Hot Topic (More than 10 Replies) Ponticello regolabile (e tendinite) (Read 8176 times)
blueshine83
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Ponticello regolabile (e tendinite)
14.01.2008 at 10:43:27
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Mi farebbe piacere se qualcuno mi illustrasse bene la finalità del ponticello regolabile.
In riferimento a un vecchio post che aprii riguardo a dei problemi di tendinite (ragazzi state attenti alle tendiniti che è peggio di un gatto alle p... no non si può dire. Vediamo... è peggio di una suocera pazza, o peggio delle elezioni anticipate).
Dato che ho ancora postumi di una tendinite ai gomiti che dura praticamente da 6 mesi (oddio io sto impazzendo per questa cosa), il ponticello regolabile mi potrebbe aiutare a settare lo strumento in una maniera "più morbida" e confortevole?
Oppure è una spesa superflua e basta portare lo strumento al liutaio e dirgli "senti abbassami le corde", e più in là tornare da lui e dire "senti alzami le corde".

Grazie
  
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vitoliuzzi
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Re: Ponticello regolabile (e tendinite)
Reply #1 - 14.01.2008 at 12:05:23
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Adesso sono ancora alle prese con la mia prima tendinite seria e non credo che il ponticello regolabile sia un utile strumento atto alla prevenzione della medesima.

Tu hai detto una cosa che già in sè per sè è la spiegazione più plausibile per adotarre un ponticello regolabile. Evitare di andare troppo spesso dal liutaio per questa operazione di aggiustamento della action. Un' action che cambia anche con piegarsi della parte alta del ponte, o magari per condizioni atmosferiche.

Poi, non hai pensato che il regolabile fornisce un utile sistema di studio e rafforzamento? Questo specie nella tecnica.

Quindi le varianti sono tante e con un pò di immaginazione si rende un regolabile non solo uno strumento atto a fare alzare una corda o farla abbassare. Le indicazioni terapeutiche sono ben altre  Wink

Vito
  
vito liuzzi
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gustinho
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Re: Ponticello regolabile (e tendinite)
Reply #2 - 14.01.2008 at 16:50:03
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Non direi che il ponticello regolabile abbia particolare influenza in un problema come il tuo. Io ce l'ho e lo trovo comodissimo, soprattutto se lo strumento tende a sentire abbastanza le variazioni atmosferiche e non si vuole armeggiare in continuazione con lime e spessorini, e visto che fra costo e montaggio spenderai al massimo qualche decina di euro...Ma la tendinite è una brutta bestia, ci vuol altro che il ponte regolabile.
  
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blueshine83
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Re: Ponticello regolabile (e tendinite)
Reply #3 - 14.01.2008 at 17:54:36
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Eh ragazzi le ho provate tutte, laser agopuntura omeopatia... ci manca solo pulcinella che si lancia alle spalle il sale grosso! "occhio malocchio prezzemolo e finocchio"

Comunque regolabile o meno, intuitivamente direi che abbassare poco poco l'action mi offrirebbe una situazione più confortevole...
Perchè alla mano destra ho già provveduto: l'archetto bello sistemato, e le corde Pirastro Obligato (che a quanto pare si prestano di più delle Spirocore agli studi classici, dicono che l'archetto attacchi più facilmente).
Ora è l'articolazione sinistra ad affaticarsi più facilmente. Considerando che a breve dovrei iniziare lo studio della seconda metà della tastiera (e immagino che sia più faticoso, anche perchè si imposta una tecnica del tutto nuova), vorrei mettere un pò a proprio agio anche il braccino sinistro...
  
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francesco_defendi
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Re: Ponticello regolabile (e tendinite)
Reply #4 - 14.01.2008 at 21:59:41
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blueshine83 wrote on 14.01.2008 at 17:54:36:
Considerando che a breve dovrei iniziare lo studio della seconda metà della tastiera (e immagino che sia più faticoso, anche perchè si imposta una tecnica del tutto nuova), vorrei mettere un pò a proprio agio anche il braccino sinistro...


tieni presente che più ti allontani dagli 'ancoraggi' e più è 'comodo' premere le corde...non a caso il nuovo metodo di murelli fa iniziare dalla quarta posizione...oltre che per la facilità dell'intonazione dell'intervallo di quinta!

ciao

francesco
  
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scratman
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Re: Ponticello regolabile (e tendinite)
Reply #5 - 16.01.2008 at 15:49:53
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forse sono un po' ipocondriaco ma tutto questo parlare di tendiniti mi spaventa
un po'...  Undecided
cosa bisogna fare per prevenirle? Ovvero se uno ha qualche dolorino
che va e viene deve puó essere normale dopo sedute
di studio un po' pesanti o è un campanello di allarme che qualcosa non va? 



