E niente, così...
avevo notato una specie di crepa abbastanza larga nella tastiera (acero) del mio strumento. Alla fine l'ho portato dal liutaio per far abbassare le corde, e dopo aver devastato il ponticello con delle lime, portando le corde ad "incastonarsi" nel ponticello stesso, ha dovuto piallare la tastiera per adattarla al nuovo settaggio ed evitare che le corde urtassero.
E pialla di qua, e pialla di là...
Chi ti spunta fuori?
Il mio nuovo amico, Carlo il tarlo. Se l'è conservato in una bustina e me l'ha fatto vedere. Questa larvettina bianca che si muoveva ancora.
Che tenero!

Volevo portarlo a casa e nutrirlo, poi ho pensato che sarebbe cresciuto e si sarebbe mangiato anche il tavolo e le sedie...
Che cosa ci posso mettere su questa dannata tastiera per rendere meno appetitoso questo strano e controverso legno?
Lo so che andrebbe cambiata del tutto la tastiera, ma miracolosamente ho trovato un equilibrio transiente, e vorrei evitare che diventasse una specie di colabrodo di legno...
Vostro affezionato Gianfranco