Normal Topic Carlo il tarlo (Read 4521 times)
blueshine83
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Carlo il tarlo
23.04.2008 at 11:20:11
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E niente, così...

avevo notato una specie di crepa abbastanza larga nella tastiera (acero) del mio strumento. Alla fine l'ho portato dal liutaio per far abbassare le corde, e dopo aver devastato il ponticello con delle lime, portando le corde ad "incastonarsi" nel ponticello stesso, ha dovuto piallare la tastiera per adattarla al nuovo settaggio ed evitare che le corde urtassero.

E pialla di qua, e pialla di là...

Chi ti spunta fuori?

Il mio nuovo amico, Carlo il tarlo. Se l'è conservato in una bustina e me l'ha fatto vedere. Questa larvettina bianca che si muoveva ancora.

Che tenero! Roll Eyes Volevo portarlo a casa e nutrirlo, poi ho pensato che sarebbe cresciuto e si sarebbe mangiato anche il tavolo e le sedie...

Che cosa ci posso mettere su questa dannata tastiera per rendere meno appetitoso questo strano e controverso legno?
Lo so che andrebbe cambiata del tutto la tastiera, ma miracolosamente ho trovato un equilibrio transiente, e vorrei evitare che diventasse una specie di colabrodo di legno...

Vostro affezionato Gianfranco
  
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vitoliuzzi
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Re: Carlo il tarlo
Reply #1 - 23.04.2008 at 11:50:34
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I tarli possono formarsi anche se lo "disinfetti" lo strumento ogni giorno. Occhio al luogo dove lo lasci e fa che la polvere non la faccia da "padrona" Angry

Un caro saluto

Vitc
  

vito liuzzi
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vitoliuzzi
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Re: Carlo il tarlo
Reply #2 - 23.04.2008 at 11:53:59
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OFF TOPIC -dalla NBBRECORDS di Alberto Bocini

ragazzi!! 

è on line il servizio sulla SEZIONE CONTRABBASSI DEI BERLINER, con interviste a tutti i componenti e in più una esclusiva al M° SIMON RATTLE!! (Rattle non è solito concedere interviste facilmente e quindi per noi è ulteriore motivo di orgoglio e soddisfazione) 

Ci tengo a ringraziare pubblicamente ancora Riccardo Valsecchi per la dedizione con cui svolge tutta la mole di lavoro che sta dietro a Xbass: grazie Riccardo. 



Colgo anche l'occasione per sottolineare che la fruizione di Xbass è e resterà libera e gratuita ma che l'impegno economico a cui sta andando incontro si va facendo sempre più gravoso e i pochi introiti pubblicitari che per il momento stanno arrivando non coprono lontanamente il progetto; lancio perciò un appello a coloro che apprezzano il lavoro che stiamo facendo: lanciamo perciò una campagna per UN PICCOLO CONTRIBUTO, anche minimo (o anche massimo!)per sostenere e aiutare Xbass nella sua "missione"; farlo è semplicissimo: sulla home page di Xbass, in alto a destra trovate lo spazio dedicato ad un nuovo servizio chiamato "ChipIn". 

Ringrazio anticipatamente quanti vogliano sostenerci!
  

vito liuzzi
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vitoliuzzi
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Re: Carlo il tarlo
Reply #3 - 23.04.2008 at 11:56:00
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OT OT 

Grazie a voi di esistere. Ragazzi diamoci da fare !!!
  

vito liuzzi
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pabbass
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Re: Carlo il tarlo
Reply #4 - 23.04.2008 at 12:30:36
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blueshine83 wrote on 23.04.2008 at 11:20:11:
Che cosa ci posso mettere su questa dannata tastiera per rendere meno appetitoso questo strano e controverso legno?


A parte i prodotti chimici antiparassitari del legno, che comunque per essere davvero efficaci vanno applicati con sistemi particolari, puoi mettere in atto una serie di accorgimenti che usavano, con un certo grado di successo, i falegnami dei tempi andati:

- procurati in erboristeria o farmacia una boccetta di olio essenziale di ginepro, e impregna per bene il legno della tastiera. Lascialo una note, poi ripuliscilo a fondo. E' un'essenza particolarmente fastidiosa per i tarli. Ovviamente va ripetuto di quando in quando;

- avvolgi il manico+tastiera con la pellicola da cucina, inserendo nel "pacchetto" palline di naftalina o blocchetti di canfora. Lascialo se puoi anche l'intera giornata; altro odore che disturba i tarli

- fumiga dell'incenso (possibilmente quello puro in grani) nella stanza dove tieni lo strumento (e dove dovresti accertarti che non ci sia altra mobilia tarlata). Fumo bello denso, in modo che il legno si impregni. OK, fa un po' effetto funerale, e comunque non uccide o tarli già presenti, ma anche in questo caso l'odore che prende il legno lo rende poco appetibile al palato del (povero) Carlo...
  
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VIC
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Re: Carlo il tarlo
Reply #5 - 23.04.2008 at 12:41:29
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Ciao Blue,

diverso tempo fa mi capitò di fare conoscenza con uno o più  "Carlo" che infestavano un mobiletto antico al quale ero particolarmente affezionato. 
La cura adottata fu risolutiva senza apportare danno alcuno nè al legno nè alla vernice.
 
In pratica mi fu consigliato di acquistare un antitarlo liquido (non ricordo il nome del prodotto) che spennellai abbondantemente (seguendo le istruzione d'uso) sul mobiletto, dopodichè lo racchiusi in un sacco di plastica (mi procurai un sacco da materassi) che opportunamente sigillato formò una specie di camera a gas e lo lasciai così per qualche giorno.
 
Sono passati anni forse più di dieci e i "Carli" sono solo un ricordo che riaffiora quando guardo il mio mobiletto.

Nel caso tu volessi adottare questo sistema ti consiglio di accertarti che il prodotto non sia dannoso per il metallo delle meccaniche, nel dubbio sigilla il sacco con nastro adesivo lasciando fuori il riccio con le meccaniche. Nel mio caso non intaccò minimamente le cerniere in metallo.
Ovviamente le stesse precauzioni vanno prese anche per le corde smontandole eventualmente dallo strumento prima del trattamento.

Ciao ciao Vittorio
  

La grandezza dell'uomo è inversamente proporzionale al suo voler apparire (anonimo)
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