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Very Hot Topic (More than 25 Replies) utilizzo dell'Arco barocco (Read 35268 times)
vitoliuzzi
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Re: utilizzo dell'Arco barocco
Reply #40 - 13.04.2008 at 10:40:49
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OT

Concordo con te, Paola.
Oggi sembra che solo quelli che hanno un sito web siano i migliori nel loro campo e questa cosa infastidisce anche me. Io sento dire cose buone su Pasquino e lo prendo come punto di riferimento "su web" per quanto riguarda le giovani leve, definiamole così. 
Ma le tue conoscenze servono al Forum proprio per far comprendere, con i nomi citati, che non sempre un sito-web è garanzia di qualità, anche se oggi la gente preferisce più "vedere" che "Toccare" con le proprie mani.
  

vito liuzzi
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vitoliuzzi
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Re: utilizzo dell'Arco barocco
Reply #41 - 13.04.2008 at 11:45:14
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Comunque, visto che il Forum ha bisogno di Links, ne propongo qualcuno, anche se di trattati scritti sull' arco barocco da contrabbasso non si riesce a trovare molto. Anche Brun non è che ci dica molto. Sicuramente ci saranno dei frammenti in Latino un pò qua un pò là!!! ... ma non solo in Latino!

http://www.hfgbowmaker.com/photos.htm

http://www.earlybass.com/biblio.htm

Forse la dott.essa Silvia Mattei potrebbe farci capire, immergendosi in migliaia di frammenti, come si è giunti all' arco barocco da violone/contrabbasso o viola da gamba!! Dovremmo capire prima quell' arco per quale tipo di strumento andava bene, se c' era interscambiabilità, e come mai non si trovano archi originali ba "basso"! Ma, Fede, non è che li davano veramente al fuoco? 
Ci sono fotografie (e non riproduzioni solo pittoriche) di archi per violadagamba/violone/contrabbasso originali dell' epoca??? 
Spero di trovarne! Cry
  

vito liuzzi
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pabbass
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Re: utilizzo dell'Arco barocco
Reply #42 - 13.04.2008 at 14:13:19
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L'interscambiabilità fra archi era pressochè assoluta per tutto il Medioevo e circa fino alla prima metà del Rinscimento (adesso siamo nel mio campo d'azione anche sul piano esecutivo): era il musicista stesso a valutare l'arco da utilizzare sulla base di fattore quali peso-curvatura-quantità di crine (che era comunque molto ridotta)-lunghezza-tipo di legno, anche in base al repertorio che andava ad eseguire (se si trattava di danze era becessario un arco corto e potente, se veniva usato per doppiare un canto meglio un arco più lungo e meno nervoso).
Io ho otto-nove archi tardomedioevali, fra cui scelgo di volta in volta quello più adeguato al repertorio ed allo strumento che vado ad utilizzare. La presa stessa (se a palmo in su o in giù) non è determinata dal tipo di nasetto, piuttosto "neutro" e che consente entrambe le impostazioni (come si nota nelle iconografie, c'era molta varietà di presa d'arco per lo stesso strumento
« Last Edit: 13.04.2008 at 17:18:57 by pabbass »  
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Fede
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Re: utilizzo dell'Arco barocco
Reply #43 - 13.04.2008 at 20:03:27
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vitoliuzzi wrote on 13.04.2008 at 11:45:14:
C
...immergendosi in migliaia di frammenti, come si è giunti all' arco barocco da violone/contrabbasso o viola da gamba!! Dovremmo capire prima quell' arco per quale tipo di strumento andava bene, se c' era interscambiabilità, e come mai non si trovano archi originali ba "basso"! Ma, Fede, non è che li davano veramente al fuoco? 
Ci sono fotografie (e non riproduzioni solo pittoriche) di archi per violadagamba/violone/contrabbasso originali dell' epoca??? 
Spero di trovarne! Cry


Si trovano archi da basso, ma meno rispetto a strumenti meno bassi. Questo perchè c'erano e servivano meno strumenti "bassi" che strumenti "meno bassi", prima di tutto. Sul "prima" è tutta un'altra roba... di archi originali seicenteschi o precedenti ce ne sono rimasti pochi per tutti gli strumenti. Se gli archi da basso non erano fatti al meglio (come dimostrano molti archi originali), è più facile che non ci si preoccupasse della loro scomparsa.
Sull'arco seicentesco comunque l'iconografia mi risulta presenti minori ambiguità. Sulla viola da gamba poi, questi problemi non ci sono, c'è un sacco di documentazione. Ciao
  
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