Quando avrò abbastanza soldi mi farò fare anche io un contrabbasso da storm, ma non piccolino ..... e vorrei che fosse il definitivo!!
Ciao
Giann

Grazie Boris e benvenuto.

Il maestro Trono non ho ancora avuto la possibilità di incontrarlo personalmente. Doveva farmi provare degli strumenti non ancora verniciati.

Il mio liutaio è il maestro Donato Rubino. E' di Carbonara (BA).
Suono su un suo strumento ed i suoi prezzi sono ottimi. Non ha un sito web. Metterò delle foto su Flickr, o come diamine si chiama.

Ancora un benvenuto.

Vito Liuzzi

…  non ho capito una cosa … ma quando il M° Trono siede, si accomoda sull'ottobasso o sul cotrabbasso. Grazie.

W LA PUGLIA AL 100% „SÜDLICHE LAND“ COME LA CAMPANIA

• „Sehnsucht“

„Kennst du das Land, wo die Zitronen blühn,
Im dunklen Laub die Goldorangen glühn,
Ein sanfter Wind vom blauen Himmel weht,
Die Myrte still und hoch der Lorbeer steht,
Kennst du es wohl?
Dahin! Dahin
Möcht ich mit dir, o mein Geliebter, ziehn!“

Fernando Grillo
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Sesso: ♂♔♘♕♀  (Ah | Oh | Ih | Eh | Uh | ) 
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Grazie. Ora ho capito, sul Trono sopra l'ottobasso. Grande!

< toc - toc -toc > Scusat

(Voce fuori campo (vicino): Claudio, vieni è pronta la cena!) Corre ...

Caro Vito, hai colto nel segno.
Il problema è proprio quello delle incongruenze; studiare in un modo per poi suonare in un altro. E' naturalmente giusto studiare i concerti solistici, ma non tutti gli studenti diventeranno dei solisti con uno strumento a 3 corde. Secondo me bisogna partire da quello che è realmente lo strumento (anche con meno potenza sonora, ma purtroppo lo strumento è quello) e poi, se uno diventa solista e ha altre esigenze di potenza o vuole suonare con 3, 2, 1 corda sono affari suoi. Fare il discorso contrario in pratica. Il 5 corde suona meno, Ok, ma è lo strumento così...come dire che l'ottavino è troppo acuto...
Un carissimo saluto,
Boris

Ot 

Siamo sempre in Ot, Boris ma mi sembra un argomento interessante.
Adesso con la Riforma si possono fare questi due anni ulteriori di specializzazione, definiamoli così. E' in realtà una Riforma che non si è attuata al 100% e secondo me lascia molto perplessi sotto vari punti di vista. Ma se devo dedicare nove anni della mia vita a studiare qualcosa che poi mi servirà o non servirà, sarebbe meglio fare altro.
Sono dell' avviso che questa incongruenza fra il fare il professore d' orchestra e il solista sia molto più sentita per il contrabbasso che per altri strumenti.

Si dovrebbe prevedere una specializzazione in tal senso, ma come ben sai di "solismo" non si vive in Italia (ma credo un pò ovunque) magari come professore d' orchestra si. Ma i posti sono sempre più risicati. Del resto è un problema di un pò tutte le professioni liberali.

Va da sè che il fatto di dover interpretare un concerto in Si- di Bottesini e poi dei passi orchestrali che magari prevedono la V corda può avere una giustificazione sotto il profilo della selezione. Ma sai bene che non sempre il buon solista è necessariamente un buon orchestrale, visto che secondo me sono due cose totalmente differenti (nel II caso ci vogliono soprattutto doti di tempestività, attenzione agli altri strumenti, certo capacità espressive ma è un discorso che può essere relativo). 

Ritornando alla V corda è sicuramente una soluzione fantastica per un' orchestra. Il problema sta nella formazione del ragazzo/a che spesso non sa nemmeno che poi in un concorso gli verrà richiesto il famoso Obbligo della stessa corda.

Allora, visto che anche lo studio dei passi orchestrali si affronta in Conservatorio con pochissimo spazio a livello temporale, potrebbe essere utile una specializzazione in tal senso e con docenti che siano in grado di affrontare determinati tipi di problematiche.

