Bentornato! Fernando Grillo
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scratman: Certo sarebbe meglio se qualche M° ti rispondesse...
Isaia Bille'
NUOVO METODO
PER CONTRABBASSO
Parte I - III Corso pratico
Studio Nr. 30, Andante (aggiungerei "scorrevole") in sol minore
Analisi battuta 1
Premessa/Slap
Non trattasi di terzine. Se lo fossero il tempo sarebbe 2/4.
Lo Studio del mirabile ed insuperabile didatta Isaia Bille', primeggia, tra gli altri, nella mia collezione di studi per il nostro strumento, per tre aspetti fondamentali: Analisi metrico-ritmica, tecnica d'esecuzione ed interpretazione. Il tempo a disposizione e' avaro e quindi mi limitero' a brevi considerazioni.
Per giungere alla definizione di "legatura del suono".
Primo assunto tecnico: l'arco puo' essere dato nella sua conduzione "sciolto" (attacco in giu' o in su, in qualsiasi sezione dell'arco e per qualsivoglia durata del suono) oppure "picchettato", temine che assumo per significare la medesima direzione (in giu' o in su) nella condotta dell'arco, sia che trattasi di due singoli valori ritmici che di piu' valori; essi sono sempre separati tra di loro, piu' o meno, a seconda che venga apposto su ogni singola nota uno dei seguenti segni d'articolazione o dicasi di separazione: punto, punto e trattino, trattino, o altri ancora. Si osservi che in una legatura il segno d'articolazione va posto sull'ultimo valore di durata o nota, sopra la legatura.
E' evidente, altresi', che la cosidetta "legatura" non e' altro che un raggrupamento, la somma, di valori di durata, sapientemente distribuiti, in un'arcata "sciolta" o "picchettata".
Per calare in modo significativo questo assunto nella prima battuta dello studio in oggetto, intendo qui affermare che l'arco produce il valore ritmico di 2 "semiminime con il punto" con la modalita' "picchettato", mentre le 6 note sono distribuite proporzionalmente - a tre -, - a tre -, producendo il triplice effetto ritmico nell'ambito dell'ampiezza d'arcata scelta e a seconda della velocita' impressa all'arco. Esempio: inizia e tiene costantemente uguale la velocita' oppure, inizia veloce e decresce in velocita', effetto "diminuendo".
Per meglio approfondire il concetto di "legatura" dobbiamo considerare che la corda, una volta eccitata attraverso l'attacco del suono, produce un ventre di vibrazione e, nel perdurare dell'ampiezza di quel ventre, tutti i suoni prodotti con l'articolazione della mano sinistra, se dati sulla stessa corda, ampliano o restringono il diapason della corda vibrante "legando" i suoni.
Altro dicasi quando la legatura avviene su corde diverse, nel qual caso occorrera' osservare, dopo l'attacco sulla corda iniziale, di portarsi con l'arco, seguendo la rotondita' della curva del ponticello, su altra e diversa corda (in riposo, non vibrante) per produrre un minimo possibile di attacco, simulando il "continuum" della vibrazione procurata con il primo attacco del suono, vero ed unico "incipit" della legatura. Legatura simulata, quindi, in quanto diversi attacchi del suono, in legatura, producono sempre ed inevitabilmente un picchettato. Per queste ragioni e' bene, ove possibile, conservare la medesima corda durante una legatura. Da osservare, come commento prezioso, che il cambiamento di posizione, in una legatura sulla stessa corda, produce quel mirabile effetto sonoro del "prtamento del suono", conseguuenza del continuo vibrare della corda.
In definitiva, consiglio di porre, 2 segni d'articolazione, quelli con il trattino ( - ), l'uno sopra e al termine della prima legatura, all'altezza del RE e l'altro al disopra del RE dell'ottava superiore, della battuta 1.
In questo modo l'ampia legatura superiore viene a significare, specificamente per lo strumento ad arco ed in modo inequivocabilmente, il procedimento di "picchettato". Non trattasi, infatti, di "legatura di portamento".
Non e' ancora tempo di Valzer, malauguratamente.
Grazie per l'attenzione.
M°