  
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francesco_defendi
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Re: Ponticello regolabile (e tendinite)
Reply #6 - 16.01.2008 at 19:44:38
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scratman wrote on 16.01.2008 at 15:49:53:
forse sono un po' ipocondriaco ma tutto questo parlare di tendiniti mi spaventa
un po'...  Undecided
cosa bisogna fare per prevenirle? Ovvero se uno ha qualche dolorino
che va e viene deve puó essere normale dopo sedute
di studio un po' pesanti o è un campanello di allarme che qualcosa non va? 





1) alla boogie: 'vendi tutto e apri un chiosco di bibite e panini in una località di mare'
2) un conto è l'affaticamento..un conto è il dolore (fai sempre attenzione a postura, riscaldamento e gradualità..nonché stretching)..i dolorini dovrebbero passare con l'allenamento, come in tutti gli sport! Smiley

ciao
francesco
  
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vitoliuzzi
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Re: Ponticello regolabile (e tendinite)
Reply #7 - 16.01.2008 at 19:52:36
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La tendinite è un processo infiammatorio che coinvolge uno o più dei 267 tendini presenti nel corpo umano. Tale infiammazione è comunemente causata dalla ripetizione cronica di microsollecitazioni che a lungo andare alterano la normale struttura delle fibrille. Si parla in questo caso di patolgia tendinea da sovraffaticamento.
Quando un tendine è sollecitato oltre il limite di sopportazione fisiologica, le fibrille che lo compongono subiscono delle lesioni più o meno ampie. Tali lacerazioni vengono riparate spontaneamente ma le nuove cellule formeranno un tessuto più vascolarizzato, disorganizzato e per questo meno resistente dell'originale. Si parla in questo caso di degenerazione tendinea che avrà come risultato finale una diminuzione della dimensione delle cellule (ipotrofia).
Se a tale degenerazione è associata una risposta infiammatoria si parla di tendinite in caso contrario di tendinosi. I tendini che si logorano più frequentemente sono quelli delle ginocchia, dei gomiti e della spalla (cuffia dei rotatori).
Cause e fattori di rischio 
Nella stragrande maggioranza dei casi (97%) le degenerazioni tendinee sono causate dalla ripetizione continua di microtraumi (sovraffaticamento). Solo raramente un tendine sano può subire una rottura acuta da sovraccarico. I tendini sani, se sottoposti a tensioni eccessive, sono infatti talmente resistenti da lacerare il muscolo o il segmento osseo a cui sono attaccati. Se invece il tendine è indebolito da continui microtraumi la sua resistenza diminuisce poco a poco rendendolo più suscettibile alle lesioni. 
La tendinopatia insorge solitamente in seguito a:sovraccarico funzionale: aumento della frequenza e dell'intensità degli allenamenti, sovrallenamento 

abbigliamento e calzature non adeguate

corsa su terreni sconnessi o particolarmente duri, scivolosi o troppo soffici come la sabbia

errata esecuzione tecnica dell'esercizio 

squilibrio tra forza muscolare e resistenza tendinea (frequente in chi assume steroidi anabolizzanti)

iniezioni locali di corticosteroidi 

mancanza di riscaldamento globale e specifico

ripresa precoce degli allenamenti dopo un infortunio

vizi posturali 

Più in generale le patologie tendinee insorgono a causa di un'attività fisica a cui non si è abituati. Per un atleta potrebbe trattarsi di un cambio radicale del programma di allenamento; per un sedentario di una nuova attività lavorativa o di uno sforzo fisico troppo impegnativo. Talvolta le tendinopatie sono causate da patologie sistemiche come l'artrite reumatoide, la gotta, l'ipercolesterolemia o l'insufficienza renale.

Vi sono poi numerosi fattori congeniti che predispongono il soggetto alla tendinopatia come: dismetrie tra gli arti, difetti di assialità (anomalie nelle curve fisiologiche del rachide, valgismo o varismo delle ginocchia, conflitti articolari, ecc). 

