31.01.2008 at 15:24:54 Federico ha scritto: Re: Ryoanji Risposta #13 - Oggi alle 12:08:45 per ciò che riguarda il cd della leandre, comunico per pura cronaca, che, per quanto originale nel suo essere un cd contrabbassistico, non è uno dei miei cd preferiti... HO TROVATO SU iTUNES ALTRE DUE VERSIONI DIGITALI ...DIREI DISCRETE, CHE HO ACQUISTATO SUBITO: 1. UNA DI SCODANIBBIO (LIVE) E 2. UNA DI ULRICH KRIEGER (al sax) - TUTTE E DUE + PERCUSSIONI. INTERESSANTI ! INVECE NON RIESCO AD ACQUISTARE QUELLA DELLA LEANDRE DI CUI M'HAI PARLATO SOPRA (MA SU AMAZON.COM SECONDO VOI IL CD E' IN VENDITA ?). Per la spazialità, entro in campi che ben conosci meglio di me (bello quel sito di sonic architecture, mi vengono molte domande, alle quali non ho intenzione di cercare una risposta nell'immediato); quello a cui pensavo era appunto la creazione di un giardino sonoro che avvolgesse il pubblico utente, per trasformare il giardino simbolico e etereo in luogo, concepibile appunto spazialmente (l'idea di "avvolgimento" l'ho sentita per la prima volta da stockhausen, autodefinitosi padre della musica spaziale, per i suoi ultimi e recenti concerti di musica elettronica). Non so quanto possa essere attinente, nel rispetto cioè della parte, ma penso che, visto il pezzo, la quadrifonia non sarebbe solo un mero effetto fine a se stesso, ma una prospettiva più ampia di concepire "il giardino". CREDO CHE OGGI COME OGGI IL DISCORSO DELLA FILOLOGIA APPLICATO ALLA MUSICA ELETTROACUSTICA (SEPPUR PER UN ARCO DI TEMPO CHE VA DAI PRIMI DECENNI DEL 900 AD OGGI) SIA VERAMENTE DISCUTIBILE, QUASI FASTIDIOSO; PENSO CHE CAGE STESSO AVREBBE APPREZZATO UN INTERVENTO CREATIVO SULL'INTERPRETAZIONE - RE-INTERPRETAZIONE - (PERCHE' E' DI CIO' CHE SI TRATTA IN DEFINITIVA) DEI SUOI LAVORI ANCHE PER QUANTO RIGUARDA LA RE-DEFINIZIONE DELLO SPAZIO ACUSTICO. NON CREDI ? Sull'idea di comunicazione attiva o interazione fra gli eventi, penso che bisogna tenere conto del senso di accettazione degli eventi sonori in sè, che pervade molte delle opere di cage. Cerco di spiegarmi meglio... se si "eccede in comunicazione" non si rischia di corrompere l'evento sonoro, caratterizzandolo con ciò che noi vorremmo che fosse? (Ti prego di non fraintendermi, sono molto lontano dal voler insegnare o polemizzare con altri che hanno molta più esperienza di me, scrivo una serie di pensieri e riflessioni, spinto dal piacere del confronto e della discussione.) Forse sono seghe mentali, ma credo che uno dei noccioli fondamentali della musica di cage si proprio lì: a metà tra il significato e il non significato di ciò che risuona, tra ciò che si vuol comunicare e ciò che non si vuol comunicare. O forse in questo caso il contrabbasso (o i contrabbassi) è un solista sopra una base immutabile in movimento? NON CAPISCO COSA VUOI DIRE. Per l'obbligato di percussione non mi è tanto chiaro il significato di "performance": si intende con questa parole delle sezioni scritte in partitura. Nell'esecuzioni che ho sentito il suono di percussione, sempre uguale (come pietre?), continua per tutta la composizione, in maniera percettibilmente irregolare, nei silenzi (molti) e tra i glissandi, ogni tanto corrisponde a un inizio o a una fine sezione. Si parla di due misure, la scrittura dei glissandi suppongo sia scritta tradizionalmente in durate fra loro proporzionali, con movimenti di rallentandi e accellerandi... Bisogna fare riferimento necessariamente all'obbligato di Ryoanjii per percussioni solo? QUINDI, TU DICI, SI TRATTA DI UN'ALTRA PARTE STAMPATA, DA PETERS... ? Ti riporto alcune citazioni di Cage su Roanji, spero ti siano utili: "ora sto scrivendo alcuni song con lo stesso titolo, Ryoanji, e credo di dover essereio a renderli diversi... (...) la nuova versione, diversamente da quelle precedenti si stava avvicinando all'idea di drone." (1983)(con drone cage intende un "suono continuo", tipo un bordone...) "Se ascoltiamo i suoni che ci circondano, indipendentemente dal luogo in cui ci troviamo, riusciamo ad apprezzarli solo ascoltandoli con quella stessa disposizione di apertura, e così faremo attenzione a ciò che accade piuttosto che fissarci su ciò che dovrebbe accadere. Ho appena terminato un pezzo per orchestra intitolato Ryoanji, che è il nome di un giardino di Kyoto, ma il pezzo che lo precede e che è simile, è scritto per un solo percussionista. Realizzando il pezzo per l'orchestra ci saranno 20 strumenti ma nessuno viene specificato. Tutti gli strumenti suonerannolo stesso ritmo, e tutti gli strumenti potranno produrre qualsiasi suono (...). Una volta che ha deciso quale suono produrre, dovrà ripetere sempre lo stesso suono per tutta l'esecuzione, esattamente come se si trattase di un percussionista con un singolo strumento a disposizione. (1984) "sto scrivendo alcuni poezzi che hanno lo stesso titolo, Roanji, (...) e si avvicinano molto a questa idea di suono continuo tranne per il fatto che non è esattamente un drone, perchè si tratta di musica metrica per percussioni" (1983) "In questo gruppo di pezzi, Roanji, quello per solisto non quello per orchetra o percussioni, sto esploarndo dei glissando al''interno di un'estensione molto limitata (...) ciò che sto cercando di individuare con ciascuno strumento è quella parte della sua estensione in grado di generare un glissando molto dolce" (1984) Tratti da "John Cage - lettera a uno sconosciuto" INTERESSANTI !!! NE CONOSCI LE FONTI ? ciao e
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