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Hot Topic (More than 10 Replies) Quanto contano i crini? (Read 14431 times)
ioua
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Quanto contano i crini?
03.12.2007 at 08:16:53
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Ciao a tutti,
finalmente ho ripreso a "studiare", con scarsi risultati a causa del poco tempo a disposizione  Angry
Mi stavo chiedendo, siccome il mio arco fa proprio schifo, ma schifo schifo e anche la mia tecnica lascia abbastanza a desiderare, se valesse la pena di cambiare l'archetto e prenderne uno decente in modo da migliorare almeno un po' il suono. E qui la domanda sorge spontanea....varrebbe la pena prima cambiare i crini e provare così oppure la qualità  del suono prodotto dell'archetto è data anche dal legno e dalla sua forma? Mi spiego meglio: secondo voi in quale rapporto stanno crini e costruzione dell'arco nella produzione del suono sullo strumento? 50 % e 50 %, 20 % e 80 %, 80 % e 20 % ? Ovviamente la tecnica incide molto di più, ma un piccolo aiutino dalla strumentazione sarebbe gradito...

Grazie a tutti

Tom
  
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vitoliuzzi
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Re: Quanto contano i crini?
Reply #1 - 03.12.2007 at 11:59:50
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Tom,
Paola è la nostra esperta in materia ... ma ognuno può dire la sua  Smiley!

Bravo Tom! E' simpatica questa cosa delle percentuali. Chissà cosa emergerà dalla discussione.

Ciao

Vito


  
vito liuzzi
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neroantico
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Re: Quanto contano i crini?
Reply #2 - 03.12.2007 at 13:20:27
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Parere personale.....
Premesso che non me ne intendo.
Non so se il paragone calza, comunque, quanto incidono le gomme dell'auto sulla tenuta di strada? Molto.
sicuramente anche il "settaggio" dell'auto. oltre alla traiettoria dell'arco- auto
Credo che cambiando il crine comunque trarrai giovamento, sopratutto se l'inesperienza non ti fa apprezzare le qualità di un arco decente.
Se poi un arco nuovo ha un pessimo crine?

Mah e Boh !!!

Ciao 
Giovanni
  
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ioua
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Re: Quanto contano i crini?
Reply #3 - 03.12.2007 at 13:34:57
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ciao vito,
ti ricordi quando chiedevo delle corde da usare? tu mi consigliasti le obligato...bene ero sul punto di andare a comprarle quando mi sono accorto che in casa avevo una muta di chromocor che mi era stata regalata anni prima...   Grin secondo me suonano bene, infatti pizzicandole vanno benissimo; tuttavia con l'archetto (è vero che faccio veramente pena) stridono frequentemente. Ho provato con l'archetto del mio maestro e cambiano radicalmente suono...quindi è per quello che vorrei capire se cambiare l'archetto renderebbe il mio studio meno frustrante e il mio suono più pulito. Prima di cambiare l'archetto però vorrei capire se magari sostituendo solo il crine posso comunque migliorarne le caratteristiche. Sarebbe anche interessante capire esattamente quali sono le caratteristiche (reali, non estetiche) che concorrono alla qualità di un archetto; leggevo in qualche topic circa gli archetti cinesi in pernambuco a poco prezzo....capisco il legno ma a cosa concorre la tartaruga nella qualità intesa come produzione di suono di un archetto?? 
Ignorantemente vostro
Tom
  
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vitoliuzzi
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Re: Quanto contano i crini?
Reply #4 - 03.12.2007 at 14:34:03
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Le tue domande sono giuste e lecite, caro tom.
Le Chromcore a me non piacciono proprio ma non dovrebbero stridere in modo particolare se non è in gioco la tua capacità di tirare l' arco in un certo modo oppure potremmo dare la colpa all' archetto.
Guarda. Solo con l' esperienza e provando diversi archi capirai tante cose su questo mondo affascinante, ma dove le piccole differenze si pagano care. E' sempre meglio comprare un arco nuovo che uno vecchio che potendo essere sfibrato a causa della tensione cui è sottoposto non ti offre garanzie.
La tartaruga, l' ebano, il pernambucco, l' uso dell' argento ...

