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Finalmente un bel confronto! Scherzi a parte, come disse un grande pianista del quale non ricordo il nome, "ci sono solo due generi musicali: quella che piace e quella che non piace".
Basta giudizi quindi; siamo liberi di ascoltare quello che ci pare, ma credo che possiamo anche chiedere chiarimenti ai compositori sul senso di certe composizioni.
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Beh, quel pianista la sapeva lunga
Io credo che i musicisti che compongono oggi non siano geneticamente diversi da quelli che componevano due secoli fa, anche se i meccanismi di produzione musicale ovviamente sono completamente diversi e imparagonabili. Quindi, ci sono i grandi come c'erano due secoli fa, e c'è la fuffa come c'era due secoli fa, e spero nessuno si adonterà se dico che secondo me l'80% della produzione di oggi è fuffa come lo era l'80% della produzione di due secoli fa. Ma chiudersi completamente ad un tipo di suoni o di linguaggio a cui non siamo abituati significa privarci della possibilità di fare esperienze musicali diverse e significative, il classico "buttare il bambino con l'acqua sporca", e precluderci la possibilità di scoprire che autori come Ligeti, Stockhausen, Berio, Maderna, Boulez, Grisey, hanno veramente qualcosa da dire, spesso qualcosa di molto interessante e a volte addirittura qualcosa di straordinario e commovente, come tutti i grandi del passato.
Poi ovviamente, non è obbligatorio ascoltarli, ci mancherebbe altro : è la musica che è fatta per l'uomo e non l'uomo per la musica, parafrasando qualcuno che...ops ! Ma oggi è Pasqua ?
Un'ultima cosa riguardo la tua iniziativa con cui hai dato origine al thread : anch'io credo che sia lecito chiedere spiegazioni ai compositori, anche se credo che la musica dovrebbe parlare il più possibile da sola. Ma iniziare con un "suonava (?)" il tuo messaggio non credo sia il modo migliore per assicurare il compositore sulla buona fede della tua richiesta. E il M°Grillo, per la sua storia e il suo prestigio, credo abbia tutti i diritti di non tollerare il sospetto di essere preso per i fondelli.
Ciao