Ragazzi, ho visto che vi siete scatenati sull'argomento!
Vabbè, aggiungo qualche novità: sabato 5 aprile a Castel San Giovanni al teatro Verdi vado col mio piccolo per una Trota di Schubert.
Trasformata in sestetto, ovviamente! E' per la verità un pezzo già rodato, l'ho eseguito a Grenoble qualche anno fa e poi a Bardi l'anno scorso con Leonardo al contrabbasso, sua figlia alla viola e il trio Amadei di Parma......E questo è il quanto, per il momento. 
Comunque di recente ho suonato a Roma qualche duetto col nostro amato Franco e il suo magnifico Rossi avendone grande diletto. E' davvero un artista eccezionale!
A presto

Nic

Mah, sai, i riscontri sono molto positivi. Chi ha sentito da lontano (almeno una decina di metri) mi dice che il suono corrisponde davvero a quello descritto da Berlioz nel suo trattato. Ahimè, io sono l'unico a non poterne fruire pienamente perchè ci sto attaccato per suonarlo. Ma lo amo lo stesso, il mio ragazzo!

Ancora un saluto, se vuoi ci sentiamo per telefono che ti racconto meglio.

Nic

Anche io da giovane, finche non sentii il mio fender jazz suonato da un altro a 20 metri dal palco, non mi davo pace per la timbrica ed il suono, che, haime proprio per la lunghezza d'onda, noi suonatori di frequenze basse non possiamo godere appieno del suono del nostro strumento!! A meno che non ti chiami Maestro Fernando Grillo e riesci a suonare sugli armonici e sopra i 18.000 hrz.
Ciao
Giann

Dunque.... Trota octobassata alla Schubert
Si prende la trota, la si adagia su un letto di patate (note lunghe), la si guarnisce con qualche  trifola di semicrome e la si lascia cucinare fino alla cadenza perfetta di la maggiore. Poi la si serve calda in palcoscenico. Niente male, eh?
Scherzi a parte, si costruisce facilmente una linea di basso prendendo le note funzionali già scritte affidate a seconda o al contrabbasso o alla mano sinistra del pianista.....davvero semplicissimo!
W la chiave di fa.

Nic

Non appena ho letto la notizia mi sono precipitato a Castel San Giovanni a gustare la Trota arrosto….. preceduta dalle deliziose pere alla Bottesini servite sulla graticola (cordiera) di un magnifico Blutner, altra chicca della serata, fuori programma. Scherzi a parte, nel primo tempo siamo stati deliziati da brani di Bottesini eseguiti con una “pera” dal suono dolcissimo accompagnati da un pianoforte Blutner con le corde supplementari simpatiche. Il secondo tempo è stato interamente dedicato alla Trota, come da programma, con l’aggiunta dell’octobasse. Il suono è veramente incredibile, da ascoltare dal vivo, non c’è descrizione che tenga. Il M° Moneta è veramente una persona squisita, a fine concerto me lo ha fatto addirittura provare! Una serata decisamente emozionante! Lo invito a tenerci informati sui suoi concerti e consiglio tutti ad andare ad ascoltare qualcosa di veramente unico, almeno per il momento.