Un arco buono è l' insieme equilibrato e decente di almeno questi quattro fattori, al fine di garantire attacco, maneggevolezza ed una più semplice esecuzione di colpi d' arco difficili. Garantendo una qualità sonora che, si caro tom, cambia da arco ad arco. E' un gioco sottile ma estremamente avvincente quello della costruzione di un arco, a prescindere dal tuo grado di bravura. Il bravo archettaio, d'esperienza, sa come bilanciare al meglio un archetto per avere una tenuta micidiale anche con crini fasulli. Quelli meno brani vi riescono meno. In questo gioco di conoscenze possono i crini determinare la qualità del suono o migliorare il suono di un archetto? Indubbiamente si, ma dipende dal tipo di arco che possiedi. Ve ne sono alcuni che è meglio non citare. Oggi di crini ne abbiamo di tanti tipi, e ne avrai conferma di ciò. Diversi spessori, diversa qualità, diversa" stiratura" che talvolta gli allunga ma li può rovinare disastrosamente.

Se prendi un Carbondix, ti arriva con un crine che costerà 2 euro, forse meno. L' arco non lo sfrutti al massimo. Magari con un buon crine nero ed una buona incrinatura, l' allievo subito si accorge di un fatto:"Maestro, adesso attacca anche con poca pece" e così via. C'è tanto da dire, ed io non sono la persona precisa per spiegare certi argomenti. Ma se quello che hai a disposizione, parlo di un arco, non ha le basi strutturali per poter migliorare, è meglio cambiarlo in toto. Se poi fra incrinatura ed una mazzetta buona di crini che non costano tanto, superi un certo valore, allora facendo bene i conti in tasca forse è arrivato il momento di cambiare qualcosa.

Se faccio usare i Carbondix, il motivo c'è. Fornire agli studenti un arco che quando tirato bene, di solito dopo alcune lezioni, gli fornisca un suono che mi "faccia godere". Niente raschiamenti, niente finte lezioni. E' pur vero che il buon Maestro può trovare un bel suono anche con una scopa ... ma finisce lì!

Allora la bravura di un archettaio, anche in base alle fasce di prezzo che i suoi archi coprono, sta nel  mettere insieme tutti gli elementi citati lavorandoli in un certo modo (e qui conta la Scuola). Solo alla fine, prendendo un arco fra le mani, già ne capisci le sue caratteristiche. 

I crini sono importantissimi in questo gioco fra pochi elementi (si fa per dire) ed il risultato totale.
Se poi si sceglie la tartaruga a dispetto di altro materiale un motivo c'è: esso potrà essere apprezzato da qualcuno e meno da altri. 

Ok

Vito
  
vito liuzzi
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pabbass
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Re: Quanto contano i crini?
Reply #5 - 03.12.2007 at 15:07:36
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Tre pareri veloci veloci:

a) Il "bravo archettaio" che sa come far rendere al meglio il crine fasullo non è un bravo archettaio ma un semplice demente. Perchè solo un demente può inficiare un suo prodotto di qualità mettendoci su del crine fasullo (visto che la mazzetta di crine, anche se molto buona, ha comunque un costo irrisorio sul prezzo totale dell'arco, e montare crine buono o crine schifoso a lui costa lo stesso lavoro). 
L'arco artigianale quasi certamente quindi monterà crine di buona qualità: sta poi allo strumentista decidere se preferisce quello più ruvido (più robusto e sonoro ma con più rumore di fondo) o uno più liscio (timbro più puro, ma meno potente e crine meno durevole). Sono solo gli archi molto, ma molto economici a cui si rende necessario il cambio di crine (ne ho visti persino incrinati con pura e genuina BAVA DA PESCA...)

