agevolmente perchè contenuto nella vernice stessa. Più laborioso è stato intervenire sul riccio in quanto era tinto; quindi parecchio "olio di gomito" per arrivare ad un risultato accettabile.  Shocked
Una volta carteggiato ho applicato della tinta realizzata mescolando del noce e del mogano.
E via con la verniciatura. Ho usato della gommalacca nelle proporzioni di 100g per 1 litro di alcool 94° come turapori e pagliettando con lana d'acciaio tipo 0000. Poi ho terminato con la lucidatura usando gommalacca concentrata in quantità 300g per 1 litro di alcool alternando ad ogni mano la paglietta 0000. Ottenuto un risultato soddisfaciente, ho terminato con una mano di encausto (preparato a base di cera d'api, cera carnauba ed essenza di trementina).
Risultato finale più che buono.  Grin
Per il suono ti faccio sapere al più presto.
Poi appena capisco come inviare foto (si accettano consigli!) avrai un riscontro tra il prima e il dopo la "cura".

Ciao
  
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randoservice
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Re: Anima Contrabbasso e Verniciatura
Reply #6 - 26.11.2007 at 08:58:18
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Caspita che lavorone, sono curioso di vedere le foto se ce le posti, però se il suono cambia in meglio ne è valsa sicuramente la pena, adesso Vito ci dovrebbe dire se dopo un operazione del genere, oltre al suono può cambiare anche la quotazione dello strumento. Se si facesse una cosa dl genere su un Fender Jazz del 78 per es., anche se il suono migliorasse, il basso non avrebbe sicuramente lo stesso valore. Invece credo che in questo caso se l'operazione funziona, anche lo strumento acquista valore.
Ciao
Giann
  
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vitoliuzzi
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Re: Anima Contrabbasso e Verniciatura
Reply #7 - 26.11.2007 at 12:15:42
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randoservice wrote on 26.11.2007 at 08:58:18:
Caspita che lavorone, sono curioso di vedere le foto se ce le posti, però se il suono cambia in meglio ne è valsa sicuramente la pena, adesso Vito ci dovrebbe dire se dopo un operazione del genere, oltre al suono può cambiare anche la quotazione dello strumento. Se si facesse una cosa dl genere su un Fender Jazz del 78 per es., anche se il suono migliorasse, il basso non avrebbe sicuramente lo stesso valore. Invece credo che in questo caso se l'operazione funziona, anche lo strumento acquista valore.
Ciao
Giann


Bisogna chiederlo a Thomas Martin o Dave Rosengard, loro si che se ne intendono di strumenti. 
Giannantonio sinceramente non ne ho la minima idea! Come suonava prima ? Boh ...
E poi quando il mio liutaio nel corso degli anni quando mi faceva provare i suoi contrabbassi li ho sempre suonati senza vernici, come si fa di solito, perchè suonano meglio. Fosse per me lo avrei lasciato senza vernice. So che adesso qualcuno salterà sul tavolo o farà la pazzia di sverniciare un Gasparo da Salò per vedere se quello che dico è vero. Io sono un semplice collaudatore come per la F 1. Ma di strumenti non me ne intendo proprio. Credo! Le vernici di Stradivari? Qualcuno sostiene che non siano il vero fattore determinante per la bellezza del suono dei suoi strumenti. 
Illazio, ipotesi, provocazioni ... è una questione di mercato.
Certo se suona meglio questo Reghin è un bene ... il problema è che questi strumenti hanno pochi margini di miglioramento, anche se eccezionali per i primi anni di studio. 
Non mi dilungo perchè le vernici non sono il mio terreno preferito.

Saluti

Vito
  
vito liuzzi
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Camillo
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Re: Anima Contrabbasso e Verniciatura
Reply #8 - 27.11.2007 at 10:30:18
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In base alle mie esperienze posso dire che la verniciatura conta molto per lo strumento, per diverse ragioni:
1 - fattore estetico;
2 - suono;
3 - protezione.
Però è vero anche quello che dice Vito, cioè che per percepire il grado di bontà di uno strumento andrebbe provato senza vernice e questo vale sia per gli strumenti acustici che per gli elettrici.
Nel mio caso la motivazione che mi ha spinto a modificare la verniciatura del contra è stato il fattore estetico; il mio Reghin con quella verniciatura sintetica aveva un aspetto piuttosto lucido e "plasticoso". Ora, oltre ad avere una colorazione più "calda", al tatto sembrerebbe quasi "vellutato". Una sensazione molto bella (non prendetemi in giro, per favore!).
Credo, e ve lo confermerò al più presto, che anche il suono potrebbe subire un miglioramento visto che lo strato di vernice (meno spesso rispetto all'originale), assolutamente naturale e non sintetico, conferisce al legno la giusta protezione e un maggiore "respiro".
E' chiaro che un Fender Jazz Bass '78 (ce l'ho anch'io) non va toccato. Se vuoi un suono diverso devi andare alla ricerca magari di uno pre-CBS. Parliamo di strumenti con più di 40 anni, costruiti in maniera un pò diversa e a proposito di vernice con l'utilizzo della nitrolacca al posto della poliestere.
Ciao
  
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