Mox,
ti rispondo io per primo solo perchè per caso ho dato un' occhiata al tuo interessantissimo Post.
Ne approfitto (OT) anche per comunicarvi che insieme ad altri maestri i quali si sono uniti al nostro Forum, adesso abbiamo anche niente pò pò di meno che il MAESTRO FERNANDO GRILLO. Proprio stamane ho visto la sua adesione e la cosa mi fa ovviamente un immenso piacere e chiaramente non posso che dargli un benvenuto speciale, vista la fama che da una vita accompagnano la sua figura.
Bene. Lasciamo l' OT e cerchiamo di capire se suonare a memoria dia dei vantaggi o non sia così determinante. Secondo me vale la seconda opzione, ma diventa molto soggettivo e quindi chi ha facilità a suonare memorizzando frasi e addirittura i passaggi del pianoforte, deve suonare a memoria.
Ma se, come nel tuo caso, la memorizzazione ti dovesse togliere la capacità di leggere a prima vista come in orchestra, leggendo con gli occhi sulla parte, beh! questa mi sembra una limitazione.
Riesco a capire un concerto, ma altrettanto difficile è la capacità di leggere e suonare, cosa non facile come potrebbe sembrare. Quindi, poichè la veritas è nel mezzo, direi che personalmente non obbligherei i miei allievi a suonare a memoria, ma se riuscissero a fare le due cose, sarei più felice.
Concludo. E' vero però che nei concorsi addirittura si richiede l' esecuzione a memoria, in alcuni concorsi. Ma credo che sia un grosso sbaglio poichè ciò non vuol dire fare una prima scrematura, ma è assolutamente "anticostituzionale" (art.3 Cost.) visto che crea una discriminazione costituzionalmente inaccettabile. Ecco perchè si potrebbe fare anche un ricorso. Suonare a memoria non è indice di alcunchè. Si può suonare bene a memoria come leggendo et viceversa.
Comunque sentiamo altri pareri visto che il mio non è "vincolante"
Bel Post
VL