b) L'arco, se si sfibra con l'uso, NON E' UN ARCO BEN FATTO, oppure, in alternativa o in aggiunta, è stato tenuto mal dal precedente proprietario che lo ha mantenuto in tensione anche quando non veniva usato. Se la fibra del legno è buona ed adeguata al tipo di curvatura che si intende dare, se l'archettaio sa quando la bacchetta è pronta a ricevere la piega e la misura in cui essa va data volta per volta (mica si piega tutto assieme, a parte quelli di fabbrica) e se l'arco viene trattato bene, la piega non la perde. Il solito "bravo archettaio", se è pure onesto, ammette che l'arco ben fatto non si sfibra. Se la mena che dopo tot tempo questo avviene in ogni caso, e quindi bisogna per forza cambiarlo, non è un buon archettaio ma un filibustiere. Il guaio è che poi convincono pure certi musicisti, che per essere "all'altezza" si impongono di cambiare davvero l'arco ogni tot anni... contenti loro... l'archettaio è contento di certo!
Come mai abbiamo ancora in commercio tanti Tourte, Vigneron, Lazare, Morizot e prodotti di loro contemporanei forse meno celebri ma non molto meno talentosi, che ancor oggi sono in mano ai grandi solisti, e che valgono più di casa mia?? Sono tutti sfibrati e i grandi solisti sono tutti tonti e non se ne rendono conto? Che ne dite, andiamo a spiegarglielo noi??

c) La tartaruga non cambia un bel niente, nel suono. Il nasetto deve avere un determinato peso, per non squilibrare la bacchetta, e possibilmente deve essere fatto di un legno o materiale non troppo attaccabile dal sudore della mano. Il resto è pura e semplice estetica. Ci sono nasetti in osso, corno, ebano, avorio, legno di rosa, legno di amaranto, legno di bosso, tartaruga, lastronati in madreperla ecc,
La tartaruga (quando è vera, e non è plasticaccia) ha un gioco di trasparenze che la rende molto particolare, ma il sudore con PH particolarmente acido la può sciupare, quindi non è il tipo di nasetto più resistente. Inoltre ha un costo proibitivo. In genere si usa con le montature in oro, per ragioni di abbinamento di colore. 

PS - "pernambucco" lo dicono gli anglofoni. Noi Italiani siamo sempre un po' buzzichi, si sa, e usiamo dire 'pernambuco'... "Pernambucco" mi sa tanto di "Thaithaaanicccc" in luogo di "Titanic"...
  
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vitoliuzzi
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Re: Quanto contano i crini?
Reply #6 - 03.12.2007 at 15:41:42
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OT

PernambucoTongueernambuco è uno stato del Brasile situato nella regione geografica del Nordeste. A nord confina con gli stati di Paraíba e Ceará, a ovest con lo stato di Piauí, a sud con gli stati di Alagoas e Bahia, e a est si affaccia sull'Oceano Atlantico.

Pernambucco: è il legno. Ma ho la sensazione che si possa dire in entrambi i modi.

Pernambuco o pernambucco, ovviamente non è garanzia di arco ottimo. Che ne dite?


  
vito liuzzi
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Alessandro Capomassi
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Re: Quanto contano i crini?
Reply #7 - 03.12.2007 at 15:59:47
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Sia il legno che lo stato pare si chiamino Pernambuco in italiano
  
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pabbass
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Re: Quanto contano i crini?
Reply #8 - 03.12.2007 at 18:43:38
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Il legno prende il nome dallo Stato. Quindi come dice Alessandro, le due cose si equivalgono.
Poi se uno preferisce dire "PERNAMBUKKKKKKKOOOOH!!!" perchè fa molto elitario, faccia pure... sappia solo che, quando andrà a dirlo al suo liutaio di fiducia, probabilmente quello penserà "Toh, un altro ingenuotto che vuol fare il figo...".
Siamo Italiani, siamo buzzurri, accettiamolo consapevolmente ed a cuor leggero, no?
  