La tendinopatia è favorita dal ridotto flusso di sangue al tendine. Una bassa vascolarizzazione diminuisce infatti l'apporto di ossigeno e nutrienti rallentando i processi riparativi e favorendo quelli degenerativi. In questi casi la risposta infiammatoria è ridotta o assente e la malattia tende a cronicizzare: si parla pertanto di tendinosi. Questo quadro patologico interessa solitamente il tendine del muscolo sovraspinato proprio a 1-2 centimetri dalla sua inserzione sulla testa omerale, punto in cui la vascolarizzazione è molto ridotta. Analogo discorso per la tendinosi Acchilea che colpisce l'omonimo tendine nel punto più povero di capillari, localizzato a circa 2-5 centimetri dalla sua inserzione calcaneare.

Anche l'invecchiamento e le variazioni ormonali favoriscono l'instaurarsi della patologia tendinea. In particolare gli atleti più anziani che riprendono gli allenamenti dopo un lungo periodo di stop, sono maggiormente soggetti a lesioni tendinee complete. Questo perché con il passare degli anni tendini e muscoli perdono elasticità diventando più sensibili agli eventi traumatici.

Sintomi di una tendinite
Il sintomo principale della tendinopatia è il dolore localizzato nella sede anatomica in cui si trova il tendine coinvolto dalla lesione. Tale dolore si accentua o compare esclusivamente durante la palpazione dell'area interessata o durante movimenti attivi e passivi che coinvolgono in maniera importante il tendine lesionato. Spesso si registra un deficit nella forza dei muscoli collegati ai tendini lesionati. 

Una rottura completa o parziale del tendine causa un dolore acuto ed improvviso che insorge solitamente durante un movimento impegnativo. Gonfiore, ecchimosi e palpabilità della lesione sono proporzionali al numero di fibre lesionate. 

Durante le attività sportive il dolore può essere percepito chiaramente all'inizio del riscaldamento per poi scomparire e ricomparire al termine della seduta. 

Diagnosi
La risonanza magnetica, associata ad un'accurata anamnesi del paziente e ad un esame clinico approfondito, consente di diagnosticare correttamente le cause di dolore tendineo. In particolare questa importante tecnica permette una valutazione dettagliata sia dell'estensione sia dell'entità della lesione. 

Anche gli ultrasuoni (ecografia) sono in grado di valutare correttamente le patologie tendinee e pur essendo meno precisi della risonanza magnetica vengono spesso impiegati perché meno costosi e particolarmente utili nel monitorare il processo di guarigione.

(fonte:internet) Vito
  
vito liuzzi
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Re: Ponticello regolabile (e tendinite)
Reply #8 - 16.01.2008 at 19:55:45
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Insomma, meglio RISCALDARSI GRADUALMENTE, che partire alla Schumaker!

Cosa che ho fatto io come uno stupido dopo anni di esperienza (magari la vecchiaia comincia a farsi sentire) e che da quattro mesi non mi fa suonare. Ma siamo alla fine. Cura? Nessuna! Riposo delle articolazioni ma non del cervello, ahimè!

ViTC
  
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blueshine83
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Re: Ponticello regolabile (e tendinite)
Reply #9 - 17.01.2008 at 11:03:37
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Aggiungo:

sospendete o limitate l'utilizzo del computer, se avete problemi coi tendini!

Il mouse e la tastiera, nella mia esperienza, hanno avuto sulle articolazioni di polsi e gomiti un impatto maggiore rispetto alla pratica contrabbassistica!
  
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Re: Ponticello regolabile (e tendinite)
Reply #10 - 17.01.2008 at 13:19:58
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blueshine83 wrote on 17.01.2008 at 11:03:37:
Aggiungo:

sospendete o limitate l'utilizzo del computer, se avete problemi coi tendini!

Il mouse e la tastiera, nella mia esperienza, hanno avuto sulle articolazioni di polsi e gomiti un impatto maggiore rispetto alla pratica contrabbassistica!


Ot

Ognuno di noi ha delle particolari posizioni che se protratte nel tempo determinano delle infiammazione dei tendini. Non credo vi siano verità assolute ma solo delle debolezze geneticamente definite. Scovarle è il massimo, proprio come stai facendo tu.

Ciao Blue

Vito
  
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blueshine83
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Re: Ponticello regolabile (e tendinite)
Reply #11 - 17.01.2008 at 15:49:13
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vitoliuzzi wrote on 17.01.2008 at 13:19:58:
[quote author=blueshine83 link=1200307408/0#9 date=1200567817]
Non credo vi siano verità assolute ma solo delle debolezze geneticamente definite. 


Giusto  Wink
  
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