Ritorniamo ai liutai in Puglia, Boris. Perchè hai centrato un annoso problema che richiederebbe un Topic a parte ed una trattazione più completa, magari con delle proposte costruttive. E' un' idea !!

On Topic

Non credo che un Octobasse sia uno spreco di legname. Poi uno la pensa come crede. Ma il maestro Dattis ha specificato che si tratta di un lavoro fatto per chi è appassionato di uno strumento nato dalla genialità di Vuillame ma che effettivamente trova poco spazio nelle orchestre. Il maestro Nicola Moneta si dedica anima e corpo a questo strumento che possiamo considerare o come un oggetto di culto, o come uno strumento inutile o come qualcosa che magari le grandi orchestre dovrebbero acquistare e tenere lì a mò di timpani o gran cassa. Se poi si usa in un solo concerto, questo è un altro discorso.

Fatto sta che anche la Puglia, e incredibilmente una piccola cittadina come Statte o Carbonara, sta cominciando ad esprimere dei liutai ed archettai di buona fattura. Che diventino la "Cremona del sud" ? Non sarebbe male !!!

Ciao

Vito

Illustre Maestro Liuzzi,

Leggerla mi onora e mi ammaestra sempre di più. Lei compie l’alta funzione didattica e onora il Conservatorio Italiano, al di là delle 9 ore settimanali (il Contrabbasso è infatti come uno strumento “a fiato”, anche loro 9 ore; mentre il nipotino 12! Ma non ci lamentiano e, per questo, non scendiamo in piazza, tanto lo stipendio e la pensione sono gli stessi!), senza “Obbligato” alcuno. Ho ancora molto da apprendere da Lei, in particolare, il Suo mirabile essere “erga omnes”.

Mi tenga ancora un po’ in disparte… Il Re è malato e Percival cerca …

Questi pochi mesi trascorsi con Lei, sono stati i più belli e significanti della mia vita! Ho conosciuto, anche, nuovi e veri amici e il mio cuore si rallegra …

Lei ha consentito che io uscissi dalla mia proverbiale riservatezza, esponendomi, così, a gravi (IV corda) pericoli, ma tutto ha un prezzo da PAGARE e non sempre in €urini.

Mi creda. Un passo … indietro,

Suo e fedele Fernando Grillo

OFF TOPIC
Vedo che non è interessato al mio strumento made in. Peccato … glielo avrei regalato, anche senz’arco. Ma capisco che Conversano è lontano (Rima) da Fiumicino (Roma) … 

Illustre Maestro Liuzzi,

Questi pochi mesi trascorsi con Lei, sono stati i più belli e significanti della mia vita! Ho conosciuto, anche, nuovi e veri amici e il mio cuore si rallegra … e, nel contempo è triste, poiché ho "perduto" un vero amico, che si era offerto e prodigato per me, generosamente. Un amico con il quale ho avuto la fortuna di comunicare in un periodo della mia vita di “notte oscura” ed egli, sensibile e accorato, mi è stato vicino. L’unico.
Agli onori che l’amico del cuore mi offriva, ho preferito la miseria. 
Su di lui scrissi, e queste parole rimangono indelebili nella mia anima: 
“Visitando il Suo sito rimango ammirato dell’attitudine allo strumento che lei assume, rivelando una consapevole grazia che si predispone, con umiltà, a ricevere, accogliere. in un’aura di gratitudine. L’effetto è dirompente e, per me, è da attribuire all’assoluta impersonalità della rappresentazione. Essa mi conferma l’estrema Sua determinazione a considerarsi mezzo, in simbiosi con lo strumento. Alto insegnamento di un mistico contemporaneo!”
L’amico vive ora a Berlino; credo, con grandi rinuncie e nostalgia. Confido d’incontrarlo anche di persona nel prossimo futuro, non intendo rinunciare a lui.

Questo è quanto Le dovevo, Maestro Liuzzi. L’affetto non è innocuo ma è riconoscente.

Ma, coraggio, torniamo a parlare di ottobasso e delle corde IV e V, o meglio ancora, V e IV. Glazie. Plego.

Fernando Grillo

dal basso della mia esperienza approvo quanto dice boris. ho visto recentemente la camerata salzburg: un concerto di mendelssohn e uno di beethoven con due contrabbassi a cinque corde. e non mi è parso neppure che le usassero poco quelle quinte corde