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vitoliuzzi
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Re: Quanto contano i crini?
Reply #9 - 03.12.2007 at 19:11:47
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OT

http://www.lucchicremona.com/IT/archi_lucchi.htm

Ma si tagliamo la testa al toro! Se un dei più grandi costruttori al mondo di ARCHI il MAESTRO LUCCHI scrive "pernambuCo" io mi inchino alla sua IMMENSA CULTURA.

Su questo sito si legge anche qualcosa di interessante proprio sui CRINI. 

Io li ordino da qui ormai da anni e mi sono sembrati sempre di una certa qualità. Anche perchè c'è una certa scelta. Cominciamo dai crini ... poi pian pianino ci costruiremo sopra un Arco Lucchi con un mutuo a tasso agevolato !!

V.l 

  
vito liuzzi
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pabbass
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Re: Quanto contano i crini?
Reply #10 - 03.12.2007 at 20:17:37
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vitoliuzzi wrote on 03.12.2007 at 19:11:47:
Su questo sito si legge anche qualcosa di interessante proprio sui CRINI. 
Io li ordino da qui ormai da anni e mi sono sembrati sempre di una certa qualità. Anche perchè c'è una certa scelta. ...


Bella mossa... allora ricapitoliamo, i crini li compri da Lucchi (da cui già si riforniscono per conto loro vari liutai), poi li porti dal tuo liutaio che, non potendo metterti quelli che ha lui (e forse lui non si è comprato la singola mazzetta ma, per ipotesi, l'intera coda dal conciatore spagnolo che praticamente rifornisce all'ingrosso A MONTE quasi ogni liutaio d'Europa, com'è ovvio a costo molto inferiore al semplice mazzetto data la quantità) sorride ed abbozza, ma intanto pensa.
Il liutaio stesso poi, oltre a mandarti mentalmente qualche accidenti (ma probabilmente non te lo dice), ti mette i crini che hai voluto tu ma naturalmente ti deve rincarare un po' l'operazione, e per giunta si fa l'idea che tu non ti fidi del materiale che ti fornirebbe lui.
Quindi in sostanza la materia prima la paghi due volte (ma intanto non lo sai) e ti rendi pure "simpatico" al liutaio.
Scusa, ma se diffidi di quel che ti monterebbe lui, perchè semplicemente non cambi liutaio????

Anch'io posso comprarmi i crini AL DETTAGLIO come fai tu, però mi conviene solo quando m'incrino l'arco da me. E io non sono granchè ad incrinare.
Hai fatto per caso un confronto fra quello che costa la singola mazzetta, e quello che ti verrebbe a costare l'intera coda? No?!? Allora fallo, e vedrai che cambierai sistema... cercati un liutaio del cui operato ti fidi: se incrinare gli archi è il suo mestiere, saprà giudicare, scegliere ed acquistare il crine con più cognizione di quella che possiamo avere noi musicisti. Altrimenti, ripeto, cambia liutaio.

Fare un tipo di informazione e divulgazione utile a chi forse non ha ancora adeguata competenza per stabilire il da farsi a volte vuol dire pure precisare questo tipo di aspetti che forse sono conosciuti dal 'tecnico' ma non dal musicista. Almeno, io la penso così.
  
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ioua
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Re: Quanto contano i crini?
Reply #11 - 04.12.2007 at 08:01:29
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Grazie, grazie mille per tutte le risposte....  Undecided però alla fine quello che non ho capito è:
vale la pena ricrinare un archetto scadente (il mio lo presi da prina mi pare anni fa e non ho la minima idea di che cosa sia fatto) sperando di ottenere un miglioramento oppure devo mettere a budget (ma quanto??) di prendere un archetto nuovo?

Cioè struttura/costruzione batte crine 95% a 5% ?

Scusate ma non ho ancora capito bene

Intanto veramente grazie
  
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pabbass
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Re: Quanto contano i crini?
Reply #12 - 04.12.2007 at 09:26:28
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Allora: il crine va cambiato (a parte quand'è consumato, per tutti gli archi, ovviamente) solo in quegli archi molto economici che montano crine altrettanto economico e scadente "di default".

L'eccezione è il Carbondix, che pur montando crine scadente in origine è però un arco con un certo peso e nervo (restando fra quelli molto economici, ovviamente). Quindi se metti un crine che 'grippa' di più ti accorgi subito della differenza, perchè l'arco comincia a rispondere come dovrebbe, e ad agganciare bene la corda anzichè 'pattinarci' sopra. Inoltre, mentre il crine originario è quasi liscio e richiede di essere ricoperto da un quintale di pece per avere un po' d'attacco, un crine 'normale' è più ruvido ed aderisce con maggior facilità senza che ci voglia tanta pece.

Negli altri casi, bisogna capire se il problema di cattivo attacco dell'arco dipende più dal crine o non piuttosto dal fatto che probabilmente l'arco avrà poca curva, cattiva curva o niente nervo: a quel punto non aspettarti, purtroppo, che il cambio di crine determini prestazioni molto più brillanti. Qualcosina migliorerà senz'altro, ma il miglioramento sarà appena percettibile e la condotta dell'arco resterà difficoltosa.

Per tagliare la testa al toro, infine: un'incrinatura per contrabbasso costa mediamente sui 50 €. (da una regione all'altra - oltre che da un liutaio all'altro - le tariffe variano leggermente, ho notato, ma la media è quella). Se l'arco quand'era nuovo ti è costato, ad esempio, 100 €., direi che il gioco non vale la candela: cambia semplicemente arco, accertandoti prima di tutto della qualità della bacchetta. 
Altrimenti, se l'hai pagato di più e non sai come fare, consigliati con un liutaio onesto: se davvero è onesto non si fa pagare per buttare un occhio all'arco e dirti se secondo lui vale o meno la pena di reincrinarlo. 

Purtroppo non è via web che posso dirti più di tanto... anche se magari una foto dell'arco intero già basterebbe a stabilire se ha o meno curva e quindi se il problema può dipendere anche da quello: se l'arco non morde bene la corda il suo peso sarà orientato verso il basso, anzichè agire elasticamente verso la corda stessa. Quindi ti peserà in mano ma il suono che ne uscirà sarà loffio. Un arco con più nervo invece a parità di peso effettivo proietterà il suo peso verso la corda, la tua mano lo avvertirà come più leggero e meno faticoso da condurre e il suono sarà più pieno e definito perchè tutta la sua energia sarà applicata alla corda stessa.
  
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Re: Quanto contano i crini?
Reply #13 - 04.12.2007 at 09:30:35
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pabbass wrote on 03.12.2007 at 20:17:37:
vitoliuzzi wrote on 03.12.2007 at 19:11:47:
Su questo sito si legge anche qualcosa di interessante proprio sui CRINI. 
Io li ordino da qui ormai da anni e mi sono sembrati sempre di una certa qualità. Anche perchè c'è una certa scelta. ...


Bella mossa... allora ricapitoliamo, i crini li compri da Lucchi (da cui già si riforniscono per conto loro vari liutai), poi li porti dal tuo liutaio che, non potendo metterti quelli che ha lui (e forse lui non si è comprato la singola mazzetta ma, per ipotesi, l'intera coda dal conciatore spagnolo che praticamente rifornisce all'ingrosso A MONTE quasi ogni liutaio d'Europa, com'è ovvio a costo molto inferiore al semplice mazzetto data la quantità) sorride ed abbozza, ma intanto pensa.
Il liutaio stesso poi, oltre a mandarti mentalmente qualche accidenti (ma probabilmente non te lo dice), ti mette i crini che hai voluto tu ma naturalmente ti deve rincarare un po' l'operazione, e per giunta si fa l'idea che tu non ti fidi del materiale che ti fornirebbe lui.
Quindi in sostanza la materia prima la paghi due volte (ma intanto non lo sai) e ti rendi pure "simpatico" al liutaio.
Scusa, ma se diffidi di quel che ti monterebbe lui, perchè semplicemente non cambi liutaio????

.


OT

Mi sono dimenticato di dire che il mio liutaio è praticamente anche un amico, un signore di una grande professionalità che non ha niente a che vedere con la massa di liutai a cui fai riferimento. Praticamente le incrinature è come se non le pagassi. E' IL MIO LIUTAIO CHE MI CONSIGLIA DI MONTARE I CRINI DEL MAESTRO LUCCHI. Il discorso fatto mi sembra abbastanza infantile e a cui ognuno di noi arriverebbe. E' chiaro che uno studente ignaro dei perversi meccanismi che a volte governano alcuni liutai ed archettai, non andrà mai a fare quello che mi posso permettere di fare io, a meno che non abbia qualcuno, tipo il proprio insegnante, che lo indirizzi in un certo senso. Nel tuo mondo tutti sono ladri ed arruffoni, mi sembra di capire! E forse è anche vero, ma ci sono le eccezioni. 
Paola, ma veramente non sei molto capace ad incrinare? IO NON CI CREDO. Se potessi ti invierei i miei archi, non sto scherzando. 

InTopic

Iowa,
io non so quanto ti costerebbe una incrinatura nuova e quanto effettivamente vale il tuo arco. Solitamente si prova a ricrinare l' arco e dopo si valuta se eventualmente cambiarlo o meno. Al massimo potresti usare una pece tipo Nyman che attacca moltissimo e vedere se insieme ai crini nuovi ci sono dei miglioramenti. Mi piacerebbe sentire anche le esperienze degli altri colleghi-amici.

Ah, dimenticavo. Non si tratta di fare percentuali. E' bella la similitudine con la Ferrari. Le ruote sono i crini, il resto è la struttura dell' arco. Se la Ferrari non monta delle gomme di ottima fattura non arriva a trecento. Ma non è detto che possa andare anche a 100 montando gomme più scadenti.
E poi credo che sul nuovo libro del maestro TREBBI tutti questi dubbi vengano discussi analiticamente.

Ciao

VitC 
  
vito liuzzi
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Re: Quanto contano i crini?
Reply #14 - 04.12.2007 at 09:38:02
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Il discorso fatto non è infantile: trovo invece che sia pericoloso (oltre che diseducativo) convincere il principiante che si debba partire ed andare a comprare la mazzetta da questo o da quello e poi portarla al proprio liutaio.
Se i tuoi rapporti con il liutaio sono questi, e se lui ti dice di comprare il crine da Lucchi o comunque di porvvedere tu all'acquisto (magari lo fa perchè lui per primo compra poche mazzette, o perchè sa che tu ci tieni, non lo so), allora questo va bene per te. Ma il tuo caso non è certo lo standard, e non è il caso di suggerire in questo senso. Allora come la mettiamo, che siccome io stavo con un archettaio che il crine me lo regalava, questo deve costituire lo standard per tutti i contrabbassisti????
Ma dai... ricordiamoci che la persona alle prime armi va prima di tutto consigliata, e il consiglio deve seguire quella che è la casistica comune. Già c'è tanta gente che diffida dell'operato del proprio liutaio, magari meritatamente (e allora dovrebbe cambiarlo, visto che in Italia non ce n'è uno solo). Non mi pare il caso di soffiare sul fuoco, sarebbe meglio invece educare l'utente a capirci un po' di più... in modo da renderlo anche in grado di apprezzare l'artigiano con cui ha a che fare

E...no, non so incrinare bene. Non mi interessa fare la tuttologa.
  
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ioua
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Re: Quanto contano i crini?
Reply #15 - 04.12.2007 at 10:01:59
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Bene bene! grazie mille Pabbass adesso è tutto chiaro. Ti ringrazio molto per le spiegazioni e i consigli! E' veramente interessante leggere i tuoi post. In effetti il mio arco è sicuramente molto economico, anche se non ricordo di preciso quanto lo pagai; dunque primo step provare a sostituire i crini. Secondo step prendere un carbondix. Terzo step imparare a tirare l'arco come si deve!!!

Grazie veramente
Tom

Ovviamente grazie a tutti
  
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vitoliuzzi
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Re: Quanto contano i crini?
Reply #16 - 04.12.2007 at 11:02:06
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Grazie a te, Tom.
E' uscito un bel Topic con qualche off-topic. 

Ti "regalo" questo link 

http://iwk.mdw.ac.at/Forschung/english/bowhair/bowhair.htm#haircrosssction

così potrai concludere questa tua ricerca sui crini  Wink

V.
  
vito liuzzi
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Re: Quanto contano i crini?
Reply #17 - 04.12.2007 at 12:55:49
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Grazie vito, grazie davvero.
A presto 
Tom
  
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Re: Quanto contano i crini?
Reply #18 - 04.12.2007 at 13:23:43
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Paola sei sicura che non saresti capace di costruire un contrabbasso? Mi sembri più esperta di molti liutai, se stavi a Roma il mio archetto stava già nelle tue mani anche se non ti ritieni all'altezza, sicuramente mi ci avresti messo il meglio crine che si trova in commercio!! Se non ricordo male, ti occupi di computer o mi confondo con Emi? Butta tutto e apriti un negozietto!!!
Ciao
Giannantonio
  
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pabbass
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Re: Quanto contano i crini?
Reply #19 - 04.12.2007 at 23:06:18
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randoservice wrote on 04.12.2007 at 13:23:43:
Paola sei sicura che non saresti capace di costruire un contrabbasso? Mi sembri più esperta di molti liutai, se stavi a Roma il mio archetto stava già nelle tue mani anche se non ti ritieni all'altezza, sicuramente mi ci avresti messo il meglio crine che si trova in commercio!! Se non ricordo male, ti occupi di computer o mi confondo con Emi? Butta tutto e apriti un negozietto!!!


Non coltivo nemmeno  per sbaglio l'insana idea di fare un contrabbasso: ci sono già molti liutai che lavorano come si deve, ed anche di più che lo fanno da cani. Non potendo io obiettivamente andare a rimpolpare le fila della specia A), non voglio rischiare di andare ad infoltire la categoria B). Così semplicemente evito. E men che mai mi occupo di archi.... Smiley

A parte gli scherzi, costruire archi è per certi versi anche più complesso che fare strumenti. Se dico che non lavoro in questo senso (seppure ho qualche esperienza di costruzione di archi, ma solo archi rinascimentali) è perchè l'archetteria richiede persino più cura del particolare che la costruzione degli strumenti. Non ho la precisione e soprattutto la pazienza necessarie (non mì interessa la falsa modestia: se dico che non sono in grado è perchè davvero non sono in grado di farlo in modo decente).
Per il resto, finora ho costruito alcuni strumenti del periodo medioevale e rinascimentale (al momento ho in cantuere una viola da gamba: è la cosa più vicina ad un contrabbasso che posso pensare di essere in grado di fare). Costruttivamente sono strumenti meno complessi, per quanto c'è una percentuale di 'sperimentale' in ciascuno di questi, che rende interessante il lavoro.
Più che altro, è istruttivo vedere nella pratica come sono, sul piano organologico, gli strumenti 'delle origini': questo consente di capire più a fondo i perchè (di struttura, corde, accordatura, diteggiatura e quindi anche repertorio) degli strumenti classici.

Si, mi occupo di pc (per ora): l'attività di liuteria è costante ma solo collaterale. Con i costi attuali aprire un'attività artigianale regolare è un mezzo suicidio: purtroppo le tasse in Italia stanno ammazzando l'artigianato a favore di quello, non altrettanto tassato, dell'Estremo Oriente. Poi quando il mercato nostro sarà del tutto kaputt vedrete che anche loro alzeranno i prezzi: per ora acquistiamo da loro perchè vendono a poco e viviamo, come dicevo un po' più su, felici ed intanto freghiamoci con le nostre stesse mani....
  
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